La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 7 aprile 2012

ACQUISTAVANO MERCE PER 1500 EURO - FERMATI IN TRE A CASERTA

Nel corso della serata di ieri e della decorsa notte agenti della squadra mobile di caserta, diretta dal vice questore Angelo Morabito, hanno effettuato una serie di controlli in citta’ e nei comuni limitrofi nel corso dei quali sono state tratte in arresto le sottonotate persone:
Cervo giuseppina di anni 23 residente in castelvolturno ed il convivente della madre della predetta, papazzo massimo di anni 45 originario di mantova ma da tempo residente in castelvolturno. I predetti sono stati arrestati perche’ nel corso di un controllo eseguito all’interno di un noto negozio di telefonia sito in caserta, la donna veniva trovata in possesso di una carta di identità falsa apparentemente rilasciata dal comune di aversa a nome di un’altra donna. Anche agli agenti la donna in un primo momento sosteneva di essere la persona le cui generalità erano riportate sulla carta di identità poi risultata essere completamente falsa.
L’uomo, complice della donna, veniva trovato anch’egli in possesso di una carta di identità falsa rilasciata dal comune di aversa. Entrambi avevano inoltre anche due carte di credito intestate alla persone di cui avevano assunto l’identita’ al fine di truffare il proprietario del negozio di telefonia ove stavano stipulando un contratto e acquistando dei telefoni cellulari marca iphone.
I due, una volta scoperti ed identificati, sono stati dichiarati in arresto e condotti presso le rispettive abitazioni ove dovranno rimanere a disposizione del procuratore della repubblica di s. Maria c.v. in attesa di essere processati con rito direttissimo.
In effetti gli agenti motomontati dei “falchi” avevano notato dei movimenti sospetti in questa via roma e, tenuto conto della presenza nelle immediate vicinanze di un negozio di telefonia, ritenevano opportuno non procedere immediatamente all’identificazione dei sospetti, bensì di portarsi all’interno dell’esercizio commerciale al fine di individuare ivi la presenza di complici. Immediatamente, varcato l’uscio, l’attenzione del personale veniva attirata da una donna seduta al banco vendita intenta a colloquiare con l’addetta e nell’occasione avevano modo di notare che la stessa aveva esibito, essendo riposti sul bancone, una carta di identità, un codice fiscale ed una carta di credito, nelle more che il personale del negozio ultimasse le operazioni da costei richieste.
I successivi controlli avevano fatto emergere la falsità dei documenti per cui anche l’uomo, che aspettava all’esterno, era stato controllato e trovato in possesso di documenti falsi.
Ulteriori accertamenti consentivano di acclarare che i due avevano acquistato beni per oltre 1500 euro ai danni dell’ignaro proprietario del negozio che, mai e poi mai, avrebbe ricevuto l’accredito bancario delle somme dovutegli.
Entrambi nominavano difensore di fiducia l’avv.to annalisa baino del foro di napoli.





Nel corso delle medesime attivita’, coordinate dal vice questore Alessandro Tocco, gli agenti hanno tratto in arresto, in aversa, il cittadino polacco warkiewicz marek jacek di anni 44, il quale, a seguito di accurati e non semplici controlli circa la sua identita’ personale, risultava essere latitante e ricercato in ambito europeo da circa 4 anni in quanto resosi autore di una truffa ai danni di un’autoconcessionaria polacca ove aveva acquistato un’autovettura di grossa cilindrata utilizzando documenti poi risultati essere falsi.

L’uomo, che in precedenza era sfuggito a tutti i controlli subiti in italia e all’estero e che aveva trovato lavoro in italia presso un panificio, e’ stato costretto ad ammettere di essere il latitante in quanto, dopo un’accurata perquisizione, veniva rinvenuta nella sua abitazione una carta di identita’ su cui erano riportati dati lievemente contrastanti con quelli presenti su altri documenti in suo possesso.

Il predetto, che ha nominato difensore di fiducia l’avvocato mastroianni giovanni del foro di s. Maria c.v., e’ stato associato presso la casa circondariale di s. Maria c.v. In attesa di essere estradato in polonia.