Nella serata odierna in Villa Literno (CE), località giardino, via delle Dune, in un campo arato, i carabinieri della Compagnia di Mondragone hanno rinvenuto un’autovettura Ford Fiesta, vecchio modello, con all’interno, adagiato sul sedile posteriore, un corpo carbonizzato in corso di identificazione. Sul posto al momento sono giunti anche i carabinieri della sezione rilievi del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Caserta.
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venerdì 30 maggio 2014
CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA
Alle ore 19.00 circa odierne, i carabinieri della Compagnia di Casal di Principe sono intervenuti in Casal di Principe (CE), Corso Umberto 81, poiché due malviventi, verosimilmente di nazionalità italiana, di cui uno armato di fucile, avevano fatto irruzione all’interno della gioielleria “CORVINO”, e sotto la minaccia dell’arma lunga si erano fatti consegnare, da due dipendenti, diversi monili in oro e brillanti. Durante le fasi della rapina i due dipendenti, un 32enne ed una 29enne, sono stati bloccati con le manette. Nella circostanza l’uomo è stato anche percosso alla testa e al volto tanto che poi è dovuto ricorrere a cure mediche presso l’ospedale di Aversa (CE), dove è giunto trasportato con ambulanzaper “trauma cranico e facciale zigomo dx con ampia ferita lacero contusa”. Allo stato non versa in pericolo di vita. Il danno economico patito dalla gioielleria è da quantificare. Sul posto è giunto anche il personale della sezione rilievi del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Caserta
Santa
Maria Capua Vetere (CE). I carabinieri del locale Comando Arma, nel corso di un
servizio preventivo di controllo del territorio, hanno tratto in arresto in
flagranza del reato di evasione -FRAPPIETRO Mario, cl. 80 del posto. L’uomo,
sottoposto agli arresti domiciliari dal 06 giu 2013 per “detenzione ai fini di
spaccio di sostanza stupefacente”, è stato sorpreso all’esterno della propria
abitazione e, pertanto, arrestato.
Gricignano
d’Aversa (CE). I carabinieri del locale Comando Stazione, hanno dato esecuzione
all'ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di PACIELLO
Antonio cl. 55 di Carinaro (CE). L’uomo è stato condannato ad espiare la pena
residua di reclusione pari a mesi 5 e gg. 28 poiché riconosciuto colpevole di (trasporto
e smaltimento non autorizzato di rifiuti speciali/pericolosi e non), commesso
in Gricignano di Aversa (CE) il 28.03.2011. L’arrestato e' stato tradotto
presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
Marcianise. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del
locale Comando Compagnia hanno dato
esecuzione all'ordinanza di applicazione della custodia cautelare agli
arresti domiciliari emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale
di Napoli Nord nei confronti di VALENTINO Salvatore cl. 79 e di BIONDI Paolo
cl. 73, entrambi di Afragola (NA). I due sono stati ritenuti responsabili del
furto di circa 5 quintali di ferro costituente la recinzione della linea ferrata
TAV, in Gricignano di Aversa perpetrato il 27.05.2014. Gli arrestati sono stati
tradotti presso la propria abitazione di residenza e sottoposti alla misura
cautelare in regime degli arresti domiciliari.
SANTA MARIA CV - Rifiuti, decine di bonifiche lungo strade e aree pubbliche Il sindaco Di Muro: “Arrivano telecamere e controlli severi”
“L’amministrazione comunale continua,
senza sosta, la sua attività in campo ambientale, con bonifiche e rimozioni di
rifiuti. Si tratta di interventi che vengono effettuati sia d’ufficio sia a
seguito di segnalazioni. In tutti i casi le bonifiche rappresentano una spesa
per la collettività ed è anche per questo che è necessario mettere in campo
iniziative e controlli sempre più stringenti per evitare gli sversamenti
abusivi. In questa direzione, per esempio, va l’attivazione del servizio delle
guardie ambientali volontarie”. Sono parole del sindaco Biagio Di Muro, che
commenta così i dati relativi alle bonifiche effettuate nel corso del 2014.
In particolare, il settore tutela
dell’ambiente ha comunicato gli interventi realizzati negli ultimi mesi, come
la bonifica e la rimozione in via Merano e lungo l’area esterna al muro
perimetrale del cimitero. Contestualmente alla bonifica in via Merano, è stata
segnalata al Comune di Macerata Campania la presenza di rifiuti sversati in
aree rientranti nei suoi confini. Un ulteriore prelievo con bonifica è stato effettuato
in via Vicinale Cappabianca – via Elena (Macerata).
L’ufficio, in collaborazione con la
polizia municipale, ha verificato e disposto altri interventi: via San Giovanni
e l’attigua via Croce Santa dei Cappuccini; traversa Cappuccini, località Grattapulci,
via Spartaco e località Staffaro.
Al fine di evitare l’accesso di
malintenzionati in aree tipicamente soggette a sversamenti abusivi, nella
località Grattapulci è stata disposta la limitazione dell’accesso veicolare ai
soli proprietari o coloni, così come in via Spartaco l’accesso è stato limitato
al solo incrocio con il Comune di Capua.
Per quanto riguarda via San Giovanni
(area di competenza della Metrocampania Nord Est, lungo la linea ferroviaria)
sono state effettuate bonifiche complete a cura dell’Eav (che ha anche
provveduto a interdire l’accesso verso via Verdi in aree di sua proprietà, in
aggiunta ad analogo intervento del Comune in via San Giovanni all’altezza del
ponte).
Sul prolungamento di via Fardella
(scarpata di collegamento ferroviario tra Santa Maria Capua Vetere e
Marcianise) è stato eseguito un intervento di bonifica (sollecitato dal settore
tutela ambientale del Comune) a cura di Rfi, che provvederà anche
all’interdizione dell’accesso al fine di evitare ulteriori sversamenti.
Nell’ambito degli interventi di
bonifica sono stati messi in sicurezza alcuni accumuli di amianto, per i quali
è stato disposto lo smaltimento a norma di legge.
Per talune aree, oltre a una
intensificazione dei controlli, è stata disposta l’installazione di telecamere
già acquistate.
Altre bonifiche sono programmate, a
brevissima scadenza, da via Murata a via San Giovanni, via Arbustiello e via
Piro. Per via Camelio, Rfi ha comunicato che provvederà, dopo apposita gara,
alle necessarie rimozioni e bonifiche.
“E’ evidente – conclude il sindaco Di
Muro – che l’amministrazione comunale e gli uffici competenti stanno svolgendo
il loro compito con continuità e determinazione. Bisogna fronteggiare e
perseguire i comportamenti illeciti di coloro che continuano a farsi beffe
delle norme di legge e a sversare abusivamente rifiuti, specialmente lungo le
strade e le aree periferiche. Tali condotte illegali comportano una spesa per
la collettività, a causa dei costi di smaltimento, ma anche perché incidono
pesantemente sulle percentuali di raccolta differenziata: ogni bonifica,
infatti, riduce la quota di differenziata in misura considerevole”.
SANTA MARIA CV - Settimana della disabilità, venerdì 30 maggio in Comune la cerimonia di premiazione delle scuole partecipanti
Il sindaco Biagio Di Muro, l’assessore
Angelina Cuccaro e il presidente del consiglio comunale Dario Mattucci
incontreranno domani (venerdì 30 maggio) alle ore 10, in sala giunta, alunni e
docenti in rappresentanza delle scuole sammaritane.
La cerimonia conclude il percorso
avviato con gli istituti comprensivi della città di Santa Maria Capua Vetere,
che hanno partecipato, lo scorso dicembre, agli eventi promossi
dall’amministrazione comunale in occasione della Settimana per la disabilità.
Saranno consegnati poster e cartoline
che riproducono i disegni realizzati dagli alunni sul tema e l’incontro sarà
anche l’occasione per un augurio di fine anno scolastico.
Le manifestazioni dello scorso dicembre
erano state incentrate su iniziative di grande valore artistico e sociale, con
rappresentazioni teatrali, dimostrazioni di calcio, ginnastica e scherma, un
convegno sulle esperienze locali ed europee in materia di sport e disabilità.
A quest’ultimo appuntamento avevano
presenziato esperti, associazioni, soggetti del terzo settore, operatori
dell’ambito culturale, sportivo e sociale, tra cui l’Acffadir, l’associazione
Arcifelix, il Club Scherma Loyola, la Juvecaserta Basket, le cooperative
Invento e Attivarci, le organizzazioni europee partner del progetto Waves e
l’associazione sportiva Spav-Team dell’Altopiano di Asiago.
GUARDIA DI FINANZA NAPOLI - CORTE DEI CONTI: UN ASSESSORE E DUE DIRIGENTI DELLA REGIONE CONDANNATI A RISARCIRE OLTRE 9 MILIONI DI EURO PER LA MANCATA RISCOSSIONE DI SANZIONI AMBIENTALI.
La Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Campania, accogliendo in toto
le risultanze delle indagini condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di
Finanza di Napoli, ha condannato un ex assessore e due dirigenti della Regione al
risarcimento di un danno erariale per complessivi € 9.081.087,00.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura Regionale della Corte dei Conti per la
Campania, ha riguardato la mancata riscossione delle sanzioni pecuniarie correlate
alla contestazione di violazioni al codice dell’ambiente: le indagini, concluse nel 2012,
avevano rivelato che la Regione Campania aveva lasciato prescrivere 1.023 verbali di
accertamento elevati nel periodo 2002/2005 dagli organismi pubblici preposti ai
controlli in materia ambientale (Carabinieri, ARPAC, AA.SS.LL) nei confronti dei
gestori dei depuratori delle acque reflue e dei titolari di scarichi abusi vi. Era infatti
compito dei competenti uffici regionali provvedere a determinare la misura della
sanzione, con conseguente notifica ai trasgressori della “ordinanza-ingiunzione”.
Nel 2000 la gestione delle attività istruttorie finalizzate alla quantificazione delle
sanzioni pecuniarie, con Delibera della Giunta, era stata affidata ad apposita “Unità
Operativa”, poi soppressa nel 2007, dal Coordinatore pro-tempore del Settore
Ecologia della Regione con proprio provvedimento. La mancata individuazione di una
struttura alternativa all’interno dell’Ente alla quale delegare analoghe funzioni ha
comportato la prescrizione dei citati 1.023 verbali di accertamento elevati nel periodo
2002/2005 e delle relative sanzioni amministrative.
La Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Campania, con sentenza
depositata in data 5 maggio 2014, ha evidenziato la gravità della descritta condotta
omissiva, sottolineando come le sanzioni prescritte fossero destinate al risanamento
ed alla riduzione dell’inquinamento dei corpi idrici, a tutela del diritto fondamentale
della salute.
È stato quindi ritenuto sussistente il danno erariale cagionato alle casse della
Regione Campania per un importo di euro 9.081.087,00. Condannati al risarcimento
sia l’assessore pro-tempore che i due dirigenti. Contestualmente è stata disposta la
trasformazione in pignoramento del sequestro conservativo già eseguito dai militari
del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli nei confronti dei condannati (per un importo
di oltre 2 milioni di euro).
le risultanze delle indagini condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di
Finanza di Napoli, ha condannato un ex assessore e due dirigenti della Regione al
risarcimento di un danno erariale per complessivi € 9.081.087,00.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura Regionale della Corte dei Conti per la
Campania, ha riguardato la mancata riscossione delle sanzioni pecuniarie correlate
alla contestazione di violazioni al codice dell’ambiente: le indagini, concluse nel 2012,
avevano rivelato che la Regione Campania aveva lasciato prescrivere 1.023 verbali di
accertamento elevati nel periodo 2002/2005 dagli organismi pubblici preposti ai
controlli in materia ambientale (Carabinieri, ARPAC, AA.SS.LL) nei confronti dei
gestori dei depuratori delle acque reflue e dei titolari di scarichi abusi vi. Era infatti
compito dei competenti uffici regionali provvedere a determinare la misura della
sanzione, con conseguente notifica ai trasgressori della “ordinanza-ingiunzione”.
Nel 2000 la gestione delle attività istruttorie finalizzate alla quantificazione delle
sanzioni pecuniarie, con Delibera della Giunta, era stata affidata ad apposita “Unità
Operativa”, poi soppressa nel 2007, dal Coordinatore pro-tempore del Settore
Ecologia della Regione con proprio provvedimento. La mancata individuazione di una
struttura alternativa all’interno dell’Ente alla quale delegare analoghe funzioni ha
comportato la prescrizione dei citati 1.023 verbali di accertamento elevati nel periodo
2002/2005 e delle relative sanzioni amministrative.
La Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Campania, con sentenza
depositata in data 5 maggio 2014, ha evidenziato la gravità della descritta condotta
omissiva, sottolineando come le sanzioni prescritte fossero destinate al risanamento
ed alla riduzione dell’inquinamento dei corpi idrici, a tutela del diritto fondamentale
della salute.
È stato quindi ritenuto sussistente il danno erariale cagionato alle casse della
Regione Campania per un importo di euro 9.081.087,00. Condannati al risarcimento
sia l’assessore pro-tempore che i due dirigenti. Contestualmente è stata disposta la
trasformazione in pignoramento del sequestro conservativo già eseguito dai militari
del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli nei confronti dei condannati (per un importo
di oltre 2 milioni di euro).
giovedì 29 maggio 2014
Elezione Presidente della Scuola di Medicina della S.U.N. - eletto il prof. Canonico
Il 28
maggio si sono svolte le votazioni per l’elezione del Presidente della Scuola
di Medicina della Seconda Università degli Studi di Napoli per il triennio
2014-15/2016-17.
A votare sono stati i
componenti del Consiglio, espressione del corpo docente e studentesco della ex
Facoltà di Medicina e Chirurgia, confluiti oggi, alla luce della Legge di
riforma del Sistema Universitario, nei 9 Dipartimenti Universitari di Area Medica,
che avranno nella neonata Scuola una struttura di coordinamento e di indirizzo.
Il professor Silvestro
Canonico, Ordinario di Chirurgia Generale, ha ottenuto un ampio consenso
riportando il 70% delle preferenze e risultando così eletto in prima convocazione.
Tale risultato è stato accolto dal professore medesimo con grande emozione e
soddisfazione:
“Desidero
ringraziare - ha affermato il prof. Canonico subito dopo il voto -tutti i Colleghi
ed i componenti del Consiglio della Scuola che con il loro voto hanno concorso
in maniera decisiva alla mia elezione.
Un
ringraziamento particolare lo rivolgo al professor Giuseppe Paolisso, Preside
uscente e candidato alla carica di Rettore della SUN, che sostenendo sin
dall’inizio la mia candidatura ha apportato un contributo determinante al perseguimento
di tale prestigioso risultato.
Auspico
che questo possa essere l’inizio di un percorso di rinnovamento volto a
supportare la crescita e lo sviluppo non solo dell’Area Medica ma di tutto il nostro
Ateneo”.
mercoledì 28 maggio 2014
CASERTA - SI RIAPRE IL CASO PORFIDIA - LA PROCURA FIRMA IL DECRETO DI ISPEZIONE
Era il
07.05.1990 quando Pasqualino PORFIDIA, di appena 8 anni, è scomparso. Il
piccolo fu visto l'ultima volta intorno alle 11.30 nel quartiere di San Giuliano,
dove viveva con la famiglia, mentre era seduto su una panchina. Da quel giorno di lui più nessuna traccia.
Adesso, a distanza di 24 anni dalla sua scomparsa, si torna ad indagare.
Infatti, da questa mattina, a seguito della riapertura del caso da parte del
GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, i Carabinieri della Compagnia di
Marcianise, nel corso dell’esecuzionedel
Decreto di Ispezione dei Luoghi emesso dalla locale Procura della Repubblica
sono stati oggi rinvenuti alcuni capi di abbigliamento e frammenti ossei sui
quali sono in corso accertamenti.
I carabinieri del nucleo
operativo e radiomobile della compagnia di marcianise, hanno denunciato in
stato di liberta’ d. M. Cl. ‘75, senegalese.
Il cittadino extracomunitario e’
stato deferito in seguito alla denuncia sporta da un automobilista italiano che
ha richiesto l’intervento dei carabinieri in quanto, poco prima, aveva avuto
una discussione con il d., per questioni inerenti alla inopportuna insistenza di quest’ultimo a lavare il
parabrezza del veicolo in uso all’italiano.
Nel volgere di poco tempo, l’extracomunitario
avrebbe sferrato un pugno al volto dell’uomo, mentre un suo connazionale
avrebbe sputato al volto della moglie del denunciante dileguandosi subito dopo.
A seguito dell’intervento dei
militari del nucleo operativo e radiomobile il denunciante indicava ai
carabinieri l’autore dell’aggressione che veniva successivamente accompagnato
in caserma.
Negli ultimi 15 giorni, sono 5 i
cittadini stranieri denunciati dai carabinieri per comportamenti molesti nei
confronti di automobilisti sul viale carlo iii. Il luogo teatro degli eventi si
individua spesso nell’incrocio semaforico presente all’altezza del c.d. rotonda
di san nicola. Lo scorso 16 maggio, uno
di loro e’ anche stato tratto in arresto.
In Francolise (CE), frazione Sant’Andrea del Pizzone, via Roma,i
Carabinieri della stazione di Carinola hanno arrestatoPapa Giovanni,cl.1988,
del luogo, poichè resosi responsabile reato di detenzione e spaccio di sostanze
stupefacenti. Nella circostanza, i militari dell’Armahanno bloccato l’uomo mentre
cedeva sostanza stupefacente ad un tossicodipendente del luogo. Nel corso della
perquisizione personale e domiciliare sono stati rinvenuti e sequestrati:
-
complessivi
grammi 35(trentacinque) sostanza stupefacente tipo hashish (;)
-
nr.
4 (quattro) piante di marijuana (;)
-
nr.
1 (uno) bilancino digitale di precisione (;)
-
nr.
2 (due) pistole giocattolo prive di tappo rosso (;)
-
nr.
50 (cinquanta) colpi a salve marca “fiocchi” cal. 8 (.)
L’arrestato, pertanto,
è stato tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere a
disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Piano regionale di controllo sulla mozzarella, interrogazione urgente di Consoli.
Ennesimo appello al presidente Caldoro:
“Vanno rispettate le leggi vigenti”
“Alla luce anche dei recenti casi di
adulterazione, assurti alla massima visibilità nazionale ed internazionale ed
oggetto di importanti inchieste giudiziarie, è necessario che la giunta Caldoro
approvi, con la massima urgenza, un ‘piano regionale dei controlli’ sulla
mozzarella di bufala dop e su quella non-dop, a tutela sia dei consumatori che
dei produttori di filiera. Controlli che impedirebbero, pertanto, il
perpetrarsi di un eventuale comportamento omissivo da parte della Regione
Campania e delle Asl competenti territorialmente”. Il vice presidente della
Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale, l’onorevole Angelo
Consoli, ancora una volta torna sulla vicenda, in virtù della mancata
applicazione delle leggi regionali (n°3 del 2005 e n° 15 del 2002), e lo fa
depositando un’interrogazione urgente, da discutere durante la prossima seduta
di question time, indirizzata allo stesso presidente della giunta regionale,
onorevole Stefano Caldoro. “L’adozione di un piano regionale dei controlli –
argomenta l’onorevole Consoli – da un lato consentirebbe il monitoraggio e la
verifica del latte e della cagliata bovina e bufalina di provenienza estera,
immessi nei caseifici che producono mozzarella di bufala dop e non-dop, e,
dall’altro, darebbe il la a controlli crociati tra il latte di bufala prodotto
nelle stalle e la mozzarella di bufala trasformata e correlata alla reale resa
quantitativa”. Ma è soprattutto sulle frodi di commercio che il consigliere
regionale, espressione dell’Udc, si sofferma, giacché la Regione Campania
dovrebbe prevedere sanzioni aggiuntive a quelle già previste in ambito nazionale,
combattendo concretamente le illiceità ed i comportamenti sleali
quotidianamente inferiti a danno dei consumatori, oltre che degli allevatori di
bufale e dei caseifici che rispettano la normativa di riferimento per la
produzione della mozzarella di bufala. “Tutto ciò premesso, - termina
l’interrogazione di Consoli - si chiede di sapere se il presidente e la giunta
regionale intendano approvare il ‘piano regionale dei controlli sulla
mozzarella ed i derivati del latte di bufala’, così come imposto dalle leggi
regionali vigenti che disciplinano, tra l’altro, i controlli da effettuarsi da
parte dei servizi veterinari delle Aziende Sanitarie Locali tenuti a prelevare,
annualmente, per ogni azienda di trasformazione, un campione di prodotto
derivato da latte di bufala per analisi morfologiche, chimico-fisiche e
microbiologiche”.
