La grave situazione politica che tuttora si registra a Santa Maria, si ripercuote negativamente su tutta la sua economia. In una città allo sbando, la popolazione non trova più alcuna risposta nelle Istituzioni che dovrebbero pensare al suo benessere. Senza pensare ai problemi reali o, solo pensando ad altri intrallazzi, si stanno tessendo le trame per proporre progetti politici senza veri contenuti o candidature di personaggi che non hanno niente a che fare con gli interessi della gente che annaspa e stenta a mettere il piatto a tavola. Questa città è allo sbando per l’incapacità di darsi una conduzione politica degna ed affidabile. Le forze politiche che hanno governato e stanno governando Santa Maria non hanno fatto altro che pensare ad interessi particolari e non a quelli collettivi. Quale serio progetto politico potrà proporre chi è espressione di partiti che hanno dimostrato la loro inadeguatezze nell’amministrare la cosa pubblica?
Oggi è necessario, più che mai, il varo di uno strumento urbanistico che ponga fine al sacco indiscriminato del territorio e guardi allo sviluppo sostenibile del territorio,non a favorire colate di cemento che indiscriminatamente e senza regole hanno avuto la possibilità di essere poste in essere. Bisogna guardare agli interessi reali della povera gente ed invece di spendere soldi inutilmente per una gestione clientelare e fine e se stessa del teatro Garibaldi si dia la struttura in gestione la struttura, risparmiando, così, tanti soldi per aiutare i poveri e le aziende in difficoltà. Recuperiamo i soldi non versati per gli oneri di urbanizzazione. Facciamo pagare i canoni per i beni comunali da chi li occupa senza pagare o, addirittura, abusivamente. Evitiamo di spendere soldi per fittare i locali di Grattapulci in locali non idonei e realizzati non osservando le leggi urbanistiche. Diamo al Tribunale la possibilità di ospitare i propri uffici al centro della città cedendo le tante strutture di proprietà comunale ed il palazzo Melzi per dare loro degne sedi e rivitalizzare il commercio che è moribondo.
Non servono altre case, la cui costruzione determinerebbe la morte della città trasformandola in un dormitorio per cittadini indesiderati; è necessario guardare ad uno sviluppo delle attività produttive che ridiano vita ad un’economia ferma da decenni ed all’occupazione giovanile attualmente senza alcuna prospettiva.
E’ triste che tante persone non comprendano la gravità del momento e continuino a ragionare in modo miope ed abbaino anche l’ardire di pensare proporsi agli elettori.
Oggi c’è bisogno che si dia dignità alla Politica e si pretenda che le persone che si propongono all’elettorato ne abbiano anch’esse a sufficienza per esercitare correttamente il ruolo che vorrebbero assumere. Chi vuole andare alla Camera o al Senato o alla Regione deve pensare che il mandato che vuole ricevere è solo un viatico per portare avanti le istanze del Popolo, non gli interessi di pochi. Tutti dobbiamo capire questo e votare chi potrà essere degno della fiducia che chiede. Chi ha barattato la dignità per i canonici ”trenta denari” non è degno di proporsi all’elettorato !! Chi è serio e coerente non dovrebbe nemmeno pensare di poter appoggiare chi si è dimostrato incapace, chi ha accettato quell’ ennesimo tradimento della volontà popolare per ottenere solo qualche prebenda. E’ ora di trarre una conclusione onesta da tutto quanto è stata, fino ad oggi, la realtà della politica sammaritana, senza farsi ammaliare dalle sirene o da promesse effimere. L’inefficienza e il tradimento dei programmi serve solo ai portatori di interessi occulti, a coloro che hanno determinato uno sfacelo al quale è necessario porre immediatamente rimedio. Oggi il premio deve essere dato a chi può e vuole dare una svolta ai destini di una città in pieno degrado politico, sociale,morale ed economico. Avere il coraggio di rinunciare al potere per affermare i principi di legalità, buon governo e correttezza amministrativa,doveva essere uno sprone per capire che c’era bisogno di un cambiamento radicale. Un cambiamento che può incominciare solo con la negazione del voto a coloro che non hanno voluto e non vogliono bene a questa città
Gaetano Rauso, consigliere comunale UDC