La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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domenica 8 ottobre 2017

CASERTA - ECCO LA VERA STORIA DI QUANTO STA ACCADENDO IN VIA SAN CARLO. I BULLI SAN FELICIANI APPARTENGONO ALLA CAMORRA CON I LORO SCAGNOZZI

C’era una volta via San Carlo chiamata poi via De Dominicis, oggi è stata battezzata, per effetto della calata dei Bulli san feliciani , via San Felice a Cancello . Ebbene dalla scorsa estate 2016 nessuno poteva mai immaginare che i soldi riciclati delle operazioni svolte in quel comune e nei centri limitrofi da parte della camorra politica ed imprenditoriale anche casalese , lo dice l’ordinanza scattata a settembre 2016 della Dda di Napoli   potevano essere investiti in quella strada “ rosando” sui magazzini che erano in difficoltà in quella strada e che chiudevano perché il terziario era oramai alla frutta . Da un anno a questa parte i bulli San Feliciani , perché a San Felice a Cancello vi sono anche persone perbene , quella strada è diventata la nuova movida di Caserta con locali dove addirittura si suonava dal vivo , ma anche all’aperto dove alcuni residenti aveva anche avvisato la polizia municipale e le forze dell’ordine affinchè i proprietari capissero che quel luogo era una strda dove risiedevano anche le famiglie lavoratrice casertane.   Se qualche casertano ricorderà addirittura organizzarono una festa con concerti dove la   spiccava la presenza di artisti napoletani eccellenti. Dall’anno scorso è iniziata una sorta di combutta con i residenti perché oramai i bulli san feliciani si erano comprati tutto il primo tratto di Via san Carlo e si apprestavano a fare ulteriori business con altri proprietari del secondo tratto di Via San Carlo. Da quella estate i residenti non hanno trovato più pace . Per l’amor di Dio via San Carlo era rinata e molte attività commerciali di città che erano oramai sotto terra hanno trovato benessere, ma chi gestiva i nuovi locali erano veri spaccalegna paesani i quali invogliavano anche coloro che erano un po’ titubanti.
Ma un importante nodo da sciogliere era proprio la viabilità e il conseguente rapporto instaurato con alcuni operatori del terziario, poiché addirittura vi erano personaggi poco raccomandabili i quali frequentando e risiedendo la più antica strada di Caserta erano diventati i nuovi padroni della strada senza che ci fosse un controllo da parte delle forze dell’ordine e della polizia municipale. Secondo gli inquirenti Franco De Blasio è stato colui che ha menato il proprietario della pizzeria Donna Sofia era sorvegliato speciale , anche indagato per omicidio.  Qualche giorno fa addirittura in una intervista al comandante nuovo della polizia municipale il Geometra De Simone, che guarda caso è di San Felice a Cancello , lo stesso addirittura ha chiesto la collaborazione dei cittadini per controllare il territorio.  Caro comandante  e collega( sono anche io geometra)  invece di chiedere la collaborazione dei cittadini perché con le autorità competenti giudiziarie non denuncia ciò che sta accadendo a via san Carlo, invece di dare ordini ai suoi di multare addirittura a chi esegue un dovere verso persone disabili casertane?? Il comune di Caserta è l’unica città che emette multe ai figli di persone disabili che accompagnano la propria mamma.

Caro Carlo Marino sindaco di Caserta mandalo a casa, non ti dimenticare che un certo Ferrara imprenditore casalese ed affiliato alla camorra si presentava nel comando della polizia municipale e chiedeva permessi della Ztl per i suoi amici.