DROGA SULL'ASSE CASTELVOLTURNO NIGERIA - GHANA - I CARABINIERI FERMANO 20 PERSONE
I Carabinieri della Compagnia di Mondragone, coordinati dalla D.D.A. di Napoli,
hanno eseguito nelle provincie di Caserta, Napoli, Firenze, Trento
e Brescia un’ordinanza
di custodia cautelare in carcere nei confronti di numerosi indagati, ritenuti
responsabili, a
vario titolo, di associazione
per delinquere armata finalizzata altraffico internazionale di sostanze stupefacenti, alcommercio
di monete contraffatte, porto
e detenzione di armi.
L’operazione ha consentito di disarticolare il sodalizio criminale che aveva base
logistica in Castel Volturno (CE) ed operava anche in Nigeria, Ghana, Spagna,
Olanda, Belgio e Portogallo.
QUESTI I NOMI DEI FERMATI
1. ABASS MOHAMMED , GHANA cl.1967,IN ATTO DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE BELLIZZI IRPINO (AV);
2. ADU ERNEST, GHANA cl.1969, IN ATTO DETENUTO PRESSO CASA RECLUSIONE SANT’ANGELO DEI LOMBARDI (AV);
3. ARCHER THERESA, GHANA cl.1972, IN ATTO DETENUTA PRESSO CASA CIRCONDARIALE FEMMINILE POZZUOLI (NA);
4. CHIKODI SUNNY NWAOGU, NIGERIA cl.1970, IN ATTO DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE ARIANO IRPINO (AV);
5. KLIDI TAREK, TUNISIA cl.1984, IN ATTO DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE SALERNO;
6. MOHAMMED IDRISS,TOGO cl.1989, IN ATTO DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE SALERNO;
7. MORGAN EL JACK, GHANA cl.1970, IN ATTO DETENUTO PRESSO CASA RECLUSIONE “IS ARENAS” DI ARBUS (CA);
8. OKORO MICHAEL ONYEDIKACHI, NIGERIA cl. 1968, IN ATTO DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE SANTA MARIA CAPUA VETERE (CE);
9. SARPONG ISAAC KUMAMKUMA, GHANA cl.1980, IN ATTO DETENUTO PRESSO CASA RECLUSIONE SANT’ANGELO DEI LOMBARDI (AV);
10.NETTEY DANIEL,SIERRA LEONE cl.1968, IN ATTO DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE BELLIZZI IRPINO (AV);
11.EL HADADI MOHAMMED, MAROCCO cl.1966, RESIDENTE FRIGNANO (CE),)GIÀ SOTTOPOSTO ARRESTI DOMICILIARI ;
12.CAVADA MONICA, MILANO cl.1970, RESIDENTE CAVALESE (TN);
13.ESPOSITO CIRO, cl.1951, DI FATTO DOMICILIATO GIUGLIANO IN CAMPANIA (NA);
14. PESCE SANDRO, cl.1950, RESIDENTE FIRENZE;
15.BOATENG JOHN KWASI, GHANA cl.1963, RESIDENTE NUVOLERA (BS);
16.KUSON YAWSON, GHANA cl.1968, DOMICILIATO CASTEL VOLTURNO (CE);
17.OMUSI JOYCE, NIGERIA cl.1969, RESIDENTE GIUGLIANO IN CAMPANIA (NA);
18.OSEI TUTUPATRICK, GHANA cl.1972, RESIDENTE NAPOLI;
19.TEDDY WILLIAM,GHANA cl.1980, RESIDENTE NAPOLI;
20.WILLIAMS ORA, LIBERIA cl.1975, DOMICILIATO GIUGLIANO IN CAMPANIA (NA).
martedì 27 maggio 2014
SANTA MARIA CV - L’augurio delle Associazioni all’Onorevole Mamma Camilla Sgambato
“Sono fiduciosa per il lavoro che
saprà svolgere egregiamente,sia per il partito, ma soprattutto per la nostra
amata terra che ha bisogno di normalizzazione, di fiducia, di abbattimento di
pregiudizi e di messaggi chiari”.
Era
il dicembre del 2013, all’indomani dell’affermazione di Pina Picierno come
deputata nelle liste del PD.
A scrivere queste
parole era la penna di Camilla Sgambato che formulava alla neo eletta teanese i
migliori auguri in vista della nuova legislatura.
Dopo cinque mesi
giunge oggi il passaggio del testimone.
In occasione delle
elezioni europee del 25 maggio, infatti, Pina Picierno ottiene il maggior
numero di voti come capolista del Pd nella circoscrizione Sud e ‘spinge’ Camilla Sgambato alla Camera dei
Deputati, giacché prima dei non eletti nelle elezioni politiche del 2013.
Come
associazioni-sentinella presenti sul territorio sammaritano, facciamo i nostri
migliori auguri alla prof.ssa Sgambato per l’impegnativo e prestigioso compito
politico e amministrativo che si accinge ad affrontare, auspicando che vengano
onorati tutti gli impegni presi pubblicamente in campagna elettorale a sostegno
di quel circuito virtuoso per la ripresa dell’economia del territorio. Come lei
stessa ha dichiarato, si tratta di un’opportunità da sfruttare per una città
sempre sotto continue influenze di quei trasversalistioccasionali a caccia di
visibilità interessata, i quali, in barba ai basilari principi dell’etica e
della dignità politica, sanno solo presentarsi quando c’è da esigere e da
raccogliere al momento opportuno.
Affidiamo, pertanto, un accorato
appello ai consiglieri comunali, al Sindaco Di Muro che si è sempre battuto
contro la piaga delle speculazioni dei casalesi, agli assessori e, dunque,
anche all’Onorevole Camilla Sgambato ad assumere un
atteggiamento propositivo contro le grandi criticità che assillano la nostra
comunità: il commercio, la disoccupazione, la cementificazione selvaggia, lo
smembramento delle sedi giudiziarie,nonché l’isolamento politico del governo
centrale e regionale. E’ importante, inoltre, che ci si attivi soprattutto per ottenere
finalmente il rimborso di quei dieci milioni di euro che il Ministero di Grazia
e Giustizia deve alla città di Santa Maria Capua Vetereper le spese anticipate di
manutenzione e mantenimento del Tribunale.
Per parte nostra faremo tutto quanto
potremo per continuare quell’opera di stimolo e di proposta che già da molti anni
contraddistingue il nostro rapporto con l’Amministrazione Comunale.
“La nostra città non può più
sopportare accostamenti che cristallizzino il binomio sud - criminalità,
togliendole speranza e futuro. Se è vero che le parole sono il pensiero,
legalità non va declinata con sud, ma con Paese nel suo insieme, e sud va
insieme con lavoro, risorse, creatività, cultura. Lottiamo per il superamento
degli slogan terra di Gomorra, terra dei fuochi e riprendiamoci, con orgoglio e
a testa alta, tutto ciò che abbiamo perso”.
Alcuni mesi
sono passati da quelle poche righe scritte dall’Onorevole Sgambato, ancora
attuali e imminenti sono le urgenze e gli auspici che riflettono il bisogno di
tutta la nostra comunità.
Nel rinnovare le nostre felicitazioni per
il successo conseguito, formuliamo dunque - nell'interesse di tutti noi e della
nostra Città - i migliori auguri di buon lavoro.
Il presidente delle Associazioni
lunedì 26 maggio 2014
ELEZIONI EUROPEE 2014 - CARO RENZI..........., VIENI A SANTA MARIA CAPUA VETERE A CONOSCERE IL CESARE SAMMARITANO !!!!
Nessuno poteva mai immaginare che il risultato pieno del Partito
Democratico in provincia di Caserta , ma soprattutto a Santa Maria Capua Vetere
potesse avere un balzo in avanti
raddoppiando addirittura i voti ricevuti nel 2009, ne erano 2347, e triplicandoli nel 2011, ne erano 1808. Da un rapido excursus, dei risultati
domenicali per elezioni europee e quelli registrati negli anni addietro , visto
che nessuno lo ha fatto , il risultato elettorale concretizzato su un 49,12 per cento dell’elettorato
in città, è frutto di un accordo fortificato
per lo più da persone che masticano politica da oltre quarant'anni . “ Il male minore” – così come lo
definiva un Cesare sammaritano , che non è il Giulio Cesare romano, che ha salvato anche “il soldato Rayn” in tempi di tanta confusione
e arrivismo mediatico, si è trasformato in “un bene che ha fatto bene alla città”
, poiché mai fino ad ora il partito democratico ha avuto tanto successo negli
ultimi quattro anni . Ancora una volta il Cesare sammaritano ha avuto ragione
sugli equilibri politici che si sono venuti a creare per salvaguardare il bene
della città tanto è che il raddoppio e la triplicazione dei voti del Pd a Santa
Maria Capua Vetere, ha fortificato ancor di più un partito che mai fino ad ora aveva avuto
tanta credibilità . Così Santa Maria Capua Vetere assapora, come negli anni
passati, un po’ di Europa con i candidati vincenti
del Pd che corrispondono ai nomi di,
Pina Picierno votata con 1739 voti, Gianni Pittella che nella città del foro ha preso
649 voti, Nicola Caputo che ha preso 398 voti , ma anche Andrea Cozzolino che ne ha preso 269 voti e Giosi Ferrandino
con 273 voti , tutti entrati per uno
scranno al Parlamento Europeo, apre anche
l’effetto Picierno, poiché se l’onorevole opterà per per Bruxelles , allora al
posto suo entrerà la professoressa Camilla Sgambato, che avrà il compito più
arduo, il controllo del vasto territorio dell’Appia da Santa Maria Capua vetere a
Santa Maria a Vico di cui è originaria . E’ proprio vero che la città del foro
è un pozzo di San Patrizio!!!
CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA
In San Marcellino i Carabinieri della stazione di
Trentola Ducenta, al termine di una breve ma intensa attività di indagine, hanno
localizzato ed arrestato il cittadino tunisino SaidaniMehdi, cl.
1984, destinatario di due ordinanze di custodia cautelare in carcere,
emesse dal Tribunale di Perugia - ufficio G.I.P., per i reati di detenzione ai
fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed associazione finalizzata al
traffico illecito di sostanze stupefacenti, commessi in Perugia dal 2008 al marzo
del 2013. L’uomo è stato associato presso la casa circondariale di Santa
Maria Capua Vetere.
Valle di Maddaloni (CE). Presso la comunità terapeutica “Leo
Onlus” i carabinieri del locale Comando
Stazione hanno tratto in arresto RIANNA Antonio, cl. 82 di Napoli,
in atto sottoposto al regime degli arresti domiciliari; ALBINO Moreno,
cl. 85 di Pozzuoli (NA), in atto sottoposto alla misura dell’ affidamento in
prova e MOCCIA Salvatore, cl. 81, di
Villaricca (NA), in atto sottoposto alla misura dell’affidamento in prova, in
esecuzione delle ordinanze di sostituzione della predette misure con la
custodia cautelare in carcere emesse per RIANNA dall’ufficio del GIP –del Tribunale di Napoli, mentre per
ALBINO e MOCCIA dall’ufficio GIP del
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. I
provvedimenti sono scaturiti a seguito di attività informativa espletata dai
militari dell’arma dalla quale sono emerse gravi inosservanze alle prescrizioni
imposte dal regime cui erano sottoposti. Gli
arrestati, espletate formalità di rito, sono stati associati presso la
casa circondariale di Santa Maria Capua
Vetere (CE).
INCIDENTE SULLA 7 BIS NOLA VILLA LITERNO - C'E' UN CADAVERE CARBONIZZATO
Sulla ss 7 bis Nola Villa Literno
all’altezza dello svincolo di Frignano(CE), alle ore 03.50
odierne si è verificato un incidente
stradale mortale . Le auto coinvolte sono 4, 3 sono i feriti e 2 i
cadaveri di cui uno carbonizzato. Entrambe le vittime sono in corso di
identificazione. Sul posto i Carabinieri della stazione di Frignano, coadiuvati
dalla sezione radiomobile del Reparto Territoriale di Aversa
Reggia di Caserta 28 29 maggio.Workshop la comunicazione non verbale e il linguaggio del corpo.Profili criminologici e psicosomatici.
Nella
meravigliosa cornice della Reggia
Vanvitelliana, e presto in molte altre città italiane,nei giorni 28 e 29
maggio, con relatori d’eccezioni, si terrà un importante workshop esperienziale,
“il linguaggio del corpo e la
comunicazione non verbale. Aspetti criminologici e psicosomatici.
L’Osservatorio
Giuridico Italiano,L’Accademia Italiana di Scienze Forensi in collaborazione
con la Scuola specialisti dell‘Aeronautica
Militare,stanno promuovendo un progetto ad ampio respiro che vede
impegnati,giuristi, psicologi,psichiatri,consulenti ed esperti del settore,al
fine di trasmettere i principali erudimenti in merito alle potenzialità della
comunicazione non verbale e della decodifica del linguaggio del corpo.
L’uomo comunica solo per il 35%
attraverso l’uso delle parola,tutto il resto è,non verbale. Attraverso
lo studio della psicosomatica e del linguaggio del corpo è possibile, non solo
riuscire a comprendere meglio se stessi, ma anche interagire con il proprio
interlocutore. Decodificare il simbolismo racchiuso in un gesto, nell'uso di un
colore in luogo di un altro o semplicemente comprendere le informazioni
nascoste dietro “i segni del corpo” ,può divenire un'esperienza conoscitiva sia
personale che professionale. Il corpo ha un suo
linguaggio, ha una sua gestualità, somatizza esperienze e vissuti e
decodificare i segnali che emergono o si sostanziano su di esso,diviene un
elemento utile e prezioso,da applicare in molti campi. Anche le manifestazioni violente ed aggressive hanno una
loro decodifica .Un' azione lesiva in una data area del corpo in luogo di
un'altra, così' come pure l'uso di un determinato strumento lesivo, assume una
sua importanza ed una grande differenza. Non è solo frutto del caso ,ma di un
inconscio molto più consapevole di ciò che si pensa. Un attento osservatore,
munito di utili strumenti di decodifica, sarà in grado di comprendere le
dinamiche di un dato fenomeno.
Fra i relatori
il Prof.Alessandro Meluzzi,noto psichiatra; l‘Avv.Tiziana Barrella,Responsabile
Scientifico dell’Osservatorio Giuridico Italiano ed esperta in decodifica dei
segni del corpo, il Prof.Giovanni Presta,Presidente della Commissione Vigilanza
per le strutture socio sanitarie,Il Prof.Vincenzo Mastronardi, psichatra
criminologo ed ordinario della Sapienza Università di Roma,la Dott,ssa
Cinzia Gimelli,psicologa forense e membro dell’Accademia Italiana di Sciense
Forensi; il Dott.Matteo Appoloni,criminologo, il Dott.Francesco di Fant,esperto
il linguaggio del corpo.
GDF NAPOLI SEQUESTRO PER EVASIONE FISCALE A XSANT'ANTIMO
Nella mattinata odierna, all’esito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura
della Repubblica di Napoli Nord, militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia
di Finanza di Napoli, con la collaborazione di altri reparti del Corpo operanti sul
territorio nazionale, hanno dato esecuzione a una ordinanza emessa dal GIP presso il
Tribunale di Napoli Nord, che ha disposto il sequestro preventivo “per equivalente” di
beni mobili e immobili, quote sociali, nonché denaro e altre liquidità nella disponibilità
dell’indagato CESARO Aniello, fino a concorrenza della somma di euro 4.285.398,45.
L’attività investigativa in questione trae origine dall’esito di una verifica fiscale
eseguita nei confronti della società di costruzioni - con sede legale e amministrativa in
Sant’Antimo (NA) - di cui il CESARO è rappresentante legale.
In particolare, durante tale attività ispettiva svolta dal Nucleo di Polizia Tributaria
partenopeo sono emerse le seguenti ipotesi di reato:
dichiarazione infedele relativamente agli anni d’imposta 2008 - 2011, per l’omessa
indicazione nelle rispettive dichiarazioni annuali di ricavi, nonché per la deduzione
di costi indeducibili.
I ricavi non dichiarati scaturivano prevalentemente da sopravvenienze attive non
contabilizzate e da interessi attivi (non rilevati) per finanziamenti erogati a società
partecipate.
Gli elementi passivi fittizi, invece, erano costituiti da costi di ingente importo relativi,
in gran parte, a consulenze, lavori edili e prestazioni di servizi da terzi, in relazione
ai quali la società verificata non è stata in grado di esibire le pertinenti fatture e/o
altra documentazione giustificativa;
emissione, nell’anno 2011, di una fattura per operazioni inesistenti per euro
400.000 + IVA (pari a euro 80.000) a favore di un’altra società di diagnostica
appartenente al “Gruppo Cesaro”, anch’essa con sede in Sant’Antimo (NA).
Tale fattura documentava lavori di ristrutturazione, che sarebbero avvenuti nel
2010 presso il predetto centro medico, ma che in realtà, secondo gli
approfondimenti dei verificatori, non risultano essere mai stati eseguiti.
della Repubblica di Napoli Nord, militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia
di Finanza di Napoli, con la collaborazione di altri reparti del Corpo operanti sul
territorio nazionale, hanno dato esecuzione a una ordinanza emessa dal GIP presso il
Tribunale di Napoli Nord, che ha disposto il sequestro preventivo “per equivalente” di
beni mobili e immobili, quote sociali, nonché denaro e altre liquidità nella disponibilità
dell’indagato CESARO Aniello, fino a concorrenza della somma di euro 4.285.398,45.
L’attività investigativa in questione trae origine dall’esito di una verifica fiscale
eseguita nei confronti della società di costruzioni - con sede legale e amministrativa in
Sant’Antimo (NA) - di cui il CESARO è rappresentante legale.
In particolare, durante tale attività ispettiva svolta dal Nucleo di Polizia Tributaria
partenopeo sono emerse le seguenti ipotesi di reato:
dichiarazione infedele relativamente agli anni d’imposta 2008 - 2011, per l’omessa
indicazione nelle rispettive dichiarazioni annuali di ricavi, nonché per la deduzione
di costi indeducibili.
I ricavi non dichiarati scaturivano prevalentemente da sopravvenienze attive non
contabilizzate e da interessi attivi (non rilevati) per finanziamenti erogati a società
partecipate.
Gli elementi passivi fittizi, invece, erano costituiti da costi di ingente importo relativi,
in gran parte, a consulenze, lavori edili e prestazioni di servizi da terzi, in relazione
ai quali la società verificata non è stata in grado di esibire le pertinenti fatture e/o
altra documentazione giustificativa;
emissione, nell’anno 2011, di una fattura per operazioni inesistenti per euro
400.000 + IVA (pari a euro 80.000) a favore di un’altra società di diagnostica
appartenente al “Gruppo Cesaro”, anch’essa con sede in Sant’Antimo (NA).
Tale fattura documentava lavori di ristrutturazione, che sarebbero avvenuti nel
2010 presso il predetto centro medico, ma che in realtà, secondo gli
approfondimenti dei verificatori, non risultano essere mai stati eseguiti.
6 MILIONI DI EURO SPARITI DALLE CASSE DELL’ESERCITO - CARABINIERI E GUARDIA DI FINANZA DI ROMA ESEGUONO 3 ARRESTI NEL NAPOLETANO.
ROMA – Una colossale distrazione di fondi dalle casse dell’Esercito Italiano, scoperta
dagli stessi responsabili del Centro Amministrativo dell’Esercito e immediatamente
denunciata ai Carabinieri, ha portato all’arresto, questa mattina, di 3 persone e alla
segnalazione di altri 44 soggetti alle Procure Militare e Ordinaria, per i reati di peculato
militare, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita, nell’ambito di
un’indagine svolta congiuntamente da Guardia di Finanza e Carabinieri della Capitale,
sotto la direzione ed il coordinamento del dott. Roberto Felici, sostituto Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale di Roma. Destinatari delle misure cautelari dell’Autorità
Giudiziaria romana sono un commercialista, un imprenditore e un pensionato campani.
