Evidentemente
ha avvertito il fiato sul collo, il nono componente del gruppo che
sabato scorso ha partecipato alla rapina in una gioielleria di
Maddaloni, nel cui corso è stato ucciso l’App. DELLA RATTA
Tiziano, mentre è stato ferito il Mar. Ca. TROMBETTA Domenico
entrambi in servizio presso la locale Compagnia. Si tratta di RONGA
Domenico, di anni 22, colpito anche lui da un provvedimento disposto
dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, a seguito
delle indagini personalmente coordinate dal Procuratore Capo Corrado
Lembo, dal Sost. Procuratore Aggiunto Luigi Gay e dal Sost.
Procuratore Carlo Fucci ed eseguite dai Carabinieri di Caserta in
quanto ritenuto corresponsabile dei gravi fatti di Maddaloni.
L’interessato, in queste ore, sentendosi evidentemente braccato dai
Carabinieri si è portato preso il carcere di Secondigliano, dove poi
è stato raggiunto da personale del Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale Carabinieri di Caserta. Sono stati così neutralizzati
ben nove componenti di un gruppo costituito prevalentemente da
giovani anche incensurati, ma che si sono rivelati estremamente
pericolosi e violenti, causando la morte di un giovane militare
dell’Arma che ha lasciato la moglie con un bambino di pochi mesi.
L’attività dei Carabinieri continua in più stretto riserbo.
Intanto, la salma del militare nel pomeriggio è stata portata in
Sant’Agata de Goti per la camera ardente, accompagnata dai
familiari, dal Comandante della Legione Carabinieri Campani Generale
di Divisione Carmine Adinolfi, e dal Comandante Provinciale di
Caserta Colonnello Giancarlo Scafuri. Migliorano le condizioni del
Mar. Ca. Domenico Trombetta rimasto ferito nel tragico evento.
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martedì 30 aprile 2013
LITORALE: MERCOLEDI’ 8 MAGGIO IL CONVEGNO “MARE DI LAVORO” ALL’ “HYPPO KAMPOS” DI CASTEL VOLTURNO.
Il
mare come risorsa da proteggere e valorizzare, con la necessità di
porre in essere i disegni di sviluppo sostenibile già esistenti per
il Litorale casertano. Questo l’obiettivo del convegno “Mare di
Lavoro”, in programma mercoledì
8 maggio
alle 9,30 presso l’ “Hyppo Kampos” Resort di Castel Volturno.
Nel
corso dell’incontro verranno illustrati i dati raccolti in circa un
decennio di campagne di caratterizzazione sul comprensorio dei
laghetti di Castel Volturno, alle quali hanno partecipato il
Ministero dell’Ambiente, l’ARPAC, l’Istituto Superiore della
Sanità, l’ISPRA, in un’area vasta dal Lago Patria al Fiume
Volturno.
Il
convegno rappresenta un altro momento importante di confronto e
collaborazione interistituzionale che fa seguito al Protocollo di
salvaguardia ambientale promosso dalla Procura della Repubblica di
Santa Maria Capua Vetere e dalla Prefettura di Caserta, che vede
l’Amministrazione Provinciale, l’Agenzia Regionale per la
Protezione Ambientale della Campania, le Forze dell’Ordine, le
Università ed i centri di Ricerca costantemente e stabilmente
affiancate per affermare un solo concetto: quello della legalità.
All’incontro,
promosso dalla Provincia di Caserta e coordinato dall’assessore
provinciale al Ciclo Integrato delle Acque e all’Ambiente, Paolo
Bidello,
prenderanno parte, tra gli altri, il prefetto di Caserta, Carmela
Pagano,
il procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Corrado
Lembo,
il sostituto procuratore generale della Repubblica presso la Corte
d’Appello di Napoli, Donato
Ceglie,
i sindaci di Mondragone, Sessa Aurunca e Cellole, Giovanni
Schiappa,
Luigi
Tommasino
e Aldo
Izzo,
il commissario straordinario del Comune di Castel Volturno, Antonio
Contarino,
gli assessori regionali all’Ambiente e ai Lavori Pubblici, Giovanni
Romano
e Edoardo
Cosenza,
il commissario di governo delegato legge 11/2013, Mario
De Biase,
il direttore generale dell’Arpa Campania, Antonio
Episcopo,
l’assessore provinciale Paolo
Bidello
e il dirigente del Settore Risorse Idriche della Provincia di
Caserta, Gennaro
Spasiano.
A concludere i lavori sarà il presidente della Provincia di Caserta,
Domenico
Zinzi.
“La
Provincia di Caserta – ha spiegato il Presidente dell’Ente,
Domenico
Zinzi
- sta mettendo ordine in un settore caratterizzato anche dalla
confusione generata da un “buco” nella normativa regionale che
regolamenta le concessioni nel campo del diportismo nautico e dalla
pesca professionale. Il concetto di massimo carico sostenibile per la
rete ecologica suggerisce prudenza e limitazioni per lo svolgimento
delle attività connesse alla nautica lungo il Volturno e il
Garigliano. Le aree protette della fascia costiera devono diventare
motore di una nuova economia”.
CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA
- I carabinieri della stazione di Marcianise (CE) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere nei confronti di BUTTONE Claudio cl. 82, attualmente detenuto presso il carcere di Napoli - Secondigliano, affiliato al clan camorristico dei “Belforte” operante in Marcianise e paesi limitrofi, ritenuto responsabile dei reati di concorso in lesioni personali, estorsione, sequestro di persona, ricettazione, porto abusivo di armi da fuoco aggravati dal metodo mafioso. Per tali reati in data 3 lug 2012, su esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Napoli, furono tratti in arresto BUTTONE Bruno, RIVETTI Clemente e BRUNO Antonio. In quella circostanza non vennero rilevati a carico del Buttone Claudio gravi indizi idonei all’emissione di una misura cautelare personale. Il provvedimento restrittivo odierno è scaturito a seguito ulteriori accertamenti sul medesimo evento criminale, espletati dal comando Stazione di Marcianise ed avviati a seguito di sopravvenute dichiarazioni di collaboratori di giustizia, ex affiliati al citato clan casertano, attraverso le quali e’ stato possibile dimostrare come il Buttone Claudio abbia effettivamente partecipato alla commissione dei suindicati reati.
- I Carabinieri del Nucleo Operativo e radiomobile della Compagnia di Caserta hanno tratto in arresto per il reato di evasione NDIAYE EL HDAJI, senegalese cl. 77 , domiciliato in San Nicola La Strada (CE), pregiudicato. L’uomo, già ristretto n regime degli arresti domiciliari, è stato beccato dai carabinieri fuori dal proprio domicilio dal quale si era allontanato senza alcuna preventiva autorizzazione. L’arrestato è stato nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa di essere sottoposto a rito direttissimo.
- I Carabinieri della Stazione di San Cipriano D’Aversa, hanno tratto in arresto per “resistenza a pubblico ufficiale” DI PUORTO Vincenzo cl. 88 e MARTINO Massimiliano Cipriano, cl. 85, entrambi di San Cipriano D’aversa (CE). I due, in sella al motociclo kawasaki 650, allo scopo di sottrarsi al controllo da parte dei militari dell’Arma, hanno posto in essere un’attiva azione di resistenza aggredendo gli operanti che riuscivano ad immobilizzarli senza peraltro riportare lesioni. Nel contesto si accertava altresì che il conducente, DI PUORTO Vincenzo, era sprovvisto di patente di guida per la conduzione di detto veicolo in quanto mai conseguita.
