Un patto di ferro tra le Associazioni sammaritane e Mariella Uccella. Nella sede di piazza San Pietro, la candidata sindaco di Forza Italia ha incontrato i rappresentanti cittadini dell’Udc, della Dc, della Balena Bianca, di Lega per l’Italia e dei movimenti civici. La riunione è stata presieduta dall’ex sindaco Biagio Di Muro, che ha introdotto l’incontro ed ha accolto con entusiasmo l’esponente azzurra.
“Sono qui – ha detto Uccella – perché, nel momento in cui il partito di Forza Italia mi ha chiesto di candidarmi come sindaco di Santa Maria Capua Vetere, ho ritenuto imprescindibile l’apporto delle Associazioni, dalle quali io stessa provengo. Sono convinta che la campagna elettorale non si fa gridando, ma noi tutti insieme abbiamo già la voce grossa, non perché urleremo ma perché le nostre parole sono piene di contenuti ed esprimono la posizione di chi è sul territorio e al fianco dei cittadini. Questo è il centrodestra di casa nostra, quello che si occupa della città, del sociale, dello sviluppo, della cultura. E, in questa sede, non posso fare a meno di ricordare due pilastri di serietà e onestà dell’associazionismo sammaritano: Alfredo Di Patria e Mario Tudisco”.
La candidata del centrodestra si è detta fiduciosa sulla campagna elettorale: “Sono una persona normale, amo la semplicità dei rapporti. Ma ritengo che non avrei potuto sottrarmi a questo impegno: non mi sarei perdonata di essere rimasta con le mani in mano mentre la città aveva bisogno di me e dei tanti cittadini che vogliono salvare il suo patrimonio di ricchezza, di civiltà, di storia e di cultura. Non voglio essere una portabandiera, ma voglio essere dentro le Associazioni, dentro i partiti: quando diventerò sindaco, perché lo diventerò, ognuno di voi sarà sindaco insieme a me”.
Una rinascita – ha sottolineato Uccella – che deve partire da un nuovo patto con i dipendenti comunali, “che non devono essere visti come nemici, né devono vedere noi come nemici, ma devono essere valorizzati affinché ciascuno di loro faccia la sua parte e contribuisca a costruire una città migliore”.
“Il mio impegno – ha concluso la candidata del centrodestra – è anche nel nome di mio marito, che è stato direttore del carcere sammaritano e amante appassionato di Santa Maria Capua Vetere. Oggi, se fosse ancora con noi, vorrebbe questo: che tutti ci battiamo per risollevare le sorti della città, una volta per tutte”.