La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 11 febbraio 2021

ESCLUSIVO CASO DI MALASANITA' ALL'INTERNO DEL CARCERE DI POGGIOREALE PER UN DETENUTO DI CASERTA LA DENUNCIA DELLA FIGLIA

Meno male che non c'è più Alfonso Bonafede alias fo fo il dj perchè effettivamente non si può morire  e non si deve morire  di covid perchè altrimenti lo stato dovrebbe elargire in caso di morte secondo la corte di Strasburgo molti centinaia di migliaia di euro . 

Ci è gunta sulla nostra email questa lettera della figlia di Domenico Pisani di 56 anni di Caserta, ve la proponiamo cosi come è .  

Salve, mi chiamo Pisani Annamaria, vi scrivo perché mio padre Pisani Domenico,attualmente agli AA.DD. È detenuto da 12 anni e mezzo, per reati di droga. Durante la sua detenzione  è stato ristretto prima presso il carcere circondariale di Bellizzi Irpino,e poi dal 2018 trasferito a Poggioreale. Mio  padre  è affetto da diabete mellito in trattamento insulinico,in fase metabolica, cioè scompensato.Durante una giornata normale di detenzione , mio padre ha iniziato a stare male fino ad entrare in coma, per 2/3 giorni e  dopo circa un mese e mezzo gli è stato amputato l’anulare del piede destro. Fino a quando non è stato trasferito nel dicembre 2019 presso l’infermeria del carcere di Poggioreale. Ricoverato al SAI, dove oltre ai prelievi e alla visita al cuore  non ha ricevuto  nessun altra cura. Durante tale periodo mio padre è entrato in coma,ha avuto un blocco renale e attualmente tale patologia si trova al terzo stadio, un blocco polmonare respiratorio causato da bronchite.Visite sanitarie  esterne mai autorizziate ,  così come le infiltrazione agli occhi a causa del diabete. Da quando si trova a Poggioreale  queste cure non sono mai state somministrate.Abbiamo fatto richiesta  per gli arresti domiciliari all’inizio dell’anno 2020  ma ci sono stati rifiutati perché il giudice ritiene che presso le strutture carcerarie mio padre può essere curato in maniera idonea.In questo periodo  di Covid-19,sono stati gli stessi sanitari del carcere  che hanno presentato richiesta di arresti domiciliari perché secondo  il loro parere mio padre era in pericolo di vita,perché come tutti sanno il COVID-19 è rischioso e colpisce soprattutto chi è gia affetto da patologie gravi ed importanti.Con questa mia lettera vorrei sollecitare sia il Garante dei detenuti che il  Giudice Dottoressa Elvira Castelluccio ,affinché i detenuti affetti da problemi sanitari come Domenico Pisani,siano trattati e curati in maniera adeguata.  Nel mio caso,mio padre ha sbagliato e deve pagare per i suoi errori,nessuno dice il contrario,ma a cinquantasei anni gli mancano se tutto va male otto anni e mezzo per terminare la condanna. Questo però deve avvenire in modo dignitoso ed umano, così come avviene presso la struttura carceraria di Avellino, ma non  presso quella di Poggioreale,dove ci sono cinque detenuti in una stanza, dove in molti sono positivi al Covid-19,all’interno di tanti reparti, come è accaduto nel reparto di detenzione  di Pisani  denominato “Livorno”.Noi familiari abbiamo paura che possa accadere qualcosa di irreparabile.Voglio  sperare che il mio scritto possa giungere anche al Signor Giudice Castelluccio ed a tutte quelle persone che si occupano dei problemi sanitari e non,legati alle problematiche del mondo carcerario,affinché tali situazioni non debbano più verificarsi .Annamaria pisani.