La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 21 gennaio 2016

DEMOCRAZIA SOLIDALE. LORENZO DELLAI e LUCIO ROMANO: NASCE RETE TERRITORIALE

"Oggi parte una fase nuova di Democrazia Solidale. Mettiamo in campo la costituzione di una prima rete territoriale, segno della volonta' di proseguire il nostro progetto di rinnovamento politico di matrice cattolica democratica che si colloca nel centro sinistra e che intende dare un contributo non dal punto di vita dei moderati ma dal punto di vista dei valori del cattolicesimo democratico: ovvero democrazia partecipata e comunitaria, ripartire dalle periferie e modernizzare il Paese. Alle prossime elezioni amministrative saremo impegnati per garantire il buon governo delle nostre città'". Così Lorenzo Dellai, presidente di Democrazia Solidale, e il senatore aversano Lucio Romano nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi alla Camera.
Aderiscono a Democrazia Solidale Andrea Olivero (Vice Ministro dell’Agricoltura) il sottosegretario agli Esteri Mario Giro i deputati Maurizio Baradello, Federico Fauttilli, Gianluigi Gigli, Mario Marazziti, Gaetano Piepoli, Milena Santerini, Mario Sberna. Hanno partecipato alla conferenza stampa anche i coordinatori regionali.

"Auspichiamo un voto di convinta approvazione. Noi ribadiamo il nostro appoggio alla riforma costituzionale e continueremo a dire 'sì' al cambiamento del Paese". Lo scrivono in una nota il senatore Lucio Romano e il viceministro delle Politiche Agricole, Andrea Olivero, esponenti di Democrazia Solidale. 
"La giornata di oggi segna una tappa importantissima per la nostra storia istituzionale", continua il senatore Romano, membro della Commissione Affari Costituzionali, "Una tappa che forse pochi ritenevano possibile. Convintamente ho accompagnato in Commissione l'iter di una riforma certamente non facile, con prevedibili contrasti". 

"L'importante è che siamo arrivati a questo punto e che avremo dalla prossima legislatura un Senato delle Regioni e dei Territori", affermano i due senatori, "anche se il compito non deve ritenersi esaurito con il voto in Aula. Dopo l'ultimo passaggio alla Camera, il nostro impegno dovrà continuare. Dobbiamo impegnarci per far sì che la riforma costituzionale sia presentata ai nostri concittadini chiamati ad esprimersi col referendum. Il voto popolare è un passaggio importante, una vera chiave di volta della nostra democrazia, al quale tutti i parlamentari devono contribuire in modo concreto e fattivo. Sarà il discrimine fra chi ha creduto e crede al cambiamento e le forze conservatrici", concludono i senatori Lucio Romano e Andrea Olivero.