L’attività di Carabinieri e Guardia di Finanza di Roma ha consentito di portare alla luce un
vasto sistema fraudolento che, in virtù dell’infedeltà di un maresciallo dell’esercito, già
rimosso e sospeso dal suo incarico dallo stesso Esercito e la cui posizione è attualmente al
vaglio dalla Procura Militare di Roma, e di una fitta rete di collegamenti, ideati ed attuati
da un commercialista, ha portato alla distrazione di circa € 6.000.000,00, finiti su conti
correnti di decine di soggetti compiacenti, residenti perlopiù nella provincia di Napoli.
L’operazione è l’epilogo di una articolata attività investigativa condotta, sul territorio
nazionale, in sinergia dai militari del I Gruppo della Guardia di Finanza di Roma e della
Compagnia dei Carabinieri di Roma Piazza Dante che, attraverso la minuziosa analisi di
copiosa documentazione bancaria, intercettazioni telefoniche, indagini patrimoniali e
assunzione di informazioni testimoniali da decine di soggetti a vario titolo coinvolti, ha
consentito di ricostruire tutti i flussi finanziari creati, accertando così la sussistenza di una
radicata struttura delinquenziale ramificata soprattutto in territorio campano. Lo schema
fraudolento prevedeva il coinvolgimento - con ruoli principali - di un commercialista, di
un Luogotenente dell’Esercito e di due soggetti incaricati di reperire altre persone disposte
ad occultare le somme illegalmente sottratte, facendole transitare dai propri conti correnti,
per poi prelevarle in contanti e restituirle agli organizzatori del sistema, non prima di
averne trattenuto una piccola parte per l’opera fornita. Il vasto intrigo finanziario è venuto
alla luce proprio grazie all’intervento dell’Ente militare che, ravvisando alcuni ammanchi
nelle operazioni patrimoniali, ha subito denunciato l’anomalia ai Carabinieri di zona,
permettendo l’avvio delle indagini.
In base a quanto appurato dagli investigatori, il militare, approfittando del suo incarico di
cassiere del Centro Amministrativo dell’Esercito Italiano, nel periodo dal 2010 al 2013,
attraverso una serie di artifici e raggiri, era riuscito ad appropriarsi di circa € 6.000.000,00,
sottraendoli dal conto corrente dal quale venivano effettuati i bonifici per gli stipendi al
personale, e facendoli confluire, sotto la regia del professionista, su 44 conti correnti
intestati a decine di persone compiacenti, nella maggior parte dei casi “reclutate” nella
provincia di Napoli.
dagli stessi responsabili del Centro Amministrativo dell’Esercito e immediatamente
denunciata ai Carabinieri, ha portato all’arresto, questa mattina, di 3 persone e alla
segnalazione di altri 44 soggetti alle Procure Militare e Ordinaria, per i reati di peculato
militare, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita, nell’ambito di
un’indagine svolta congiuntamente da Guardia di Finanza e Carabinieri della Capitale,
sotto la direzione ed il coordinamento del dott. Roberto Felici, sostituto Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale di Roma. Destinatari delle misure cautelari dell’Autorità
Giudiziaria romana sono un commercialista, un imprenditore e un pensionato campani.
L’attività di Carabinieri e Guardia di Finanza di Roma ha consentito di portare alla luce un
vasto sistema fraudolento che, in virtù dell’infedeltà di un maresciallo dell’esercito, già
rimosso e sospeso dal suo incarico dallo stesso Esercito e la cui posizione è attualmente al
vaglio dalla Procura Militare di Roma, e di una fitta rete di collegamenti, ideati ed attuati
da un commercialista, ha portato alla distrazione di circa € 6.000.000,00, finiti su conti
correnti di decine di soggetti compiacenti, residenti perlopiù nella provincia di Napoli.
L’operazione è l’epilogo di una articolata attività investigativa condotta, sul territorio
nazionale, in sinergia dai militari del I Gruppo della Guardia di Finanza di Roma e della
Compagnia dei Carabinieri di Roma Piazza Dante che, attraverso la minuziosa analisi di
copiosa documentazione bancaria, intercettazioni telefoniche, indagini patrimoniali e
assunzione di informazioni testimoniali da decine di soggetti a vario titolo coinvolti, ha
consentito di ricostruire tutti i flussi finanziari creati, accertando così la sussistenza di una
radicata struttura delinquenziale ramificata soprattutto in territorio campano. Lo schema
fraudolento prevedeva il coinvolgimento - con ruoli principali - di un commercialista, di
un Luogotenente dell’Esercito e di due soggetti incaricati di reperire altre persone disposte
ad occultare le somme illegalmente sottratte, facendole transitare dai propri conti correnti,
per poi prelevarle in contanti e restituirle agli organizzatori del sistema, non prima di
averne trattenuto una piccola parte per l’opera fornita. Il vasto intrigo finanziario è venuto
alla luce proprio grazie all’intervento dell’Ente militare che, ravvisando alcuni ammanchi
nelle operazioni patrimoniali, ha subito denunciato l’anomalia ai Carabinieri di zona,
permettendo l’avvio delle indagini.
In base a quanto appurato dagli investigatori, il militare, approfittando del suo incarico di
cassiere del Centro Amministrativo dell’Esercito Italiano, nel periodo dal 2010 al 2013,
attraverso una serie di artifici e raggiri, era riuscito ad appropriarsi di circa € 6.000.000,00,
sottraendoli dal conto corrente dal quale venivano effettuati i bonifici per gli stipendi al
personale, e facendoli confluire, sotto la regia del professionista, su 44 conti correnti
intestati a decine di persone compiacenti, nella maggior parte dei casi “reclutate” nella
provincia di Napoli.
FERRARA -.ORDINANZA PER DUE DIRETTORI DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE
Arrestati due responsabili di distrazione di fondi del Ministero dell’Ambiente
Il Nucleo di Polizia Tributaria della G. di F. di Ferrara ha eseguito due ordinanze di custodia
cautelare domiciliare richieste da questo Ufficio al Tribunale di Ferrara nei confronti di due
soggetti ritenuti responsabili, in concorso, di peculato ai danni del Ministero dell’Ambiente.
Si tratta di Corrado CLINI, direttore generale del Ministero dell’Ambiente e Augusto Calore
PRETNER, indagati per aver distratto una somma pari a 3,4 milioni di euro relativa a un
finanziamento di complessivi 54 milioni di euro destinati dal Ministero dell’Ambiente al
finanziamento di un progetto denominato New Eden, volto alla protezione e preservazione
dell’ambiente e delle risorse idriche, da realizzarsi in Iraq e finanziato con il sostegno
internazionale.
Le indagini hanno preso le mosse dall’individuazione di un flusso di false fatturazioni provenienti
da una società olandese a favore di uno studio d’ingegneria ferrarese, Med Ingegneria S.r.l.,
aderente ad un consorzio, Nature Iraq - cui partecipavano lo Studio Galli Ingegneria S.r.l. di
Padova (di cui PRETNER è socio) e Iraq Foundation, con sede negli Stati Uniti - attivo nel
progetto New Eden.
Una prima fase delle indagini, che ha visto la collaborazione di Eurojust - l’organismo con sede a
l’Aja (NL) con lo scopo di sostenere e rafforzare il coordinamento e la cooperazione tra autorità
nazionali nella lotta contro le forme gravi di criminalità transnazionale che interessano l’UE - e
della polizia tributaria olandese (FIOD di Harlem), si era conclusa lo scorso luglio con la
contestazione, da parte delle Fiamme Gialle ferraresi di rilievi connessi all’utilizzo di fatture per
operazioni inesistenti per 1,5 milioni di euro, con l’iscrizione di cinque indagati per frode fiscale e
con il sequestro per equivalente di beni per 330.000 euro disposto dal G.I.P. del Tribunale di
Ferrara su richiesta di questo Ufficio.
Il successivo sviluppo dell’attività investigativa, coordinata da questa Procura ed eseguita dalla
Guardia di Finanza di Ferrara, ha visto il disvelamento di un sistema illecito, volto a trasferire a
favore degli arrestati - fra il settembre 2007 e il gennaio 2011 - parte delle somme messe a
disposizione di Nature Iraq dal Ministero dell’Ambiente italiano per la realizzazione del progetto
New Eden.
L’illecita distrazione è avvenuta attraverso un complesso sistema di filtri societari e bancari ed è
stata realizzata attraverso un tourbillon che ha visto le somme risalire da Nature Iraq, grazie a
pagamenti effettuati a fronte di false fatturazioni emesse in primis da società olandesi e in
seguito da società caraibiche.
A conclusione di tali passaggi le somme confluivano in conti presso istituti di credito elvetici
direttamente riferibili ai destinatari delle misure.
L’indagine è stata condotta in piena collaborazione e in coordinamento sia con la Procura della
Repubblica di Roma, unitamente al Nucleo Speciale Tutela Spesa Pubblica della Guardia di
Finanza di Roma, sia con la Procura Federale Svizzera di Lugano unitamente alla Polizia
Giudiziaria Federale elvetica.
Sono tuttora in corso di esecuzioni ulteriori attività delegate di polizia giudiziaria comprese quelle
finalizzate a dare esecuzione alle misure patrimoniali emesse nei confronti degli arrestati a
concorrenza della somma distratta.
Il Nucleo di Polizia Tributaria della G. di F. di Ferrara ha eseguito due ordinanze di custodia
cautelare domiciliare richieste da questo Ufficio al Tribunale di Ferrara nei confronti di due
soggetti ritenuti responsabili, in concorso, di peculato ai danni del Ministero dell’Ambiente.
Si tratta di Corrado CLINI, direttore generale del Ministero dell’Ambiente e Augusto Calore
PRETNER, indagati per aver distratto una somma pari a 3,4 milioni di euro relativa a un
finanziamento di complessivi 54 milioni di euro destinati dal Ministero dell’Ambiente al
finanziamento di un progetto denominato New Eden, volto alla protezione e preservazione
dell’ambiente e delle risorse idriche, da realizzarsi in Iraq e finanziato con il sostegno
internazionale.
