Non c’è dubbio che la vittoria di Stefano Caldoro alla Regione Campania come governatore della regione abbia messo in moto quello che si può definire un ritorno della vera politica no solo nella regione , ma anche nella provincia di Caserta . Ne ha guadagnato , come infatti il presidente del consiglio provinciale del nuovo partito socialista italiano Nicola Fabozzi che ha dichiarato, il nuovo movimento politico “ In data 17 Aprile 2010 il Consiglio Provinciale del nuovo P.S.I. di Caserta ha deliberato l’apertura di una sezione del partito in S. Maria C.V., a seguito del successo elettorale del partito nelle ultime elezioni provinciali e regionali. Durante la campagna elettorale si è registrata l’adesione di numerosi compagni, grazie all’impegno profuso dal candidato alla provincia Dr Renato Ventriglia e tutti i candidati della lista regionale. Da ciò nasce l’esigenza di un più stabile radicamento sul territorio della città di S. Maria C.V., attraverso l’apertura di una sezione e la nomina di un coordinatore cittadino provvisorio, che si individua nella persona dell’Avv. Gianfranco Corvino.Di quanto sopra è stato informato il Presidente On Stefano Caldoro, che ha espresso il Suo compiacimento per la crescita del partito nella Provincia di Caserta e la Sua vicinanza alle future iniziative del partito a S. Maria C.V. “ Insomma parte una nuova era nel partito socialista che è parte integrale di una coalizione di centro destra . Non a caso si sa la famiglia Caldoro è di quella estrazione conservata poi per diversi anni .
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venerdì 30 aprile 2010
SPARTACUS 1 STRALCIO . LA VICENDA DEL DUPLICE OMICIDIO DI ALBERTO BENEDUCE E ARMANDO MIRAGLIA RIVISSUTA NEL RACCONTO DEL PM dI MAURO
Duplice omicidio di Alberto Beneduce e di Armando Miraglia , c’è la requisitoria del pm. Non c’è dubbio che il misfatto accaduto agli inizi di agosto del 1990 circa venti anni fa ancora non è chiaro del tutto ne si pensa che il 21 aprile 2007 sono state notificate altre ordinanze in carcere ai presunti colpevoli da parte della Direzione distrettuale antimafia di Napoli.- Quel duplice omicidio infatti aveva fatto scattare l’inchiesta Spartacus perché la lingua di sabbia della provincia di Caserta a quei tempi era contesa fra opposte fazione , da un aprte i latorre e dall’altra chi aveva a che fare con il clan degli Zagaria. L'inchiesta sull'uccisione di Alberto Beneduce e Armando Miraglia, ammazzati in un agguato nell'agosto del 1990, è stata comunque u pezzo di storia derlla camorra casertana . Ieri mattina davanti alla seconda corte di assise dio Santa Maria Capua Vetere presidente Alaia e giudice a latere Rossi, il pubblico ministero della direzione distrettuale antimafia di Napoli Maria Di mauro ha formulato le pene per gli imputati . Per Tiberio Francesco La torre sono stati chiesti 21 anni di reclusione , mentre per i collaboratori di giustizia Jimmy Rozzera e Valente sono stati concessi le attuanti di cui alla normativa che prevede una minore richiesta di condanna , la pena infatti richiesta è stata di 14 anni di reclusione ad ognuno di loro . Richiesta di assoluzione per Luigi Zuccheroso che nell’aprile del 2007 fu raggiunto dalla ordinanza di custodia cautelare della Direzione distrettuale antimafia di Napoli . il processo è stato aggiornato al 28 maggio 2010 per le arringhe e la sentenza del processo. L'uccisione di Alberto Beneduce, ritenuto capo dell'omonimo clan ,operante a Baia Domizia, e del suo guardaspalle, Armando Miraglia, secondo le risultanze delle indagini rientrò nell'ambito della lotta tra organizzazioni in lotta per il predominio dei traffici illeciti, in particolare della droga, tra Mondragone ed il basso Lazio. I due furono attirati in un tranello, uccisi con colpi di pistola ed i loro cadaveri dati alle fiamme all'interno del bagagliaio di una vettura, trovata nella zona di Piedimonte di Sessa Aurunca. Alberto Beneduce, napoletano trapiantato a Baia Domizia, secondo quanto dichiarato anche da collaboratori di giustizia , fu ucciso perché, grazie anche all'amicizia di Michele Zagaria, elemento di vertice del clan dei ' casalesi', attualmente inserito tra i dieci latitanti più pericolosi in Italia, aveva esteso la propria attività e invaso le zone di influenza dei ' La Torre' e dei 'muzzone'.
ARRESTATI DUE PUSHER A SAN TAMMARO
Verso le ore 22,30 di ieri, personale del Commissariato di P.S. di S. Maria C.V. in servizio di Volante, in tenimento del comune di San Tammaro, lungo la strada statale 7 bis, istituiva un posto di controllo, fermando alcune autovetture, tra cui una Volkswagen Golf di colore grigio, con due persone a bordo.
Detta autovettura, nell’avvicinarsi all’auto della Polizia, accelerava l’andatura, per cui i poliziotti procedevano ad intimare l’alt.
L’autista veniva identificato per DI LEONARDO Pasquale, nato a Venafro (IS) il 28.8.1983 ed ivi residente, alla via Sesto Giulio Frontino n. 3, con precedenti per furto e spaccio di sostanze stupefacenti, e il passeggero per DURANTE Carmine, nato a Piedimonte Matese (CE) il 14.8.1985 e residente a Venafro (IS), alla via Giustiniano n. 8, privo di pregiudizi sfavorevoli.
Durante il successivo controllo, i predetti apparivano visibilmente agitati, per cui gli Agenti procedevano ad una immediata perquisizione personale estesa poi anche al veicolo.
La perquisizione effettuata sulla persona del DURANTE Carmine consentiva di rinvenire nella tasca anteriore destra del pantalone, in una piccola busta di cellophane, 4 piccoli panetti di sostanza stupefacente del tipo hashish per un peso complessivo di grammi 14,62, nonché n. 1 capsula contenente grammi 0,91 di cocaina e n. 3 piccoli contenitori con all’interno grammi 2,81 di eroina.
Sotto il sedile anteriore lato guida veniva, invece, rinvenuta una siringa per insulina, già utilizzata e sporca di sangue.
Per i fatti innanzi detti, i predetti DI LEONARDO e DURANTE venivano dichiarati in arresto.
Accompagnati prima in questi Uffici e poi presso il Pronto Soccorso del locale Ospedale “Melorio”, il DI LEONARDO risultava positivo al drug – test, per cui veniva anche denunciato all’A.G. per aver guidato la sopra menzionata autovettura sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Dopo le formalità di rito, verso le ore 04,30 di questa mattina, gli arrestati venivano associati al carcere di S. Maria C.V. a disposizione dell’A.G.
L’auto e la sostanza stupefacente venivano sottoposte a sequestro.
Restyling dei campi del Tennis Caserta completato.Tutto pronto per il doppio appuntamento con gli Internazionali femminili di Caserta e con il torneo Tennis Europe giovanile di settembre
La presentazione ufficiale in programma il 4 maggio alle ore 16
Sono ormai completati i lavori di livellamento dei campi e di restyling dell´intero circolo del Tennis Club Caserta, che si appresta ad ospitare il primo dei due grandi appuntamenti che quest´anno il sodalizio di via Laviano accoglierà: la ventiquattresima edizione degli "Internazionali Femminili di Tennis Città di Caserta" che prenderà il via l´8 maggio con le qualificazioni e il torneo internazionale giovanile Tennis Europe, riservato ai migliori tennisti mondiali della categoria under 14 maschile e femminile che inizierà il 28 agosto con le qualificazioni per concludersi il 4 settembre.
La ventiquattresima edizione degli "internazionali", inserita nel circuito ITF Women´s tour, è dotata quest´anno di un montepremi di 25.000 dollari ed è sponsorizzata dalla gioielleria Basile, concessionaria Rolex per la provincia di Caserta. La manifestazione sarà presentata il prossimo 4 maggio alle 16, nel corso della consueta conferenza stampa, diventata ormai un atteso appuntamento per appassionati e non, in vista dei primi incontri che inizieranno appena quattro giorni dopo.
Trentadue le atlete che si contenderanno sabato e domenica nelle qualificazioni i posti per accedere al tabellone finale. Come sempre, non sono ancora noti i nomi delle tenniste che avranno tempo fino al 7 maggio sera per iscriversi o confermare la loro presenza al torneo casertano.
Il secondo appuntamento dei circolo, il torneo internazionale giovanile Tennis Europe, riservato ai migliori giocatori mondiali under 14, si svolgerà invece in sole sei tappe in tutta Italia, a Livorno, Pavia, Roma, Pescara, Correggio nel reggiano e Caserta. E' la prima volta che la Campania ospita un torneo individuale di Tennis Europe, a livello under 14.
PUBBLICATE LE INDENNITA’ DI CARICA MENSILE DEGLI AMMINISTRATORI
Marcianise. In ossequio alla legge Brunetta del giugno 2009, ed al fine di rendere trasparenti i suoi atti, l’amministrazione comunale ha provveduto a pubblicare sul sito del Comune di Marcianise (www.comune.marcianise.ce.it) , l’indennità di carica mensile di sindaco, assessori e presidente del consiglio.