La motocicletta è
stata sottoposta a sequestro mentre gli arrestati sono stati
trattenuti presso le camere di sicurezza in attesa del rito
direttissimo.
RAPINA IN GIOELLERIA A MADDALONI - PRESO L'OTTAVO UOMO SI CHIAMA ANTONIO MASTROPIETRO
II consistente ed incessante dispiegamento di forze da parte dei carabinieri delle province di Casetta e Napoli, costantemente coordinati dal Procuratore della Repubblica Corrado Lembo,dal Proc.re Agg. Luigi Gay e dal Sost. Proc.re Carlo Fucci della Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha consentito, nella tarda serata di ieri, di catturare un ottavo componente della pericolosa banda di malviventi, che lo scorso sabato in Maddaloni hanno perpetrato il tentativo di rapina, causando la morte dell'App. Tiziano Della Ratta ed il ferimento del Mar. Ca. Domenico Trombetta. Il provvedimento restrittivo emesso dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per i reati di concorso in rapina, ricettazione e porto d'arma da fuoco clandestina è stato notificato a Mastropietro Antonio, 44enne di Maddaloni, a cui viene contestato il ruolo di basista nel cruento tentativo di rapina, poi sventato dai carabinieri, e di aver fornito le armi alla banda. Questo ulteriore risultato è la naturale conseguenza del lavoro sinergico tra i militari
dell'Arma e l'Autorità Giudiziaria sammaritana, che, sin dal primo momento, sta di fatto portando alla disarticolazione di un gruppo di soggetti, peraltro in buona parte giovanissimi ed incensurati, che nel tragico episodio di Maddaloni hanno evidenziato un notevole spessore criminale, come confermato dalla proditoria azione di fuoco sviluppata, senza esitazione anche in presenza di occasionali clienti della gioielleria, nei confronti dei due valorosi militari, di cui uno caduto nell'adempimento del proprio dovere. Stretto riserbo da parte degli inquirenti sull'ulteriore attività investigativa, che
continua da parte dei numerosi Carabinieri impiegati, sin dalla prima emergenza, in perquisizioni e posti di controllo su diversi obiettivi ed aree sensibili di tuta la regione con particolare riferimento alle province di Caserta e Napoli. Dal lavoro finora svolto emerge, comunque, la forte volontà della Procura e dell'Arma di concludere l'azione investigativa nel più breve tempo possibile, con la cattura di tutti i responsabili, al fine di fornire una doverosa risposta morale da parte dello Stato alla famiglia della
vittima. Intanto pervengono numerose le attestazioni di affettuosa vicinanza ed apprezzamento ai carabinieri da parte di rappresentanti delle istituzioni e cittadini, che nell'Arma, ancora una volta, vedono un riferimento prezioso per la sicurezza della collettività.
CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DI OGGI IN PROVINCIA
1.
In Castel
Volturno, località Pinetamare, viale degli oleandri, i Carabinieri della locale
stazione hanno rintracciato e tratto in arresto il pregiudicato Nabil Hicham
cl.1975, domiciliato quel
centro, in esecuzione della revoca del decreto di sospensione dell’ordine di
esecuzione per la carcerazione e ripristino del medesimo, emesso dalla Procura
della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Roma. Il predetto dovrà
scontare la pena residua di anni 1, mesi 3 e giorni 24 di
reclusione, poiché giudicato colpevole di detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti. Pertanto è stato accompagnato presso la casa
circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione dell’A.G..
2.
In Marcianise,
nel corso di un servizio preventivo di controllo del territorio, i carabinieri
della locale stazione hanno arrestato, in esecuzione all’ordine di carcerazione
emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucca, De Rosa Luca, cl.
1975, residente a Napoli-Ponticelli. L’uomo dovrà espiare la pena
di mesi 2 di reclusione poiché giudicato colpevole dei reati di
ricettazione e introduzione e commercio nello stato di prodotti con segni falsi,
commessi in Forte dei Marmi (LU) nel luglio del 2007. Pertanto è stato
associato alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere su disposizione
dell’A.G..
De Rosa Luca, cl. 1975
3.
Piedimonte Matese: blitz
antidroga dei Carabinieri alla Villa Comunale, tre giovani finiscono nei guai.
Sotto sequestro dosi di “hashish” e “marijuana”.
Ancora una operazione dei Carabinieri del Nucleo Operativo della
Compagnia di Piedimonte Matese impegnati nella lotta all’uso e allo spaccio di
sostanze stupefacenti è stata portata a termine nelle ultime ore. A finire nei
guai V.S., 23enne e M.C., 20enne, entrambi di Piedimonte Matese, e una ragazza
18enne, di origine straniera, studentessa presso un istituto scolastico del centro cittadino. I tre che si trovavano
nei pressi della Villa Comunale, sono stati fermati dai militari che hanno
proceduto ad una perquisizione personale, durante la quale sono stati trovati
in possesso di involucri contenenti dosi di “hashish” e “marijuana”, che i
giovani tenevano occultati in parte in un pacchetto di sigarette e in parte nei
contenitori in plastica utilizzati per le sorprese dei famosi ovetti di
cioccolato al latte. La droga rinvenuta è stata sottoposta a sequestro mentre
per i tre è scattata una denuncia per detenzione illegale di stupefacenti. Le
indagini continuano per accertare se le dosi rinvenute erano per uso personale
o se destinate all’attività di spaccio nei pressi di locali pubblici della
movida cittadina e di istituti
scolastici ubicati nelle vicinanze. Una quarta persona, A.R., 40enne, di
Piedimonte Matese, è finita nei guai per aver profferito minacce telefoniche
nei confronti di una donna del luogo, con la quale aveva intrattenuto una
precedente relazione sentimentale. In quest’ultimo caso ad agire sono stati i
militari della locale Stazione.
4.
Decorsa notte, in
Falciano del Massico (CE), i carabinieri del locale Comando Stazione, nel corso di specifico servizio finalizzato al
contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in
arresto per detenzione ai fini di spaccio SOMMA Vincenzo, cl. 92 di Mondragone.
