Ennesimo appello al presidente Caldoro:
“Vanno rispettate le leggi vigenti”
“Alla luce anche dei recenti casi di
adulterazione, assurti alla massima visibilità nazionale ed internazionale ed
oggetto di importanti inchieste giudiziarie, è necessario che la giunta Caldoro
approvi, con la massima urgenza, un ‘piano regionale dei controlli’ sulla
mozzarella di bufala dop e su quella non-dop, a tutela sia dei consumatori che
dei produttori di filiera. Controlli che impedirebbero, pertanto, il
perpetrarsi di un eventuale comportamento omissivo da parte della Regione
Campania e delle Asl competenti territorialmente”. Il vice presidente della
Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale, l’onorevole Angelo
Consoli, ancora una volta torna sulla vicenda, in virtù della mancata
applicazione delle leggi regionali (n°3 del 2005 e n° 15 del 2002), e lo fa
depositando un’interrogazione urgente, da discutere durante la prossima seduta
di question time, indirizzata allo stesso presidente della giunta regionale,
onorevole Stefano Caldoro. “L’adozione di un piano regionale dei controlli –
argomenta l’onorevole Consoli – da un lato consentirebbe il monitoraggio e la
verifica del latte e della cagliata bovina e bufalina di provenienza estera,
immessi nei caseifici che producono mozzarella di bufala dop e non-dop, e,
dall’altro, darebbe il la a controlli crociati tra il latte di bufala prodotto
nelle stalle e la mozzarella di bufala trasformata e correlata alla reale resa
quantitativa”. Ma è soprattutto sulle frodi di commercio che il consigliere
regionale, espressione dell’Udc, si sofferma, giacché la Regione Campania
dovrebbe prevedere sanzioni aggiuntive a quelle già previste in ambito nazionale,
combattendo concretamente le illiceità ed i comportamenti sleali
quotidianamente inferiti a danno dei consumatori, oltre che degli allevatori di
bufale e dei caseifici che rispettano la normativa di riferimento per la
produzione della mozzarella di bufala. “Tutto ciò premesso, - termina
l’interrogazione di Consoli - si chiede di sapere se il presidente e la giunta
regionale intendano approvare il ‘piano regionale dei controlli sulla
mozzarella ed i derivati del latte di bufala’, così come imposto dalle leggi
regionali vigenti che disciplinano, tra l’altro, i controlli da effettuarsi da
parte dei servizi veterinari delle Aziende Sanitarie Locali tenuti a prelevare,
annualmente, per ogni azienda di trasformazione, un campione di prodotto
derivato da latte di bufala per analisi morfologiche, chimico-fisiche e
microbiologiche”.