Che il commissario straordinario del Comune di Santa Maria Capua Vetere si
prenda il merito, attraverso la stampa, di essere impegnato a risolvere il
problema della carenza idrica al carcere ci può anche stare: se non altro, è il
massimo rappresentante del governo cittadino ed è in continuità amministrativa
con il lavoro svolto dalla giunta da me guidata. Ma che il solito mistificatore
Salvatore Mastroianni non abbia perso l’occasione per tacere lascia alquanto
perplessi.
Ricordo a me stesso che, nel 2013, che la mia amministrazione comunale
stipulò una convenzione con il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria
(Dap) del Ministero della Giustizia, con la quale lo stesso Dap s’impegnava a
trasferire un milione di euro al Comune, somma comprensiva delle spese tecniche
per l’affidamento della progettazione definitiva esecutiva, di cui si sarebbe
fatto carico l’amministrazione municipale. Quei fondi non sono mai pervenuti.
Nel mese di gennaio 2016 si è tenuta una riunione presso gli uffici del
vicecapo di gabinetto del Ministero della Giustizia e si è stabilito che la
Regione Campania, entro la fine del mese di febbraio, avrebbe fatto pervenire
al Comune l’impegno formale alla copertura finanziaria per le spese tecniche
relative alla progettazione definitiva.
Allo stesso tempo, il Comune assumeva l’impegno di espletare la selezione
del professionista entro la fine di marzo e di approvare la progettazione da
mandare in gara alla stazione unica appaltante entro i due mesi successivi.
La verità è che la Regione Campania, nonostante gli impegni presi, non ha
ancora onorato la sua promessa.
E’ singolare che Mastroianni – ormai pienamente organico al quadrumvirato
Mirra-Bosco-Munno-Leone – non si renda conto delle responsabilità oggettive di
quelli che saranno i suoi nuovi referenti politici regionali.
Biagio Di Muro