La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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domenica 18 marzo 2012

GIORNATA DELLE VITTIME DELLE MAFIE - IL PENSIERO DELL'ASSESSORE ALLA CULTURA MARIO TUDISCO

Nella mia attività di giornalista e animatore culturale ho avuto modo di conoscere personalmente parenti stretti e amici intimi di alcune vittime delle mafie quali Nando dalla Chiesa figlio del Generale Carlo Alberto, Rita Borsellino, Maria Falcone, Umberto Santini che fu grandissimo amico del Magistrato Rocco Chinnici e, soprattutto, Antonino Caponnetto che fu a stretto contatto con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. In occasione della Giornata in memoria delle vittime delle mafie, va a loro il mio affettuoso pensiero rivolto a chi ha visto stravolte le proprie esistenze a causa della ferocia dei killer di Cosa Nostra e di tutte le altre mafie radicate nel Paese. All’epoca del mio incontro con il Dottor Caponnetto, mi colpì, in questo uomo non più giovanissimo, la fiducia quasi incondizionata che Egli riponeva nelle future generazioni. Purtroppo, a distanza di qualche anno dalla compianta scomparsa del “ capo” di Falcone e Borsellino, la sua speranza non si è ancora avverata. E’ vero che, tranne casi eccezionali, le mafie non sparano più. Ma è altrettanto vero che continuano ad agire silentemente mietendo vittime che non fanno rumore!

Mafie specializzate nella infiltrazione dell’economia, mafie che è difficile localizzare geograficamente dato che i loro maggiori business sono oramai presenti in quasi tutte le regioni d’Italia; mafie che giocano in Borsa, mafie che orientano le partite di calcio…

Una buona notizia arriva da Strasburgo: pochi giorni fa è stata ufficialmente istituita la prima commissione parlamentare europea Antimafia. Sono convinto che questo nuovo strumento legislativo sarebbe piaciuto a molte delle vittime delle mafie. A cominciare proprio da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Mario Tudisco Ass. Alla Cultura di Santa Maria Capua Vetere