La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

mercoledì 3 settembre 2025

CASERTA - CASERTA SENZA PARCHEGGI ACCOGLIE 36MILA PERSONE - VECCHIONE - VECCHIONE FAI UNA COSA NE SBAGLI DUE -

 

C’era una volta il re … forse si stava meglio. Potrebbe essere un inizio di una favola da raccontare ad un bambino, ma in realtà è una constatazione di fatto, perché Caserta è oramai una città che di indole culturali non ha più niente, perché ci hanno detto che siamo affiliati alla camorra  .

 

Ieri pomeriggio sul presto sono passato in piazza Carlo di Borbone e quello che ho visto è stato un cazzotto al cuore veder una piazza più belle d’Italia con lo scenario del palazzo più bello del Mondo, deturpato da tralicci con appese casse da più di 50 mila watt per un evento concerto che appare tanto di resa dei conti della musica italiana visto che gli artisti ora fanno soldi con tali concerti perché l’industria del vinile e della musica rock  è oramai in netto declino visto che dischi non se ne producono più.

Ma siamo sicuri con tutti quei watt le sollecitazioni decibel non possano creare problemi alla struttura che è stata costruita più di 300 anni fa ??

Ma un evento del genere ma veramente giova alla città di Caserta ?  Sono state scritte di cotte e di crude su questo evento, ma nessuno ha scritto che l’artista Ligabue arriva in una citta’, provincia che è stata apostrofata affiliata alla camorra. Ma hanno avuto tutti  i prosciutti davanti agli occhi , o forse i giornalisti che si sono occupati di questo evento sono stati “  oleati “ dagli organizzatori?

 Caserta non interessa più a nessuno , anzi interessa alle organizzazione di criminalità organizzata  che entrano in città in giacca e cravatta , già da parecchi anni dal circondario , per riciclare denaro sporco  proveniente da evasioni fiscali, pronti ad oleare chi vuole difendere una città.

Gli eventi di questo genere portano soltanto soldi a loro ma non a una città che ha bisogno di credibilità giornaliera perché è diventata solo munnezza.

A Caserta per questo concerto non c’è sicurezza, anzi proprio per questi motivi non ci sarò e tornerò quando sarà tutto finito perché Caserta me la godo quando non ci saranno  scappati di casa in città.

Fujitven, se siete ancora in tempo !!!        

mercoledì 27 agosto 2025

CAMPANIA, CERRETO (FDI): IMBARAZZANTE BARATTO IN SENO AL PD - SIAMO DI FRONTE AL PEGGIOR FAMILISMO DA PRIMA REPUBBLICA

 


"Indecoroso e politicamente agghiacciante" Roma, 27 ago. (askanews) - "Trovo indecoroso e politicamente agghiacciante il baratto avvenuto in seno al PD, con la dirigenza del partito locale e nazionale costretta a trattare non solo col governatore De Luca, ma anche con il figlio. Pur di tenere in piedi un accordo traballante con i 5 Stelle, la Schlein benedice la nascita della dinastia dei De Luca. Dopo il padre sovrano-governatore, adesso il figlio è il plenipotenziario del partito in Campania. In barba a tutti gli sproloqui a proposito di Giorgia Meloni e della sorella, siamo di fronte al peggior familismo da prima Repubblica. Un motivo in più, alle prossime regionali, per mandarli a casa e fargli capire che la nostra amata regione non è cosa loro". Lo dichiara Marco Cerreto, deputato campano di Fratelli d'Italia e capogruppo in Commissione agricoltura. Pol-Afe

giovedì 21 agosto 2025

CASERTA OFF- LIMITIS PER TURISMO E LAVORO: IN CITTA’ NON SI PARCHEGGIA PIU’ – NESSUN PROFESSIONISTA , IMPRENDITORE E QUANT’ALTRO PUO’ VENIRE A CASERTA PER LAVORO E NON NE PARLIAMO DAL PUNTO DI VISTA TURISTICO .


Prendendo spunto dalla pubblicazione della  sentenza del Consiglio di Stato sul parcheggio di Piazza  Carlo di Borbone, possiamo affermare che la città di Caserta non garantirà un parcheggio adeguato per lavoro e turismo .

