La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 13 agosto 2012

OPERAZIONE BUFALO - IL 17 AGOSTO IL RIESAME DI NAPOLI SI PRONUNCIERA' SUL RICORSO PRESENTATO DAI GIUDICI DELLA DDA DI NAPOLI

Era il 17 luglio 2012 quando la Direzione investigativa antimafia di Napoli e il Noe dei Carabinieri diedero esecuzione a provvedimenti cautelari e sequestri nel casertano e nel napoletano nei confronti di esponenti di un gruppo imprenditoriale che fa capo ai Casalesi fra cui anche l’imprenditore Giuseppe Mandara . L'operazione 'Bufalo' fu coordinata dalla procura di Napoli.

A distanza di due mesi, dopo che i magistrati della Dda di Napoli hanno nuovamente chiesto una nuova ordinaza di custodia cautelare con nuove prove depositate presso  il tribunale del riesame di napoli che in data 17 agosto si troverà ad esaminare di nuovo le posizioni degli indagati nell’operazione. Il Primo agosto 2012 lo stesso tribunale del riesame si pronunciò sul sequestro che riguardava l'intero patrimonio del gruppo omonimo, stimato in oltre 100 milioni di euro, che con un provvedimento dissequestrò l’azienza che era stata posta sotto sequestro . A carico di Mandara e di altri suoi collaboratori il gip aveva emesso una misura cautelare per associazione per delinquere di stampo mafioso, contestando anche reati in materia di tutela della salute pubblica. Legata quindi ad un filo di speranza la libertà personale degli indagati, ma soprattutto dell’imprenditore il quale fu scacerato più di una settimana fa. Il business riguardava anche normali provoloni venduti come ''provoloni del Monaco'', un formaggio dop particolarmente pregiato. Giuseppe Mandara e' ritenuto dagli investigatori vicino alla cosca dei ''La Torre'', contigua al clan dei Casalesi, l'accusa per Giuseppe Mandara, è associazione per delinquere di stampo mafioso . Di lui hanno riferito agli inquirenti numerosi collaboratori di giustizia.Dieci furono anche le misure interdittive che hanno determinato il divieto di esercitare l'attività d'impresa o di uffici direttivi di persone giuridiche o imprese e la professione di chimico analista.