Dalla tabella, visualizzabile visitando la sezione del portale “trasparenza, valutazione e merito”, emerge che il sindaco Antonio Tartaglione percepisce una retribuzione mensile netta pari 630 euro.
Di 618 euro mensili è l’importo netto erogato all’assessore al patrimonio Giovanni Russo, mentre il delegato locale alle politiche finanziarie, col. Angelo Raucci riscuote circa 587 euro.
L’assessore al Territorio, Ciro Costagliola percepisce un’indennità di carica mensile di 365 euro.
Infine per la carica di presidente del consiglio, ricoperta da Angelo Zarrillo Maietta viene versato un corrispettivo pecuniario di circa 300 euro; mentre l’assessore alle Attività produttive, Gerardo Trombetta percepisce circa 280 euro mensili.
L’indennità di carica mensile per gli assessori Paride Amoroso ed Angelo Elia, prima del ritiro delle loro deleghe da parte del sindaco, ammontava rispettivamente a circa 470 euro e a circa 570 euro.
Edilizia ed affari a Santa Maria Capua Vetere di Gaetano Rauso
Nonostante tutti i tentativi che sono stati posti in essere per screditare la mia azione di denuncia delle moltissime irregolarità amministrative che sono state commesse e che, tuttora, si commettono in campo urbanistico nella città, pian piano stanno venendo a galla le verità che mi danno ragione. Da molte parti, infatti, si sta puntando l’indice sulle illegittimità commesse per la concessione del permesso a costruire nell’area ex tabacchificio. Il rilascio di quei permesso che ho avversato duramente denunciando, con documenti alla mano, tutti gli abusi che sono stati perpetrati nello svolgimento del procedimento, in barba alla destinazione urbanistica dell’area, delle norme di attuazione del PRG ed alla compatibilità ambientale dell’intervento è , secondo l’opinione di eminenti urbanisti e, finanche, di magistrati del TAR, è illegittimo. L’Amministrazione Giudicianni, credendo di essere immune da ogni azione della Magistratura, sta continuando a permettere lo scempio del territorio ed, in particolar modo, dal centro storico. In questi giorni, infatti, si sta procedendo all’abbattimento dell’ex Vetreria ed all’edificazione di altre decine di appartamenti, seguendo una logica speculatoria e non di recupero del patrimonio edilizio che, attraverso, un disegno scellerato ed avvalendosi di modalità poco ortodosse (incendi procurati, mancata manutenzione degli immobili, e chi più ne ha, più ne metta) determinano la pericolosità statica degli edifici per poi giustificarne l’abbattimento (vedi ex Mulino Parisi, Palazzo Mariotti, ex Politeama, ecc.). La causa del cedimento statico della scuola Principe di Piemonte non è estranea a questa logica; infatti la costruzione di tanti nuovi alloggi in via Curri (alle spalle della scuola e del Garibaldi) sorti senza effettuare le dovute indagini del sottosuolo, hanno alterato l’equilibrio idrogeologico della zona, determinando il venir meno delle modalità di deflusso delle acque piovane e la loro penetrazione nelle fondamenta di quegli edifici storici che hanno subito, così, un grave dissesto statico. La riperimetrazione del centro Storico, approvato dall’Amministrazione Iodice dal Commissario Prefettizio fu annullata dal TAR, quindi non si può spiegare come siano stati permessi gli scempi di un patrimonio edilizio storico che ci era invidiato e l’edificazione di tanti mostri di cemento, senza il rispetto di parametri urbanistici e delle più elementari regole di salvaguardia del territorio. Nei giardini di pertinenza dei palazzi storici, cosa vietata dalla legge e dalle svariate pronunce della Magistratura, sono stati realizzati tantissimi alloggi deturpandone l’estetica ed il delicato equilibrio ambientale. Non si capisce dove si voglia arrivare e quando saranno assunti i provvedimenti invocati affinché i responsabili di questi misfatti siano puniti e si possa, finalmente, ritornare alla legalità a Santa Maria C.V.
giovedì 29 aprile 2010
OPERAZIONE PRIMO MAGGIO . I CARABINIERI FERMANO QUATTRO PERSONE E NE DENUNCIANO NOVE
Nella mattinata odierna, in santa maria capua vetere (ce), nell’ambito di un’articolata attivita’ investigativa finalizzata a reprimere anche fenomeni di assenteismo presso il locale dipartimento di prevenzione a.s.l., i carabinieri della compagnia di santa maria capua vetere e della stazione di grazzanise, supportati da personale del comando provinciale di caserta, hanno arrestato in flagranza per “truffa aggravata in concorso ai danni di ente pubblico” quattro dipendenti del citato ufficio sanitario:
• Salvatore Granata cl. 1953, residente a san tammaro (ce);
• Salvatore Sbordone cl. 1954, residente a santa maria capua vetere (ce);
• Clara Crocillo cl. 1959, residente a san prisco (ce);
• Giulia Siniscalchi cl. 1958, residente a santa maria capua vetere (ce).
L’operazione condotta stamani (convenzionalmente denominata “1° maggio”) costituisce un primo riscontro ad un’attivita’ investigativa della stazione cc di grazzanise, svolta anche mediante l’utilizzo di una telecamera posizionata da diversi mesi all’ingresso del dipartimento di prevenzione a.s.l. in argomento, che riprendeva l’apparecchiatura elettronica per la vidimazione dei cartellini marca-tempo attestanti la presenza lavorativa.
All’atto del blitz, i quattro arrestati stavano vidimando, oltre ai loro cartellini, anche di quelli di loro nove colleghi (denunciati a piede libero) non presenti sul luogo di lavoro quando e’ stato effettuato il controllo.
Le indagini proseguono al fine di acquisire riscontri a numerose ipotesi di reato.
CASTELVOLTURNO .INTERRUZIONE DI SERVIZIO PUBBLICO, OMESSA DENUNCIA DI INCARICATO DI PUBBLICO SERVIZIO, FALSITA’ IDEOLOGICA IN ATTO PUBBLICO E TRUFFA AI DANNI DELLO STATO. FERMATI DUE DIPENDENTI
Nella serata di ieri 28 aprile 2010, i Carabinieri della Stazione di Castel Volturno hanno tratto in arresto in flagranza di reato.
- PAPA FRANCESCO (classe 1970) residente in Castel Volturno, dipendente del consorzio Unico di bacino per le province di Napoli e Caserta con incarico di capo servizio cantiere raccolta rifiuti su Castel Volturno;
- RUSSO MARIO (classe 1955), domiciliato in Castel Volturno, dipendente del detto consorzio con funzioni di operatore ecologico.
I militari operanti, a conclusione di un’attività d’indagine condotta mediante servizi di osservazione, controllo e pedinamento, riscontri di P.G. e verifiche documentali, hanno acclarato che i prevenuti, nonostante dai registri delle presenze risultassero in servizio per lo svolgimento delle rispettive mansioni per la raccolta dei rifiuti solidi urbani nel comune di Castel Volturno, di fatto erano assenti dal luogo di lavoro per dedicarsi a differenti attività lavorative e personali. In particolare RUSSO Mario gestiva, durante l’orario di servizio, un’edicola di giornali sita in Castel Volturno Pinetamare.
Gli arrestati sono stati associati alla casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
CASTELVOLTURNO. ESTORSIONE CONTINUATA IN CONCORSO, AGGRAVATA DAL METODO MAFIOSO, FERMATO MICHELE BARONE
Nella tarda serata di ieri 28.04.2010, in Ivrea (TO), a conclusione di una complessa attività d’indagine, i militari della Stazione carabinieri di Castel Volturno Pinetamare, hanno tratto in arresto BARONE MICHELE, classe 1984, residente a trentola Ducenta, in esecuzione del Fermo del P.M. emesso dalla procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – presso il tribunale di Napoli.
Il provvedimento è scaturito da un’attività investigativa condotta dai carabinieri di Castel Volturno Pinetamare mediante escussioni testimoniali, riconoscimenti fotografici e vari altri riscontri di p.g. corroborati anche da dichiarazioni di collaboratori di giustizia, attraverso cui i militari hannop acquisito inconfutabili elementi di reità e colpevolezza nei confronti del BARONE MICHELE per il reato di ESTORSIONE CONTINUATA IN CONCORSO, AGGRAVATA DAL METODO MAFIOSO. L’indagine ha permesso di acclarare che, nel periodo dall’agosto 2008 all’agosto 2009, il BARONE Michele, in concorso con Spagnolo Oreste (classe 79) e Diana Francesco (classe 79), entrambi esponenti apicali del clan camorristico dei casalesi fazione Bidognetti, gruppo Setola, attualmente detenuti e collaboratori di giustizia, aveva estorto e riscosso, a titolo di tangente per conto del predetto sodalizio, la somma contante di euro 10000,00 in danno del gestore di uno stabilimento balneare ubicato in pinetamare di castel Volturno. L’arrestato è stato associato alla casa circondariale di Ivrea.
