La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 19 novembre 2008

Rione iacp nel degrado a Santa Maria Capua Vetere

Santa Maria Capua Vetere. Le palazzine dello Iacp ripiombano nel degrado più assoluto. A constatarlo sono le migliaia e migliaia di lamentele che sono state avanzate da alcuni residenti del posto i quali hanno cercato di indirizzarle anche all’istituto di Caserta , ma per adesso nulla è stato ottemperato . In particolar modo, alcune palazzine, che non sono quelle a fronte strada perché ancora intatte, sono quelle all’interno le quali presentano segni di degrado . Non a caso le stesse sono provviste di ascensori , ma da qualche mese le stesse funzionano a singhiozzo e molti sono gli anziani che si devono sobbarcare il peso della spesa fino ai piani alti . La manutenzione si sa spetta a chi ha in carico tutto il condominio ed in questo caso l’istituto , ma anche al comune di Santa Maria Capua Vetere si deve fare carico affinché le famiglia che abitano da più di un decennio non possano essere dimenticate. Si sa il rione Iacp è quello più popoloso , ma anche polare , che racchiude la vera storia di una città che molto dimentica chi anche nei momenti più topici ha tolto le patate bollenti da una pentola . In sintesi la famiglie che risiedono nel rione sono molto spesso dimenticate e quindi si constato tali inadempienze . A questo però si aggiunge anche il fatto che qualcuno ha cercato di accontentare qualche famiglie lasciando a piedi altre più bisognose. Questo non deve succedere poiché ogni famiglia che ha ricevuto l’alloggio è uguale alle altre e quindi ha lo stesso trattamento . Abbiamo raccolto queste lamentele poiché i cittadini ritengono che i lavori devono essere eseguiti come quelli si eseguirono non meno di qualche anno fa fra il 2000 e il 2002, quando gli stabili furono rinforzati con lavori di consolidamento dopo ulteriori rimostranze da parte dei residenti che chiedevano più sicurezza . Si sa le palazzine sono state costruite alla fine degli anni ottanta e principi anni novanta quando una fiorente e ricca amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere insieme all’istituto autonomo case popolari pensava anche alle famiglie più bisognose e di concerto sia il comune che l’istituto localizzò l’area dove costruì centinaia e centinaia di appartamenti per consegnarli a queste famiglie in un momento storico. Ebbene quindi che Comune e Istituto autonomo case popolari che svolge la sua attività nel capoluogo casertano, si facciano carico di controlli che devono essere eseguiti nella città di Santa Maria Capua Vetere perché se da un parte si sa, l’istituto e comune hanno stilato protocolli di intesa per grandi progetti non bisogna tralasciare il servizio che deve essere eseguito anche nei confronti delle famiglie bisognose.