Nella circostanza i militari dell’arma hanno bloccato il predetto e rinvenuto,
a seguito di mirata perquisizione personale, nr. 6 (sei) involucri di
cellophane contenenti complessivamente grammi 7 (sette) di sostanza
stupefacente, del tipo marijuana. L’ arrestato è stato associato presso la casa
circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE).
lunedì 29 aprile 2013
AVERSA - TENTATO OMICIDIO AD AVERSA - INTERVENGONO IO CARABINIERI
I Carabinieri del Nucleo Operativo e
Radiomobile del Reparto Territoriale di Aversa sono intervenuti nel pomeriggio
in Corso Europa del Comune di San Marcellino presso l’esercizio commerciale del
tipo bar denominato “Melia”, unitamente a personale medico del 118, in quanto
poco prima, era stato attinto da colpi d’arma da fuoco un cittadino di
nazionalità albanese classe 1986. Da un’immediata ricostruzione dei fatti è
emerso che l’uomo, poco prima, mentre si trovava seduto ai tavolini
posti all’aperto del predetto bar, con alcuni suo conoscenti, veniva
aggredito da un gruppo di persone giunte a bordo di due autovetture. Gli
aggressori, di cui una armato di pistola,
prima picchiavano il malcapitato e successivamente esplodevano contro la
vittima dell’azione delittuosa un colpo d’arma da fuoco attingendolo
all’inguine sinistro, dandosi
immediatamente alla fuga. Il ferito, trasportato mediate ambulanza 118, presso
l’ospedale “Moscati “ di Aversa, veniva ricoverato, non in pericolo vita,
presso il reparto di chirurgia in attesa di un intervento plastico
ricostruttivo in quanto recante una “ferita
d’arma da fuoco all’emiscroto sinistro con spappolamento del testicolo e degli
annessi”. Durante i rilievi effettuati dai militari dell’Arma è stato
repertato un bossolo cal. 9. Indagini in corso al fine di addivenire agli
autori del reato, alla ricostruzione delle esatte dinamiche, nonché al movente
alla base del fatto criminoso.
SPACCIO DI MARIUANA - PRESO UN PUSHER DI SAN CIPRIANO D'AVERSA - OPERAZIONE CONTRO L'ABUSISMO SEQUESTRATI MERCANZIA VARIA
Nel corso della
mattinata, agenti della squadra mobile di caserta diretta dal vice questore Alessandro Tocco, hanno tratto in arresto il
pregiudicato Simonetti Giacomo di anni
36 da san cipriano d’aversa ritenuto responsabile di detenzione a fini
spaccio di marijuana.
Alle prime ore di
stamane, gli agenti della squadra mobile di caserta hanno fatto irruzione
nell’abitazione del citato simonetti ove, a seguito di acquisizioni
infoinvestigative supportate da attivita’ di osservazione dei movimenti del
sospettato, hanno rinvenuto 230 grammi circa di sostanza stupefacente,
suddivisa in 53 bustine di cellophane.
Il tutto era
occultato all’interno di un giaccone da uomo posto sull’appendiabiti insieme ad
altri capi di abbigliamento.
Inoltre, nel
sottoscala dello stabile veniva rinvenuto altro materiale usualmente utilizzato
per la preparazione di dosi da spacciare:
Due bilancini
elettronici di precisione e un rotolo di carata di alluminio.
Ancora, sulla
terrazza dello stabile, gli agenti rinvenivano alre 42 bustine di stupefacente
per un peso complessivo di circa 60 grammi ed un altro bilancino elettronico di
precisione.
L’uomo, che ha
nominato difensore di fiducia l’avvocato Mirella Baldascino, e’ stato associato presso la casa circondariale di s.
Maria c.v. a disposizione del procuratore della repubblica di s. Maria c.v..
Nel corso
dell’ultimo fine settimana personale del locale Reparto a Cavallo, alle
dipendenze dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, diretto dal
V. Questore Agg. Dott. Riccardo Di Vittorio, a seguito dell’intensificazione
dei servizi di vigilanza e controllo
all’interno della Reggia Vanvitelliana, finalizzati anche alla prevenzione e
repressione del cosiddetto “fenomeno dell’abusivismo commerciale”, così come
disposto con specifica ordinanza dal Questore della Provincia di Caserta, ha
proceduto al sequestro amministrativo di un’ingente quantitativo di mercanzia
varia, per lo più costituita da centinaia di “souvenir” e guide turistiche della
città di Caserta e della Reggia.
Tale
sequestro è stato operato a carico di V.
C. di anni 43, nato e residente a Caserta, sorpreso, negli androni della
Reggia, a vendere i suoi prodotti ai numerosi turisti in visita al Complesso
Vanvitelliano.
Al predetto è stata, altresì,
contestatala la specifica violazione
amministrativa che prevede una sanzione pecuniaria da E. 2852,00 ad E.
15493,00.
Tali
servizi continueranno anche nei prossimi giorni e saranno ulteriormente
intensificati in previsione dell’approssimarsi della stagione estiva, durante
la quale la città di Caserta, ed in
particolare la Reggia Vanvitelliana ,
diventano mete preferite dai turisti nazionali e non.
GUARDIA DI FINANZA NAPOLI: ILLECITI NELLA GESTIONE DEL PERSONALE ALL’A.N.M. S.P.A.. CORTE DEI CONTI E G.DIF. ACCERTANO UN DANNO ALL’ERARIO DI 4 MILIONI DI EURO.
E’ di circa 3.926.000
di euro il danno arrecato alle
casse dell’Azienda Napoletana Mobilità S.p.a. (A.N.M. S.p.a.) emerso da accertamenti
eseguiti dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli e
segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania.
L’attività investigativa, coordinata
dai Vice Procuratori della Corte dei Conti dott. Pierpaolo GRASSO e dott. Ferruccio
CAPALBO, ha avuto origine da precedenti indagini di polizia giudiziaria svolte
dal Gruppo Tutela Spesa Pubblica, che, nel maggio del 2011, portarono all’arresto
dell’ex direttore dell’A.N.M. e di un esponente sindacale aziendale, nonché
all’obbligo di firma a carico di altri due sindacalisti, per un presunto giro
di “mazzette”.
Il sistema illecito
scoperto dalle Fiamme Gialle lucrava sull’illecita definizione delle procedure
di gestione del personale dell’azienda napoletana relative ai cosiddetti “cambi
d’azienda” ed “esodi incentivati”.
Per le aziende di trasporto
pubblico, infatti,
vige l’istituto del “cambio”, consistente nella possibilità che due aziende omologhe procedano all’avvicendamento di
personale in modo tale che un dipendente dell’azienda
“A” possa trasferirsi presso l’azienda “B” a condizione si trovi un dipendente
dell’azienda “B” disposto a fare il passaggio inverso. La corretta applicazione
di tale meccanismo consente la mobilità
volontaria dei dipendenti delle aziende di trasporto pubblico locale (T.P.L.), garantendo, nel contempo,
l’invarianza delle relative dotazioni di personale e, quindi, dei rispettivi costi.
Le indagini effettuate dai
finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli hanno, invece, rilevato un uso distorto
dell’istituto del “cambio”, accertando che, a fronte di personale
(soprattutto di giovane età e di origine campana) che dalle aziende del nord si
trasferiva all’A.N.M., non vi erano reali
movimenti contrari, i quali, infatti, nella maggioranza dei casi si sono rivelati
solo cartolari, vedendo protagonisti dipendenti dell’A.N.M. prossimi alla pensione,
che contestualmente al “cambio” andavano in quiescenza. In taluni casi, addirittura si è appurato che tali
procedure erano del tutto false, facendo figurare come in servizio presso altre
aziende di trasporto pubblico dei soggetti che in realtà non vi prestavano
servizio o non avevano ottenuto il necessario nulla-osta.
