Girone eliminatorio Coppa dei Campioni Femminile di Pallanuoto femminile anno 1991/1992 quando gli imprenditori e cittadini casertani e tutta la città di Caserta aiutarono gli atleti Russi e gli Ucraini.
Caserta . C’era una volta un popolo quello casertano, che si mostrò agli inizi degli anni novanta capace e intelligente affinchè accogliesse nella propria città cittadini dell’est.
Avvenne dopo il cambio di passo politico di Michael Gorbaciov con la sua peristroika aveva dato all’ex Unione Sovietica una ricostruzione e ristrutturazione di un complesso di riforme politico-sociali ed economiche avviate dalla dirigenza dell'Unione Sovietica a metà degli anni ottanta, finalizzate alla riorganizzazione dell'economia e della struttura politica e sociale del Paese.
Da poco
vi era stata anche un’altra scossa politica europea, la caduta del muro di
Berlino.
Quanto affermo, fa parte di un compendio di storia contemporanea che è conservata nei ricordi di molti casertani.
Ed io sono uno dei
testimoni oculari, di quanto accaduto in quegli anni insieme anche al mio amico
collega giornalista e di Ufficio Lucio Bernardo, ma non posso non ricordare
anche Riccardo Marocco, Marco Lugni e Candida Berni Canani.
Negli anni
novanta infatti, ricoprivo una piccola carica in una società di pallanuoto
casertana come collaboratore nel Volturno Sporting Club di Santa Maria Capua
Vetere, società che per la prima volta si affacciò al panorama sportivo europeo
con l’organizzazione del Girone eliminatorio della Coppa dei Campioni Femminile
di pallanuoto, poiché in quegli anni aveva vinto molti campionati italiani
collezionando innumerevoli tricolori. In quel periodo ospitò numerose
squadre femminile fra cui alcuni club dell’ex Unione Sovietica dove facevano parte
anche società che adesso sono nello stato ucraino .
Ebbene la società del Volturno sensibilizzo’ molto
la popolazione casertana perché quel girone eliminatorio si disputo’ nella
nuova piscina olimpionica di Caserta denominata Stadio
del Nuoto e la maggior parte delle squadre furono ospitate all’ex Reggia Palace
Hotel della famiglia Cuccaro, dove addirittura misero a disposizione una ala
per le squadre, fra cui le squadre dell’ex
Unione sovietica adesso Russia ed Ucraina.
E’
inutile dire che a capo di questa gara di solidarietà nei confronti del popolo
dell’est russo , ucraino del Kazakistan che era ancora nello stato sovietico,
vi era una squadra societaria che
lavorava con a capo due personalità nel mondo casertano il magistrato Raffaele
Sapienza e Tullio Camardella. Accanto a loro anche l’imprenditore casertano e Massimo
Rossi, la famiglia Cuccaro con a capo Enzo Cuccaro già presidente della
casertana vincitrice del campionato di serie C e promossa in serie B e tutta la
famiglia Maggiò.
Ci
fu una gara di solidarietà immensa poiché ad un certo punto le società e gli
atleti russi, perché all’epoca era tutti insieme, per pagarsi il soggiorno a
prezzi stracciati , diciamo a prezzo di costo, favorirono le atlete affinchè
facessero acquistare ai casertani i prodotti che mai nessuno aveva mai comprato
.
Mi
ricordo che all’epoca molti casertani fra cui Romano Piccolo, Carlo Desgro, Michele
De Simone, Franco Tontoli, Carlo Giannoni, Tonino Giannoni e tanti altri
casertani ed anche imprenditori acquistarono , cineprese e macchine fotografiche
a raggi infrarossi, orologi, cappelli con visiera, addirittura divise russe,
addirittura il caviale che venne acquistato anche da operatori del terziario . Insomma nel maggio 1991 e per tutto il 1992
il mondo dell’est si affacciava nella città di Caserta. Qualcuno addirittura
intraprese anche storie amorose con cittadine russe
Già
una Caserta che negli anni novanta ha voluto dare quel tocco di solidarietà
immensa prima di fornire quella brutta copia che alcuni scrittori hanno scritto
nei libri.