La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 16 gennaio 2014

GUARDIA DI FINANZA ROMA. TRUFFA AI DANNI DELL’I.N.P.S. ORDITA DA UN DIPENDENTE ANCHE A FAVORE DI “BABY PENSIONATI”, AMICI E PARENTI. CORRISPOSTE INDEBITAMENTE 36 PRESTAZIONI DI INVALIDITA’ CIVILE. SEQUESTRATI TERRENI, APPARTAMENTI E DISPONIBILITA’ FINANZIARIE PER OLTRE 1,6 MILIONI DI EURO.

I finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente su conti correnti e possidenze patrimoniali nei confronti di 37 
soggetti (incluso il dipendente infedele) indagati, a vario titolo, per le ipotesi delittuose di truffa aggravata, falso ed accesso abusivo a sistema informatico. 

Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, innescate da una denuncia dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS), hanno permesso di bloccare una truffa 
commessa ai danni del medesimo Istituto fin dal 2006, che ha generato l’indebita erogazione  di prestazioni di invalidità civile ed emolumenti non spettanti per oltre 1,6 milioni di euro. 

Il tutto organizzato da un dipendente della filiale INPS di Roma-Casilino che predisponeva  false posizioni previdenziali per amici e parenti (in tutto 36). Successivamente veniva  “ricompensato” attraverso la restituzione di almeno il 50% delle somme indebitamente  incassate. 

Il sistema di frode prevedeva l’abusivo utilizzo della procedura informatizzata denominata “pagamenti vari”, normalmente adottata dalle filiali dell’Ente previdenziale in maniera residuale, per fronteggiare quelle tipologie di pagamenti per le quali, in assenza di un software gestionale ad hoc, viene consentita la liquidazione di arretrati di ogni genere,  pagamenti non riscossi, conguagli e ratei. 

Il pubblico dipendente infedele risulta aver emesso ben 290 indebiti mandati di pagamento  che hanno generato erogazioni non spettanti, tramite bonifici, in favore di 36 soggetti non  
Comando Provinciale 
Guardia di Finanza Roma titolari di posizione di invalidità civile o, comunque, non legittimati a riceverli, utilizzando false 
causali di pagamento che ne giustificavano l'erogazione. Alla percezione dell’indebito seguiva la spartizione dell’illecito profitto con i concorrenti nella frode. 

Tra i denunciati alla Procura della Repubblica di Roma, che ha coordinato le indagini,  familiari e “baby pensionati” che all’epoca dei fatti avevano “un’età compresa tra i venti  ed i trenta anni”. 

Tra i beni sequestrati, su disposizione del locale Tribunale, oltre alle disponibilità bancarie, vi  sono una decina tra terreni e appartamenti, per un ammontare complessivo di 1.625.000  euro, valore corrispondente a quanto illecitamente sottratto, nel tempo, dalle casse dell’INPS.