Oltre agli
aspetti delittuosi, le numerose irregolarità rilevate nelle pratiche di
“cambio” hanno causato un notevole danno alle già esauste casse dell’azienda di
trasporto pubblico napoletana, derivante dal più oneroso trattamento economico
riconosciuto agli autisti provenienti da altre aziende di trasporto, rispetto a
quello che sarebbe spettato a giovani assunti ex novo, magari con contratti di apprendistato, che avrebbero
garantito all’A.N.M. notevoli risparmi contributivi.
Un’ulteriore pratica illegale appurata
dalle Fiamme Gialle nel
corso delle indagini è
consistita nell’attribuire ad una pluralità di
dipendenti dell’A.N.M. in procinto di andare in
pensione, una somma di denaro aggiuntiva a titolo di “esodo
incentivato”. In tal modo si faceva figurare,
quindi, un normale pensionamento come una dimissione volontaria indotta da una politica aziendale di esodo incentivato.
In tale contesto,
già caratterizzato da una scarsa oculatezza nell’utilizzo delle risorse
finanziarie dell’A.N.M., si sono addirittura scoperti taluni casi in cui tali “incentivi”,
attraverso falsificazioni documentali, sono stati riconosciuti a soggetti già
deceduti.
Una ulteriore
fonte di danno alle casse dell’A.N.M. è derivata da un incarico di consulenza costato
circa 70.000 euro ed affidato ad un ex funzionario aziendale, ormai in
quiescenza, a fronte del quale – è stato accertato dai Finanzieri – nessuna
prestazione è stata realmente resa.
Sulla
base degli elementi investigativi forniti dal Nucleo di Polizia Tributaria
della Guardia di Finanza di Napoli, la Procura contabile ha recentemente
contestato, a titolo di dolo e/o colpa grave, a 2 dirigenti ed a 4 funzionari pro-tempore dell’A.N.M. la
responsabilità del danno erariale quantificato, come detto, in complessivi
3.926.000 euro.
Per
tali responsabilità, la Guardia di Finanza di Napoli ha notificato ai medesimi
soggetti un decreto emesso dalla Corte dei Conti per la Campania che ha disposto,
a scopo conservativo, il sequestro di beni e valori, sino a concorrenza
dell’intero danno erariale accertato.
MADDALONI - CHIUDE IL CERCHIO LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI SANTA MARIA CV SULLA RAPINA PERPETRATA AD UN GIOIELLIERE E L'UCCISIONE E IL FERIMENTO DEI CARABINIERI
Nel pomeriggio del 27 aprile tre malviventi, di cui due armati di pistola, hanno fatto irruzione nella gioielleria sita in via Ponte Carolino di Maddaloni (CE), ove, a seguito del tentativo di rapina, hanno ingaggiato un conflitto a fuoco con due carabinieri della Compagnia Carabinieri di Maddaloni, presenti sul posto. Durante l'azione delittuosa l'App. Della Ratta Tiziano veniva attinto da 2 colpi al torace e decedeva all'istante mentre il Mar. Ca. Trombetta Domenico veniva attinto da 3 colpi alle gambe e 2 all'addome ed immediatamente ricoverato presso l'Ospedale Civile di Casella, ove si trova tutt'ora in condizioni di salute stabili. Nel corso della rapina rimanevano feriti anche due rapinatori, Gaglione Vincenza, classe 1983, gravata da precedenti per truffa e Covato Angelo, classe 1994, non gravato da precedenti, tratti in arresto ed attualmente ricoverati presso l'Ospedale Civile di Caserta, dove sono piantonati.
Le attività investigative, mai interrotte, dirette personalmente dal Procuratore Capo Corrado Lembo, dal Sost. Procuratore Aggiunto Luigi Gay e dal Sost. Proc. Carlo Fucci, intervenuto subito sul luogo della rapina, sono proseguite incessantemente da parte dei Carabinieri ed hanno portato in meno di 48 ore all'individuazione di tutti i componenti del gruppo criminale. Infatti, nel corso della notte immediatamente successiva alla rapina è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere un decreto di fermo di indiziato di delitto per i reati di concorso in omicidio, tentato omicidio, tentata rapina, porto e detenzione di arma da fuoco
clandestina e ricettazione nei confronti di Esposito Nuzzo Rosario, classe 1993, incensurato e di De Rosa Giuseppe classe 1991, con precedenti di polizia, entrambi di Napoli, lazzetta Antonio, classe 1992, incensurato, Capone Antonio, classe 1974, pregiudicato per reati contro il patrimonio e Brucci Paolo, classe 1988, con precedenti di polizia, tutti di Acerra (NA) che sono stati rintracciati alle prime luci dell'alba odierne dai Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta unitamente a quelli del Comando Provinciale di Napoli, costantemente coordinati dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Gli inquirenti hanno ricostruito il ruolo dei singoli soggetti ed in particolare hanno accertato come il Covato ed il lazzetta sono coloro che hanno materialmente ingaggiato il conflitto a fuoco con i militari della Compagnia di Maddaloni, la Gaglione di colei che ha agevolato l'ingresso dei complici all'interno della gioielleria, mentre gli altri quelli che hanno fatto parte di due aliquote di riserva del gruppo, disposte nelle vicinanze del luogo del delitto al fine di assicurarne il supporto
e la copertura durante la fuga. Nella notte sono state effettuate anche numerose perquisizioni in diverse zone del Comune di Maddaloni, a seguito delle quali, all'interno dei giardini pubblici di via Feudo è stata rinvenuta e sottoposta a sequestro una pistola beretta mod. 98s completa di caricatore con 9 colpi e matricola punzonata, utilizzata dal IAZZETTA per la commissione del delitto.
Le indagini, finora svolte in piena sinergia dagli inquirenti, hanno consentito di identificare tutti i componenti del gruppo criminale. Stretto riserbo su ulteriori risvolti investigativi.
Il sindaco Di Muro: solidarietà all’Arma dei Carabinieri
L’amministrazione
comunale, a nome dell’intero consiglio comunale e della città di Santa Maria
Capua Vetere, esprime solidarietà all’Arma dei Carabinieri per la tragica
sparatoria di Maddaloni, che è costata la vita a un militare nell’adempimento
dei suoi doveri. Esprime, altresì, la condanna per il gesto di un uomo che, pur
accecato dalla disperazione, ha preso assurdamente a bersaglio della sua rabbia
altri due carabinieri a Roma.
“I
fatti di Maddaloni – dichiara il sindaco Biagio Di Muro – rappresentano l’apice
di una escalation di violenza e di criminalità che, ormai, colpisce
pesantemente tutto il territorio della provincia di Caserta. Il sacrificio
dell’appuntato Tiziano Della Ratta, ucciso da una banda di rapinatori, e il
ferimento del maresciallo Domenico Trombetta costituiscono un atto che la
comunità civile e le istituzioni non possono tollerare, un atto contro il quale
è necessaria una risposta univoca e unitaria dello Stato in tutte le sue
articolazioni. Troppo spesso i rappresentanti delle forze dell’ordine,
specialmente nei nostri territori, mettono a rischio la loro vita per difendere
i valori della legalità e della convivenza civile. L’intera città di Santa
Maria Capua Vetere è vicina alla famiglia dell’appuntato ucciso ed è solidale
con l’Arma dei Carabinieri, alla quale esprime gratitudine per il lavoro svolto
quotidianamente come presidio di sicurezza”.
