E’ stato il pubblico
ministero della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Fabrizio Vanorio ad
ordinare la perquisizione a casa del sindaco Carlo Marino, dopo il via libera
anche del giudice delle indagini preliminari del tribunale di Napoli. La perquisizione
a casa del sindaco Carlo Marino assistito anche dagli avvocati Gabriele Amodio
ed Enrico Accinni sembra che sia andata nel migliore dei modi senza nessun
militare dell’arma dei carabinieri abbia messo a soqquadro la casa e
suppellettili ma hanno agito senza traumi anche per gli occupanti della casa. Successivamente
è proseguita negli uffici del comune poiché l’indagine verteva sull’inchiesta sui
rifiuti dove primeggiano alcuni pentiti di camorra e la gola profonda Alberto
di Nardi della Dhi che ha combinato molti sfaceli nella pubblica
amministrazione politica regionale e provinciale della Campania. Sia ben chiaro
non cè nessuna accusa nei confronti del sindaco Carlo Marino non come avvocato,
poiché la Dda di Napoli ha chiesto una perquisizione a Carlo Marino in qualità
di sindaco, perché altrimenti se vi era la perquisizione allo studio ci doveva
essere un responsabile dell’ordine degli avvocati. Ma l’imprenditore già noto ai media e alle
forze dell’ordine ed ai magistrati della DDA ava già elencato come avvenivano le
regalie agli amministratori.
Sappiamo che alcuni giornalistucoli
avevano addirittura propagandato un suo libro uscito qualche anno fa e lo
stesso imprenditori pare abbia “rosato” su alcuni siti.
I reati contestati sono
turbativa d’asta, concorso esterno, falso in atto pubblico ma questi per la maggiore
sono contestati ai dirigenti dell’ufficio e riguardano fatti risalti fra fine
2016 e 2017 . Non ci dimentichiamo che proprio una decina di giorni fa una
società vicino ad un imprenditore casertano si è aggiudicata la gara sulla
raccolta e smaltimento di riufti a Caserta.
Si è anche constatato
che il sindaco Carlo Marino è abbastanza tranquillo poiché da quanto emerso non
hanno sequestrato materiale inedito alle gare d’appalto, ma tutti contratti e
documenti amministrativi già conosciuti.
Nei prossimi giorni ne
sapremo ancora di più anche perché l’indagine della DDA di napoli ha già
interessato tre comuni Marcianise , Santa Maria Capua Vetere e adesso Caserta. A chi toccherà ora lo
sapremo presto.