La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

martedì 28 gennaio 2014

CAMORRA IN PROVINCIA - LA DDA CHIEDE ED OTTIENE 5 ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE


Nelle prime ore della mattinata odierna, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli-Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe e della Stazione di San Cipriano d’Aversa (CE) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, con la misura coercitiva del carcere, emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di 5 indagati, gravemente indiziati, a vario titolo, di estorsioni e tentate estorsioni aggravate dal metodo mafioso.
L’attività di indagine ha consentito di individuare in Michele ZAGARIA, anch’egli destinatario dell’odierno provvedimento, il mandante dell’attività delittuosa - all’epoca lo Zagaria era capo dell’omonima fazione - e negli altri indagati i materiali esecutori.
Le misure cautelari seguono analoghi provvedimenti, eseguiti il 28 marzo e il 3 maggio 2013, in cui venivano contestati altri episodi estorsivi al medesimo sodalizio criminale. L’attività investigativa, avviata nel gennaio 2013, ha permesso di ricostruire numerosi episodi estorsivi, commessi dal 2004 al 2012, per conto del clan dei casalesi-fazione Zagaria ai danni di imprenditori della provincia di Caserta.

Le richieste di “pizzo” venivano spesso rateizzate nel corso dell’anno, con importi che variavano dai 2.000 ai 20.000 euro. Gli affiliati esercitavano un controllo capillare del territorio, venendo a conoscenza tempestivamente di ogni appalto pubblico e dei lavori privati eseguiti dalle varie imprese, anche fuori provincia,e formulando immediatamente la richiesta di denaro.
Nel corso dell’attività di indagine, si è registrata la collaborazione di diversi imprenditori che hanno acquistato fiducia nelle Istituzioni, iniziando a denunciare gli episodi di cui erano stati vittime.

LE ALTRE NOTIZIE DI CRONACA


  1. In Marcianise i Carabinieri della locale Stazione, hanno proceduto all’arresto, in esecuzione dell’ordine di esecuzione per l'espiazione presso il domicilio di pene detentive emesso dall'ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, di Angioletti Giuseppe cl.1957 del luogo. il predetto dovrà scontare la pena della reclusione di anni 1, mesi 4 e giorni 27 poiché riconosciuto colpevole del reato di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, violazioni dei sigilli e varie violazioni edilizie, reati commessi dal 1999 al 2009;

  1. In Orta di Atella i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise hanno proceduto all’arresto di Trignano Maurizio cl.1967 di Crispano (NA). Nella circostanza il predetto veniva controllato a bordo di un’autovettura con falso tagliando assicurativo, quindi, tentava di corrompere i militari dell’Arma offrendo loro un pacchetto di sigarette, contenente la somma di euro 400,00 affinché gli stessi non formalizzassero le contestazioni del caso. L’arrestato, cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.