Santa Maria Capua Vetere perderà il tribunale ad opera di consiglieri e personaggi del popolo della libertà che non sanno fare altro che attaccare coloro che oggi sono al governo della città . In sostanza vogliono mascherare ciò che effettivamente sono stati in procinto di eseguire. Perdere il tribunale per una città è sinonimo di incapacità non del nuovo sindaco , ma di 15 anni di amministrazione della consorteria sammaritana, la quale assumeva escort , mazzettieri di regime mettendo da parte chi denunciava ciò che stava accadendo , ma senza ottenere risultati perché all’interno di qualche Palazzo vi era qualcuno che teneva a bada le persone che avevano qualche precedente e quindi non erano credibili . Già erano credibili loro, con feste festini con imprenditori per controllare anche la classe dei magistrati, già i giudici che in alcune ordinanze addirittura venivano menzionati come coloro che avevano accettavano qualcosa per piacere ( è stato detto dai collaboratori di giustizia , ma non è stato mai provato). La guerra poi con gli avvocati penalisti e civili ha segnato un solco importante. Ma con la caduta del governo Prodi con provvedimenti del tribunale sammaritano nei confronti del ministro della giustizia e della sua famiglia, sindaco e consiglieri comunali del centrosinistra che poi si sono buttati a destra reciclandosi come i rifiuti solidi urbani che entrano nel Cdr, hanno deciso daccordo anche con la nomenclatura politica sammaritana , aversana e casertana che il tribunale doveva essere trasferito nella ex Saint Gobain dove tutto è pronto. Un colpo di coda ha dato più credibilità al progetto del governo sopprimendo le sedi distaccate . Ah!!! Come rimpiango quel giorno quando l’avvocato Giuseppe Garofalo e Antonio Sciaudone e il presidente Elio Sticco si recarono a Roma dal ministro della giustizia Diliberto e l’avvocato Garofalo fece capire con il cucchiaino al ministro che l’operazione trasferimento del tribunale da Santa Maria a Caserta era una vera e propria utopia, c’era anche il sindaco di caserta Gigi Falco.
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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