Le indagini hanno preso le mosse dall’individuazione di un flusso di false fatturazioni provenienti
da una società olandese a favore di uno studio d’ingegneria ferrarese, Med Ingegneria S.r.l.,
aderente ad un consorzio, Nature Iraq - cui partecipavano lo Studio Galli Ingegneria S.r.l. di
Padova (di cui PRETNER è socio) e Iraq Foundation, con sede negli Stati Uniti - attivo nel
progetto New Eden.
Una prima fase delle indagini, che ha visto la collaborazione di Eurojust - l’organismo con sede a
l’Aja (NL) con lo scopo di sostenere e rafforzare il coordinamento e la cooperazione tra autorità
nazionali nella lotta contro le forme gravi di criminalità transnazionale che interessano l’UE - e
della polizia tributaria olandese (FIOD di Harlem), si era conclusa lo scorso luglio con la
contestazione, da parte delle Fiamme Gialle ferraresi di rilievi connessi all’utilizzo di fatture per
operazioni inesistenti per 1,5 milioni di euro, con l’iscrizione di cinque indagati per frode fiscale e
con il sequestro per equivalente di beni per 330.000 euro disposto dal G.I.P. del Tribunale di
Ferrara su richiesta di questo Ufficio.
Il successivo sviluppo dell’attività investigativa, coordinata da questa Procura ed eseguita dalla
Guardia di Finanza di Ferrara, ha visto il disvelamento di un sistema illecito, volto a trasferire a
favore degli arrestati - fra il settembre 2007 e il gennaio 2011 - parte delle somme messe a
disposizione di Nature Iraq dal Ministero dell’Ambiente italiano per la realizzazione del progetto
New Eden.
L’illecita distrazione è avvenuta attraverso un complesso sistema di filtri societari e bancari ed è
stata realizzata attraverso un tourbillon che ha visto le somme risalire da Nature Iraq, grazie a
pagamenti effettuati a fronte di false fatturazioni emesse in primis da società olandesi e in
seguito da società caraibiche.
A conclusione di tali passaggi le somme confluivano in conti presso istituti di credito elvetici
direttamente riferibili ai destinatari delle misure.
L’indagine è stata condotta in piena collaborazione e in coordinamento sia con la Procura della
Repubblica di Roma, unitamente al Nucleo Speciale Tutela Spesa Pubblica della Guardia di
Finanza di Roma, sia con la Procura Federale Svizzera di Lugano unitamente alla Polizia
Giudiziaria Federale elvetica.
Sono tuttora in corso di esecuzioni ulteriori attività delegate di polizia giudiziaria comprese quelle
finalizzate a dare esecuzione alle misure patrimoniali emesse nei confronti degli arrestati a
concorrenza della somma distratta.
sabato 24 maggio 2014
CARABINIERIO IN AZIONE - LE OPERAZIONI IN PTROVINCIA DI CASERTA
In Maddaloni (CE) e
comuni limitrofi, i Carabinieri della locale Compagnia, al termine di un
servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione
dei reati in genere, in particolare delle violazioni del codice della strada, hanno
deferito alla competente Autorità Giudiziaria4 persone poiché a seguito di
controllo sono risultate, rispettivamente, prive di patente di guida poiché mai
conseguita, in stato di ebrezza, in possesso di coltello ed altro oggetto atto
ad offendere, in possesso di certificato assicurativo falso. Nell’ambito del medesimo
servizio, i militari dell’Arma hanno proceduto inoltre a:
- segnalare alla competente u.t.g. n. 5
persone ai sensi dell’art. 75 d.p.r. 309/30, sequestrando, a seguito di
perquisizione, complessivi gr. 5,5 di sostanza stupefacente;
- proporre per l’applicazione
della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dal comune di Maddaloni nei confronti di n. 2 cittadine di
nazionalità ucraina dedite all’attività di meretricio;
- elevare
n. 21 verbali al c.d.s. per varie
infrazioni;
- sequestrare
complessivamente nr. 6 veicoli;
- decurtare complessivamente 10 punti;
- controllare n. 6 soggetti sottoposti a misure
restrittive.
Nel corso
della notte, i carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno
arrestato, in flagranza di reato, per
detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente FORMISANO Gabriele cl.
79 di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo è stato bloccato dai militari dell’Arma
lungo la strada statale 7 bis mentre era all’interno della sua Nissan Micra
intento a consumare dello stupefacente del tipo crack del peso complessivo di
gr.2,0. Nel corso della successiva perquisizione veicolare i carabinieri hanno rinvenuto
ulteriori nr.2 involucri, di cui uno contenente sostanza stupefacente del tipo
hashish del peso complessivo di gr. 510,00 e l’altro contenente sostanza
stupefacente del tipo marijuana del peso complessivo di gr. 40,00 altre alla
somma contante di euro 195.00, ritenuta provento di illecito attività di
spaccio. Il denaro e lo stupefacente sono stati sottoposti a sequestro.
L’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua
Vetere (CE).
In merito al decesso della 29enne di
Gricignano d’Aversa avvenuto, quest’oggi, presso la clinica “pineta grande” di
Castel Volturno, dopo aver dato alla luce
3 gemelli di cui 1 nato morto, è stata disposta da parte dell’Autorità
Giudiziaria l’esame autoptico ed il sequestro di tutta la documentazione
sanitaria. La salma è stata trasferita presso l’istituto di
medicina legale di Caserta.Sono
intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Mondragone e della locale Stazione.
venerdì 23 maggio 2014
CASE DI APPUNTAMENTO SCOVATA A MONDRAGONE, ORTA DI ATELLA , MARCIANISEE CASTELVOLTURNO
All’esito di
un’indagine coordinata dai magistrati della Procura
della Repubblica di Napoli Nord,nei giorni scorsi i Carabinieri del
Nucleo Operativo della Compagnia di Marcianise, coadiuvati dai militari del
Comando Provinciale dei Carabinieri di Caserta,hanno dato esecuzione a un
decreto di fermo del P.M. nei confronti di personegravemente indiziate dei
reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
A carico delle suddette persone vengono
svolte indagini anche in merito al reato di associazione per delinquere
finalizzata alla commissione dei reati sopra menzionati.
Le investigazioni, condotte dai Carabinieri
di Marcianise e incentrate su servizi di intercettazione telefonica,hanno riguardato l’attività di prostituzione ad
opera di donne di nazionalità straniera sulle strade dei comuni di
Napoli, Marcianise, Orta di Atella, Mondragone e di Castelvolturno.
L’attività investigativa ha evidenziato la
capacità dei soggetti, in maggioranza di nazionalità albanese e quasi tutti
clandestini, di reclutare e di utilizzare giovani donne come prostitute, riuscendo
a trarre beneficio economico dai proventi derivanti dall’illecita attività: i
fermati, si adoperavano non solo a trasportare le donne sui luoghi dove si
svolgeva l’attività di prostituzione,ma
soprattutto a individuare e gestire tali luoghi.
Le indagini hanno documentato, in alcuni
casi, contrasti in atto tra le persone fermate e altri gruppi criminaliche
gestiscono l’attività di prostituzione: in tale contesto sono stati anche posti
in essere gravi atti intimidatori, che hanno riguardato uno dei fermati e una
prostituta.
Nei confronti di 9 indagati il GIP presso il
Tribunale di Napoli Nord ha emesso ordinanza di custodia cautelare per favoreggiamento
e sfruttamento della prostituzione.
GUARDIA DI FINANZA DI CASERTA: INCONTRO DI STUDIO CON I MAGISTRATI DELLA CORTE DEI CONTI DI NAPOLI IN MATERIA DI RESPONSABILITÀ PER DANNI ERARIALI
Nella mattinata odierna, una delegazione di magistrati contabili in servizio presso la
Procura Regionale della Campania, composta dai Sostituti Procuratori Dott. Marco
Catalano e Dott. Ferruccio Capalbo, si è recata presso il Comando Provinciale della
Guardia di Finanza di Caserta, ove si è svolto, nei locali messi a disposizione dalla Scuola
Specialisti dell’Aeronautica Militare, un incontro di studio ed approfondimento operativo sul
tema “Tecniche delle indagini giudiziarie per la ricerca del danno erariale”.
Ad accogliere i sostituti procuratori generali c’era il Comandante Provinciale della Guardia
di Finanza di Caserta che, nell’occasione, ha rivolto un indirizzo di saluto ed il suo
ringraziamento alle Autorità ospiti e ai militari presenti. Nella circostanza, il Colonnello
Giuseppe Verrocchi non ha mancato di esprimere il proprio compiacimento per l’iniziativa,
nella consapevolezza che “le tematiche trattate costituiranno la base culturale comune per
conferire rinnovato vigore al funzionamento del sistema di controllo della spesa pubblica,
che riveste un’importanza fondamentale per la rinascita del Paese”.
All’incontro hanno presenziato, oltre al comandante del Nucleo di Polizia Tributaria di
Caserta, anche gli altri ufficiali del Corpo della Provincia, nonché una nutrita
rappresentanza di militari prioritariamente impegnati a svolgere le attività di indagini
delegate e d’iniziativa in materia di spesa pubblica.
L’obiettivo del convegno è stato quello di mettere a confronto le esperienze maturate nello
specifico comparto operativo, con la finalità di rafforzare le conoscenze per il contrasto
degli illeciti in materia di spesa pubblica, attraverso la vigilanza ed il controllo della finanza
pubblica dell’Unione Europea, dello Stato e degli Enti locali, al fine di individuare e
reprimere fenomeni che provocano nocumento al sistema economico-produttivo,
comportando malversazioni ed indebiti arricchimenti posti in essere tanto dai percettori
quanto dagli enti gestori/erogatori.
La Guardia di Finanza, quale corpo di polizia economico-finanziaria, da un lato, e la
Magistratura contabile, quale organo inquirente, dall’altro, hanno il compito comune di
reprimere ogni forma di illecito utilizzo di risorse comuni, a discapito del corretto
funzionamento della Pubblica Amministrazione e della qualità dei servizi destinati ai
cittadini.
