La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

lunedì 6 agosto 2012

SANTA MARIA CAPUA VETERE - IL VESCOVO EMERITO RAFFAELE noGARO SI MOBILITA PER MARIO TUDISCO CON UNA MISSIVA INVIATA AL PREFETTO DI CASERTA , AL SINDACO E AL DIRETTORE DELL'INPS DI CASERTA -

Al Prefetto di Caserta

Al Sindaco di Santa Maria Capua Vetere

Al Direttore dell’INPS di Caserta

e p.c. ai mezzi d’informazione





Ch.mi Signori,

scrivo a Loro per segnalare la grande emergenza in cui si trova un cittadino di Santa Maria Capua Vetere di grande valore, il giornalista Mario Tudisco il quale ha offerto prova negli anni di un esemplare impegno civile e professionale che ha dato lustro alla nostra provincia di Caserta. Da oltre un anno Mario Tudisco è stato colpito da una grave malattia invalidante, la SLA. In queste ultime settimane la sua situazione è peggiorata ed egli si trova ormai quasi paralizzato. Tuttavia nonostante nel maggio 2011 abbia fatto domanda di riconoscimento di invalidità e nell’agosto del 2011 richiesta di indennità di accompagnamento a tutt’oggi nulla è accaduta se non lo scorso luglio una visita della ASL. Mi chiedo e chiedo Loro come sia possibile che cittadini affetti da tali gravi patologie siano lasciati totalmente sprovvisti delle più elementari provvidenze e che le stesse che la legge pure assicura vengono riconosciute con ritardi inaccettabili per la tutela della dignità e della vita delle persone. Il caso di Mario Tudisco è reso ancor più grave perché egli non ha una famiglia che possa assisterlo e quindi supplire alle gravissime inadempienze dello Stato. Ma più in generale mi vengono segnalati tempi di attesa lunghissimi tali che non è raro il caso che l’ammalato sia ormai deceduto quando arriva la visita medica o il riconoscimento di invalidità. Io comprendo la situazione di difficoltà e super lavoro in cui si possono trovare taluni uffici, ma mi domando come si può affermare il diritto alla vita sancito dalla nostra Costituzione se questi diritti non sono concretamente fruibili, anzi sono di fatto negati. La situazione dei cittadini colpiti da gravissime patologie in provincia di Caserta è di vera emergenza e non è degna di una nazione come vuol essere considerata l’Italia. Il grado di valore di un popolo non si misura in Prodotto interno lordo o in depositi bancari, ma nel grado di assistenza che si fornisce ai cittadini ammalati e a tutti coloro che si trovano nel bisogno. Sono sicuro in un Loro pronto riscontro sia per il caso di Mario Tudisco sia per la situazione di emergenza generale in cui si trovano le persone invalide della nostra provincia di Caserta.



Caserta, 3 agosto 2012 + Raffaele Nogaro

(vescovo emerito di Caserta)