Non sappiamo chi e come e per quale motivo hanno bloccato
alcuni progetti a Santa Maria Capua Vetere.
La sfiducia al sindaco architetto
Biagio Maria di Muro che inconsciamente aveva tutta la buona volontà di
far decollare queste opere, non doveva dar luogo ad una produttività di
reddito da parte di chi era disoccupato . Oggi assistiamo a Santa Maria Capua Vetere ad una conferma , così le opere pubbliche programmate per dare lustro ad una città
sono ferme al palo, per volere di
qualcuno all’ufficio tecnico del comune
di Santa Maria Capua Vetere che con la venuta della nuova amministrazione non
le ha prese neanche in considerazione anzi le ha infilate nelle cartelle che
giacciono sotto qualche armadio pieno di
polvere , intanto in citta’ accadono cose che oseremo turche .
Le opere pubbliche programmate erano annunciate nel mio giornale
la freccia nel fianco che ancora oggi è
vivo e vegeto nel n. 1 del 20 dicembre 2015.
Ma andiamo per ordine e vediamo il perché di queste opere
pubbliche non sono decollate .
Una prima opera
pubblica è quella del Restauro Conservativo
dell’Arco Adriano del tratto di via
appia nei pressi dell’anfiteatro , costo euro 2.470.698,56. Qualche mese fa
abbiamo constatato che per intemperie e quant’altro un a parte dell’arco adriano è stata
interessata ad un cedimento della struttura , ma guarda caso è stata riparata
con del cemento facendo ridere non solo i cittadini sammaritani , ma anche chi
è conoscitore della storia .
Un altro progetto era quello degli asili nido per bambini da
o a 36 mesi , costo del progetto euro 699.438,18 . Tale opera si desiderava in
quanto alcuni asili nido tutt’ora svolgono l’attività in strutture non idonee .
L’amministrazione Di Muro aveva pensato anche ai bambini e alla loro salubrità .
Un terzo progetto era il campo sportivo dello Iacp ora tutto
abbandonato . Era in progetto un campo polivalente con copertura costo del
progetto euro 512.000,00.
Un quarto progetto riguardava il comparto c1 nord con piani
di recupero urbano , è rimasto cosi come era negli anni novanta .
I lavori di rifacimento di Piazza san Pietro con euro
150.000,00 dovevano dare dignità ad una chiesa dove un parroco anche nei mesi
invernali potesse officiare le sante messe senza che si allagasse il plesso. Invece
anche qui qunado piove si allaga sempre.
Ne, erano da meno la ristrutturazione e l’ammodernamento dei
plessi scolastici come quello dello Iacp oramai chiuso da tempo , ma soprattutto quello del Principe di Piemonte che mi ha
toccato personalmente, in quanto scuola di mio nonno Prospero Cecere maestro di
scuole elementari che ha insegnato dal 1910 al 1960.
Qualche
amministrazione scellerata di cui fanno parte autorevoli consiglieri ,
assessori e sindaci di questa amministrazione votò in consiglio e in giunta la
ristrutturazione del plesso scavando nelle fondamenta eseguendo danni alla
struttura secolare della scuola che ancora oggi si lecca le ferite. Il plesso
rimane ancora chiuso e con lavori in corso
da circa 17 anni .
Insomma nessuno sa e
per quale motivo l’amministrazione non da impulso ai progetti che erano stati
approvati , ma guarda caso si pensa soltanto a poltrone e stipendi , intanto i
cittadini vengono lasciati nella loro poverta’ .