IL FISCO DEL TERZO MILLENNIO - AGENZIA ENTRATE . PATRIZIA PALMA E' IL NUOVO DIRETTORE PROVINCIALE DI CASERTA
Nuova organizzazione per l’Agenzia delle Entrate di Caserta
Al via la Direzione Provinciale nel capoluogo di Terra di Lavoro
La riorganizzazione su base provinciale dell’Agenzia delle Entrate in Campania prosegue e fa tappa in Terra di Lavoro. Dopo l’attivazione delle DP di Benevento ed Avellino, nel 2009, dal 3 maggio 2010 anche nel capoluogo casertano il processo di riorganizzazione prevede l’istituzione della nuova Direzione Provinciale delle Entrate articolata in un unico Ufficio Controlli e nei cinque Uffici Territoriali di Caserta, Aversa, Santa Maria Capua Vetere, Piedimonte Matese, Sessa Aurunca-Teano.
Il Direttore Provinciale designato è Patrizia Palma, già direttore dell’Ufficio locale Napoli 2 .
La Direzione Provinciale, l’Ufficio Controlli e l’Ufficio Territoriale di Caserta sono ubicati presso la sede dell’attuale Ufficio di Caserta, in Via Santa Chiara.
Gli Uffici Territoriali di Aversa, Santa Maria Capua Vetere, Piedimonte Matese, Sessa Aurunca - Teano mantengono le strutture preesistenti.
L’Ufficio Controlli si occupa delle attività di prevenzione e contrasto all’evasione con competenza provinciale ed è articolato in quattro aree:
1. Area imprese medie dimensioni
2. Area imprese minori e lavoratori autonomi
3. Area legale
4. Area persone fisiche ed enti non commerciali.
Gli Uffici Territoriali curano le attività di assistenza e informazione ai contribuenti, la gestione degli atti, delle dichiarazioni e dei rimborsi, il controllo formale delle dichiarazioni e degli atti; gli accertamenti parziali automatizzati; il controllo sul rispetto degli obblighi strumentali, gli accertamenti in materia di imposta di registro, imposta sulle successioni e donazioni e tributi collegati.
La registrazione di atti privati può essere effettuata presso qualsiasi Ufficio Territoriale della Direzione Provinciale. Ciò vale anche per le dichiarazioni di successione se l’ultima residenza del deceduto era nella provincia di Caserta.
In materia di atti pubblici e atti giudiziari gli Uffici Territoriali mantengono le competenze dei preesistenti uffici locali.
Nell’ambito della Provincia, la competenza a trattare i rimborsi Iva è attribuita all’Ufficio Territoriale di Caserta.
Dal 3 maggio 2010, inoltre, per tutti i versamenti, occorre utilizzare i nuovi codici ufficio della Direzione Provinciale:
Direzione Provinciale di Caserta: TF6
Ufficio Controlli: TF7
Ufficio Territoriale di Caserta: TEJ
Ufficio Territoriale di Aversa: TEG
Ufficio Territoriale di S. Maria Capua Vetere: TE5
Ufficio Territoriale di Piedimonte Matese: TEY
Ufficio Territoriale di Sessa Aurunca - Teano: TE6
“L’Agenzia delle Entrate della Campania – afferma il Direttore Regionale Enrico Sangermano – completerà la sua riorganizzazione entro l’inizio di luglio 2010 rinnovando le strutture per garantire in modo capillare i servizi di assistenza e informazione e rendere più efficace e mirata l’attività di controllo grazie all’istituzione di una struttura che opera a livello provinciale. Nessun disagio per i contribuenti, che troveranno assistenza presso le stesse sedi degli attuali uffici presenti nella Provincia.”
IL FISCO DEL TERZO MILLENIO - AGENZIA ENTRATE .- IL SAMMARITANO DOC MATTIA BARRICELLI E' IL NUOVO DIRETTORE PROVINACIALE DI SALERNO
Nuova organizzazione per l’Agenzia delle Entrate di Salerno
Al via la Direzione Provinciale del capoluogo salernitano
La riorganizzazione su base provinciale dell’Agenzia delle Entrate in Campania prosegue e fa tappa a Salerno. Dopo l’attivazione delle DP di Benevento ed Avellino, nel 2009, dal 3 maggio 2010 anche nel capoluogo salernitano il processo di riorganizzazione prevede l’istituzione della nuova Direzione Provinciale delle Entrate articolata in un unico Ufficio Controlli e nei sette Uffici Territoriali di Salerno, Eboli, Pagani, Agropoli, Mercato San Severino, Sala Consilina, Vallo della Lucania.
Agli Uffici Territoriali di Salerno e Pagani fanno capo, rispettivamente, anche gli sportelli di Amalfi e di Sarno.
Il Direttore Provinciale designato è Mattia Barricelli, già direttore dell’Ufficio locale di Salerno.
La Direzione Provinciale, l’Ufficio Controlli e l’Ufficio Territoriale di Salerno sono ubicati presso la sede dell’attuale Ufficio di Salerno, in Via degli Uffici Finanziari.
Gli Uffici Territoriali di Eboli, Pagani, Agropoli, Mercato San Severino, Sala Consilina, Vallo della Lucania mantengono le strutture preesistenti.
L’Ufficio Controlli si occupa delle attività di prevenzione e contrasto all’evasione con competenza provinciale ed è articolato in quattro aree:
1. Area imprese medie dimensioni
2. Area imprese minori e lavoratori autonomi
3. Area legale
4. Area persone fisiche ed enti non commerciali.
Gli Uffici Territoriali curano le attività di assistenza e informazione ai contribuenti, la gestione degli atti, delle dichiarazioni e dei rimborsi, il controllo formale delle dichiarazioni e degli atti; gli accertamenti parziali automatizzati; il controllo sul rispetto degli obblighi strumentali, gli accertamenti in materia di imposta di registro, imposta sulle successioni e donazioni e tributi collegati.
La registrazione di atti privati può essere effettuata presso qualsiasi Ufficio Territoriale della Direzione Provinciale. Ciò vale anche per le dichiarazioni di successione se l’ultima residenza del deceduto era nella provincia di Salerno.
In materia di atti pubblici e atti giudiziari gli Uffici Territoriali mantengono le competenze dei preesistenti uffici locali. Nell’ambito della Provincia, la competenza a trattare i rimborsi Iva è attribuita all’Ufficio Territoriale di Salerno.
Dal 3 maggio 2010, inoltre, per tutti i versamenti, occorre utilizzare i nuovi codici ufficio della Direzione Provinciale:
Direzione Provinciale di Salerno: TF8
Ufficio Controlli: TF9
Ufficio Territoriale di Salerno: TE3
Ufficio Territoriale di Eboli: TEM
Ufficio Territoriale di Pagani: TEX
Ufficio Territoriale di Agropoli: TED
Ufficio Territoriale di Mercato San Severino: TEQ
Ufficio Territoriale di Sala Consilina: TE2
Ufficio Territoriale di Vallo della Lucania: TE7
“L’Agenzia delle Entrate della Campania – afferma il Direttore Regionale Enrico Sangermano – completerà la sua riorganizzazione entro l’inizio di luglio 2010, rinnovando le strutture per garantire in modo capillare i servizi di assistenza e informazione e rendere più efficace e mirata l’attività di controllo grazie all’istituzione di una struttura che opera a livello provinciale. Nessun disagio per i contribuenti, che troveranno assistenza presso le stesse sedi degli attuali uffici presenti nella Provincia.”.
Nuova organizzazione per l’Agenzia delle Entrate di Caserta e Salerno. Al via le Direzioni Provinciali nei due capoluogi
IL FISCO DEL TERZO MILLENNIO .
IL DIRETTORE REGIONALE DELLE ENTRATE DELLA CAMPANIA ENRICO SANGERMANO PRESENTA LE DIREZIONI PROVINCIALI DI CASERTA E SALERNO
La riorganizzazione su base provinciale dell’Agenzia delle Entrate in Campania prosegue e fa tappa in Terra di Lavoro e nel capoluogo salernitano. Dopo le attivazioni delle DP di Benevento ed Avellino, nel 2009, dal 3 maggio 2010 anche a Caserta e Salerno il processo di riorganizzazione prevede l’istituzione delle nuove Direzioni Provinciali delle Entrate.
Caserta è articolata in un unico Ufficio Controlli e nei cinque Uffici Territoriali di Caserta, Aversa, Santa Maria Capua Vetere, Piedimonte Matese, Sessa Aurunca-Teano.
Il Direttore Provinciale designato è Patrizia Palma, già direttore dell’Ufficio locale Napoli 2 .
La Direzione Provinciale, l’Ufficio Controlli e l’Ufficio Territoriale di Caserta sono ubicati presso la sede dell’attuale Ufficio di Caserta, in Via Santa Chiara.
Gli Uffici Territoriali di Aversa, Santa Maria Capua Vetere, Piedimonte Matese, Sessa Aurunca - Teano mantengono le strutture preesistenti.
Nuova struttura, nuovi codici: dal 3 maggio 2010, per tutti i versamenti, occorre utilizzare i nuovi codici ufficio della Direzione Provinciale:
• Direzione Provinciale di Caserta: TF6
• Ufficio Controlli: TF7
• Ufficio Territoriale di Caserta: TEJ
• Ufficio Territoriale di Aversa: TEG
• Ufficio Territoriale di S. Maria Capua Vetere: TE5
• Ufficio Territoriale di Piedimonte Matese: TEY
• Ufficio Territoriale di Sessa Aurunca - Teano: TE6
A Salerno medesima organizzazione. Anche nel capoluogo salernitano, infatti, il processo di riorganizzazione prevede l’istituzione della nuova Direzione Provinciale delle Entrate articolata in un unico Ufficio Controlli e nei sette Uffici Territoriali di Salerno, Eboli, Pagani, Agropoli, Mercato San Severino, Sala Consilina, Vallo della Lucania.
