La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 20 agosto 2012

L'intervento di Gaetano Rauso sulla situazione politica sammaritana



Per anni abbiamo assistito al sacco indiscriminato della Città, al suo
decadimento ed alla sua consegna in mani che ne hanno distorto
l’essenza, stritolandone il tessuto sociale e la sua originale collocazione di
elite tra le città della Provincia di Caserta e dell’intera Regione. Per mancanza
di conoscenza delle regole che governano la Pubblica Amministrazione o,
forse, per spregiudicatezza e puro interesse, hanno fatto e disfatto, uscendone
finora impunemente. Anzi oggi, dopo la proposizione di alleanze trasversali
finalizzate a stravolgere la volontà espressa dall’elettorato che li ha
chiaramente condannati, hanno in mente di continuare la politica delle
vecchie amministrazioni finalizzata a porre in essere il sacco del territorio e
le speculazioni edilizie, in spregio della Legalità e dell’interesse
pubblico. Con questa indiscriminata politica che è stata perseguita e che si sta
perseguendo, senza curarsi dell’economia e del futuro della nostra
amata Città, non si fa altro che sconvolgere ulteriormente il suo territorio e
ponendola agli onori della cronaca per tutte le irregolarità commesse.
Santa Maria Capua Vetere non è più conosciuta come sede di antichità
classiche, del Tribunale, di Università e di opere d’arte di valore
inestimabile, ma solo come sede dell’impianto di discarica dei rifiuti
e come terra di conquista di bande di malavitosi e di speculatori che, con la
complicità di chi ha gestito il potere hanno distrutto un patrimonio
culturale ed urbanistico che doveva essere valorizzato.
Per anni, per incuria o per calcolo scellerato, non sono state
perfezionate le procedure per acquisire al Patrimonio Comunale opere di urbanizzazione
e terreni che dovevano, per convenzione, essere destinati ad opere di
pubblica utilità. Su questi terreni, oggi, sono stati costruiti edifici, per
nulla destinati a pubblica utilità, ma a soddisfare l’appetito di speculatori
che sono stati supportati da chi aveva il potere di permettere che questi
scempi si concretizzassero, defraudando la “Res Pubblica”. Oggi, dopo le tante
promesse, cosa si è fatto o si sta facendo di diverso?
Che fine hanno fatto i propositi di cambiamento e di rinnovamento?
Le indagini che sono state avviate e le responsabilità emerse non
scoraggiano chi sta calcando la stessa via scellerata?
Quando pagheranno i responsabili?
Oggi, credendosi impuniti, come finora lo sono stati, stanno
perfezionando le pratiche per avviare i lavori di altri grossi progetti tesi solo alla
speculazione e non al benessere della popolazione di Santa Mari; Già si
annuncia la costruzione di un centro commerciale nell’ex Italtel dopo
quello nell’Ex Tabacchificio e la realizzazione di un altri interventi
costruttivi che non servono ad altro che continuare a cementificare un territorio che
ha bisogni di lavoro e non di case.
Gaetano Rauso