Perché affermo questo ? E’ Molto semplice .

La città di Caserta prima che venisse pubblica la sentenza del consiglio di Stato aveva già chiuse due aree di parcheggio fondamentali per quel volano lavorativo della città. Una era quella di Piazza IV Novembre completamente abbandonato , l’altra quella della ex Caserma Pollio di fronte al Royal Hotel nei pressi della stazione ferroviaria di Caserta. Due parcheggi che sono stati interessati da gare d’appalto sospetto in odore di criminalità organizzata e dove anche in seguito a dette indagini hanno coronato quel provvedimento di infiltrazione camorristiche voluto dal ministro degli interni.

In sostanza proprio per questi ultimi motivi Caserta è una città affidata, secondo quanto dice il ministero, a sapientoni della criminalità organizzata. Unica e vera eccezione la società che gestisce il parcheggio di Piazza Carlo di Borbone che, guarda caso ne sta pagando le conseguenze sia amministrative che politiche, ma soprattutto imprenditoriali dopo che si era offerta negli anni della prima repubblica , ma anche quelli della seconda, terza , quarta e piu ne metta, a far di Caserta una città vivibile e con ogni confort, ma soprattutto anche nello sport.

I parcheggi chiusi, già da tempo, hanno fatto si che più di 2000 mezzi non potessero entrate In città e il solo parcheggio di piazza di Borbone è stato sempre funzionante per il fabbisogno della città.

Urge in ogni caso, un incontro amministrativo -  imprenditoriale con chi può non adottare una scelta scellerata quella di far rimanere chiuso un parcheggio che è stato il fabbisogno fino ad ieri di una città .  

In sostanza se facciamo una cernita sui parcheggi chiusi abbiamo :

Piazza IV novembre  più di 500 auto ma chiuso

Ex caserma Pollio più  di 500 auto ma chiuso

Adesso piazza Carlo di Borbone quasi 1000 auto compreso i bus chiuso

Totale 2000 mezzi che non possono entrare a Caserta e la reggia di Caserta che fine fara’?

Buona giornata

NB Neanche i nuovi politici di centrosinistra e centrodestra possono sbrogliare la matassa, perché non sono all’altezza della situazione perché devono succhiare ancora il biberon. 

domenica 17 agosto 2025

QUANDO CASERTA SI BATTEVA PER LA CASERTANIETA' DEGLI EVENTI CON PIPPO BAUDO . CINEMA ESEDRA - ANNI SETTANTA PER UNA PRIMA DI UN FILM


 

Il ricordo è d'obbligo  da sinistra  : Giuseppe GASPARIN divenuto poi assessore ed sindaco di Caserta, La madre Fernanda Del Prete, Il marito e padre di Giuseppe Gasparin divenuto poi assessore alla Sanità della Regione Campania Vittorio Gasparin  ed infine Armando del Prete fratello di Fernanda Del Prete e dell'imprenditore  Antonio Del Prete, proprietari murari e gestionali del Gran Caffe' Vanvitelli .

Il Vanvitelli fu una realtà casertana imprenditoriale per oltre 50 lunghi anni , adesso c'è un ristorante asiatico.     

venerdì 25 luglio 2025

CIAO ALFREDO !! SEI STATO COME QUEL PENSIERO DANTESCO DELLA TRINITA' - HOBBIE- PROFESSIONE E AMORE


 

“Vogl’ fa’ l’avvocat comm a vuje”. Alfredo Sorbo lo aveva affermato  all’avvocato penalista  e professore Camillo Irace , divenuto poi testimone di nozze della sua favola matrimoniale, quando alla fine degli anni settanta si laureo’ in giurisprudenza e si presentò allo studio dell’avvocato Irace . Così inizio’ la sua favola professionale, ma anni fa ne aveva intrapresa anche un’altra quando era più giovane e come tutti i giovani sammaritani dell’epoca desideravano sfondare nel loro hobbie.



Il suo hobbie era il calcio. E lui cosa fece ? Diventò il primo radiocronista delle radio libere della provincia di Caserta per poi diventare telecronista con Telecapri per il mondiale dell’82 insieme a Nando Santonastaso . Ma a coronamento del tuo hobbie fu nominato procuratore della FIGC nazionale presso la procura sportiva.