Agli Uffici Territoriali di Salerno e Pagani fanno capo, rispettivamente, anche gli sportelli di Amalfi e di Sarno.
Il Direttore Provinciale designato è Mattia Barricelli, già direttore dell’Ufficio di Salerno.
La Direzione Provinciale, l’Ufficio Controlli e l’Ufficio Territoriale di Salerno sono ubicati presso la sede dell’attuale Ufficio di Salerno, in Via degli Uffici Finanziari.
Gli Uffici Territoriali di Eboli, Pagani, Agropoli, Mercato San Severino, Sala Consilina, Vallo della Lucania mantengono le strutture preesistenti.
Anche a Salerno, dal 3 maggio 2010, per tutti i versamenti, occorre utilizzare i nuovi codici ufficio della Direzione Provinciale:
• Direzione Provinciale di Salerno: TF8
• Ufficio Controlli: TF9
• Ufficio Territoriale di Salerno: TE3
• Ufficio Territoriale di Eboli: TEM
• Ufficio Territoriale di Pagani: TEX
• Ufficio Territoriale di Agropoli: TED
• Ufficio Territoriale di Mercato San Severino: TEQ
• Ufficio Territoriale di Sala Consilina: TE2
• Ufficio Territoriale di Vallo della Lucania: TE7
L’Ufficio Controlli delle DP si occupa delle attività di prevenzione e contrasto all’evasione con competenza provinciale ed è articolato in quattro aree:
1. Area imprese medie dimensioni
2. Area imprese minori e lavoratori autonomi
3. Area legale
4. Area persone fisiche ed enti non commerciali.
Gli Uffici Territoriali curano le attività di assistenza e informazione ai contribuenti, la gestione degli atti, delle dichiarazioni e dei rimborsi, il controllo formale delle dichiarazioni e degli atti; gli accertamenti parziali automatizzati; il controllo sul rispetto degli obblighi strumentali, gli accertamenti in materia di imposta di registro, imposta sulle successioni e donazioni e tributi collegati.
La registrazione di atti privati può essere effettuata presso qualsiasi Ufficio Territoriale della Direzione Provinciale. Ciò vale anche per le dichiarazioni di successione se l’ultima residenza del deceduto era nella provincia di riferimento.
In materia di atti pubblici e atti giudiziari gli Uffici Territoriali mantengono le competenze dei preesistenti uffici locali.
Nell’ambito della Provincia, la competenza a trattare i rimborsi Iva è attribuita all’Ufficio Territoriale del capoluogo.
“L’Agenzia delle Entrate della Campania – afferma il Direttore Regionale Enrico Sangermano – completerà la sua riorganizzazione entro l’inizio di luglio 2010, rinnovando le strutture per garantire in modo capillare i servizi di assistenza e informazione e rendere più efficace e mirata l’attività di controllo grazie all’istituzione di una struttura che opera a livello provinciale. Nessun disagio per i contribuenti, che troveranno assistenza presso le stesse sedi degli attuali uffici presenti nella Provincia.”.
CASERTA – VASTA OPERAZIONE ANTIASSENTEISMO ESEGUITA DAI CARABINIERI IN VARIE LOCALITA’ DELLA PROVINCIA
Nella mattinata odierna, i Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere e delle Stazioni di Grazzanise e Castel Volturno, supportati da personale del Comando Provinciale di Caserta, stanno dando esecuzione ad una vasta operazione antiassenteismo (denominata “1° MAGGIO”) presso gli uffici di varie Amministrazioni ed Enti pubblici.
Gli interventi (caratterizzati da perquisizioni, pedinamenti, rilievi fotografici ed immagini captate da telecamere installate da mesi in punti strategici) hanno consentito l’arresto in flagranza di numerosi dipendenti dell’ASL e del Consorzio Unico per la raccolta dei rifiuti.
Il blitz è scattato al termine di una prolungata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nel corso della quale, attraverso riprese video-filmate svolte nei pressi degli uffici, sono state acquisite immagini che hanno documentato in maniera inequivocabile le condotte di assenteismo poste in essere quotidianamente dalla gran parte dei dipendenti, mediante la fraudolenta vidimazione collettiva dei cartellini marca-tempo, affidati a pochi soggetti.
I responsabili di tali condotte, alcuni dei quali sorpresi in flagranza, dovranno rispondere di “truffa aggravata ai danni dello Stato, falso, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento”.
Le indagini proseguono al fine di acquisire riscontri a numerose ipotesi di reato.
Gli interventi (caratterizzati da perquisizioni, pedinamenti, rilievi fotografici ed immagini captate da telecamere installate da mesi in punti strategici) hanno consentito l’arresto in flagranza di numerosi dipendenti dell’ASL e del Consorzio Unico per la raccolta dei rifiuti.
Il blitz è scattato al termine di una prolungata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nel corso della quale, attraverso riprese video-filmate svolte nei pressi degli uffici, sono state acquisite immagini che hanno documentato in maniera inequivocabile le condotte di assenteismo poste in essere quotidianamente dalla gran parte dei dipendenti, mediante la fraudolenta vidimazione collettiva dei cartellini marca-tempo, affidati a pochi soggetti.
I responsabili di tali condotte, alcuni dei quali sorpresi in flagranza, dovranno rispondere di “truffa aggravata ai danni dello Stato, falso, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento”.
Le indagini proseguono al fine di acquisire riscontri a numerose ipotesi di reato.
SEQUESTRO E LESIONI FERMATO COPPOLA
Nella mattinata di odierna, la squadra mobile di Caserta, diretta dal vice questore dr. Rodolfo Ruperti, ha dato esecuzione alla o. C. C. C. Nr. 7562/10 r.g.n.r. e nr. 5314/10 r.g.-g.i.p., emessa dall’ufficio gip presso il tribunale di santa maria c. V., su richiesta della procura sammaritana, per rapina pluriaggravata, sequestro di persona e lesioni personali aggravate, in concorso con altre due persone allo stato rimasto ancora ignote, nei confronti di coppola salvatore, nato a caserta il 26.09.1980,
Salvatore Coppola era stato già sottoposto a fermo di p. G. Da parte della squadra mobile lo scorso giorno 17 a seguito di due diverse rapine, consumate rispettivamente nelle notti del 16 e 17 aprile u. S., che avevano suscitato particolare allarme per la efferatezza delle modalità attraverso le quali erano state perpetrate.
Nella prima circostanza, un imprenditore, mentre stava parcheggiando la propria vettura nel garage sottostante lo stabile condominiale dove abitava, veniva aggredito da 3 persone travisate da passamontagna e armati di una pistola che, dopo averlo percosso al volto con il calcio dell’arma ed avergli sottratto cellulare, navigatore satellitare, fotocamera digitale, il portafogli contenente denaro e carte di credito e una borsa porta documenti, lo rinchiudevano nel portabagagli della vettura.
L’uomo veniva a lungo seviziato dai malfattori per costringerlo a rivelare i codici delle carte di credito.
La notte seguente, con modalità analoghe, la rapina veniva perpetrata da un solo giovane che, dopo avere aggredito e brutalmente percosso una donna che stava parcheggiando nel cortile della propria abitazione, la depredava di oggetti e monili in oro, una borsa contenente denaro, carnet di assegni, un cellulare e tre blocchetti di buoni carburante.
Le indagini, immediatamente avviate dalla squadra mobile, permettevano di accertare che coppola salvatore, proprio la notte del 17 aprile, aveva venduto ad un ricettatore, per 200 euro, una parte della refurtiva sottratta in occasione delle due rapine, in particolare cellulari, fotocamera, navigatore satellitare e buoni benzina.
Il giovane, pregiudicato per estorsione, furto aggravato e ricettazione, pertanto, veniva sottoposto a fermo di p. G. Per le due rapine.
In sede di convalida, l’ufficio gip non riteneva sufficienti gli indizi a carico di coppola salvatore che, pertanto, veniva scarcerato.
Nel frattempo veniva acquisito un ulteriore e decisivo elemento a carico del pregiudicato, infatti, sugli occhiali da vista strappati alla prima vittima era stato repertato un frammento di impronta che, a seguito di una complessa indagine dattiloscopica, risultava appartenere proprio all’uomo.
La procura di santa maria, pertanto, sulla scorta di questo nuovo e grave indizio, richiedeva all’ufficio gip la emissione di una misura cautelare che, rapidamente, veniva emessa ed eseguita questa mattina.
