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martedì 30 aprile 2013

RAPINA IN GIOELLERIA A MADDALONI - PRESO L'OTTAVO UOMO SI CHIAMA ANTONIO MASTROPIETRO


II consistente ed incessante dispiegamento di forze da parte dei carabinieri delle province di Casetta e Napoli, costantemente coordinati dal Procuratore della Repubblica Corrado Lembo,dal Proc.re Agg. Luigi Gay e dal Sost. Proc.re Carlo Fucci della Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha consentito, nella tarda serata di ieri, di catturare un ottavo componente della pericolosa banda di malviventi, che lo scorso sabato in Maddaloni hanno perpetrato il tentativo di rapina, causando la morte dell'App. Tiziano Della Ratta ed il ferimento del Mar. Ca. Domenico Trombetta. Il provvedimento restrittivo emesso dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per i reati di concorso in rapina, ricettazione e porto d'arma da fuoco clandestina è stato notificato a Mastropietro Antonio, 44enne di Maddaloni, a cui viene contestato il ruolo di basista nel cruento tentativo di rapina, poi sventato dai carabinieri, e di aver fornito le armi alla banda. Questo ulteriore risultato è la naturale conseguenza del lavoro sinergico tra i militari
dell'Arma e l'Autorità Giudiziaria sammaritana, che, sin dal primo momento, sta di fatto portando alla disarticolazione di un gruppo di soggetti, peraltro in buona parte giovanissimi ed incensurati, che nel tragico episodio di Maddaloni hanno evidenziato un notevole spessore criminale, come confermato dalla proditoria azione di fuoco sviluppata, senza esitazione anche in presenza di occasionali clienti della gioielleria, nei confronti dei due valorosi militari, di cui uno caduto nell'adempimento del proprio dovere. Stretto riserbo da parte degli inquirenti sull'ulteriore attività investigativa, che
continua da parte dei numerosi Carabinieri impiegati, sin dalla prima emergenza, in perquisizioni e posti di controllo su diversi obiettivi ed aree sensibili di tuta la regione con particolare riferimento alle province di Caserta e Napoli. Dal lavoro finora svolto emerge, comunque, la forte volontà della Procura e dell'Arma di concludere l'azione investigativa nel più breve tempo possibile, con la cattura di tutti i responsabili, al fine di fornire una doverosa risposta morale da parte dello Stato alla famiglia della
vittima. Intanto pervengono numerose le attestazioni di affettuosa vicinanza ed apprezzamento ai carabinieri da parte di rappresentanti delle istituzioni e cittadini, che nell'Arma, ancora una volta, vedono un riferimento prezioso per la sicurezza della collettività.