Nelle sue  due parentesi  sportiva divenne anche un profondo conoscitore del basket seguendo suo figlio  nelle società  di pallacanestro.  

A coronamento della sua vita mancava il tassello più significativo quello del suo amore verso la persona con cui si voleva dividere la vita fino all’ultimo respiro.

Alfredo Sorbo si è immerso in quel pensiero dantesco della trinità , si proprio così quella trinità  che è stata tante volte recitata dagli studenti a scuola sui libri e negli interrogatori degli studenti.  


mercoledì 2 luglio 2025

SANTA MARIA CAPUA VETERE - UNDICI ANNI DI BATTAGLIA GIUDIZIARIA PER I SERVIZI SOCIALI. PER BIAGIO MARIA DI MURO E ROBERTO PIRRO NULLA DI FATTO - IL TRBUNALE DICHIARA NON DOVERSI PROCEDERE.

 

Santa Maria Capua Vetere. I serpenti a sonagli sammaritani oramai non fanno paura più. Per anni l’ex sindaco architetto Biagio Mario Maria di Muro è stato al centro di inchieste giudiziarie che hanno sconvolto la tranquillità giornaliera del professionista, che ieri ha collezionato una ulteriore procedimento penale senza un nulla di fatto.

Lo ha deciso la Seconda  Sezione collegio C del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere presidente Riccio che ha messo la parola fine ad un procedimento penale che aveva fatto in ogni caso aprire quella iniziale  parentesi giudiziaria.

Lo ha fatto menzionando quell’articolo del codice di procedura penale il n. 129 con la dichiarazione di non doversi procedere nei confronti di Biagio Maria Di Muro ed anche di Roberto Pirro incaricato di svolgere il ruolo di responsabile dei servizi sociali del comune di Santa Maria Capua Vetere.

Per loro il processo si è chiuso con un nulla di fatto e la sentenza ha confermato che il teorema accusatorio e il sistema amministrativo non era così  illecito da consideralo un reato anche contestando l’associazione  a delinquere con altri  soggetti che erano stati indagati.

Undici anni, perché il procedimento era nato nel 2014 ed aveva conosciuto con altri provvedimenti emanati nel 2016, di battaglie dove attraverso interrogatori e udienze processuali con dichiarazioni anche in sede di indagini preliminari aveva già solcato una direttrice. Gli avvocati Giuseppe Stellato ed Emilio Maddaluna certamente hanno avuto un gran da fare per cercare la verità su tutto il procedimento penale che poteva essere anche non eseguito visto che molte persone non avevano bene inteso che cosa era successo.  

Undici anni  per stabilire che Di Muro, nella sua doppia veste di sindaco della città del foro dal 2011 al 2015 e delegato al settore dei servizi sociali, sarebbe stato proprio con Pirro il promotore, costitutore e organizzatore di un’associazione a delinquere finalizzata al «controllo degli uffici dei servizi sociali e dell’Ambito Territoriale C8, già C5 del quale Santa Maria era Comune capofila».
Sotto il coordinamento di Di Muro ricadevano gli ex otto comuni dell’ambito: Curti, Casapulla, San Prisco, San Tammaro, Capua, Sparanise, Pignataro Maggiore, Bellona, Calvi Risorta, Rocchetta e Croce, Vitulazio, Camigliano, Pastorano, Giano Vetusto. Su tutti faceva il bello e il cattivo tempo il Comune capofila di Santa Maria Capua Vetere che organizzava le presunte attività illecite che ruotavano intorno alle iniziative socio assistenziali gestite dall’Ambito C8 finanziate dalla Regione Campania e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con un danno nei confronti dello Stato di oltre 200 mila euro.

Era  l'inchiesta del progetto delle, case manager della cooperativa Invento che gestiva l'appalto Home Care Premium. Un progetto che prevedeva l’erogazione di un contributo in favore di anziani o di persone non autosufficienti con il vincolo della contrattualizzazione di assistenti familiari.   