I due episodi avevano suscitato particolare allarme per le modalità con cui erano stati consumati, infatti, le vittime, ormai inermi, erano state oggetto di sevizie e violenze gratuite e sproporzionate.
mercoledì 28 aprile 2010
BARCELLONA -INTER - MESSI COME SAVIANO E' TUTTO FUMO E NIENTE ARROSTO
Il Barca ha perso la sua qualificazione a Milano, perchè lo scarto eccessivo dei gol , li ha completamante portati fuori concentrazione . La conferma si è avuta con la sfilata dei tifosi del barca che insime all'autobus della squadra li hanno accompgnati fino allo stadio. Il Barcellona temeva l'Inter , perchè era la partita della vita, ma vivecersa la partita della vita è sta quella dell'Inter. Messi portato in delirio da Saviano nella trasmission eche tempo fa, è stato meno di zero , perchè per un giocatore come lui doveva come minimo portare in finalòe una squdra . Il Barca esce di scena . Finisce una favola.
CASERTA . BAMBINO PRODIGIO E CORAGGIOSO RICONOSCE GLI ASSASSINI DEL PADRE E LI FA CONDANNARE A 3O ANNI DI RECLUSIONE .
Omicidio Migliore, per la seconda corte di assise di Santa Maria Capua Vetere presidente Alaia e giudice a latere Rossi Bernardo e Della Morte uccisero il piccolo imprenditore. Trent'anni a testa di reclusione, ma scampano l'ergastolo. La richiesta della procura della repubblica e per esso Donato Ceglie, è stata confermata . Ma vendicare la morte di Maurizio Migliore ci ha pensato suo figlio un bimbo piccolo di appena otto anni che quel giorno era con il padre. Maurizio Migliore fu ferito , ma poi il ferimento si trasformò in omiciduio il primo novembre 2007. Il tutto avvenne in una piccola stanza, adibita a ufficio, poco distante dall’ingresso del cimitero di San Felice a Cancello. Gennaro Bernardo e Orlando Della Morte,sono stati riconosciuti in un incidente probatorio davanti al gip. Nonostante vi erano due anche due testimoni che erano presenti, ma che avevano notrato soltanto l’ìuomo a terra ferito . e di non aver visto Bernardo e Della Morte. Maurizio Migliore era dipendente di una ditta di luminarie, gestita dalla famiglia , che aveva l’appalto per le lampade votive nel cimitero in occasione della commemorazione dei defunti. Prima ferito, con colpi d’arma da fuoco, sotto gli occhi del figlio di 8 anni morì dopo due settimane di agonia in ospedale. L’omicidio fu compiuto poco distante dall’ingresso del luogo sacro, dove Migliore svolgeva il controllo della documentazione relativa alle lampade votive. Secondo le indagini operate dai carabinieri, che aveva arrestato i due nel 2008 a scatenare l’ira dei due killer oltre allo sguardo di sfida che Migliore, tra loro vi era una vecchia ruggine . Infatti uno dei due Gennaro Bernardo, aveva precedenti per quanto riguarda il reato di droga I due, dopo avere incontrato Migliore, si sarebbero armati di due pistole e, tornati al cimitero, nonostante la presenza del bambino, hanno fatto irruzione nell’ufficio esplodendo contro il Migliore numerosi colpi. Fuggirono poi facendo perdere le loro tracce.. Bernardo e Della Morte furono presi il 22 gennaio del 2008: il primo, grafico pubblicitario e titolare di un chiosco-bar a San Felice fu fermato ad Acerra nell’abitazione di Fiorentina Olivieri,il secondo, fui preso a Montesarchio presso l’abitazione di Gabriella Feleppa,. Gli arresti furono eseguiti dal capitano Bruno Capece dai carabinieri di Maddaloni.
ESCUSIVO - TENSIONE A SANTA MARIA CAPUA VETERE . TAGLIANO LE GOMME ALLE AUTO IN SOSTA NEI PRESSI DI PARCO DELLE ROSE
Microcriminalità in azione a Santa Maria Capua vetere . Ha destato senz’altro scalpore gli episodi accaduti nei giorni scorsi ed anche ieri mattina nella traversa di corso Aldo Moro nei pressi di parco delle rose a Santa Maria Capua Vetere . Molte auto infatti sono state prese d’assalto da ignoti personaggi i quali hanno tagliato le gomme. Gli episodi infatti sono stati eseguiti nei confronti delle auto in sosta lungo la traversa che secondo alcuni è privata , ma altri invece affermano che non c’è nessun cartello che fa notare che la strada no può essere percorsa . l’alterco infatti , vi è da diverso tempo , ma da alcuni giorni invece si è passato alla vie di fatto , tanto da eseguire dei e veri e propri raid nei confronti di proprietari della auto che parcheggiavano lungo la direttrice . Il culmine si è registrato ieri, quando addirittura uno di questi è stato agguantato in flagranza di reato mentre si accingeva ad eseguire il misfatto . Sul posto fra chi aveva parcheggiato la propria auto e il personaggio colto sul fatto ne è nato una diatriba, tanto è che sono dovuti intervenire i carabinieri di Santa Maria Capua Vetere i quali dopo un attenta analisi hanno relazionato al nucleo perché il proprietario dell’auto successivamente ha sporto regolare denuncia contro la persona colta sul fatto a tagliare le gomme. Ma gli episodi sono stati abbastanza frequenti perché non una , ma anche a due , ed a quattro gomme addirittura è stato constato il misfatto . La persona colta in flagranza di reato è stata denunciata piede libero.
Gli interessi della città non sono presi in considerazione. DI GAETANO RAUSO
Un’amministrazione di dilettanti che gestiscono la “Cosa Pubblica” con approssimazione o di furbi che usano il potere conferito dal popolo per i loro interessi? Questa è la domanda che mi pongo da mesi, cioè da quando si è insediata l’Amministrazione Giudicianni. Dal mese di settembre del 2007 ho posto all’attenzione della maggioranza e di tutto il Civico Consesso la questione degli abusi edilizi che sono stati registrati nelle zone individuate nel PRG come zone F (zone destinate ad interventi di interesse pubblico, ecc) ed in aree che, secondo l’edilizia convenzionata erano destinate a standards urbanistici e, quindi, da acquisire al patrimonio comunale per essere destinati a verde pubblico, strade o altri servizi di pubblica utilità. Dopo aver chiesto di intervenire sulla questione, molto delicata e che configura gravi danni alle finanze comunali ed aver inutilmente chiesto la nomina di una commissione di studio e di indagine sulla materia, la città resta ancora in attesa di conoscere cosa si nasconde dietro a questa faccenda ormai a tutti nota. Dopo la mia ennesima richiesta in Consiglio, si è registrata la promessa di una relazione da parte del Sindaco, che conteneva solo aria fritta e senza che si desse una risposta alle numerose richieste di chiarimenti che provengono da più parti.. La mia reiterata richiesta di nomina della Commissione di indagine è stata più volte respinta, in quanto vi sono molti interessi sulla questione da parte di chi possiede case in lottizzazioni non regolari o, addirittura, ha costruito civili abitazioni in zone F o in zone destinate a standards urbanistici, in barba alla legge ed al Decreto Ninisteriale 1444/68. Non è possibile che si continui ad amministrare in questo modo, nell’interesse solo di pochi individui e non della collettività. Il Sindaco ha addotto a scusante che le carte sono state sequestrate dalla Magistratute, invece l’assessore delegato, sino a l’altro ieri, aveva promesso di risolvere il problema, detiene le carte relativa a questa problematica e, nonostante le mie sollecitazione, non le rende pubbliche. Forse si ignora che le aree destinata a standards non potevano essere monetizzate se non con il consenso del Consiglio Comunale ed a prezzi congrui e solo dopo aver individuato sul territorio altre aree che compensassero l’alienazione di quelle acquistate dai privati che avrebbero dovuto cederle. E’ assurdo che si continui a governare la città in questo modo, senza tener conto degli interessi della collettività .
Gaetano Rauso
CONVIVIALE DEL PHANATHOLN PREMIATI GLI ATLETI A CASERTA
Sono stati il nuoto e la pallanuoto, i temi della conviviale dei soci del Panathlon di Caserta, presieduto dal prof. Geppino Bonacci, svoltasi l’altra sera alla “Locanda delle Trame” alla Vaccheria.
“Caserta e le eccellenze dello sport, dallo stadio del nuoto ai campioni mondiali di oggi a Caserta in vista delle Olimpiadi di Londra 2012, passando per le ragazze del setterosa di Atene 2004”, questi gli spunti forniti a Paolo Trapanese, presidente del Comitato Regionale della Federazione Italiana Nuoto e ad Andrea Di Nino allenatore del team "Swim Project", che sono stati ospiti dei panatleti di Terra di Lavoro con il fiduciario provinciale FIN Fabio Villani, la pallanotista Noemi Toth ed il direttore dello Stadio del Nuoto Carlo Sorrentino. Alla serata ha partecipato anche il prof. Giorgio Garufi, vice governatore del Panathlon area Campania.
Paolo Trapanese, indimenticabile portiere del "settebello" e di numerose formazioni campane di pallanuoto, tra cui il Volturno, nel suo intervento ha ricordato brevemente la sua esperienza sammaritana, soffermandosi sul momento che vivono il nuoto e la pallanuoto in Campania ed in Italia. “Anni addietro non c’erano piscine in Campania, dopo il terremoto del 1980, Canottieri e Posillipo furono costrette ad emigrare a Salerno e Benevento per potersi allenare e giocare. Oggi per fortuna non è così, ci sono gli impianti, ci sono le potenzialità per poter far sì che il nuoto e la pallanuoto cresciuta in una città non bagnata dal mare come Santa Maria Capua Vetere, grazie alla passione del compianto giudice Lello Sapienza, possano tornare ai fasti di un tempo”.
