La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 23 marzo 2013

CARABINIERI IN AZIONE- LE OPERAZIONI DI OGGI


1.      I Carabinieri del comando Stazione di Santa Maria a Vico (CE), hanno tratto in arresto AFFINITA Egidio, cl. 82 del posto, pregiudicato. Allo stesso i militari dell’Arma hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dell’ufficio G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere  per estorsione e lesioni personali. L’AFFINITA in data 12.12.2011, all’interno di un bar sito in quella via Appia, aveva dapprima minacciato con un coltello e successivamente percosso con calci e pugni il titolare dell’esercizio commerciale per costringerlo a non chiedere nessun corrispettivo economico per la consumazione di alcune bevande. E’ proprio a seguito di tale episodio che i carabinieri hanno chiesto  ed ottenuto dall’A.G. l’emissione dell’odierno provvedimento. L’arrestato e’ stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

2.      I Carabinieri della Stazione di San Felice a Cancello hanno tratto in arresto MARTONE Vincenzo cl. 81, pregiudicato del luogo. Allo stesso i militai dell’Arma hanno notificato un’ordinanza di aggravamento della custodia cautelare emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il MARTONE, già sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per il reato di inosservanza degli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale di P.S., ha violato in più occasioni le prescrizioni impostegli, pertanto il reparto operante ha chiesto e ottenuto dall’A.G. l’aggravamento della misura cautelare e la sua sostituzione con gli arresti domiciliari.