In particolare, la sinergica collaborazione tra il Corpo e la Procura della Corte dei Conti è
finalizzata a contrastare ogni forma di spreco delle risorse pubbliche.
Si pensi a fenomeni, tra i tanti, quali: le società partecipate da Stato, Regioni, Province e
Comuni, le frodi commesse nella gestione dei contributi pubblici nazionali e comunitari, la
illecita conduzione del patrimonio demaniale, i falsi invalidi e, più in generale, ogni altra
forma di cattiva amministrazione del denaro pubblico.
Procura Regionale della Campania, composta dai Sostituti Procuratori Dott. Marco
Catalano e Dott. Ferruccio Capalbo, si è recata presso il Comando Provinciale della
Guardia di Finanza di Caserta, ove si è svolto, nei locali messi a disposizione dalla Scuola
Specialisti dell’Aeronautica Militare, un incontro di studio ed approfondimento operativo sul
tema “Tecniche delle indagini giudiziarie per la ricerca del danno erariale”.
Ad accogliere i sostituti procuratori generali c’era il Comandante Provinciale della Guardia
di Finanza di Caserta che, nell’occasione, ha rivolto un indirizzo di saluto ed il suo
ringraziamento alle Autorità ospiti e ai militari presenti. Nella circostanza, il Colonnello
Giuseppe Verrocchi non ha mancato di esprimere il proprio compiacimento per l’iniziativa,
nella consapevolezza che “le tematiche trattate costituiranno la base culturale comune per
conferire rinnovato vigore al funzionamento del sistema di controllo della spesa pubblica,
che riveste un’importanza fondamentale per la rinascita del Paese”.
All’incontro hanno presenziato, oltre al comandante del Nucleo di Polizia Tributaria di
Caserta, anche gli altri ufficiali del Corpo della Provincia, nonché una nutrita
rappresentanza di militari prioritariamente impegnati a svolgere le attività di indagini
delegate e d’iniziativa in materia di spesa pubblica.
L’obiettivo del convegno è stato quello di mettere a confronto le esperienze maturate nello
specifico comparto operativo, con la finalità di rafforzare le conoscenze per il contrasto
degli illeciti in materia di spesa pubblica, attraverso la vigilanza ed il controllo della finanza
pubblica dell’Unione Europea, dello Stato e degli Enti locali, al fine di individuare e
reprimere fenomeni che provocano nocumento al sistema economico-produttivo,
comportando malversazioni ed indebiti arricchimenti posti in essere tanto dai percettori
quanto dagli enti gestori/erogatori.
La Guardia di Finanza, quale corpo di polizia economico-finanziaria, da un lato, e la
Magistratura contabile, quale organo inquirente, dall’altro, hanno il compito comune di
reprimere ogni forma di illecito utilizzo di risorse comuni, a discapito del corretto
funzionamento della Pubblica Amministrazione e della qualità dei servizi destinati ai
cittadini.
In particolare, la sinergica collaborazione tra il Corpo e la Procura della Corte dei Conti è
finalizzata a contrastare ogni forma di spreco delle risorse pubbliche.
Si pensi a fenomeni, tra i tanti, quali: le società partecipate da Stato, Regioni, Province e
Comuni, le frodi commesse nella gestione dei contributi pubblici nazionali e comunitari, la
illecita conduzione del patrimonio demaniale, i falsi invalidi e, più in generale, ogni altra
forma di cattiva amministrazione del denaro pubblico.
giovedì 22 maggio 2014
SCANDALO ASL - INTERROGATO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE PAOLO ROMANO - E' PREVALSO IL SENSO DEL GARANTISMO
Due ore e un quarto , questo è il tempo che il presidente
del consiglio regionale Paolo Romano, assistito dall’avvocato Nicola Garofalo e dall’avvocato Della Pietra ha impiegato per ribattere punto per punto i
capi di imputazione contestati dalla procura della repubblica di Santa Maria Capua
Vetere davanti al giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria
Capua Vetere Sergio Enea oggi pomeriggio nel palazzo di Giustizia : Paolo
Romano è giunto intorno alle 15,30 – 15,45 accompagnato dai suoi legali, i
quali una volta saliti al secondo piano dell’ufficio Gip hanno atteso pochi
minuti prima di entrare nella stanza dell Gip Enea iniziato intorno alle ore
16,00, ma si è concluso intorno alle 18,20
. Voci di corridoio del palazzo hanno asserito che nella stanza sono
entrati anche il pm titolare delle indagini
dottor Damiano, il procuratore della repubblica dottor Corrado Lembo ed
addirittura sembra essere entrata anche il presidente del tribunale di Santa
Maria Capua Vetere Dottoressa Cosentino. Insomma un interrogatorio di garanzia
dove il garantismo del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha prevalso sulle molteplici insistenze di personaggi
politici che con loro dichiarazioni hanno in ogni caso offuscato un pò l’aspetto
giudiziario della vicenda . Ma
ritornando all’interrogatorio avutosi oggi pomeriggio , il presidente del
consiglio regionale ha risposto alle domande del gip di Santa Maria Capua Vetere
punto per punto riferendosi ai capi di imputazione e soprattutto, secondo quando
affermato ai microfoni di sky tg 24 , l’avvocato Nicola Garofalo, alle telefonate intercettate
e anche alla denuncia del direttore dell’Asl di Caserta dottor Menduni,
affermando che vi erano stati degli equivoci . Il legale con affianco anche l’avvocato
Della Pietra ha affermato che ha presentato una istanza di scarcerazione .
Si sa la vicenda è
ancora in fase embrionale , ma si aspetta adesso la decisione del gip ed non è
escluso qualche sorpresa anche se è troppo prematuro .
Consentitemi inoltre
di fare qualche affermazione spontanea perché sulla vicenda se ne sono dette
tante , ma accusa e difesa per una volta sono state garantiste
fino alle fine, grazie alla signorilità dei magistrati ed avvocati .
CASERTA - CONCUSSIONE, OCCUPAZIONI SUOLI CIMITERIALI , LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI SANTA MARIA CV NOTIFICA DIECI AVVISI DI GARANZIA
In data odierna, i
Carabinieri della Compagnia di Caserta, al termine di complessa ed articolata
attività investigativa, hanno notificato 14 informazioni di garanzia emessi
dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei
confronti di altrettantepersone ritenute responsabili dei seguenti reati: art.
317 c.p. (concussione), art. 633 c.p. (invasione terreni), art. 639 bis c.p., art. 83,93,95 DPR
380/2001.
L’attività d’indagine
ha consentito di accertare una serie di illeciti concernenti l’assegnazione, l’edificazione
e l’occupazione di suoli e cappelle funerarie all’interno del cimitero di
Caserta. Tali illeciti sono stati posti in essere da vari soggetti (tra cui
alcuni dirigenti e dipendenti del Comune di Caserta ed altre persone titolari
di imprese edili private).
Uno dei“modus
operandi” consistevanel procacciare ignari acquirenti istigandoli a sottoscrivere
una dichiarazione nella quale un soggetto affermava di voler cedere il suolo,
di cui era assegnatario nel comune di Caserta, falsamente attestando che il
subentrante era un parente entro il 6° grado di parentela. Tale dichiarazione bastava
al connivente dirigente del Comune per sottoscrivere la determina in cui si trasferiva
il suolo da una persona all’altra che, indotta in errore, lo occupava.
L’attività investigativa
ha consentito, ancora, di accertare che alcune cappelle, realizzate in zona
sismica, non rispettavano la disciplina di progettazione per opere da
realizzare in tali aree in modo da assicurare la perfetta stabilità e la
sicurezza per la pubblica incolumità.
La posizione delle
vittime dei raggiri, circa la fruizione dei loculi, sarà successivamente
valutata dall’ A.G. procedente.
DOPO L'OUTSIDER DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE SONO NATI "GLI ORFANELLI DI PAOLO ROMANO " FILM IN PRIMA VISIONE IN TECHNICOLOR
Mentre domani mattina
davanti al gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere il Presidente del
Consiglio Regionale della Campania Paolo Romano assistito dall’avvocato Nicola
Garofalo, fornirà le sue spiegazioni
nell’interrogatorio di garanzia dopo che gli è stata notificata il
provvedimento restrittivo della libertà personale dal tribunale di Santa Maria
Capua Vetere , nella Regione Campania , nella provincie e nei comuni delle provincie , gli
affezionati al presidente del consiglio, coloro che gravitavano nella sfera
politica del personaggio istituzionale, hanno assunto sempre di più le sembianze dei
personaggi di David Dodd Hand . Il cartone
animato del 1935 prodotto dalla Walt Disney,
raccontava la storia di tre gattini che in una gelida notte d'inverno venirono
buttati in mezzo alla neve avvolti in un
sacco, ma riuscirono a liberarsi: uno era
di color arancio, un altro che è più furbo era di colore nero col pancino bianco e il terzo, il più
pasticcione di colore grigio. I tre
simpatici animali si avviarono in cerca di un riparo e trovarono un uscio socchiuso. Vi entrarono e scoprirono di essere entrati nella dimora
di un'anziana signora nera che stava cercando di riscaldarsi al focolare. Dopo aver
combinato tanti pasticci, rotto dei vasi e sgonfiato alcuni cuscini, i tre gattini
furono scovati e presi dalla signora. Proprio mentre stava per buttarli fuori giunse una bambina che
credeva che la signora nera glieli
voleva regalare; così i gattini venirono
adottati dalla fanciulla che li vesti
come dei bambolotti e gli diede da bere
il latte col ciuccio.
E’ proprio il caso di affermarono
, dopo il provvedimento della libertà restrittiva nei confronti di Paolo Romano
, che molti affezionati al politico sono
stati catapultati in mezzo ad un strada come i tre micetti privi di un faro, oggi sono in cerca di un padrone o di uno che li
accudisca perché oggi non sono ne carne e ne pesce .
In molti comuni della
provincia di Caserta e maggiormente nella città di Santa Maria Capua Vetere ,
da ieri mattina sono nati “gli orfanelli di Paolo Romano “ sia nel campo
politico , sia nel campo amministrativo, che nel campo professionale e fra poco
qualcuno ha in mento anche un
film inedito . Questi personaggi addirittura millantavano credito a favore del
presidente del consiglio in modo tale da ottenere consensi elettorali e dire “
adesso mi candido a sindaco !!” . Invece da ieri mattina soltanto il bicchiere
di latte e il ciuccio , se troveranno qualcuno che li accudirà perché oggi non
sono più credibili davanti all’opinione pubblica .
