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sabato 27 aprile 2013

“LE VIE PER LA PACE” IL PERES CENTER FOR PEACE DI TEL AVIV nell’ INTERCLUB TRA ROTARY CLUB DI CAPUA ANTICA E NOVA E MADDALONI.


Proseguono le iniziative su tematiche di grande interesse, promosse dal Rotary Club di Capua Antica e Nova presieduto da Angelo Di Rienzo che, insieme al Rotary Club di Maddaloni presieduto da Raffaele Petrone, darà vita ad un Interclub sul tema universale della Pace.
L’incontro di lunedì 29 Aprile 2013, presso il Liceo Garofano di Capua alle ore 18.00, prevede la presenza del Prefetto di Caserta S.E. Carmela Pagano e delle autorità civili e militari del territorio, per la presentazione del progetto del Peres Center for Peace di Tel Aviv che, nato per volere del Premio Nobel per la Pace Simon Peres nel 1996, si adopera con azioni concrete e con ogni mezzo per la ricerca di un dialogo tra Arabi e Israeliani.

“Il Rotary Club di Capua Antica e Nova – dice il presidente Angelo Di Rienzo – con questa iniziativa, alla presenza del Presidente del Centro Peres Italia Onlus Daniel Treves e del Direttore Generale del Peres Center for Peace di Tel Aviv Ido Sharir, vuole sostenere gli sforzi di chi opera fattivamente per la Pace.
La pace è il tema dell’anno rotariano in corso – prosegue Di Rienzo - ed il nostro sodalizio vuole dare il giusto rilievo ad un argomento tanto importante dando anche un segno concreto del proprio impegno umanitario e rotariano devolvendo un contributo in favore del Centro impegnato a costruire ponti di pace fra i due popoli”.
Saranno presentati i progetti più interessanti del Centro Peres per la Pace di Tel Aviv tra cui spicca quello del Dipartimento di Medicina che si preoccupa di aprire le porte degli ospedali israeliani a pazienti palestinesi quando non vi sono cure o apparecchiature sufficienti sul territorio palestinese.
Il Centro Peres cura i bambini palestinesi negli ospedali israeliani in casi di medicina di urgenza e di operazioni complesse e dal 2003 ha prestato le proprie cure ad oltre 1.500 bambini palestinesi negli ospedali israeliani.
“Un progetto questo - conclude Angelo Di Rienzo - nobile e ambizioso, concretamente finalizzato alla costruzione del dialogo tra popolazioni in conflitto, abbracciato con entusiasmo dal Rotary, sempre attento a tematiche umanitarie e vicino a chi ha bisogno di curare le ferite non solo del corpo, ma anche dell’anima”.