La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 20 marzo 2012

L'ASSESSORE TUDISCO " TROVIAMO UN ACCORDO PER PALAZZO MELZI VISTO CHE ALL'AULARIO SI SVOLGONO TUTTE LE ATTIVITà DIDATTICHE

Diversi anni fa l’allora amministrazione Iodice cedette in comodato d’uso gratuito, per 99 anni, Palazzo Melzi alla seconda Università degli Studi di Napoli quale sede della facoltà sammaritana di Giurisprudenza. Ma, mentre all’epoca la cessione del prestigioso stabile che fu sede del Tribunale di Terra di lavoro aveva un senso, oggi, soprattutto dopo che le principali attività didattiche della facoltà si svolgono presso l’Aulario, sarebbe il caso che, di concerto con il Senato Accademico e il Rettore si trovasse un accordo affinché lo storico Palazzo fosse restituito alla Città.

“In quel di Marcianise l’amministrazione locale ha provveduto recentemente a farsi restituire un immobile scarsamente utilizzato da una Facoltà Universitaria – spiega l’assessore alla Cultura Mario Tudisco – infrangendo in questo modo un vero e proprio tabù. Ora, è vero che a differenza di Marcianise, Palazzo Melzi è ancora utilizzato per qualche sparuto corso di laurea, ma è altrettanto vero che è sottoutilizzato come sede della segreteria della Facoltà e per la discussione delle tesi. Sarebbe, quindi, proprio il caso che l’ex sede del Foro venisse riacquisita tra le disponibilità immobiliari dell’Ente. Anche perchè, qualora Palazzo Cappabianca diventasse sede dell’Intendenza della Guardia di Finanza, si riducerebbero all’ osso gli spazi della Memoria storica cittadina e ciò, in prospettiva, costituirebbe un grave handicap per future ubicazioni culturali e sociali. L’ideale sarebbe stato di proporre alla Facoltà di Giurisprudenza l’ex Istituto Santa Teresa come sede di rappresentanza. Purtroppo, però, l’ex scuola, nonostante i milioni di euro spesi per la sua riattazione versa in condizione vergognosa. E sono proprio curioso di sapere quale sarà il giudizio dell’avvocato Corvino a cui l’amministrazione ha affidato il compito di fare luce sulla vicenda…”