Ma alcuni cittadini asseriscono che nella città di Santa Maria Capua Vetere gli orfanelli c’e ne sono due, come nel film di Mario Mattioli del 1947 ed interpretato
da Totò nel personaggio di Gaspare e Carlo Campanini nel ruolo di Battista , il
quale era sempre succube di Gaspare . Gaspare infatti interloquendo con Battista
esclamò alcune battute che sono rimate
nella storia del cinema italiano .
“Ma perché dici che il denaro non fa la felicità? Possibile che, oltre
ad essere antipatico, sei pure fesso?! Il denaro fa la guerra, la guerra fa il dopoguerra,
il dopoguerra fa la borsa nera, la borsa nera rifà il denaro, il denaro rifà la
guerra”
Chi sono a Santa Maria Capua Vetere i due orfanelli che non si possono candidare a
sindaco ???
mercoledì 21 maggio 2014
SCANDALO ASL - ECCO IL COMUNICATO CONGIUNTO DEL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA CORRADO LEMBO E IL PRESIDENTE DELL'UFFICIO GIP DEL TRIBUNALE DI SANTA MARIA CV GABRIELLA CASELLA
In relazione ad alcuni commenti, riportati da organi di informazione, sull' esecuzione della misura cautelare personale disposta dal G.I.P. di S. Maria Capua Vetere nei confronti del Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Paolo Romano, il Procuratore della Repubblica ed il Presidente dell'Ufficio GIP del Tribunale di S. Maria Capua Vetere respingono fermamente qualsiasi insinuazione sulla scelta intenzionale dei tempi di esecuzione della misura e si limitano a richiamare le dichiarazioni rese sul punto dal Vice Presidente del CSM secondo il quale la frequenza delle elezioni in Italia è tale che "se le iniziative della Magistratura dovessero tenere
conto delle ricorrenze elettorali, non vedrebbero mai la luce"; precisano che i tempi di valutazione della richiesta di misure cautelari (circa tre mesi) sono risultati del tutto congrui e fisiologici rispetto agli ordinari tempi di evasione delle richieste cautelari, alla complessità dei fatti oggetto delle accuse contestate ed alla mole davvero notevole, della documentazione acquisita e del materiare probatorio raccolto; sottolineano, inoltre, che la misura cautelare in questione è stata disposta con assoluta tempestività, tenuto conto della complessità della vicenda, dei carichi di lavoro della Procura e dell'Ufficio G.I.P., sottodimensionati, quanto agli organici dei magistrati e del personale di cancelleria, rispetto al numero dei
procedimenti, anche di maggiore complessità e rilevanza sociale, che richiedono tutti, nelle varie fasi processuali, una sollecita definizione.
LA SQUADRA MOBILE DI CASERTA DI ALESSANDRO TOCCO ESEGUE TRE ORDINANZE PER L'OMICIDIO SAGLIANO
Nel primo
pomeriggio, la Squadra Mobile di Caserta, diretta dal Vice Questore dr.
Alessandro TOCCO, ha eseguito un’O.C.C.C. emessa dalla II^ Sezione della Corte
di Assise presso il Tribunale di S. Maria C. V. (CE), su richiesta della
Procura Antimafia di Napoli, (CE), nei confronti di:
1. AMATO Michelangelo, nato a Caserta il 31.12.1976, res.
a Capodrise (CE);
2. BELLOPEDE Camillo Antonio, nato a Caserta il 9.11.1979,
detenuto;
3. ZARRILLO Antonio, nato a Capodrise (CE) il 9.12.1967,
ivi res.,
in quanto
gravemente indiziati di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione,
dalla crudeltà e dall’avere agito per agevolare l’organizzazione camorrista dei
BELFORTE detti I Mazzacane di Marcianise (CE), al quale sono ritenuti tuttora
affiliati.
In particolare, la
citata assise, pronunciando sentenza di condanna alla pena dell’ergastolo nei
confronti di BELLOPEDE Camillo Antonio ed alla pena di anni 30 di reclusione
nei confronti di AMATO Michelangelo e ZARRILLO Antonio per concorso nell’omicidio
di SAGLIANO Francesco, nato a Caserta il 17.04.1980, avvenuto il 3.10.2003 a
Marcianise (CE), emetteva contestualmente, su richiesta della Procura
Antimafia, un provvedimento cautelare in carcere.
La misura
rappresenta l’epilogo di scrupolose indagini condotte dalla Squadra Mobile di
Caserta, e coordinate dalla Procura Antimafia di Napoli, relative ad uno dei
più brutali omicidi consumati dal clan dei
Mazzacane nel contesto della endemica faida che li contrapponeva, tra gli
anni ’90 ed i primi del 2000, al clan dei PICCOLO detti I Quaqquaroni, con i quali si contendeva il controllo delle
attività illecite nel comprensorio di Marcianise (CE), Caserta e comuni
limitrofi.
Le indagini accertavano
che SAGLIANO Francesco, venne assassinato a colpi d’arma da fuoco, il 3 ottobre
2003 a Marcianise (CE), perché, per conto dei PICCOLO, aveva partecipato ad un’attività estorsiva in danno di un
imprenditore già taglieggiato dagli emissari dell’opposto clan dei BELFORTE.
Particolarmente
efferate furono le modalità dell’omicidio.
Infatti, il gruppo
di fuoco attese la vittima sotto l’abitazione della fidanzata a Recale (CE).
Non appena la ragazza discese dalla vettura del SAGLIANO e varcò il portone
dello stabile, la vettura con i killers tentò di bloccarlo, ma il giovane,
accortosi della manovra, tentò la fuga. Ne nacque un lungo inseguimento
attraverso le vie di Recale, Capodrise e Marcianise, dove SAGLIANO imboccò una
strada ostruita da un cantiere per la realizzazione della rete fognaria, dove finì
in una buca insieme all’auto degli inseguitori, che lo tamponò violentemente.
I killers, che
durante l’inseguimento, sprezzanti del rischio di colpire inermi passanti, avevano
sparato decine di colpi all’indirizzo del fuggitivo, raggiunsero e bloccarono
il giovane che, probabilmente già ferito ad un fianco, aveva tentato la fuga a
piedi, ma crollato in terra, venne finito a colpi di pistola nonostante
implorasse pietà.
Peraltro, uno
degli assassini infierì ripetutamente sul volto del giovane con il calcio di un
fucile.
Subito dopo,
poiché la vettura del gruppo non era più marciante, la stessa venne incendiata
sul posto e, per la fuga, fu rapinata un Renault CLIO ad un automobilista
terrorizzato che aveva assistito all’agguato.
I citati AMATO Michelangelo,
BELLOPEDE Camillo Antonio e ZARRILLO Antonio, per i fatti per i quali sono
stati condannati in data odierna, erano stati già arrestati l’1 luglio 2011 in
esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Uff.
del G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta della D..D.A. partenopea,
unitamente ad altri esponenti del clan BELFORTE:
1. AVETA Pasquale, nato a Napoli l’8.7.1977, poi divenuto
c.d.g.;
2. DELLA VENTURA Antonio, nato a Maddaloni (CE) il
27.10.1964;
3. DE SIMONE Vincenzo di Angelo, nato a Marcianise (CE) il
3.9.1976;
4. MUSONE Vittorio, nato a Capodrise (CE) il 15.11.1951
ivi res.;
5. PICCOLO Gaetano, nato a Marcianise (CE) il 26.01.1959,
res. a Capodrise (CE), soprannominato “’o
ceneraiuolo”;
6. TROMBETTA Luigi, nato a Marcianise (CE) il 19.10.1956;
7. ZARRILLO Francesco, nato a Capodrise (CE) il
24.1.1969, cugino di Antonio, detenuto.
ma il provvedimento
restrittivo nei loro confronti venne annullato per un vizio di forma.
Oggi, invece, la
II^ Sezione della Corte di Assise di S. Maria C.V. (CE) ha ritenuto
ricorressero esigenze cautelari tali da fondare l’adozione di un provvedimento
cautelare.
AMATO Michelangelo
è stato arrestato in aula, immediatamente dopo la lettura della sentenza,
mentre ZARRILLO Antonio è stato arrestato a Castel Volturno, presso un noto
ristorante, durante il pranzo nunziale della figlia, invece a BELLOPEDE Camillo
Antonio, la misura è stata notificata in carcere, in quanto detenuto per altra
causa.
La condanna
pronunciata oggi, conferma appieno la ricostruzione del delitto operata dalla
Squadra Mobile di Caserta, peraltro confermata dai collaboratori di giustizia
CUCCARO Domenico, GERARDI Antonio, FRONCILLO Michele ed AVETA Pasquale, che
parteciparono al raid omicidiario.
Secondo le indagini, la decisione di eliminare SAGLIANO fu assunta dai citati MUSONE
Vittorio, PICCOLO Gaetano e TROMBETTA Luigi che, all’epoca dei fatti, reggevano
il clan BELFORTE, stante la
contemporanea detenzione dei suoi capi storici, i fratelli Domenico e Salvatore
BELFORTE.
Inoltre, venivano
accertati anche i ruoli degli esecutori materiali del delitto, infatti risultava
che il commando era composto da AVETA Pasquale, CUCCARO Domenico, GERARDI
Antonio e ZARRILLO Francesco, mentre AMATO Michelangelo, BELLOPEDE Camillo
Antonio e DE SIMONE Vincenzo svolsero il ruolo di avvistatori della vittima.
Invece, DELLA
Ventura Antonio, FRONCILLO Michele e ZARRILLO Antonio procurarono e
trasportarono le armi utilizzate nell’agguato: un fucile mitragliatore
Kalashnikov, un revolver cal. 44 Magnum mod. Sturm Ruger, una pistola
semiautomatica Beretta cal. 9x21 e un fucile da caccia cal. 22 a canne sovrapposte,
abbandonate dai killers sul luogo del delitto.
Caserta, 21.05.2014