E’ stato anche il procedimento legato politicamente alle primarie del Pd di quegli anni dove addirittura l’ex sindaco  si è semplicemente adoperato per dare un’accelerata alle attività dei servizi sociali.

CASERTA - SINDACATO LOBBIE ED INFAMI - NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SOLTANTO GLI ITALIANI DEVONO RISPETTARE LE REGOLE GLI EXTRACOMUNITARI NO - MENO MALE CHE C'E' CASAGIOVE

 

C’erano una volta le regole, i patti politici che si facevano con una stretta di mano che valevano un patto di ferro, c’erano una volta i sindacati che difendevano i lavoratori, ma oggi difendono soltanto chi fa parte di una lobbie dove tutti si iscrivono virtualmente per non lavorare e lasciare le faccende amministrative a chi ha un po di buon senso. Nessuno vuole sottostare alle regole ed ecco che presso gli uffici della pubblica amministrazione scatta il senso di disprezzo nei confronti degli impiegati che chiedono all’utenza di sottostare alle regole, per giunta in alcuni casi  impartite da dirigenti con la tessera della CGIL, che hanno fatto carriera e adesso sono i primi a fare “ i razzisti”. Si proprio cosi,  a fare i razzisti perché lasciano in balia delle onde extracomunitari indiani, iraniani che oggi sono i più pericolosi, cingobalesi, africani e di tutte le razze etniche che non hanno assistenza perché le società e i centri di accoglienza sono andati a finire tutti sotto processo, vedi ex canapificio di Caserta .

Una situazione abnorme se si considera, che oggi l’italiano deve sottostare alle regole, ma gli extracomunitari no.

Al comune di Casagiove, un  plauso va  per l’attività che stanno svolgendo alcuni professionisti,  che non hanno abbandonato gli extracomunitari tanto è,  che li assistono con un tutor che li accompagna in tutti i loro adempimenti ed integrazione.   

Purtroppo è la Cgil che ha voluto questo . Oramai  è alla frutta se non alle mollichelle di pane sulla tavola. Una volta il  sindacato  faceva paura a tutti ma con il passar del tempo, dopo che hanno sputato nel piatto dove hanno mangiato, hanno perso tutto pure la faccia.

Però non hanno cambiato la loro indole, quella di essere infami perché in alcuni uffici della pubblica amministrazione ci sono simpatizzanti che soltanto perché desiderano avere un po di credibilità, iniziano a parlare male del collega senza sapere che quel collega casomai lavora più di loro.

Ma non finisce qui , perché di mele marce ci sono anche in altri sindacati, ma di meno, in quanto ci cerca in ogni caso di risolvere il problema, ma gli infami ci sono anche lì.  

Una nota positiva va indirizzata ai rappresentanti sindacali aziendali   i quali sono rimasti in balia delle onde dai nazionali,  anche perché nonostante si prodigano e si comportano in maniera più che consona sono sempre lasciati soli e senza  fari luminosi per il loro lavoro.

giovedì 5 giugno 2025

36ESIMI INTERNAZIONALI DI TENNIS FEMMINILE COPPA COGEPA - LA STRAKHOVA DA FORFAIT E ALESSANDRA MAZZOLA PASSA IL TURNO

 Si sono completati gli incontri dei quarti di finale del main draw e delle semifinali del doppio, nella giornata di giovedì, quinto giorno della XXXVI edizione degli “Internazionali Femminili di Tennis Città di Caserta - Trofeo COGEPA Bartolo Paone”, torneo dotato di un montepremi di 60.000,00 dollari con ospitalità, che si sta svolgendo sui campi in terra rossa del Tennis Club di Caserta.

La giornata è iniziata con il forfait per infortunio dell’ucraina Valeriya Strakhova (255) che avrebbe dovuto affrontare la romagnola tesserata per una società cagliaritana Alessandra Mazzola. Particolare curioso, Strakhova aveva superato il turno eliminando la numero uno del main draw, la thailandese Lanlana Tararudee numero 181 di ranking Wta per il ritiro di quest’ultima al terzo set mentre soccombeva nel punteggio per 4-1.

L’incontro fra la cuneese Camilla Rosatello (271) e la greca Despina Papamichail (246) è stato vinto dalla tennista italiana,  con il punteggio di 6-4; 4-6;7-6 dopo ben tre ore e sette minuti di gioco.

