La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 29 novembre 2008

Ecco il vero pozzo di San Patrizio dei consiglieri comunali


Santa Maria Capua Vetere . Ci sono quattordici consiglieri comunali che per tre anni hanno intascato più di dieci mila euro, ma la palma d’oro spetta al consigliere Dario Mattucci che con ben 24 mila euro per tre anni e dal 2003 al 2005 ha rappresentato i cittadini sia all’interno del consiglio comunale che nelle commissioni. I dati infatti si riferiscono ai gettoni di presenza che sono stati riconosciuti ai consiglieri comunali che facevano parte di commissioni o addirittura sedevano nel consiglio comunale . Ma ci sono anche altri 20 consiglieri ai quali sono stati elargiti di compensi al di sotto dei dieci mila euro. Su tutti spicca il duo Mattucci - Dubliano che oggi detiene il massimo compenso elargito dal comune di Santa Maria Capua Vetere . In due hanno preso 54 mila euro , quasi cento milioni . Bella cifra, basti pensare che un impiegato statale che prende quella cifra è paragonato ad un direttore che ha frequentato l’università e si è laureato. Ma non è da meno il consigliere Di Vilio . I compensi relativi ai gettoni di presenza nel consiglio comunali e le commissioni risultano essere un vero e proprio pozzo di San Patrizio per tutti i personaggi politici che vengono eletti . Insomma l’opposizione che si è seduta in consiglio negli anni addietro ha, si, scaldato la sedia, ma non ha prodotto altro che una discussione quella del sesso degli angeli , cosi come è stata definita dal consigliere comunale Gaetano Rauso. A questo si aggiunge che il compito delle commissioni negli anni 2003/2005 era quello di espletare una azione di controllo e di esame del provvedimento deporre all’ordine del giorno del consiglio comunale affinché quest’ultimo svolga nel migliori dei modi le sue prerogative di indirizzo e di controllo sull’amministrazione, tutto ciò invece non è stato eseguito secondo le normative e lo statuto del comune tanto che lo sproporzionato compenso non soddisfa il lavoro svolto . Insomma è come qualcuno abbia pensato che sedersi nelle commissioni era come svolgere l’attività di un impiegato statale di alta responsabilità .