La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 20 novembre 2010

BRACCIO DI FERRO TRA IL MINISTRO MARA CARFAGNA E LA PROVINCIA DI CASERTA

SARA’ IL TAR CAMPANIA A DECIDERE SULLA NOMINA DELLA SUPPLENTE ALLE PARI OPPORTUNITA’

DOPO LA NOMINA DA PARTE DEL PRESIDENTE DE FRANCISCIS VI E’ STATO IL RICORSO DEL PROF. CIRO CENTORE IN SEGUITO AD UNA SENTENZA GIA’ FAVOREVOLE DEL CONSIGLIO DI STATO - GLI INTERVENTI DEL PREFETTO GILIBERTI E DEL PRESIDENTE ZINZI



Caserta –  Sarà il Tar Campania, nei prossimi giorni, a dover decidere sull’insediamento della dottoressa Paola Broccoli ( difesa dal Prof. Ciro Centore e dall’avv. Irene Pappalepore ) quale supplente nella Commissione Provinciale della Pari Opportunità della Provincia di Caserta, a suo tempo nominata dal Presidente Sandro De Franciscis, dopo la nomina della dottoressa Francesca Sapone ( già in lizza per la fascia di Miss Italia ) quale titolare.
In effetti il Ministero delle Pari Opportunità non ha voluto mai riconoscere – fin dalla nomina che risale al 2005 – le due segnalazioni adducendo il motivo che le dottoresse Sapone e Broccoli non avevano i requisiti per far parte delle Commissione Provinciale delle Pari Opportunità fissati con apposita legge.
A questo diniego si opponeva la dottoressa Francesca Sapone, difesa dall’ Avv. Michele Spina, ricorrendo al Tar della Campania che nel 2007 – con sentenza – in contraddittorio con l’Avvocatura dello Stato - per conto del Ministero del Lavoro e quello delle Pari Opportunità –accoglieva il ricorso e dichiarava legittima la nomina della Dottoressa Sapone. Il Ministero si opponeva alla sentenza favorevole alle due nomine e ricorreva al Consiglio di Stato. Il secondo grado di giudizio amministrativo vedeva ancora una volta la Sapone vincente con la conferma della sentenza del Tar Campania. Mentre si andava appianando la nomina della Sapone alla Commissione Provinciale delle Pari Opportunità della Provincia di Caserta, di contro, si disconosceva lo stesso diritto alla dottoressa Broccoli, che era costretta prima a rivolgersi al Prefetto Biagio Giliberti, nella qualità di Commissario alla Provincia di Caserta, successivamente al Ministro Mara Carfagna, e poi al Presidente Mimì Zinzi ed infine, al Tar della Campania, a mezzo del suo difensore Ciro Centore. Sostiene la dottoressa Broccoli, in primis, il possesso dei requisiti – come per legge - e la piena validità della seduta di nomina della Commissione Provinciale per l’Impiego ( 28 settembre 2005 ) a suo tempo indetta dal Presidente De Franciscis e composta da Biagio Savinelli, Massimo Califano, Pietro Pettrone, Gaspare Cecere, Tommaso Picone, Antonio Palmieri, Lorenzo Chiello, Achille Pulcino, Domenico Grande, Ida Affinito, nelle loro rispettive qualita; nonché dai consiglieri Provinciali Vincenzo Letizia e Sebastiano Ferrara e dall’Assessore al Lavoro, Enrico Milani, che in quella seduta, procedettero alla segnalazione della Sapone quale titolare e del suo nominativo quale supplente. La dottoressa Paola Broccoli, sostiene, inoltre, che ha partecipato alla selezione indetta dalla Provincia di Caserta, con bando del giugno 2005, selezione tesa ad identificare un soggetto cui attribuire lo status di “ Consigliere di Parità Provinciale” effettivo e/o supplente. Il bando prevedeva la presentazione di “autocandidature” di soggetti che risultassero residenti nella Provincia di Caserta e che avessero requisiti di specifica competenza ed esperienza pluriennale in materia di “lavoro femminile”, di normativa sulla parità e pari opportunità nonché di mercato del lavoro e prevedeva che i Consiglieri di Parità Provinciali, effettivi e supplenti, fossero “nominati” con decreto del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro delle Pari Opportunità.





Infine la Broccoli lamenta il fatto che pur essendo stata resa esecutiva la nomina della titolare Dottoressa Francesca Sapone, anche in seguito al ricorso al Tar e la riconferma del Consiglio di Stato sia stata, invece, totalmente ignorata la sua nomina a supplente. Di qui il ricorso al Tar Campania.