CASO ROMA PALAZZO CHIGI - ADESSO SONO GLI UFFICI DELLA PA AD ESSERE PRESI D'ASSALTO - E I DIRETTORI COSA FANNO GIOCANO A ZICCHINETTA ??
Se devo essere sincero non pensavo che a dare il la ai giornali nazionali , ci fosse una massima citata in un post di sabato pomeriggio quando si svolgevano due episodi completamente opposti ma concomitanti fra di loro . Il primo, le dichiarazioni del presidente del consiglio e la nuova lista dei ministri , il secondo la rapina eseguita in una gioielleria di Maddaloni finita in sangue .
Ebbene non solo il sabato sono accadute queste cose, ma anche di domenica, ciò significa che l’allarme sociale è alto tra i cittadini italiani ed una volta innescata la fiducia a cambiare, attraverso la propaganda elettorale di due fazione che perennemente devono essere salvaguardate a vista , ecco che accadono episodi sporadici , ma che fanno pensare che come sono accaduti a Roma nel cuore dello stato così possono accadere in altri posti. Maggiormente chi esegue questi episodi , sono persone fra i 30 e i 47 anni , sotto i cinquanta , vissuti nella seconda e terza repubblica, i quali hanno creduto in qualcosa e che sono stati presi in giro . Ecco perché si armano e compiono atti inidonei contro il patrimonio e le persone. Come loro però ce ne potrebbero essere altri 100 , 1000 i quali potrebbero eseguire atti anche in uffici della pubblica della pubblica amministrazione, ma i direttori dei plessi cosa fanno , giocano a zicchinetta ???
domenica 28 aprile 2013
MADDALONI -RAPINA IN GIOIELLERIA - LA SQUADRA DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI SANTA MARIA CAPUA VETERE IN MENO DI 24 ORE INDIVIDUA ALTRI DUE RAPINATORI E SONBO QUATTRO ARRESTATI
Nel pomeriggio di ieri 27 aprile, alle ore l6,3O circa presso una gioielleria di Maddaloni (CE) hanno fatto irruzione tre rapinatori, tra cui una donna, giunti a bordo di una Fiat Punto. Al momento della rapina due carabinieri della Compagnia Carabinieri di Maddaloni si trovavano nella pane posteriore della citata gioielleria intenti a visionare le immagini del circuito di videosorveglianza al fine di tentare di identilicare alcuni soggetti che il titolare aveva segnalato quali autori di un presunto sopralluogo avvenuto nella tarda mattinata. L’azione delittuosa veniva interrotta dall’intervento dei militari ivi presenti, i quali, nonostante l’intimazione a desistere, venivano, senza esitazione alcuna, fatti proditoriamente segno da numerosi colpi d’arma da fuoco. Il conflitto a fuoco proseguiva anche all’esterno con altro personale della medesima Compagnia nel Hattempo sopraggiunto. A seguito del conflitto a fuoco: - l’App. Della Ratta Tiziano veniva attinto da 2 colpi al torace decedendo all’istante; - il Mar. Ca. Trombetta Domenico veniva attinto da 3 colpi alle gambe e 2 all’addome e ricoverato presso l’Ospedale Civile di Casema; - la donna, identificata in Gaglione Vincenza, nata a Napoli il 2906.1983, veniva attinta da 3 colpi al torace e uno al femore e ricoverata presso l’Ospedale Civile di Caserta; - uno dei rapinatori, identificato in Covato Angelo, nato a Napoli il 16.081994, veniva attinto da 6 colpi di cui uno al gomito dx, l al torace, l al fianco sx, lombare e 2 al gluteo sx e ricoverato presso l’Ospedale Civile di Caserta; - Anastasio Francesco, nato a Napoli l’l.l0.l98l, presente all’interno della gioielleria quale cliente, veniva attinto da due colpi di arma da fuoco e medicato presso l’Ospedale Civile di Maddaloni. Uno dei tre rapinatori, riusciva a guadagnare la fuga a bordo di una autovettura fiat punto di colore bianco presumibilmente guidata da altro complice. La Gaglione Vincenza e il Covato Angelo venivano tratti in arresto e sono attualinente piantonati dai Carabinieri presso l’Ospedale Civile di Caserta. Nel corso del sopralluogo, effettuato da personale del Nucleo lnvestigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Caserta, veniva rinvenuta e sottoposta a sequestro una pistola marca beretta modello 98 "S" con matricola punzonata, completa di serbatoio e priva di munizionamento. Durante la scorsa notte il Comandante Generale dell’Arma, Gen. C.A. Leonardo Gallitelli, ha rivolto un commosso saluto alla salma del militare deceduto e incontrato i familiari di entrambi i militari coinvolti unitamente al Comandante lnterregionale "Ogaden" di Napoli, Gen. C.A. Maurizio Gualdi. Le attivita investigative, mai interrotte, sono proseguite incessantemente da paite dei Carabinieri di Caserta, unitamente ai colleghi del Reparto Anticrimine e a quelli del Comando Provinciale di Napoli, tutti coordinati personalmente dal Procuratore Capo Corrado Lembo, dal Sost. Procuratore Aggiunto Luigi Gay e dal Sost. Proc. Carlo Fucci, intervenuto subito sul luogo della rapina. Nel frattempo, seppur nel piu stretto riserbo delle indagini, si e appreso che, a seguito della pressante attivita investigativa svolta dall’Arma in nottata, il Sost. Proc. Carlo Fucci, ha disposto il fermo di altri due soggetti in quanto ritenuti corresponsabili dei gravi fatti che hanno po1“tato alla monte dell’App. Della Ratta '1`iziano. Si tratta di Esposito Nuzzo Rosario, classe 1993 di Napoli; De Rosa Giuseppe classe 1991 di Napoli. Le ulteriori attivita investigative, condotte con stretto riserbo dagli inquirenti, hanno comunque portato a11’identificazione di tutti i componenti della pericolosa banda di rapinatori. Intanto, questa mattina il Comandante della Legione, Gen. Div. Carmine Adinolfi, si é riportato in Caserta per fare il punto della situazione con il Comandante Provinciale, gli Ufficiali e il personale del Repaito Operativo ed il dott. Carlo Fucci, mentre centinaia di Carabinieri continuano ad essere mobilitati sul territorio della Campania con un’azione particolarmente forte contro la criminalita. Il Comandante della Legione si e poi recato presso l’Ospedale per fare nuovamente visita al maresciallo rimasto ferito nella tragica rapina. Intanto l’Arma, sempre piu, si stringe affettuosamente alla famiglia del valoroso militare caduto nel generoso adempimento del proprio dovere.
INEDITA DOMENICA ITALIANA BIS – DOPO I FATTI DI IERI SI CONFERMA L’ALLARME SOCIALE – UN UOMO SPARA A ROMA PERCHE’ ABBANDONATO DALLA VITA SOCIALE, MA NON MI STUPISCE CHE C’E’ UN “EFFETTO” DI PROPAGANDA ELETTORALE .
CARI LETTORI,COLLEGHI GIORNALISTI , PRESIDENTE DEL SENATO , PRESIDENTE DELLA CAMERA , PERSONAGGI POLITICI ,PRESIDENTE DEL CONSIGLIO , NUOVI MINISTRI , ONOREVOLI DEPUTATI ,ONOREVOLI SENATORI, FORZE DELL’ORDINE ED ANCHE SANTO PONTEFICE – FACCIAMO TUTTI UN PASSO INDIETRO!!!
