il Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Dott.ssa Maria
Antonietta Troncone, il Direttore Provinciale dell'Agenzia delle Entrate di Caserta,
Dott. Pellegrino Eboli e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di
Caserta, Colonnello t.ST And'rea Mercatili, hanno siglato oggi, presso questo Ufficio
Giudiziario, un protocollo di intesa volto a rafforzare il coordinamento investigativo,
tra l'Autorità giudiziaria e l'Amministrazione finanziaria in ambito locale.
L'obiettivo principale dell'accordo è quello di potenziare l'azione di contrasto
all'evasione fiscale, con particolare riguardo ai fatti di maggiore pericolosità ed
allarme sociale, come le frodi transnazionali; l'emissione e l'utilizzo di fatture per
operazioni inesistenti; la creazione di schermi societari al solo scopo di inquinare i
mercati; il conseguente riciclaggio di proventi illeciti derivanti appunto dall'evasione
fiscale.
Del resto, spesso, la commissione di frodi fiscali, l'utilizzo di fatture false e di
contabilità opache o artefatte sono reati spia di disegni criminali di più vasta portata,
che permettono anche a pericolose e organizzate consorterie criminali di infiltrarsi
nel tessuto economico e imprenditoriale, creando risorse finanziarie occulte e
nascondendosi dietro prestanomi e società appositamente creati.
Per migliorare, quindi, l'incisività complessiva e la tempestività dell'azione di
contrasto, le Parti del protocollo si sono impegnate a potenziare, semplificare e
accelerare i flussi di comunicazione reciproci, potenziando l'innovazione tecnologica
dello strumento informativo e telematico; e ciò al fine di consentire all'Autorità
questa giudiziaria inquirente di assumere, con tempestività, la direzione delle
indagini, assicurando nel contempo un coordinamento costante ed efficace tra gli
sviluppi amministrativi e penali dei singoli contesti oggetto di investigazione.
Il protocollo, frutto di un articolato lavoro preparatorio, disciplina poi una serie di
adempimenti procedurali volti a garantire, in tempi rapidi, la tassazione dei proventi
illeciti derivanti da qualsivoglia attività criminale e l'indeducibilità fiscali dei cc.dd.
"costì da reato", così da rendere sempre meno vantaggiosa, anche sotto il profilo
tributario, la commissione di illeciti penali di natura economico-finanziaria.
L'accordo prevede, inoltre, momenti di specifico confronto operativo tra la Guardia
di Finanza e l'Agenzia delle Entrate -con il coordinamento di questa Procura- nei
casi in cui emergano fattispecie di maggiore pericolosità criminale, per il contrasto
delle quali è fondamentale l'utilizzo tempestivo dei poteri e delle tecniche
investigative propri della polizia giudiziaria, ovvero qualora siano individuate
fattispecie di evasione o di elusione particolarmente articolate e complesse, che
richiedano una soluzione condivisa e coerente sul piano sia amministrativo che
penale.
Sono stati altresì potenziati anche gli accertamenti economico-patrimoniali
finalizzati a risalire alle modalità di reimpiego delle risorse finanziarie illecitamente
accumulate, grazie all'evasione fiscale e, comunque, tesi a individuare i beni nella
disponibilità, anche di fatto, degli evasori, al fine di procedere al loro rapido
sequestro e, quindi, alla loro confisca definitiva.
Il protocollo oggi formalizzato rappresenta, dunque, un passo importante per
l'azione di contrasto alla criminalità economico-finanziaria e all'illecito arricchimento
di quegli operatori economici, che, violando le regole, inquinano i mercati a danno
dell'economia sana del Paese.
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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ROMA 22 APRILE 2013
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