Il 1 settembre ho inviato questa lettere agli organi in indirizzo; dopo circa tre mesi non è cambiato nulla: silenzio assoluto!!!!
Al Sig. Presidente della Repubblica
Dr. Giorgio Napolitano
Palazzo del Quirinale
00187 R O M A
Al Ministro degli Interni
On. Roberto Maroni
Palazzo del Viminale
Via Depretis 7
00184 R O M A
Al Sig. Prefetto
Dr. Ezio Monaco
Piazza Vanvitelli
81100 C A S E R T A
Al Sig. Questore
Dr. Carmelo Casabona
Piazza Vanvitelli
81100 C A S E R T A
Al Comandante dei Carabinieri
Col. Carmelo Burgio
Via Laviano 13
81100 C A S E R T A
Al Comandante dei Carabinieri
Cap. Carmine Losciano
Via Appia 20
81055 S. MARIA C. V.
Al Comandante della Guardia di Finanza
Col. Francesco Saverio Manozzi
Via Vico
81100 C A S E R T A
Al Procuratore della Repubblica
c/o il Tribunale di S. Maria C.V.
dr. Corrado Lembo
Al Commissario di Polizia di Stato
S. Maria C.V.
Via Federico Pezzella 81055
Al Sig. Sindaco
Dr. Giancarlo Giudicianni
via Albana Pal. Lucarelli
Comune di S. MARIA C.V.
Al Comandante della Polizia Municipale
Via Fosse Ardeatine
81055 S. MARIA C.V.
All’Assessore alla viabilità
Massimiliano Natale
c/o Comune di S. Maria C.V.
Al Direttore de “IL MATTINO”
Via Chiatamone n. 65
80121 N A P O L I
Alla Redazione di “Striscia la notizia”
Palazzo dei Cigni
20090 Milano Due
SEGRATE – MI –
Sono un pensionato di S.Maria C.V. residente in via Giotto rione IACP. La zona dove io risiedo è conosciuta molto bene dalle forze dell’ordine per lo spaccio di droga che avviene a tutto spiano. Infatti spesso vengo operati degli arresti ma il giorno dopo questi delinquenti sono di nuovo al loro posto ad operare. Mi rendo conto che la colpa non è dei militari ma delle leggi che permettono a queste persone di uscire subito dal carcere. Ora il problema che si presenta da circa un mese, e che noi cittadini onesti abbiamo fatto presente a quasi tutti gli organi in indirizzo (carabinieri, sindaco vigili, guardia di finanza, commissariato…), è che questi delinquenti per operare in modo indisturbato hanno staccato la corrente elettrica ai lampioni sulla strada e tutto intorno agli edifici dove “lavorano”, per cui appena si fa buio è quasi impossibile uscire di casa o rientrare oppure vedere chi ha citofonato o chi sta vicino all’auto parcheggiata. Vi ripeto che questo buio surreale che regna al rione IACP si verifica da circa un mese senza che nessuno ha provato ad intervenire. Tra l’altro un inquilino che stava male e che ha chiamato il medico si è sentito rispondere dallo stesso che aveva paura di venire in quella zona con quel buio e che sarebbe venuto la mattina seguente.
La cosa più preoccupante è che si avvicina l’inverno per cui farà buio prima e per noi significherà non uscire più di casa o rientrare prima del tramonto. E’ assurdo.
Non so più a chi rivolgermi, i soldi per cambiare casa non li ho e quindi vorrei sapere se è giusto che devo trascorrere questi ultimi giorni che i Signore vuole darmi in un covo di delinquenti che ha deciso che dobbiamo stare al buio. E’ mai possibile che lo Stato è perdente… o non c’è voglia di combattere per difendere le persone oneste che hanno sempre lavorato e che come me hanno combattuto per difendere la patria? Aiutate me e tante persone come me che abitiamo in questi ghetti. Non lasciateci soli, non chiediamo di togliere la delinquenza da questa zona perché ormai siamo rassegnati ad averla ma almeno dateci “un po’ di luce”.
Tutto quello che sto dicendo è facilmente verificabile: basti mandare un funzionario del Comune appena fa buio è si renderà conto in che ambiente viviamo (anche se, ripeto, già abbiamo chiesto l’intervento del Comune).
Non sto chiedendo nulla di assurdo, perché non si risolve il problema?. Se questa situazione invece di capitare al rione case popolari fosse capitata nella zona dove abita il Sindaco fosse stata già risolta?
Vi ringrazio dell’attenzione e chiedo scusa se vi ho rubato del tempo prezioso.
Nonostante siamo ancora fiduciosi nello Stato.
Antonio Russo
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La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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