Certamente non siamo qui a
raccontarvi le corna politiche di qualcuno o qualche piccolo proclama di qualche
personaggio politico amministrativo del comune di Santa Maria Capua Vetere che
forse non essendo più credibile si affida a giornalistucoli che per farsi
spazio hanno cercato di attaccare anche me , ma non hanno capito niente perché Santa
Maria Capua Vetere non interessa più a nessuno.
Ma andiamo per ordine. Sappiamo
che la fiera bisettimanale è stata per certi versi un po il volano produttivo della
citta’ (o paesone ora ), ma oggi invece perde pezzi perché alcuni operatori italiani non frequentano più il
mercato perché l’affitto è diventato abbastanza esoso per due volte alla
settimana e siccome a Santa Maria Capua Vetere e per esso l’amministrazione
comunale ha calcato un po la mano, ecco che l’episodio di qualche giorno fa,
accaduto proprio all’interno del mercato ha dell’inverosimile o lascia a
desiderare di come si sta gestendo la fiera bisettimanale.
In sostanza un operatore commerciale
che oseremo italiano chiedeva di entrare, ma qualche operatore municipalizzato ha
ritenuto che il posto fosse dato in gestione ad un extracomunitario per vendere
qualcosa, e non si sa cosa, a differenza dell’italiano che forse doveva dar da
mangiare alla famiglia. Non sappiamo se l’episodio è stato appurato dalle forze
dell’ordine, ma qualche operatore mercatale è stato da testimone. Ciò
significa che l’amministrazione comunale di santa Maria Capua Vetere che
oseremo dire “radical chic” sta seguendo la stessa scia del sindaco di Riace .
Sappiamo, perché tra le mie vecchie inchieste scritte
anche sui quotidiani provinciali a mia firma, il mercato bisettimanale di Santa
Maria Capua Vetere all’anno, ed in special modo negli anni dal
2005 al 2015 ha fatto guadagnare all’amministrazione più di 2 milioni di euro
all’anno .
Facendo due conticini del
droghiere, un box di 56 mq costa all’anno euro 1860 di occupazione di suolo
pubblico a cui si vanno ad aggiungere 460 euro di tari , in totale un operatore
commerciale ambulante o del terziario spende all’anno euro 2320, 00 .
Al mercato bisettimanale ci sono
la bellezza di quasi 450 posti, quindi se ogni operatore versa al comune annualmente
euro 2320,00 400 - 450 operatori (facendo
il conto della mamma come alle scuole elementari)
verseranno un milione e 44 mila euro e
che fine fanno questi soldi perché le pulizie le pagano già gli operatori?
Molti anni fa il costo dell’occupazione
del suolo pubblico di tutti gli operatori sfiorava i due milioni di euro e
tutti gli amministratori di maggioranza ed opposizione gioiavano perché potevano
spendere i soldi chiedendo di mettere a posto un pò la città talvolta bersagliati
anche dalle inchieste dei magistrati.
Ma oggi il mercato è vuoto,
scarno con pochi posti occupati perché chiedono un barca di soldi e siccome
molti di loro tra le spese e il guadagno non mettono il piatto a tavola, ecco
che c’è la fuga dalla fiera bisettimanale e il pozzo di san patrizio, dove tutti
attingevano, si sta prosciugando così come il capitolo dell’IMU perché a Santa
Maria Capua Vetere sono in pochi a versare
l’imposta o meglio come si dice in gergo qualche sammaritano è specialista in “bbrugl aiutm”.
Vedete cari sammaritani avete
voluto questa minestra ed adesso vela dovete mangiare anche se acqua si sa l’arte
non è acqua …….
Meditate sammaritani meditate ………
Antò iamm me scetate nu poco che
l’aria è doce !!!.