Estradato
dalla Germania ed accompagnato da personale Interpol è giunto,
all'aeroporto di Fiumicino, il pluripregiudicato, latitante, CASCARINO Giovanni,
cl. 68 di Mondragone, affiliato al clan “Gagliardi-Fragnoli”, colpito
da mandato di arresto europeo emesso il 15.05.2014 dall’ufficio G.I.P.
del Tribunale di Napoli su richiesta della locale D.D.A..
Il CASCARINO, resosi irreperibile dal 8 aprile u.s, ritenuto responsabile dei reati di concorso in lesioni personali, aggravati dal metodo mafioso, era
stato localizzato dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia
di Mondragone in Wuppertal (GERMANIA), dove aveva trovato rifugio. La
cattura, avvenuta lo scorso 13 giugno, è stato l’ottimo risultato della
cooperazione tra i Carabinieri di Mondragone e la Polizia Tedesca.
I
carabinieri del Comando Stazione di Casagiove (CE), nel corso della
notte, a conclusione di una serrata attività investigativa, hanno dato
esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per
le Indagini Preliminari del Tribunale Santa Maria Capua Vetere, nei
confronti di SALZILLO Pasqaule, cl. 68, RUSSO Alessandro, cl. 93e F.G., cl. 96, tutti del posto. I tre, secondo
quanto ricostruito dai militari dell’Arma che nei loro confronti hanno
raccolto gravi indizi di colpevolezza, il 24 luglio u.s. scorso si sono
resi responsabili del reato di incendiodell’ autovettura Nissan
Micra di proprietà del 76enne titolare di un negozio del luogo,
danneggiando lievemente anche l’ autovettura parcheggiata accanto.
L’origine
dell’incendio, le cui cause inizialmente erano dubbiose, non ha
convinto appieno gli investigatori dell’Arma che hanno quindi avviato
accertamenti a 360 gradi ed hanno contestualmente sentito, anche a
distanza di alcuni giorni, il proprietario del veicolo scoprendo che lo
stesso, ma anche un suo dipendente, nei giorni antecedenti l’incendio
aveva più volte litigato, per futili motivi, con il Salzillo Pasquale.
Sarebbero, quindi, i continui litigi, in alcuni casi anche violenti, ad
aver indotto i tre a compiere una “rappresaglia” dimostrativa nei
riguardi dell’anziano titolare dell’esercizio commerciale.
Il
Salzillo è stato quindi associato presso la casa circondariale di Santa
Maria Capua Vetere, mentre il RUSSO Alessandro, ristretto presso il
proprio domicilio. Il F.G., è stato infine sottoposto, tutti i
giorni, all’ obbligo di P.G. .
Tale
indagine della stazione di Casagiove si inserisce in una più ampia
attività di controllo del territorio che il locale comando dell’ Arma
sta ponendo in essere da tempo che ha consentito di raggiungere buoni
risultati non solo dal punto di vista repressivo ma anche preventivo.
I carabinieri della Stazione di Grazzanise hanno tratto in arresto per furto aggravato in concorso, OGARISTI Vincenzo, cl. 60 di Casal di Principe e OGARISTI Pasquale,
cl. 84, entrambi di Casal di Principe. I due, zio e nipote, nel primo
pomeriggio odierno sono stati bloccati dai militari dell’Arma, mentre
erano intenti a tagliare con una motosega ed asportare circa 200 metri
di cavi in rame, dai pali telefonici di proprietà della società
telefonica Telecom Italia precedentemente divelti. Durante le fasi della
identificazione dei due i militari dell’arma hanno scoperto che
OGARISTI Pasquale è dipendente di una società che effettua
l’installazione e la manutenzione dei cavi telefonici proprio per conto
della Telecom Italia. Nella circostanza i carabinieri di Grazzanise
hanno sequestrata anche l’autovettura “di servizio”, di proprietà della
medesima società, con cui i due si sono recati sul posto ed utilizzata,
probabilmente, per non destare sospetti. I due arrestati trascorreranno
la notte presso le camere di sicurezza in attesa di essere giudicati con
rito direttissimo.
