Scioglimento del comune di Caserta , tutti si ergono a masanielli di turno .
Ma non sanno però che chiunque e nessuno escluso ( compreso i
pennivendoli) dal 1992 ha partecipato alla rivoluzione politica della città che
è sprofondata nel baratro tremendo della pubblica amministrazione casertana condizionata per infiltrazione con
la criminalità organizzata.
Ma dobbiamo andare indietro nel tempo, non di un secolo di
tre secoli per capire le indole di questa disfatta. Non a caso ma dal 1795 in
piena guerra napoletana, guarda caso Caserta durante il periodo borbonico e sotto
re Carlo e Ferdinando dopo, si è resa protagonista della storia della camorra e
di alcuni tradimenti istituzionali.
I
tradimenti casertani nascono proprio tutti in quegli anni e secoli .
Ebbene, manco a farlo apposta, il 25 febbraio del 1795 , nella notte fra il 24 febbraio e il 25 febbraio di quell’anno si prese una importante decisione, l’arresto del presidente della Gran Corte della Vicaria cav. Luigi de Medici accusato di tradimento o meglio cospirazione alla corona del Re Ferdinando perché aveva assolto dei cittadini giacobini che furono difesi dall’avvocato Vincenzo De Jorio anche lui arrestato e rinchiuso nella fortezza di Capua e lasciato poi morire in carcere. Luigi de Medici venne arrestato il 28 febbraio 1795.
La riunione, chiesta espressamente dal Re Ferdinando di
Borbone nella sala del trono del palazzo reale di Caserta fra bracieri (perché
era pieno inverno) e pausa pranzo, parteciparono oltre al Re Ferdinando anche
la regina Maria Carolina, quattro segretari di stato Giovanni Acton,
Carlo de Marco, il marchese Saverio Simonetti, il marchese Gioacchino
Corradini, Tommaso d’Avalos marchese di Vasto, Filippo Orsini duca di Gravina
Francesco Loffredo principe di Migliano, il cardinale Fabrizio Ruffo
e il generale principe Francesco Pignatelli. Erano in undici.
Ma se ci riportiamo ai nostri giorni e agli novanta
come anche prima dell’ultima legislatura del sindaco Carlo Marino, guarda caso tutto il
popolo, compreso quello degli anni novanta e duemila, festeggiò l’ascesa del
sindaco Carlo Marino per il secondo mandato.
Tutti e nessuno escluso, speriamo che Fratelli D’Italia,
perché prima non esisteva, non sia ricattabile, perché, come si dice in
napoletano “possono tenere la parola superchia !!” , sono stati alla corte di
Carlo Marino, anche coloro che hanno fatto parvenza di opposizione , ma in
realtà sotto sotto predicavano male e razzolavano bene a fatti loro .
La riunione fatta il 25 febbraio del 1795 non è altro
che la commissione d’accesso attuale con conseguente riunione del comitato
della sicurezza avvenuta il 17 marzo 2025, (sarà, …… ma a me m pare che c’azzeccato
!!) la stessa che ha una similitudine con quella avvenuta 300 anni fa.
A questo ci aggiungiamo, che all’epoca di fatti vi
erano i giacobini che avevano rapporti con le istituzioni dell’epoca, adesso ci
sono gli affiliati al clan che hanno rapporti con le nuove istituzioni.
Ciò significa che da trecento anni ad oggi non è
cambiato niente !!!
Ma questo i
pennivendoli non lo sanno !! ve lo dico io