Prosegue e si
intensifica il piano coordinato di controllo economico del territorio
casertano, caratterizzato da azioni mirate, sistematiche, condotte
contemporaneamente da più reparti, che si affiancano a quelle ordinarie già
svolte dai finanzieri quotidianamente.
In tale ambito, la
piena consapevolezza degli effetti distorsivi del “lavoro nero” spinge la
Guardia di Finanza a mantenere alta l’azione di contrasto anche in tale settore.
Infatti, lo sfruttamento dei lavoratori
in nero, oltre a danneggiare questi ultimi, che vengono sottopagati ed
impiegati senza alcun diritto assistenziale e previdenziale, altera le regole
del mercato, creando un illecito vantaggio competitivo per le aziende non in
regola, a danno dei contribuenti onesti.
Nel periodo estivo, sono stati eseguiti mirati controlli
tra bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie e stabilimenti balneari, ove i
militari della Guardia di Finanza di Caserta hanno accertato che, su 30
esercizi controllati, 18 sono risultati irregolari, con la conseguente scoperta
di 64 lavoratori totalmente in nero. Il caso più evidente è quello di un
ristorante di Mondragone, il cui titolare è risultato evasore totale, dove, nel
tempo, sono state riscontrate 40 posizioni di lavoratori completamente in nero.
Il settore manifatturiero è risultato quello in cui si
concentra la maggiore incidenza delle violazioni accertate, con
l’individuazione da gennaio 2013 di 82 lavoratori in nero. In tale ambito, nel
territorio dell’agro aversano, nel corso di diversi controlli rientranti in un
unico piano di interventi, sono stati scoperti 26 lavoratori in nero, impiegati
per la maggior parte in opifici dediti alla produzione di abbigliamento e
calzature (in molti casi contraffatte).
I casi più eclatanti sono stati accertati nel settore
dell’edilizia, il cui fenomeno della manodopera in nero è emerso in tutta la
Provincia di Caserta, dove nel periodo estivo sono state individuate 37
posizioni tra quelle completamente irregolari e quelle parzialmente in regola.
Dall’inizio dell’anno, la Guardia di Finanza di Caserta
ha scoperto 290 lavoratori non in regola con la normativa previdenziale ed
assistenziale, di cui 258 impiegati completamente in nero, da parte di 76
datori di lavoro su un totale di 124 ispezionati, operanti prevalentemente nei
settori dell’edilizia, dell’agricoltura, della ristorazione e della
balneazione, nonché in quello manifatturiero.
Nel corso dei controlli, le Fiamme Gialle hanno
riscontrato anche fenomeni di “caporalato” collegati a gravi forme di
prevaricazione e violenza in danno di lavoratori, generalmente immigrati e
clandestini, sottopagati e spesso costretti a lavorare in condizioni igienico -
sanitarie precarie ed in violazione delle norme di sicurezza. Inoltre, sono
state accertate irregolarità connesse all’applicazione di forme contrattuali
atipiche o flessibili, come collaborazioni coordinate e continuative, nonché
utilizzo di contratti part-time.