La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 19 aprile 2025

CASERTA - SCIOGLIMENTO COMUNE - LA CITTA' PROTAGONISTA COME 300 ANNI FA - SIGNIFICA CHE NON NE' CAMBIATO NIENTE

 

Scioglimento del comune di Caserta , tutti si ergono a masanielli di turno .  

Ma non sanno però  che  chiunque e nessuno escluso ( compreso i pennivendoli) dal 1992 ha partecipato alla rivoluzione politica della città che è sprofondata nel baratro tremendo della pubblica  amministrazione  casertana condizionata per infiltrazione con la criminalità organizzata.

Ma dobbiamo andare indietro nel tempo, non di un secolo di tre secoli per capire le indole di questa disfatta. Non a caso ma dal 1795 in piena guerra napoletana, guarda caso Caserta durante il periodo borbonico e sotto re Carlo e Ferdinando dopo, si è resa protagonista della storia della camorra e di alcuni  tradimenti istituzionali.

I tradimenti casertani nascono proprio  tutti in quegli anni e secoli .

Ebbene, manco a farlo apposta, il 25 febbraio del 1795 , nella notte fra il 24 febbraio e il 25 febbraio di quell’anno si prese una importante decisione, l’arresto del presidente della Gran Corte della Vicaria cav. Luigi de Medici accusato di tradimento o meglio cospirazione alla corona del Re Ferdinando perché aveva assolto dei cittadini giacobini  che furono difesi dall’avvocato Vincenzo De Jorio anche lui arrestato e rinchiuso nella fortezza di Capua e lasciato poi morire in carcere. Luigi de Medici venne arrestato il 28 febbraio 1795. 

La riunione, chiesta espressamente dal Re Ferdinando di Borbone nella sala del trono del palazzo reale di Caserta fra bracieri (perché era pieno inverno) e pausa pranzo, parteciparono oltre al Re Ferdinando anche la regina Maria Carolina,  quattro segretari di stato Giovanni Acton, Carlo de Marco, il marchese Saverio Simonetti, il marchese Gioacchino Corradini, Tommaso d’Avalos marchese di Vasto, Filippo Orsini duca di Gravina Francesco Loffredo principe di Migliano, il cardinale  Fabrizio Ruffo e il generale principe Francesco Pignatelli. Erano in undici.

Ma se ci riportiamo ai nostri giorni e agli novanta come anche prima dell’ultima legislatura del sindaco Carlo Marino,  guarda caso tutto il popolo, compreso quello degli anni novanta e duemila, festeggiò l’ascesa del sindaco Carlo Marino per il secondo mandato.

Tutti e nessuno escluso, speriamo che Fratelli D’Italia, perché prima non esisteva, non sia ricattabile, perché, come si dice in napoletano “possono tenere la parola superchia !!” , sono stati alla corte di Carlo Marino, anche coloro che hanno fatto parvenza di opposizione , ma in realtà sotto sotto predicavano male e razzolavano bene a fatti loro .

La riunione fatta il 25 febbraio del 1795 non è altro che la commissione d’accesso attuale con conseguente riunione del comitato della sicurezza avvenuta il 17 marzo 2025, (sarà, …… ma a me m pare che c’azzeccato !!) la stessa che ha una similitudine con quella avvenuta 300 anni fa.

A questo ci aggiungiamo, che all’epoca di fatti vi erano i giacobini che avevano rapporti con le istituzioni dell’epoca, adesso ci sono gli affiliati al clan che hanno rapporti con le nuove istituzioni.

Ciò significa che da trecento anni ad oggi non è cambiato niente !!!

Ma questo i pennivendoli non lo sanno !! ve lo dico io