Alfonso Martucci compianto avvocato ed onorevole deputato della repubblica Italiana affermava “ A qualsiasi razza, condizioni e credo si appartenga, ogni essere pensante apre le ali nel volo della propria esistenza. E’ responsabilità di noi tutti tutelare l’integrità di ogni singolo affinché il rispetto da parte di ogni singolo sia garantito ad ognuno di noi . Il diritto alla difesa è la nostra vera possibilità di volare”.
Quando ieri pomeriggio mi apprestavo a scrivere qualche mio pensiero sul mio blog ( guarda più sotto) su quanto accaduto nella città di Maddaloni di una rapina sfociata in sangue, raccontando che si stava svolgendo un inedito sabato italiano in quanto nello stesso preciso istante , le dichiarazioni del neo presidente del consiglio notiziavano il paese della nomina dei nuovi ministri, speravo che il pensiero fosse fine a stesso , pensando che da oggi si cambiava in bene . Invece , oggi mentre sorseggiavo un caffè e attraverso una chiacchera tra amici le immagini sui televisori dei bar collegati con il Quirinale ad un certo punto si sono accavallate le immagini che provenivano dalle piazze romane. Il folle gesto che tutti, compreso anche i miei colleghi giornalisti, denunciavano come un episodio di uno squilibrato, più tardi è stato individuato come un episodio sociale . Ecco questa è la tesi di una mattinata concitata che si è svolta nella piazza antistante palazzo Chigi. Un episodio sociale dettato , come è stato ampiamente affermato da un parente raggiunto telefonicamente, da una vita sociale dello sparatore abbastanza particolare basata soprattutto da una situazione di disagio. Già il disagio, il disagio sociale dei cittadini italiani che oramai è sotto gli occhi di tutti, poiché è ravvisabile in qualsiasi famiglia italiana attraversi battibecchi fra mariti e mogli , figli, che sfociano poi in gesti non criminali , ma sociali come la rottura di piatti, bicchieri ,pentole e quant’altro come anche le richieste di alimenti da parte degli avvocati e giudici . Poi c’è il disagio lavorativo sia statale che privato, dovuto a minacce sottili fra colleghi di lavoro che fanno parte di lobbie sindacalistiche, le quali difendono soltanto chi è iscritto lasciando nel baratro più assoluto lavoratori che eseguono ciò che è stato affidato, ma tentano di screditarlo.
A questo si contrappone il menefreghismo di soggetti che nonostante ciò che sta accadendo continuano ad evadere a compiere atti finanziari illeciti come fatture false , a nascondere soldi in altri stati a far comprare azioni, obbligazioni a imprenditori senza scrupolo provenienti da paese non c’è una cultura come quella europea.
Ecco perché l’Italia sta andando a rotoli ed è in atto una guerra civile astratta contro tutto e tutti .
Forza Presidente del consiglio , Forza Angelino Alfano Lei ce la può fare, Forza personaggi politici , forza colleghi giornalisti, ve lo dice anche un impiegato dello stato .
Prospero Cecere
SPETTACOLO DI BENEFICENZA AL TEATRO GARIBALDI DI S. MARIA C. V. - SABATO 4 MAGGIO 2013 ORE 20:00 IN MEMORIA DELL'EX ASSESSORE MARIO TUDISCO
Questo spettacolo di beneficenza rappresenta un momento per far riflettere tutta la comunità sammaritana e non, sul valore culturale e civico profuso, nei vari settori: " Scolastico, sociale, artistico - culturale, politico e legale del Caro Mario.
La manifestazione culturale di Beneficenza fa parte di una serie di iniziative volte alla raccolta di offerte volontarie finalizzate alla realizzazione del V° Raduno SLAleoni che si terrà a Caserta il 13 e 14 Luglio 2013.
Le offerte raccolte dall'Associazione Catabulum & dal Comitato 16 Novembre Onlus in occasione della giornata dedicata alla Memoria di Mario Tudisco e alla sensibilizzazione verso la SLA, “malattia dei motoneuroni”, ( è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, cioè le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria ) - saranno destinate ad offrire ospitalità ai malati di SLA e loro familiari provenienti da varie Regioni d'Italia e, ad allestire un Convegno e degli spettacoli in occasione del V° Raduno SLAleoni 2013 a Caserta.
Tutti saranno i benvenuti
L’Associazione Catabulum e il Comitato 16 Novembre onlus, in qualità di organizzatori dello Spettacolo di Beneficenza, fortemente voluto dall'Amministrazione di S. Maria C.V., sono compiaciuti ed hanno apprezzato il fatto che, numerosi commercianti sammaritani e della Provincia abbiano deciso di sponsorizzare l’evento con fondi privati.
" E’ un ottimo segnale che gli stessi esercenti locali e non, abbiano aderito, nonostante i gravi problemi che attanagliano il commercio, all'iniziativa benefica . Ciò testimonia ancora una volta la loro grande sensibilità e solidarietà . “
Si ringrazia nuovamente per il loro contributo, i 18 Sponsor Privati : ASSIFIN s.n.c. Assicurazioni, Libreria Spartaco, Edicolè di Jenny Poli, Aulicino Raffaele Modellismo, Iorio Immobiliare, Pasticceria CAPPIELLO, Stazione di Servizio Q8 di Angelo Bonavolontà, DONATO Colori (S. Tammaro), Caffetteria TAZZA D’ORO, DMA Lab. Serigrafico, TONER Italia S.r.l. Campobasso, Dorelli e Ferrara, Roberto Capitelli s.r.l., Fioristi BUSICO, LA PASTA di Tecchia Lucia, Ottica FOCUS, MA.I.R.A Fashion LAB, Villa delle MAGNOLIE.
sabato 27 aprile 2013
INEDITO SABATO ITALIANO - A MADDALONI SI UCCIDE PER UNA RAPINA A ROMA IL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ENRICO LETTA SCIOGLIE LA RISERVA PER IL NUOVO GOVERNO E FA RICORDARE LA NAZIONALE DI CALCIO CHE DOPO LA SCONFITTA DELLA COREA GIUNSE IN FINALE CONTRO IL BRASILE AI CAMIONATI MONDIALI DI MESSICO 70
Mentre a Maddaloni si consumava l’ennesima rapina italiana con un carabiniere ucciso e un altro ferito nello stesso momento Enrico letta scioglieva la riserva per formare il nuovo governo dopo che il presidente della repubblica Giorgio Napolitano gli aveva affidato l’incarico. I Ministri c’erano e tutti i partiti politici che hanno aderito, sono stati consapevoli che bisognava avere un governo forte per dare una sterzata ad un paese che, sulle ceneri di una politica che era stata messa in un cassetto come un lenzuolo di un corredo, ci cercava di screditare un progetto che è rinato con le dichiarazioni proprio del Presidente della Repubblica. Enrico Letta è nato nel 1966 , anno in cui sulle ceneri di una nazionale di calcio eleminata dalla Corea si è fondata una nuova nazionale che prima ha vinto nel 1969 il campionato europeo con la finale contro la ex jugoslavia eppoi nel 1970 giunse ai campionati del mondo in Messico , dopo un incontro passato alla storia contro la Germania , in finale contro il Brasile di Pelè . Ebbene Enrico Letta che nel 1970 aveva quattro anni, testimonia come oggi può fare la stessa cosa come la Nazionale di Calcio del 1970 . Si perché Il governo che nascerà domani alle 11,30, ora in cui giurerà, aveva le stesse sembianze di quella nazionale di calcio così come il governo composto da nuovi ministri che desiderano , almeno all’apparenze , poi vedremo nei fatti , dare il la ad una nuova ninfa politica nel nostro paese.
CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA
1.
In Frignano, i Carabinieri della locale stazione
hanno arrestato, in flagranza per il reato di evasione Montella Salvatore, cl. 1978, del luogo, già sottoposto
agli arresti domiciliari dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) per
maltrattamenti in famiglia. L’arrestato è stato, pertanto, trattenuto presso le
camere di sicurezza dell’Arma in attesa della celebrazione del rito
direttissimo.
2. In
Casal di Principe, i Carabinieri della locale stazione hanno arrestato Corvino
Armando, cl.1973, del luogo, in ottemperanza all’ordine di esecuzione per l’espiazione
di pena detentiva, emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dovendo
quest’ultimo espiare una pena di 5 (cinque) anni, 10 (dieci) mesi, e 18
(diciotto) giorni di reclusione, per “reati contro il patrimonio”. L’arrestato è
stato tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
3.
In Roccamonfina, i Carabinieri della locale stazione
unitamente a quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sessa
Aurunca, hanno arrestato, in flagranza del reato dì tentato furto aggravato, il
cittadino rumeno Mihai Valeru cl. 1979.
L’uomo, è stato sorpreso dal proprietario all’interno di un box della propria
abitazione dove era penetrato previa forzatura della porta d’ingresso. Il malvivente,
alla vista del proprietario, ha tentato di darsi a precipitosa fuga venendo
però bloccato subito dopo dai militari dell’Arma prontamente giunti sul posto, all’interno di una boscaglia attigua
all’abitazione. Il rumeno è stato
pertanto trattenuto presso la camera di sicurezza della Compagnia di Sessa
Aurunca a disposizione dell’A.G..
4.
In Grazzanise, i Carabinieri della locale stazione, nell’ambito
di un predisposto servizio antinquinamento, hanno sottoposto a sequestro un
terreno di circa 400 mq. Nella circostanza i militari dell’Arma hanno accertato
che sul predetto fondo agricolo erano stati sversati vari cumuli di rifiuti inerti
derivanti da demolizioni edili. Pertanto hanno anche proceduto al deferimento
in stato di libertà per i reati di attività di gestione di rifiuti speciali
senza la prescritta autorizzazione il proprietario del terreno.
UNITI PER CAIAZZO - PARTE LA SFIDA ELETTORALE PER IL MOVIMENTO PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE
LISTA “UNITI PER CAIAZZO”
Candidato sindaco SGUEGLIA TOMMASO
Capolista Giaquinto Stefano
De Rosa Rosetta
Di Sorbo Antonio
Fasulo Salvatore
Merola Patrizia
Mastroianni Giovanni
Pannone Tommaso
Ponsillo Arianna
Ponsillo Antonio
Puorto Antonio
La lista è stata presentata in Municipio il 26
aprile alle ore 19.30 da Angelo Fasulo e Antonio Accurso
DICHIARAZIONE sindaco uscente Stefano Giaquinto:
“Una lista
fondata sulla continuità amministrativa e sul rinnovamento: è composta
equamente infatti da riconfermati e da nuovi volti. Conferme del passato per
continuare sul solco dell’efficienza e della concretezza che hanno
caratterizzato dieci anni di amministrazione Giaquinto, e di new entry che, sono
sicuro, daranno il loro contributo con nuove idee e progetti per la città di
Caiazzo. Gli uscenti, non candidati, continueranno a far parte del gruppo storico
e continueranno a sostenerci e a condividere valori e programma. Ringrazio chi
ha deciso serenamente di fare spazio a giovani e donne consapevoli dell’impegno
e carichi di entusiasmo”.
DICHIARAZIONE candidato sindaco Tommaso Sgueglia:
“Una
candidatura nata spontaneamente, condivisa e non imposta. La campagna
elettorale della lista Uniti per Caiazzo sarà seria, serena e leale, fatta di
contenuti e di proposte. In questo momento difficile per l’Italia dove è in
atto una crisi economica e sociale, con il conseguente allontanamento dei
cittadini alla politica, dobbiamo rafforzare la fiducia e l’appartenenza. Mi
auguro che non sia coinvolto il privato e che siano tirate fuori le persone.
Continuità e rinnovamento, questi i punti salienti del programma elettorale.
Continueremo con la consegna di opere e di strutture utili per la collettività,
(sono tanti i cantieri in corso), e con l’attuazione di proposte nuove atte al
miglioramento della vivibilità di Caiazzo”.
“LE VIE PER LA PACE” IL PERES CENTER FOR PEACE DI TEL AVIV nell’ INTERCLUB TRA ROTARY CLUB DI CAPUA ANTICA E NOVA E MADDALONI.
Proseguono le iniziative su
tematiche di grande interesse, promosse
dal Rotary Club di Capua
Antica e Nova presieduto da Angelo Di Rienzo che, insieme al Rotary Club di
Maddaloni presieduto da Raffaele Petrone, darà vita ad un Interclub sul tema
universale della Pace.
L’incontro
di lunedì 29 Aprile 2013, presso il Liceo Garofano di Capua alle ore 18.00, prevede
la presenza del Prefetto di Caserta S.E. Carmela Pagano e delle autorità civili
e militari del territorio, per la presentazione del progetto del Peres Center for Peace di Tel Aviv che,
nato per volere del Premio
Nobel per la Pace Simon Peres nel 1996, si adopera con azioni concrete
e con ogni mezzo per la ricerca di un dialogo tra Arabi e Israeliani.
“Il Rotary Club di Capua Antica e Nova –
dice
il presidente Angelo Di Rienzo – con
questa iniziativa, alla presenza del Presidente del Centro Peres Italia Onlus
Daniel Treves e del Direttore Generale del Peres Center for Peace di Tel Aviv
Ido Sharir, vuole sostenere gli sforzi di chi opera fattivamente per la Pace.
La pace è il tema dell’anno rotariano in
corso – prosegue Di Rienzo
- ed il nostro sodalizio vuole dare il giusto rilievo ad un argomento tanto importante
dando anche un segno concreto del proprio impegno umanitario e rotariano
devolvendo un contributo in favore del Centro impegnato a costruire ponti di
pace fra i due popoli”.
Saranno
presentati i progetti più interessanti del Centro Peres per la Pace di Tel Aviv
tra cui spicca quello del Dipartimento di
Medicina che si preoccupa
di aprire le porte degli ospedali israeliani a pazienti palestinesi quando non
vi sono cure o apparecchiature sufficienti sul territorio palestinese.