Andrea Di Nino, accompagnato dal preparatore atletico Matteo Giunta, dal nove volte primatista mondiale Peter Mankoc, dall’estone Aljand Triin e dalla serba Nadia Higl, ha annunciato che il team di campioni che si allena nelle piscine di Caserta e San Prisco, punta a continuare la preparazione in Terra di Lavoro fino ai prossimi giochi olimpici di Londra.
“Ci troviamo bene a Caserta, dove siamo stati accolti benissimo – ha dichiarato Di Nino - speriamo con la nostra presenza di poter contribuire alla crescita del nuoto, sperando di poter aiutare gli atleti locali, cha avranno la possibilità di allenarsi fianco a fianco con i campioni dello Swim Project”.
martedì 27 aprile 2010
ESTORSIONE E MINACCE . ORDINANZA PER MICHELE BODOGNETTI E DI CATERINO
Nella mattinata di oggi 27 aprile 2010, in Casal di Principe e Roma, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli – X^ Sezione Riesame nei confronti di:
- BIDOGNETTI Michele, di anni 49, pluricensurato, elemento di spicco del clan camorristico “dei Casalesi”, fratello del più noto BIDOGNETTI Francesco alias "cicciott 'e mezzanotte", capo dell’omonima fazione;
- DI CATERINO Stanislao, di anni 24, di Casal di Principe, affiliato al clan camorristico “dei Casalesi” - fazione Bidognetti;
poiché ritenuti responsabili di rapina aggravata dal metodo mafioso.
Il provvedimento scaturisce dall’informativa inoltrata alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli dai militari operanti, i quali, al termine di minuziosa ed accurata attività investigativa, appuravano che i predetti, nel periodo aprile 2009, dietro ripetute minacce ed intimidazioni al titolare di un esercizio commerciale, con azione metodologicamente mafiosa, si impossessavano di diversa merce di tipo alimentare, per un valore di circa 1.000,00 euro.
Gli arrestati sono stati associati rispettivamente alla Casa Circondariale di Roma “Rebibbia”, dove trovavasi già detenuto e Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
INTERESSANTE LEZIONE DEL TEN.COLONNELLO IADAROLA COMANDANTE DEL NUCLEO POLIZIA TRIBUTARIA DELLA G.d.F. di CASERTA
Indagini finanziarie - Garanzie a tutela del soggetto sottoposto ad indagini – Intervento del Dr. Pasquale Menditto, Presidente Commissione Regionale Tributaria di Napoli – E’ nato il Massimario della Commissione Tributaria di Caserta – Domani intervento di Elio Sticco alla Camera Civile sul tema “Le mediazioni civili e commerciali”
S. Maria C.V. - Un qualificato uditorio (oltre 100 avvocati e commercialisti) ha seguito, con vivido interesse, la lezione del Ten. Colonnello Michele Iadarola, comandante del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta, nell’ambito del Corso di perfezionamento e di formazione per magistrati tributari che si sta svolgendo presso la Scuola di Formazione Forense di S. Maria C.V., presieduta dall’avvocato Elio Sticco, sotto l’egida del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria di Roma. Assente l’altra relatrice, la Dottoressa Antonella Cantiello, P.M. della Procura sammaritana perché impegnata a Isernia per l’insediamento del Dr. Paolo Albano, già Procuratore Aggiunto a S. Maria C.V,. ed ora assegnato alla Procura di Isernia. Il Dr. Pasquale Menditto, Presidente della Commissione Tributaria Regionale di Napoli – il vero animatore del corso – ha preso la parola presentando ai convenuti l’illustre oratore.
Il Ten. Col. Iadarola ha esordito dicendo che – “A seguito delle nuove disposizioni impartite dal Ministero – è cambiato l’approccio con il contribuente per le attività di verifica e niente più blitz traumatici” . Ha spiegato poi che la G.d.F non è impegnata soltanto nella ricerca di evasori fiscali ma anche in altre importanti attività giudiziarie ( ha citato per tutte l’ultima indagine sull’inquinamento ambientale dei Regi Lagni ) e che il Nucleo da lui diretto ha una competenza per effettuare verifiche su aziende che hanno un volume di affari superiore ai 5 milioni di Euro. Quindi le aziende che hanno un volume inferiore vengono controllate dalle rispettive compagnie competenti per territorio. “Non sempre, però – ha spiegato il Ten. Col. Iadarola – “i grandi volumi di affari significano grandi evasioni fiscali. Infatti le aziende che hanno un rilevante fatturato, con investimenti notevoli, non sono sempre portate all’evasione, sia per difendere la propria immagine e sia perché hanno una perfetta organizzazione amministrativa nella cura della contabilità. Presso queste aziende è difficile trovare la famosa “contabilità in nero”.
Con una chiara dialettica e forbita oratoria, il Ten. Col. Iadarola, ha poi illustrato le fasi della verifica fiscale. “I fatti più rilevanti - ha detto – “sono quelli bancari, quelli che risultano mai movimenti dei conti, non ci affezioniamo ai cosiddetti “pizzini”, cioè ai documenti non ufficiali, che spesso possono essere fuorvianti”.
A questo punto ci è stato un intervento del Dr. Menditto che ( spesso ha posto domande provocatorie, alle quali il Ten. Colonnello Iadarola ha risposta con garbo e signorilità) ha annunciato la nascita del Massimario della Commissione Tributaria di Caserta, mentre è già in distribuzione quello cartaceo della Regione Campania.
Ha ripreso poi la parola il T.C. Iadarola, il quale, nel corso della sua lezione, durata oltre due ore, ha spiegato, per sommi capi, gli obiettivi principali che si pone la G.d.F. nel corso di una verifica. “Facciamo la fotografia dell’azienda al primo approccio, delle sue attività aziendali, con un occhio particolare ai bilanci e ai movimenti bancari. Siamo particolarmente attenti per le aziende che usufruiscono dei contributi Comunitari settore nel quale, purtroppo spesso vi sono frodi miliardarie. Nel corso del nostro lavoro – (la G.d.F. presegue il bene pubblico )– ci atteniamo alle disposizioni di legge che sono state formalizzate per il contrasto alla criminalità economica nell’evasione fiscale sempre però con il massimo rispetto dello Statuto del Contribuente.
Alla domanda provocatoria di Menditto: ”Ma come scegliete le aziende da verificare… una bella mattina vi alzate e decidete?”. “Nient’affatto – ha risposto il T.C. Iadarola – “l’attività di verifica è un’attività di iniziativa su “imput” di altre parti. Rientrano nella nostra programmazione annuale che stabiliscono il corso degli interventi a livello nazionale, che poi viene ripartito dai comandi regionali a quelli provinciali. Il criterio adottato è quello di verificare in modo cronologico l’elenco delle visite già effettuate. Sono in genere 60 i soggetti che ogni anno dobbiamo verificare. Ma spesso ci facciamo guidare anche dalle nostre banche dati le quali ci forniscono un indice di pericolosità fiscale. Altri obiettivi sono indirizzati verso soggetti che non sono mai stati verificati, oppure verso quelli che, risultano recidivi in quanto denunciati per fatture inesistenti”.
Il Dr. Menditto ha poi spiegato che il funzionario dell’Agenzia delle Entrate oggi riceve un premio di produzione sul ricavato ( prima lo otteneva sull’entità del tributo evaso). Io aggiungo che disconoscevo tale disposizione e che quindi – sotto certi aspetti – l’accertamento della G.d.F offre maggiori garanzie. E il tutto spiega anche perché, spesso, si verifica un assurdo accanimento da parte del funzionario delle Entrate contro il contribuente ritenuto evasore.
Il T.C. Iadarola ha poi spiegato che il loro lavoro è frutto di una attività di “intelligenzia” e che, per esempio, una azienda non potrà essere sottoposta a verifiche sia dalla G.d.F che dalla Agenzia delle Entrate. Come pure ha ribadito che nel rispetto dello Statuto del Contribuente la verifica viene effettuata nella sede indicata dallo stesso. E’ stata poi illustrata la fase finale del verbale di verifica ed in questa occasione – con l’intervento di alcuni dei presenti – è prevalsa la tesi, condivisa dallo stesso illustre oratore, che è opportuno ai fini dell’instaurarsi di un valido contraddittorio, esibire i documenti a discarico senza alcuna riserva successiva. E’ stato poi accennato all’onere della prova e a chi spetta dimostrare i vari movimenti transitati nella contabilità ( spetta al contribuente ). Il T.C. Iadarola ha poi intrattenuto gli astanti, con dotte argomentazioni, sulle fasi di indagini nei confronti dei presta nomi, sulle diverse differenze per l’approccio al segreto bancario (“Non esiste una legge sul segreto bancario che lo giustifica e che ne chiarisca i termini anche se la Suprema Corte di Cassazione in una decisione lo ha riconosciuto in una consuetudine storica”) e sull’esigenza di essere autorizzati dai superiori ( Comandante Regionale e Direttore Generale delle Entrate ) per accedere a tali delicati e sensibili dati.
