La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 3 novembre 2022

RAVE PARTY - CI SONO ORGANIZZAZIONI CRIMINALI DIETRO LE FESTE ILLECITE - A CASERTA NEL GIUGNO 2015 UN EPISODIO DI OMICIDIO.UNO DEI DJ HA ACCOLTELLATO IL PADRE QUALCHE ANNO FA

 

C’era una volta …..... il locale da ballo ….. anzi C’era una volta la discoteca …. Il night club, dove si riuniva centinaia e centinaia di persone per passare qualche ora di svago. Poi da queste strutture sono nati i locali più grandi le discoteche mega galattiche dove migliaia e migliaia di giovani si recavano per trascorrere ore in spensieratezza. Chi vi fa questa storia è una persona che è stata negli anni settanta e ottanta un dj di provincia che allietava le serate, ma qualcuno ricorderà che vi erano anche pomeriggi danzanti per consentire a giovani adolescenti inferiori ai 18 anni di farsi notare affinchè facessero conoscenza e frequentassero in maniera normale. Con il passar del tempo queste spensieratezze sono cambiate e man mano che si andava avanti venivano alla luce sempre più illeciti nei locali in cui da una consumazione analcolica si passava sempre di più ad una consumazione alcolica per poi passare a sniffare droghe leggere per poi passare a droghe pesanti eroina, cocaina, crack e quant’altro.  Tutto questo controllato da organizzazioni criminali facenti parte di clan camorristici nuovo stampo, che arrivano con grossi Suv  e affiliati per far vedere la loro supremazia. Era il prologo dei rave party . Già i rave party . La parola tradotta significa festa delirio. Ma delirio di che ?!

Molti sono stati i rave party organizzati in Italia  che guarda caso provengono da gruppi di centri non autorizzati i quali attraverso social ( e la polizia postale che fa ? )inviano messaggi sulle pagine facebook e whatupp le date di questi rave in modo da convogliare migliaia e migliaia di giovani da far lievitare il loro business fra alcol droga e sesso frenato nelle campagne adiacenti dove si svolgono queste feste non organizzate.

Ma la differenza che vi è fra i locali da ballo, discoteche night club e i rave party è appunto l’organizzazione. Si sa che quando bisogna organizzare una festa grande o piccola bisogna chiedere delle autorizzazione sia alla questura che alla Siae, pagando delle imposte sia amministrative che allo stato . Gli organizzatori dei rave a differenza dei proprietari di locali che pagano, questo non lo fanno perché scelgono delle location fuori il centro abitato e abbandonate per non dare nell’occhio ai cittadini che risiedono o in città o in piccoli paesi . E fin qui, comunque riescono un po a ragionare, ma non ragionano quando per organizzare rave party senza pagare uno straccio di autorizzazione, non si sa i soldi da dove provengono, ma sicuramente da traffici illeciti, vendono di tutto dall’alcol senza autorizzazione ma ahimè anche droga di qualsiasi tipo. Tutto questo organizzato con tanto di body guard appartenenti ad organizzazioni criminali camorristiche perché nessuno può organizzare un rave party di mastodontiche dimensioni di questo genere se non si affida ai malavitosi. Ecco svelato del perché nell’articolo 434 del codice penale, di nuova approvazione, raduni illeciti e non raduni per la libertà di pensiero.

Il rave party di Modena era un raduno illecito, una festa illecita, un raduno controllato da organizzazioni criminali che controllano l’attività di spaccio e detenzione di droga e la vendita illecita di superalcolici e mega attività illecita di prostituzione sessuale di donne e uomini senza scrupolo .

Qualche anno accade, proprio in uno di questi rave party  organizzato a Caserta sulle colline di Castelmorrone  un omicidio . Era la notte fra il 2 giugno 2015  e il 3 giugno 2015 a Castelmorrone durante un rave party. quella fra il 2 e il 3 giugno mori Antonio Franzese di 24 anni di Frattamaggiore  per le ferite riportate . Mentre si ballava   ci fu una rissa  proprio per il controllo delle attività illecite,   sfociata in un accoltellamento . Fu un fatto eclatante perché venne ferito anche il fratello.

In totale vennero arrestati tre persone, la pm titolare dell'indagine era Raffaella Capasso della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere . Intervennero il Comando Provinciale dei Carabinieri di Caserta.

 Nessuno fino ad oggi a livello nazionale ha parlato di questo episodio e nessun giornalista a livello nazionale ha accennato a questo omicidio che se ne parlò a livello nazione nel 2015, troppo impegnati a registrare soltanto gli interventi  dei ben pensanti del centro sinistra favorendo una attività illecita .

Questo non è anche evasione fiscale ???

Ciliegina sulla torta. Lo sapete che era uno dei dj di quel rave party? Era una persona che qualche anno fa accoltellò il padre e dopo fece il mea culpa, addirittura fu fotografato con  il primo cittadino di Caserta !!( ahime’ Carlo che autogol hai fatto  all’epoca !!)

Perdonatemi ma bisognava fare questa precisazione perché sia la stampa nazionale che quella locale è un colabrodo !!!!