La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 19 febbraio 2018

CARO MATTEO SALVINI LE SCRIVO ……. HA TRADITO I CASERTANI CHE CREDEVANO IN LEI



E’ venuto la prima volta qualche anno fa  per le elezioni amministrative ed ha “incoronato” un gruppo di giovani casertani che si affacciavano per la prima volta con idee e progetti nuovi affinché ci fosse un cambiamento radicale credendo in qualcosa di nuovo.
Tale progetto, aveva la fattività di riconoscere  Caserta e la sua provincia  lanciata  in un contesto diverso dal solito e soprattutto guardando Terra di lavoro come modello per il sud e dell’intera Regione Campania  . Oggi però torna dopo che qualche piccola incomprensione si è consumata all’interno del suo gruppo politico, poiché il gruppo che si era formato  durante le elezioni amministrative di qualche anno fa, aveva in ogni caso  guardato al suo partito e soprattutto era consapevole che i suoi indirizzi politici potessero salvaguardare l’interesse pubblico amministrativo della città e alla provincia,  avendo  detto si alla sua  formazione sotto il suo simbolo, aprendo spiragli politici che mai fino ad ora si sarebbe sognato di realizzare   da circa due anni a questa parte .
Giovani imprenditori, professionisti della giurisprudenza , cariche della pubblica amministrazione pubblica e privata, che si affacciavano per la prima volta alla vita politica  hanno detto sì  al progetto politico mettendoci faccia e nello stesso tempo autotassandosi per poter portare avanti il simbolo del suo partito, ma soprattutto la sua persona che molti meridionali vedevano lontana anni luce. 
Creare nuove  aziende, ma soprattutto dare una mano a quelle già esistenti formati da imprenditori  che hanno dato il via libera alla costituzione del gruppo, rappresentano una fattività nel cammino politico amministrativo non solo della città e della provincia ma anche a livello nazionale .
Uno di questi è appunto quel federalismo, già proclamato dallo statuto borbonico a Caserta   che avrebbe potuto avere attuazione fin dai tempi remoti, con nuove forme di reddito stabili per il territorio  e soprattutto sensibilizzare nuove famiglie  che per decenni hanno trovato una burocrazia che invece ha impedito una concreta realizzazione  .
Da circa 15 anni siamo invasi, e non è una forma di razzismo, da cittadini di altri paesi non solo africani che non versano neanche un euro nelle casse italiane ma gli diamo noi un sostentamento , ma anche asiatici sfruttando   qualche italiano,  che   è andato via dal nostro paese per una pressione fiscale troppo alta, e in quei paesi a costituire società con cittadini ed imprenditori asiatici, con leggi diverse, la sua attività tanto da arricchire anche già gli asiatici  all’inizio del terzo millennio.           Questi ultimi  dopo,  sono giunti in Italia ed hanno instaurato rapporti commerciali con organizzazione stabilmente in Italia, non con italiani , ma da soli , sfruttando   delle poco non chiare normative italiane che regolano provvedimenti alquanto dubbiosi .
 Osservi cortesemente Salvini , che  Caserta e i suoi  “ teenager” avevano creduto molto nel suo slogan “ Prima gli Italiani”  perché, come del resto lo conferma anche la storia, dal 1860 anche i meridionali fanno parte della penisola pagando notevoli tributi all’erario italiano  dove tutti, nordisti, settentrionali, meridionali ed isolani  e chi ne ha più ne metta, fanno parte del sistema elettorale italiano che, per bocca di qualcuno , volevano cancellare, ma che invece sta a qui a cercare di capire cosa è realmente successo in una città che forse non avrà nessun rappresentante del suo schieramento  all’interno del parlamento italiano. Non voglio criticare il suo indirizzo che  lei ha dato alle liste che si sono formate . Ebbene sappia che nessuno, sta a dichiarare  che ha favorito la provincia anzicchè la città, ma certamente oggi la credibilità politica amministrativa di Caserta  manca all’interno del suo partito e del parlamento.

 Ecco questo è quello che sentivo di dirle perché come casertano sono un po deluso da certi indirizzi. Spero che lei possa avere ancora credibilità