L’alto ufficiale, avviandosi alla conclusione, ha evidenziato che le autorizzazioni e le richieste per gli accessi bancari sono tutte a livello informatico ma che tuttavia riguardano esclusivamente rapporti bancari dal 2005 in poi. Il Dr. Iadarola si è molto soffermato sulla delicatezza e complessità delle indagini sui conti correnti delle persone indiziate per interposizione fittizia, sulla estendibilità delle indagini finanziarie ai soggetti terzi ( spetta alla G.d.F di dimostrare la interposizione fittizia ) specialmente nella lotta alla criminalità organizzata. Anche le società Fiduciarie possono essere oggetto di indagini come tutti i soggetti inseriti nell’anagrafe tributaria. L’illustre relatore ha parlato infine degli acquisti e delle vendite in nero, della “tracciabilità” dei pagamenti, dei risvolti penali delle verifiche fiscali sempre con le autorizzazioni dei magistrati della Procura ( “non abbiamo magistrati di riferimento”) ma ci atteniamo agli ordini.
A chiusura, la Dottoressa Giuliana D’Auria, in rappresentanza dei Giudici Tributari della Campania, ha consegnato al T.C. Michele Iadarola una pergamena di riconoscimento. Intanto, domani, 28 aprile, gli avvocati Elio Sticco, Patrizia Cianni, Carlo Maria Palmiero, Bruno Giannico e Vera Sticco, interverranno al Seminario indetto dall’Ordine degli Avvocati e dalla Camera Civile sul tema: “Mediazione delle controversie civili e commerciali – risoluzioni alternative”. La partecipazione all’incontro attribuirà 3 crediti formativi.
S. Maria C.V. - Un qualificato uditorio (oltre 100 avvocati e commercialisti) ha seguito, con vivido interesse, la lezione del Ten. Colonnello Michele Iadarola, comandante del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta, nell’ambito del Corso di perfezionamento e di formazione per magistrati tributari che si sta svolgendo presso la Scuola di Formazione Forense di S. Maria C.V., presieduta dall’avvocato Elio Sticco, sotto l’egida del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria di Roma. Assente l’altra relatrice, la Dottoressa Antonella Cantiello, P.M. della Procura sammaritana perché impegnata a Isernia per l’insediamento del Dr. Paolo Albano, già Procuratore Aggiunto a S. Maria C.V,. ed ora assegnato alla Procura di Isernia. Il Dr. Pasquale Menditto, Presidente della Commissione Tributaria Regionale di Napoli – il vero animatore del corso – ha preso la parola presentando ai convenuti l’illustre oratore.
Il Ten. Col. Iadarola ha esordito dicendo che – “A seguito delle nuove disposizioni impartite dal Ministero – è cambiato l’approccio con il contribuente per le attività di verifica e niente più blitz traumatici” . Ha spiegato poi che la G.d.F non è impegnata soltanto nella ricerca di evasori fiscali ma anche in altre importanti attività giudiziarie ( ha citato per tutte l’ultima indagine sull’inquinamento ambientale dei Regi Lagni ) e che il Nucleo da lui diretto ha una competenza per effettuare verifiche su aziende che hanno un volume di affari superiore ai 5 milioni di Euro. Quindi le aziende che hanno un volume inferiore vengono controllate dalle rispettive compagnie competenti per territorio. “Non sempre, però – ha spiegato il Ten. Col. Iadarola – “i grandi volumi di affari significano grandi evasioni fiscali. Infatti le aziende che hanno un rilevante fatturato, con investimenti notevoli, non sono sempre portate all’evasione, sia per difendere la propria immagine e sia perché hanno una perfetta organizzazione amministrativa nella cura della contabilità. Presso queste aziende è difficile trovare la famosa “contabilità in nero”.
Con una chiara dialettica e forbita oratoria, il Ten. Col. Iadarola, ha poi illustrato le fasi della verifica fiscale. “I fatti più rilevanti - ha detto – “sono quelli bancari, quelli che risultano mai movimenti dei conti, non ci affezioniamo ai cosiddetti “pizzini”, cioè ai documenti non ufficiali, che spesso possono essere fuorvianti”.
A questo punto ci è stato un intervento del Dr. Menditto che ( spesso ha posto domande provocatorie, alle quali il Ten. Colonnello Iadarola ha risposta con garbo e signorilità) ha annunciato la nascita del Massimario della Commissione Tributaria di Caserta, mentre è già in distribuzione quello cartaceo della Regione Campania.
Ha ripreso poi la parola il T.C. Iadarola, il quale, nel corso della sua lezione, durata oltre due ore, ha spiegato, per sommi capi, gli obiettivi principali che si pone la G.d.F. nel corso di una verifica. “Facciamo la fotografia dell’azienda al primo approccio, delle sue attività aziendali, con un occhio particolare ai bilanci e ai movimenti bancari. Siamo particolarmente attenti per le aziende che usufruiscono dei contributi Comunitari settore nel quale, purtroppo spesso vi sono frodi miliardarie. Nel corso del nostro lavoro – (la G.d.F. presegue il bene pubblico )– ci atteniamo alle disposizioni di legge che sono state formalizzate per il contrasto alla criminalità economica nell’evasione fiscale sempre però con il massimo rispetto dello Statuto del Contribuente.
Alla domanda provocatoria di Menditto: ”Ma come scegliete le aziende da verificare… una bella mattina vi alzate e decidete?”. “Nient’affatto – ha risposto il T.C. Iadarola – “l’attività di verifica è un’attività di iniziativa su “imput” di altre parti. Rientrano nella nostra programmazione annuale che stabiliscono il corso degli interventi a livello nazionale, che poi viene ripartito dai comandi regionali a quelli provinciali. Il criterio adottato è quello di verificare in modo cronologico l’elenco delle visite già effettuate. Sono in genere 60 i soggetti che ogni anno dobbiamo verificare. Ma spesso ci facciamo guidare anche dalle nostre banche dati le quali ci forniscono un indice di pericolosità fiscale. Altri obiettivi sono indirizzati verso soggetti che non sono mai stati verificati, oppure verso quelli che, risultano recidivi in quanto denunciati per fatture inesistenti”.
Il Dr. Menditto ha poi spiegato che il funzionario dell’Agenzia delle Entrate oggi riceve un premio di produzione sul ricavato ( prima lo otteneva sull’entità del tributo evaso). Io aggiungo che disconoscevo tale disposizione e che quindi – sotto certi aspetti – l’accertamento della G.d.F offre maggiori garanzie. E il tutto spiega anche perché, spesso, si verifica un assurdo accanimento da parte del funzionario delle Entrate contro il contribuente ritenuto evasore.
Il T.C. Iadarola ha poi spiegato che il loro lavoro è frutto di una attività di “intelligenzia” e che, per esempio, una azienda non potrà essere sottoposta a verifiche sia dalla G.d.F che dalla Agenzia delle Entrate. Come pure ha ribadito che nel rispetto dello Statuto del Contribuente la verifica viene effettuata nella sede indicata dallo stesso. E’ stata poi illustrata la fase finale del verbale di verifica ed in questa occasione – con l’intervento di alcuni dei presenti – è prevalsa la tesi, condivisa dallo stesso illustre oratore, che è opportuno ai fini dell’instaurarsi di un valido contraddittorio, esibire i documenti a discarico senza alcuna riserva successiva. E’ stato poi accennato all’onere della prova e a chi spetta dimostrare i vari movimenti transitati nella contabilità ( spetta al contribuente ). Il T.C. Iadarola ha poi intrattenuto gli astanti, con dotte argomentazioni, sulle fasi di indagini nei confronti dei presta nomi, sulle diverse differenze per l’approccio al segreto bancario (“Non esiste una legge sul segreto bancario che lo giustifica e che ne chiarisca i termini anche se la Suprema Corte di Cassazione in una decisione lo ha riconosciuto in una consuetudine storica”) e sull’esigenza di essere autorizzati dai superiori ( Comandante Regionale e Direttore Generale delle Entrate ) per accedere a tali delicati e sensibili dati.
L’alto ufficiale, avviandosi alla conclusione, ha evidenziato che le autorizzazioni e le richieste per gli accessi bancari sono tutte a livello informatico ma che tuttavia riguardano esclusivamente rapporti bancari dal 2005 in poi. Il Dr. Iadarola si è molto soffermato sulla delicatezza e complessità delle indagini sui conti correnti delle persone indiziate per interposizione fittizia, sulla estendibilità delle indagini finanziarie ai soggetti terzi ( spetta alla G.d.F di dimostrare la interposizione fittizia ) specialmente nella lotta alla criminalità organizzata. Anche le società Fiduciarie possono essere oggetto di indagini come tutti i soggetti inseriti nell’anagrafe tributaria. L’illustre relatore ha parlato infine degli acquisti e delle vendite in nero, della “tracciabilità” dei pagamenti, dei risvolti penali delle verifiche fiscali sempre con le autorizzazioni dei magistrati della Procura ( “non abbiamo magistrati di riferimento”) ma ci atteniamo agli ordini.
A chiusura, la Dottoressa Giuliana D’Auria, in rappresentanza dei Giudici Tributari della Campania, ha consegnato al T.C. Michele Iadarola una pergamena di riconoscimento. Intanto, domani, 28 aprile, gli avvocati Elio Sticco, Patrizia Cianni, Carlo Maria Palmiero, Bruno Giannico e Vera Sticco, interverranno al Seminario indetto dall’Ordine degli Avvocati e dalla Camera Civile sul tema: “Mediazione delle controversie civili e commerciali – risoluzioni alternative”. La partecipazione all’incontro attribuirà 3 crediti formativi.