Il Centro Peres cura i bambini palestinesi negli ospedali
israeliani in casi di medicina di urgenza e di operazioni complesse e dal 2003 ha
prestato le proprie cure ad oltre 1.500 bambini palestinesi negli ospedali
israeliani.
“Un progetto questo - conclude
Angelo Di Rienzo - nobile e ambizioso, concretamente
finalizzato alla costruzione del dialogo tra popolazioni in conflitto, abbracciato
con entusiasmo dal Rotary, sempre attento a tematiche umanitarie e vicino a chi
ha bisogno di curare le ferite non solo del corpo, ma anche dell’anima”.
CASERTA- MOLESTAVA I PASSANTI E I CLIENTI DEL BAR - INTERVIENE LA SQUADRA MOBILE
Nella serata del
24/4/2013, alle ore 21.00 circa, personale della Squadra Volante della Questura
di Caserta, diretta dal V. Questore Agg. dr Riccardo Di Vittorio, nell’ambito
dei quotidiani servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione
dei reati di criminalità diffusa, ha tratto in arresto per resistenza, oltraggio a P.U., lesioni e minacce, tale D’ERRICO Vincenzo, nato a Caserta il 21.4.1979,
residente in Casagiove alla via XXV Aprile n. 2, pluripregiudicato.-
In particolare, alle ore 19:15 circa,
personale dipendente in servizio di Volante veniva inviato in questa via
Catauli, presso l’esercizio “Caffè Nero”
ove era stata segnalata la presenza di una persona che molestava i passanti e
gli avventori del bar.
Giunti sul posto, gli operatori notavano subito una persona che cercava
di aggredire alcuni passanti e che, alla vista della pattuglia, cominciava ad
inveire contro gli stessi operatori e a
dare in escandescenza allorquando gli veniva
richiesto un documento
d’identità.
A nulla valevano i tentativi, posti in essere dagli operatori, di
indurlo alla calma, anzi, al contrario, l’uomo, successivamente identificato
per il D’Errico Vincenzo innanzi citato, si agitava sempre di più, continuando a rivolgere frasi oltraggiose
nei riguardi degli agenti fino a scagliarsi, all’improvviso, contro uno di essi, procurandogli una ferita alla mano dx.
Si rendeva necessario dunque bloccare l’uomo che veniva
ammanettato, ma malgrado ciò, continuava
a dimenarsi e a tentare di colpire a testate gli agenti, procurando lesioni
anche all’altro agente.
Non senza poche difficoltà,
l’uomo veniva condotto presso gli uffici della Questura, ma lungo tutto il
tragitto questi continuava a dimenarsi e a colpire a testate il pannello
divisorio in plexiglass della vettura di servizio, procurandosi ferite alla
fronte.
Per questo motivo si richiedeva l’arrivo di un’ambulanza in Questura,
ma il D’Errico continuava a tenere un
atteggiamento ostile e violento nei confronti del personale operante, che
tentava di colpire con calci e profferendo ogni tipo di insulti e minacce nei suoi
confronti, al punto da rendere impossibile anche al personale sanitario del 118 giunto in Questura, di
potergli prestare le cure necessarie.
Solo un’ora più tardi,
fatta arrivare nuovamente l’ambulanza in Questura, il medico riusciva a
praticare all’arrestato un’ iniezione di sedativo, non senza la fattiva collaborazione degli operatori di
polizia.
Dopo le formalità di rito, il D’Errico, veniva condotto presso la propria abitazione in regime di
arresti domiciliari, come disposto dal P.M. di turno, informato dell’avvenuto arresto, in attesa del giudizio per direttissima, tenutosi nella giornata
di ieri, al termine del quale gli veniva imposto l’obbligo giornaliero di
presentazione presso la Stazione dei Carabinieri di Casagiove.
CARABINIERI IN AZIONE - ORDINANZA DELLA CORTE DI APPELLO PER UN GIOVANE CI CASERTA
1.
Nel primo pomeriggio i carabinieri del Comando
Stazione di Caserta hanno tratto in arresto MALORGIO Augusto, cl. 94 del posto. Allo stesso i militari
dell’Arma hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per inosservanza
degli obblighi imposti con misura cautelare emessa il 26.04.2013 dalla
Corte di Appello di Napoli – Sezione Penale Minorenni. L’arrestato, è stato associato all’ Istituto
Penitenziario Minorile di Airola (BN), per un periodo non superiore a trenta
giorni.
venerdì 26 aprile 2013
CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA
- In Sant’Antimo (NA), i Carabinieri della Stazione di Teverola, attivamente coadiuvati dall’Arma territorialmente competente, hanno arrestato, in esecuzione all’ordinanza di aggravamento della misura cautelare in regime di arresti domiciliari, emessa dal tribunale di Santa Maria Capua
Vetere, Pappadia Luigi, cl. 1968, residente in Teverola e domiciliato in Sant’Antimo, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e violenza sessuale, già sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Teverola. La misura scaturisce da un attività di indagine espletata dai militari dell’Arma, che ha consentito di accertare la presenza del Pappadia all’interno dell’abitazione della coniuge, ubicata in quel comune, dove al predetto era vietato dimorare. L’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari, come disposto dall’A.G..
- In Frignano, i Carabinieri della locale stazione hanno arrestato in flagranza per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, il cittadino rumeno Berbecer Nicu Marian, cl. 1977, domiciliato in Frignano. I militari dell’Arma, su richiesta della centrale operativa sono intervenuti in quel centro ove era stata segnalata una lite in famiglia. Giunti sul posto hanno proceduto ad identificare i presenti e riportare la calma ma, alla vista dei Carabinieri, il Barbece Nicu Marian ha cercato di aggredirli. L’uomo, dopo una breve colluttazione, è stato bloccato e tratto in arresto per poi essere sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo, così come disposto dall’A.G..3,In Aversa, i Carabinieri della locale stazione hanno rintracciato ed arrestato Testa Francesco Antonio, cl. 1993, residente in Lusciano, in ottemperanza all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Napoli, relativa all’espiazione, da parte del giovane, di una pena di anni 3 (tre) di reclusione, per il reato di rapina, commesso in più occasioni nell’anno 2010. L’arrestato è stato, pertanto, tradotto presso l’Istituto Penale per i minorenni di Airola (BN).
3. In
Teverola, i Carabinieri della locale Stazione hanno rintracciato ed
arrestato la pregiudicata del luogo Di
Santo Antonia, cl. 1972, in
ottemperanza all’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di
Santa Maria Capua Vetere, dovendo la stessa espiare la pena di anni
2 (due)
di reclusione, poiché riconosciuta colpevole del reato di
estorsione continuata. La
donna è stata, pertanto, ristretta presso la casa circondariale di
Pozzuoli (NA), a disposizione dell'A.G.
4
In
Aversa, i Carabinieri della locale stazione hanno rintracciato ed
arrestato Testa Francesco
Antonio, cl.
1993, residente in Lusciano, in ottemperanza all’ordine di
carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il
Tribunale per i minorenni di Napoli, relativa all’espiazione, da
parte del giovane, di una pena di anni 3 (tre) di reclusione, per il
reato di rapina, commesso in più occasioni nell’anno 2010.
L’arrestato è stato,
pertanto, tradotto presso l’Istituto Penale per i minorenni di
Airola (BN).