La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 23 luglio 2015

CARCERE SANTA MARIA CAPUA VETERE: DETENUTI E AGENTI SENZA ACQUA PER COLPA DELLA BUROCRAZIA



Moretti, USPP "Appello al Provveditore: situazione paradossale, i 
fondi ci sono"

"In ordine alla difficile situazione in cui versa l'istituto 
penitenziario di Santa Maria Capua Vetere, il problema della carenza 
di fornitura idrica è paradossale, visto il grande stanziamento di 
fondi, bloccati per questioni burocratiche. Tanto più assurdo se si 
considera che questo accade in una struttura che recentemente ha visto 
incrementare il numero dei detenuti a seguito dell'apertura di un 
padiglione all'avanguardia". Lo dichiara il Presidente della
Unione 
Sindacati di Polizia Penitenziaria, già UGLPP, Giuseppe Moretti, in 
riferimento allarme lanciato dal Garante dei Detenuti della Regione 
Campania.

Moretti ricorda che "questa denuncia ricalca quanto già più volte 
segnalato sia dai nostri rappresentati territoriali che dalla 
Segreteria Nazionale, che recentemente ha visitato i locali 
dell'istituto, riscontrando una situazione di vero e proprio disagio, 
vissuto sia dalla popolazione detenuta che dagli agenti.

Per il Presidente USPP, "sorprende come nonostante le nostre vertenze 
per ottenere il riconoscimento di una diversa tipologia di istituto - 
conclude Moretti - quella struttura paghi il fatto di non essere 
considerata di primo livello per alcune lacune strutturali nella 
sicurezza, nonostante siano presenti stabilmente oltre 1200 detenuti 
con procedimenti penali connessi a reati, se non di carattere 
associativo di tipo mafioso, certamente non del tutto estranei al 
fenomeno, con tutti i problemi annessi alla gestione di questo genere 
di detenuti da parte degli agenti di polizia penitenziaria".

"Siamo certi che a livello regionale il Provveditore abbia attivato 
tutte le necessarie cautele per risolvere questi annosi problemi - la 
conclusione di Moretti - ma non è più tollerabile che l'efficienza di 
una struttura così imponente si perda, lasciateci la battuta, in un 
bicchier d'acqua vuoto".