Nell’ambito del dibattito di una sempre più avvertita
esigenza di riforma del sistema giudiziario – non a caso invocata, ormai, oltre
che dagli operatori del diritto, in particolar modo dai cittadini – sta
emergendo con particolare rilievo anche la necessità di un ripensamento delle
procedure e dell’organizzazione funzionale della Giustizia tributaria.
A dirla tutta, invero, la riforma di questa branchia del
diritto è considerata, ormai, addirittura indilazionabile dai più. E in questo
senso, peraltro, all’ordine del giorno della discussione vi è un progetto di
legge delega presentato dal Partito Democratico – e, dunque, dal primo partito
di governo – che tra le altre cose prevede il trasferimento della materia tributaria
al Giudice Ordinario e, dunque, la soppressione delle Commissioni tributarie e,
dunque, la conseguente soppressione dell’organo di autogoverno (CPGT), con
passaggio delle funzioni al Consiglio Superiore della Magistratura.
Novità di non poco rilievo, a ben vedere, rispetto alle
quali i giudici tributari, in primis, si chiedono non senza giustificate
preoccupazioni: è questa la strada giusta per intervenire su questa delicata
materia? Trattandosi, infatti, di un intervento giurisdizionale tecnicamente impegnativo,
il progetto di riforma richiede, evidentemente, una riflessione approfondita e
il contributo di tutti gli operatori del diritto e degli stessi protagonisti. Da
qui, il workshop promosso dall’Associazione nazionale dei magistrati tributari,
sul tema, appunto, della “Riforma della giustizia tributaria”, che si terrà a
Napoli, venerdì 17 giugno prossimo, in via Nuova Poggioreale, presso la Commissione
tributaria regionale della Campania”.
La giornata di lavoro – introdotta dalla relazione del
presidente dell’Amt, Ennio Attilio Sepe – sarà articolata su due momenti di
serrato confronto tra giudizi tributari e giudici ordinari, coordinati dal vice
presidente dell’Associazione dei magistrati tributari, Daniela Gobbi.
Ai lavori interverranno – tra gli altri – il sottosegretario
alla Giustizia Cosimo Ferri, il senatore Giacomo Caliendo e il deputato Camilla
Sgambato Stellato.
Il convegno sarà aperto dai saluti istituzionali portati da Ettore
Ferrara (Presidente Tribunale Napoli), Michele Oricchio (Presidente CTR Napoli),
Vito Frallicciardi (Presidente CTP Napoli),
Carlo Venditti (Vicedirettore dipartimento giuridico della Seconda Università
di Napoli), Carla Camera (Direttrice CTR Campania), Ferdinando
Castaldo (Direttore CTP Napoli) e Armando Rossi (Presidente dell’Orddine degli
avvocati di Napoli).
Dopo la relazione introduttiva seguiranno due tavole
rotonde: “La giustizia tributaria oggi: luci e ombre” (ne parlano: Michele
Ancona e Paolo Auriemma; Luca Cestaro,
Rosaria di Giulio, Maurizio Block e Giuseppe
Di Martino; Lorella Fregnani e
Antonio Orlando; Giuliana Passero e
Mario D’angelo; Antonio Gravina e
Antonio Gaetani; Alfredo Montagna e
Maddalena Mottes); e “Il pensiero della politica e della Accademia e
della società civile - Il nuovo assetto della giustizia tributaria: le linee
guida e le criticità” (ne parlano: Raffaele Ceniccola,
Cesare Glendi, Alessandro
Giovannini, Livia Salvini, Vincenzo Busa, Fiorenzo Sirianni , Massimo
Villone, Fabrizio Amatucci, Lucio Di Nosse,
Lucia Picone, Vincenzo Moretta, Elio Cuccurullo, Giuseppe Diretto).
Infine, il dibattito (intervengono: Francesco
Cananzi, Elisabetta Garzo, Alessandro Pepe, Rosario Rusciano, Raffaele
Numeroso, Carminantonio Esposito, Stanislao de Matteis, Antonella Ciriello,
Paola Coppola, Francesco Soviero, Carlo Fucci, Umberto di Mauro, Manuela
Fontana, Vincenzo Nappi, Luigi Barretta, Lucio Molinari, Vincenzo Buonomo).