Nella prima mattinata, la
Squadra Mobile di Caserta e la Sezione distaccata di Casal di Principe, ad
epilogo di una attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale
Antimafia di Napoli, Proc. Agg. Dr. Giuseppe BORRELLI e Sost. Proc. Dr.
Alessandro D’ALESSIO, hanno eseguito un provvedimento di Fermo del P:M. nei confronti
di tre affiliati al clan dei casalesi - fazione BIDOGNETTI, egemone in Castel
Volturno (CE) e sul litorale domitio.
I nomi degli arrestati sono :
1. CATERINO Vincenzo, nato ad Aversa (CE) il 14.03.1964, res. in Castel Volturno (CE), pregiudicato, affiliato al “clan dei Casalesi-fazione BIDOGNETTI”, attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari;
2. QUADRANO Americo, nato a Castel Volturno (CE) il 06.11.1967, ivi res.;
3. MARTINO Stefano, nato a Napoli il 13.08.1973, res. in Villa Literno (CE).
I nomi degli arrestati sono :
1. CATERINO Vincenzo, nato ad Aversa (CE) il 14.03.1964, res. in Castel Volturno (CE), pregiudicato, affiliato al “clan dei Casalesi-fazione BIDOGNETTI”, attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari;
2. QUADRANO Americo, nato a Castel Volturno (CE) il 06.11.1967, ivi res.;
3. MARTINO Stefano, nato a Napoli il 13.08.1973, res. in Villa Literno (CE).
Il provvedimento restrittivo
è frutto di incalzanti indagini, anche tecniche, che in poche settimane hanno
permesso di neutralizzare un pericoloso gruppo criminale responsabile di un
tentativo di estorsione posto in essere nei confronti del titolare di un
cantiere per il rimessaggio di imbarcazioni di Castel Volturno (CE), vittima,
il 20 Luglio scorso, di un attentato realizzato con il lancio di materiale esplosivo,
tramite un rudimentale mortaio, contro la struttura dallo stesso gestita.
L’adozione della misura
pre-cautelare d’urgenza del Fermo da parte del Sost. Proc. Dr. Alessandro
D’ALESSIO è stata imposta dalla spiccata pericolosità manifestata dagli
indagati, evidentemente coinvolti in capillari attività estorsive sul
territorio, per conto dell’organizzazione camorrista di appartenenza, attesa la
coincidenza con la canonica scadenza di ferragosto, periodo in cui tradizionalmente
gli emissari dei clan esigono il pagamento del “pizzo”.