La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 22 luglio 2021

TRAFFICO DI ARMI E DROGA DALL' OLANDA - SCARCERATO SILVESTRE ATTIANESE - DIFESO DALL'AVVOCATO GUGLIELMO VENTRONE

 

Era stato coivolto nell’operazione antidroga proveniente dall’Olanda con Luigi Basilicata, Silvestre Attianese, 44enne di Casapesenna, il gip del tribunale di Lecce ,  lo ha scarcerato  concedendogli  i domiciliari dopo che il giudice ha accolto le tesi difensive dell’avvocato Guglielmo Ventrone  del foro di Santa Maria Capua Vetere.

 Secondo la procura l'organizzazione aveva  un organigramma definito ed anche collaudato. Un  cinquantanovenne   salentino, ne era il  promotore, organizzatore, dirigente e finanziatore ed era dedito al traffico  della cocaina dall'Olanda, dove prima arrivava dal Sudamerica, ed ai contatti con i fornitori internazionali; un  30enne di Acquarica del Capo, organizzatore, uomo di fiducia del primo, era preposto alla direzione delle importazioni dall'Olanda ed alla successiva distribuzione della droga in territorio salentino; R.G., 53enne di Taviano, acquisita la sostanza stupefacente da G.A., la redistribuiva sulle principali piazze di spaccio della provincia leccese; U.N., 32enne di Presicce, e R.A.D., 53enne di Taviano, uomini di fiducia rispettivamente di P.P. e R.G., erano dediti all'attività di trasporto, acquisto e vendita della cocaina nei territori di competenza e delle connesse operazioni di consegna e ritiro dei corrispettivi in denaro.

Inoltre B.L., 53enne, dipendente di una ditta di autotrasporti con sede a Villa Literno, metteva a disposizione i mezzi per il trasporto e la consegna di armi e narcotico e curava direttamente e con l'ausilio di Mario Attianese e Silvestro Attianese, entrambi di Casapesenna e dipendenti della stessa ditta, il trasporto dello stupefacente da Amsterdam fino al luogo di stoccaggio napoletano, e da qui, nel territorio salentino, curandosi inoltre, del trasferimento di denaro dalla provincia leccese in Olanda.Attorno alla struttura centrale si snodava poi l'apporto di altri malviventi dediti, a vario titolo, all'acquisto dello stupefacente ed alla successiva immissione sul mercato.