Nella
mattinata odierna, i carabinieri della Stazione di Grazzanise hanno
dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei
confronti di 3 soggetti, tutti rumeni, ritenuti responsabili, a vario
titolo, del reato di concorso in furto aggravato e furto in abitazione. I
provvedimenti restrittivi emessi dalla Procura della Repubblica di
Santa Maria Capua Vetere ed eseguiti dai militari della Stazione di
Grazzanise nelle provincie di Napoli e Caserta, sono stati notificati a MOCANU IOAN Daniel cl. 95, in atto già ristretto presso casa circondariale Santa Maria Capua Vetere; TANASE CATALIN IONUT, cl. 94, in atto già ristretto presso casa circondariale Napoli - Poggioreale; TUDORACHE Faruc Emilian, cl. 89, in atto già ristretto al regime degli arresti domiciliari presso un campo di Napoli.
Gli
stessi soggetti, il 12 AGO u.s. furono sottoposti ad un Fermo del P.M.
della Procura di Santa Maria Capua Vetere che concordava pienamente con
le risultanze emerse a seguito di una complessa attività investigativa
condotta dagli stessi militari dell’Arma, anche attraverso attività
tecniche intercettive, che permise di identificare i predetti quali
autori di alcuni furti in abitazione commessi nei comuni di Santa Maria
La Fossa (CE) e Marcianise (CE), nonché il furto aggravato commesso
all’interno dell’azienda agricola “SELVALUNGA” con danno stimato pari ad
euro 250.000,00 circa. Gli arrestati, rimanevano ristretti il MOCANU presso casa circondariale Santa Maria Capua Vetere (CE); il TANASE presso casa circondariale Napoli Poggioreale ed il TUDORACHE preso il proprio domicilio.
Nel corso della mattinata i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Capua hanno notificato un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dall’ufficio GIP – del Tribunale di Napoli, nei confronti di SELLITTO Vincenzo, cl. 88, di Pignataro Maggiore (CE)eCUCCARI Antonio, cl. 68, di Pastorano (CE), per tentata estorsione in concorso, con l’aggravante del metodo mafioso.
Ai
due, riconducibili alla criminalità organizzata locale di tipo
camorristico, con riferimento specifico alla famiglia “LIGATO- LUBRANO”
ed al clan “dei Casalesi”, viene contestato il reato di tentata
estorsione in danno di tre diversi imprenditori operanti nell’agro
caleno,vittime di reiterate richieste estorsive poste in essere dai suddetti indagati mediante violenze e minacce.
L’odierna
ordinanza è stata loro notificata nel carcere di Santa Maria Capua
Vetere, ove si trovano reclusi già dal 7 Agosto u.s. allorquando, per
gli stessi reati, fu emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di
Napoli, un Fermo del PM.
A bordo di un veicolo radiato dai registri PRA, tra l’altro non coperto da assicurazione, forza un posto di controllo dei carabinieri, non fermandosi all’alt. E’ accaduto questa mattina a Marcianise, in provincia di Caserta. L’uomo, P.A. 34enne pregiudicato di San Marco Evangelista (CE), alla guida del veicolo FORD Fiesta, non ha ottemperato all’alt imposto dai militari dell’Arma durante un posto di controllo. Anzi, l’uomo sapendosi in difetto ha prima tentato, con una manovra azzardata, di investire il carabiniere e poi si è dato alla fuga, in direzione di Caivano (NA), ponendo in essere una condotta di guida pericolosa per se e per gli altri utenti della strada. Raggiunto e bloccato dall’autoradio dei carabinieri ha ulteriormente tentato, senza riuscirvi, di proseguire la fuga urtando la parte posteriore del veicolo militare. E’ stato quindi bloccato, tratto in arresto e condotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo previsto per la mattinata di domani.
A bordo di un veicolo radiato dai registri PRA, tra l’altro non coperto da assicurazione, forza un posto di controllo dei carabinieri, non fermandosi all’alt. E’ accaduto questa mattina a Marcianise, in provincia di Caserta. L’uomo, P.A. 34enne pregiudicato di San Marco Evangelista (CE), alla guida del veicolo FORD Fiesta, non ha ottemperato all’alt imposto dai militari dell’Arma durante un posto di controllo. Anzi, l’uomo sapendosi in difetto ha prima tentato, con una manovra azzardata, di investire il carabiniere e poi si è dato alla fuga, in direzione di Caivano (NA), ponendo in essere una condotta di guida pericolosa per se e per gli altri utenti della strada. Raggiunto e bloccato dall’autoradio dei carabinieri ha ulteriormente tentato, senza riuscirvi, di proseguire la fuga urtando la parte posteriore del veicolo militare. E’ stato quindi bloccato, tratto in arresto e condotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo previsto per la mattinata di domani.