La spagnola  Marina Bassols Ribera (227) in due ore e dieci minuti di gioco ha battuto la cinese Xinxin Yao (262) in due set con il punteggio di 7-6; 6-3. Angelica Raggi (901) proveniente dalle qualificazioni è stata sconfitta in un’ora e trentaquattro minuti dalla spagnola Andrea Lazaro Garcia (221) in due set con il punteggio di 7-5; 6-3.

La svizzera Susan Bandecchi  (198) ha perso il confronto con la tennista italo-tedesca Silvia Ambrosio (316) dopo due ore e cinquanta minuti di gioco in tre set con il punteggio di 7-6; 6-2; 6-3.

La francese Alice Rame (338) proveniente dalle qualificazioni ha battuto in due ore e due minuti la  numero due del tabellone Nuria Brancaccio (192) con il punteggio di 6-3;7-4.

Completeranno il tabellone dei quarti gli incontri tra la brasiliana Carolina Alves (283) e la veronese Aurora Zantedeschi (332) proveniente dalle qualificazioni e quello fra l’argentina Jazmin Ortenzi (244) e la francese Tiantsoa Sarah Rakatomanga Rajaonah (244)

Il forfait di Valeriya Strakova ha avuto ripercussione anche nel tabellone del doppio, infatti in coppia con la rumena Irina Maria Bara, la tennista ucraina avrebbe dovuto affrontare la coppia italiana composta da Angelica Raggi e Jennifer Ruggeri che invece adesso si ritrovano già in semifinale.

 Le altre tre coppie semifinaliste verranno fuori dagli incontri tra la coppia composta dalla trentina Silvia Ambrosio e dalla francese Alice Rame contro la torrese Nuria Brancaccio in coppia con la greca Despina Papamichail; poi la svizzera Susan Bandecchi e la francese Tiantsoa Sarah Rakatomanga Rajaonah contro la coppia di sorelle taiwanesi I-Hsuan Cho e Yi Tsen Cho ed infine la spagnola Ariana Geerlings e la giapponese Wakana Sonobe opposte alle cinesi Han Shi e Xinxin Yao.

Abbiamo intervistato Camilla Rosatello, che sta giocando un torneo molto nervoso: «Questa tensione mentre gioco viene dal fatto che, prima di tutto, come tutti sanno qui, tengo molto agli ITF casertani. Un po’ di anni fa qui mi diedi l’ultima chance: volevo smettere, poi il torneo andò molto bene e decisi di continuare il mio sogno».

Gli ottavi di finale l’hanno vista scontrarsi con una sua collega-amica Despina Papamichail, con cui nel 2022 ha anche vinto il torneo di Caserta nella categoria di doppio sulle sorelle portoghesi Francisca e Matilde Jorge. «È stata una gara incredibile, in questo momento mi sento un po’ fusa – ha ammesso a caldo, sul campo, intervistata subito dopo la fine dell’incontro – perché ho stupidamente sciupato la possibilità di allungare sul 5-0 al terzo set, facendomi rimontare e finendo solo al tie-break. Sapevo che non dovevo sbagliare, perché Despina mi conosce molto bene, è una gran lottatrice e atlete come lei possono sorprendere in ogni momento, e rimontare».

Sul prosieguo del torneo: «Ora voglio ritrovare serenità, perché se gioco così non va bene. Devo gestire meglio i momenti difficili durante l’incontro e giocare con più equilibrio. Solo così potrò arrivare in fondo e magari tornare a giocarmi una finale».

Le news del torneo sono pubblicate quotidianamente sul sito ufficiale del torneo www.tccaserta.it  e sulle pagine facebook ed instagram “Tennis Club Caserta”.

E’ possibile seguire il “live” degli incontri sul sito: https://www.itftennis.com/en/world-tennis-tour-live/

Sullo stesso sito è poi possibile verificare ogni giorno l’ordine di gioco ed i tabelloni del singolare e del doppio aggiornati.

(https://www.itftennis.com/en/tournament/w75-caserta/ita/2025/w-itf-ita-2025-011/draws-and-results/)