La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

venerdì 10 giugno 2016

OPERAZIONE ANTICAMORRA - LA DDA DI NAPOLI STRINGE IL CERCHIO INTORNO A MARCIANISE - 3 ORDINANZE PER GLI AFFILIATI AL CLAN BELFORTE


Nelle prime ore della mattinata odierna , nell’ambito di un'indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, nelle province di Sassari, Roma e Milano, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di 3 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in omicidio, detenzione e porto illegale cli arma da fuoco aggravati dal metodo e finalita mafiose.
L’indagine, avviata nell' anno 2015, a seguito delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra i quali BELFORTE Salvatore, consentiva, attraverso una laboriosa attività di riscontro, di far luce su di un efferato omicidio in danno del pregiudicato DALLARINO Pasquale (nato aMarcianise il 30.10.1966), avvenuto in Marcianise (CE) in data 17 luglio 1997, affiliatoall’organizzazi0ne camorristica denominata PICCOLO (cd. Quaqquarone), operante in Marcianise enei comuni limitrofi, per conto della quale era addetto alla raccolta del denaro proveniente dalle estorsioni a commercianti ed imprenditori.
L'attivita investigativa condotta dai militari dell’Arma collocava il fatto di sangue tra quelli caratterizzanti lo scontro armato tra le due organizzazioni camorristiche tuttora operanti in Marcianise (CE), quella dei BELFORTE (cd. Mnzzacane) e quella dei predetti PICCOLO (cd.Quaqquarone), in contrasto per la supremazia nella gestione degli affari illeciti nel capoluogo casertano e nei centri limitrofi sin dalla meta degli anni ottanta, che ha registrato oltre 50 omicidi nel corso degli anni ed aveva indotto all’lnizi0 dell’anno 1998 il Prefetto di Caserta ad adottare l’eccezionale misura della chiusura serale anticipata degli esercizi pubblici alle ore 22.00.Il GIP ha concordato con la tesi investigativa secondo la quale l’evento delittuoso veniva portato a compimento dal capo del Clan BELFORTE Domenico il quale, unitamente a CIRILLO Pasquale, alias compariello, esplodeva all’indirizzo della vittima numerosi colpi di arma da fuoco, nel mentre la percorreva a bordo della sua autovettura via Evangelista di Marcianise. Nella misura cautelare, inoltre, i.l GIP ha evidenziato indizi di reato a carico di BUONANNO Gennaro, il quale ha avuto il compito di segnalare la presenza del DALLARINO (cd. specchiettista).

Nel corso delle indagini, si procedeva alla certosina disamina di copiose intercettazioni telefoniche ed ambientali poste in essere all’epoca dei fatti che, collegate alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia BELFORTE Salvatore ed a riscontri tecnici-documentali, consentiva di contestare agli indagati la commissione dell’evento delittuoso, dimostrando come BELFORTE Domenico, nonostante fosse colpito dalla misura di prevenzione dell’Obb1igo di soggiorno in Martinengo(BG), raggiungesse Marcianise al fine di commettere l’omicidi0 per poi ritornare immediatamente nel luogo di soggiorno obbligato.