NAPOLI ABBIGLIAMENTO CONTRAFFATTO . LA GF DI NAPOLI FERMA DUE PERSONE
All’esito di articolate e complesse indagini, oggi i finanzieri del Nucleo PT del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica - Sezione Reati di Criminalità Economica, nei confronti di Novizio Antonio e del figlio Ciro per aver impiegato in diverse aziende attive Dei quartieri "Vasto" e “Vicaria-mercato"di Napoli a loro riconducibili denaro proveniente dai reati di usura e ricettazione di capi di abbigliamento contraffatti e commercializzati all’iDgr0sso. Contestualmente sono stati sottoposti a sequestro due società: CLAREAN S.r.1. ed EDEN S.r,1., che gestiscono rispettivamente gli alberghi “C1areaD" ed "Eden D", siti Dei pressi della stazione centrale F.S. di piazza Garibaldi, per un valorecomplessivo di circa € l8.000.000,00. Le accurate investigazione economiche finanziarie hanno consentito di accertare che i "Novizio"- già indagati in altri procedimenti, in occasione dei quali era stata segnalata la loro continuità con i clan camorristici "Licciardi" e “C0ntini" • Nell’arco di poco più di cinque anni avevano costituito un rilevate assetto economico, rappresentato prevalentemente da strutture alberghiere situate Del centro di Napoli senza che cio fosse giustificato dai redditi prodotti dalle loro imprese, operanti del settore del commercio di abbigliamento e di autovetture. In particolare le indagini, effettuate anche mediante intercettazioni telefoniche, hanno permesso di svelare che le aziende della famiglia “‘Novizio" venivano in realtà utilizzate come uno schermo per occultare l`illecita provenienza della ricchezza prodotta attraverso l’usura e il commercio all’ingrosso dei capi di abbigliamento contraffatti. L’attività investigativa, avviata a seguito dell’individuazione dell’ingente quanto anomala disponibilità finanziaria, si e sviluppata attraverso l’esame di decide di conti correnti e di oltre duecento contratti relativi a certificati di deposito e polizze assicurative per una movimentazione complessiva quantificata in oltre cinquanta milioni di Euro. L’indagine è risultata ancora più complessa per le modalità di costituzione ed estinzione di specifici prodotti finanziari, "consigliati" da alcuni funzionari di Doti istituti di credito al fine di eludere la normativa antiriciclaggio. I gravi elementi di prova a carico dei due componenti della predetta famiglia (Antonio Novizio, Ciro Novizio), in relazione all’impiego in attività economiche di denaro di provenienza illecita (art. 648-ter c.p.), hanno consentito di richiedere ed ottenere l’applicazione delle misure ` cautelari personali Dopodiché il sequestro dei citati alberghi, che va a sommarsi a quello effettuato in data 10.10.2006 relativo a contanti , assegni bancari, effetti cambiari, polizze assicurative certificati di deposito ed appartamenti siti in Napoli e provincia, per UH valore complessivo di circa € 35.000.000,00.
GUARDIA DI FINANZA : NAPOLI - ARRESTATI DUE IMPRENDITORI PER REIMPIEGO DI PROVENTI ILLECITI E SEQUESTRATI BENI PER 18 MILIONI DI EURO
I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, al termine di indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, stanno eseguendo due arresti domiciliari nei confronti di altrettanti imprenditori campani accusati, unitamente ad altri soggetti, di ricettazione, riciclaggio ed impiego di denaro di provenienza illecita.
Sequestrate anche due società, del valore di circa 18 milioni di euro, attraverso le quali uno degli arrestati gestiva alberghi ubicati nel capoluogo campano.
Sequestrate anche due società, del valore di circa 18 milioni di euro, attraverso le quali uno degli arrestati gestiva alberghi ubicati nel capoluogo campano.
lunedì 26 aprile 2010
CARA CASAL DI PRINCIPE TI SCRIVO....... DOPO LA VENUTA DI MARONI ED ALFANO
Tu sei un cittadina che ne hai passate di tutti i colori, penso che nessuno ti possa capire, neanche chi era presente alla conferenza stampa di fine riunione svoltasi ieri pomeriggio presso la prefettura di Caserta . Lo dico con un po di rammarico perché io c’ero e speravo che qualcuno potesse capire il tuo stato d’animo che da oltre un ventennio se non un trent’ennio soccombi perché vi sono persone che non ti meritano . Dall’altra però ci sono persone che aspettano una orgogliosa salita verso la tranquillità giornaliera che stenta a giungere e che porta con se quella credibilità di un popolo sano e lavoratore.
Alla luce dei fatti che si sono verificati, vedi ,nessuno e quando dico nessuno metto e soprattutto in luce anche i miei colleghi giornalisti, che per la verità erano tutti sinistroidi ed aspettavano una caduta di stile dei Ministri Maroni ed Alfano per poi scrivere ciò che era accaduto, i quali tutto hanno fatto purchè chiedere quale futuro costituzionale ti riserva a te piccola cittadina e ai tuoi abitanti. Dico questo perché qualche giornalista anche donna poteva fare meno passerella e fare più bella figura creando presupposti nuovi per una popolazione che aspetta non di essere giudicata , ma di uscire da un tunnell dove per adesso c’è soltanto una azione repressiva che ci deve essere per carità , ma deve essere costruttiva. La costruzione di un nuova città viene soprattutto da un cambio generazionale che può essere dato soltanto da un indirizzo, quello di protrarre con una normativa ed una istituzione di un commissario di governo per un numero di anni, in modo che i tredicenni ed un parte dei giovani possa essere indirizzata ad osservare le leggi italiane. Tutto qui ma nessuno ha sollevato questa incombenza.
Le mie idee sono gratis , perché sono uno stile di vita .
Ciao casale A presto e spero che tu possa entrare un giorno nelle città viventi.
LADIOCESI DICASERTA SCENDE IN CAMPO - SUA ECCELLENZA PIETRO FARINA " POTENZIAMO LE NOSTRE SINERGIE "
La diocesi di Caserta punta sullo sport per potenziare la presenza spirituale in un mondo basato su regole e valori. Lo ha ribadito il vescovo mons. Pietro Farina in occasione della Santa Messa dello Sportivo, svoltasi presso la Cappella del Seminario Vescovile a Caserta, gremita di dirigenti sportivi, tecnici, atleti, giudici di gara, durante la quale il presule ha illustrato la “Pastorale dello Sport” ed ha dato appuntamento ad una serie di iniziative, che culmineranno nel 2011 con la grande celebrazione della “Pasqua dello Sportivo”.
L’incontro è stato organizzato dal gruppo che segue la “Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport”, di cui è animatore Rocco Gervasio, con l’assistenza ecclesiale di don Lorenzo Maggetto, in collaborazione con il Comitato Provinciale Coni di Caserta, presente con il team dirigenziale guidato dal presidente Michele De Simone e i vicepresidenti Antonio Giannoni e Giuseppe Bonacci, e numerosi rappresentanti delle Federazioni e degli Enti di Promozione Sportiva di Terra di Lavoro. Durante la S. Messa significativa parentesi, in occasione dell’offertorio, con la presentazione dei doni –tutti attrezzi sportivi- da parte di atleti e dirigenti di varie società, tra cui anche il play polacco della Pepsi Caserta, Kozarec, che ha consegnato a mons. Farina un pallone con le firme di tutti i componenti della squadra.
E dopo l’omelia del vescovo, che ha illustrato il “messaggio agli sportivi” e la “pastorale dello sport”, il presidente del Coni Michele De Simone ha ricordato il ruolo e l’importanza dello sport non solo come momento di aggregazione ma anche di sano impiego del tempo libero e di rispetto di valori soprattutto spirituali. Il dirigente ha anche ricordato la valenza dei risultati sportivi in una provincia che in molti campi appare agli ultimi posti (economia, vivibilità, emarginazione, violenza) e che, spesso, ritrova, grazie ai risultati di atleti e squadre, conseguiti a livello nazionale e internazionale, momenti di primato e di affermazione.
“Ci vedremo spesso sui campi di gara –ha concluso il vescovo Farina- e realizzeremo opportune sinergie per mantenere lo sport ed i suoi protagonisti nell’area dei valori, sconfiggendo, con un comune impegno, gli aspetti negativi che pure esistono e vanno combattuti. Attraverso le parrocchie e le organizzazioni cattoliche diffonderemo la pastorale dello sport con l’obiettivo di realizzare occasioni di crescita culturale e spirituale”.
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI CASERTA MIMI' ZINZI INCONTRRO I MINISTRI MARONI E ALFANO
Oggi pomeriggio il Presidente della Provincia di Caserta, On. Domenico Zinzi, ha incontrato in Prefettura il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni e il Ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Tanti i temi trattati nel corso del vertice: ordine pubblico, giustizia, lavoro e ambiente. Zinzi ha sottoposto all’attenzione di Maroni il problema legato alla sicurezza all’interno e all’esterno della Reggia, sollecitando una maggiore presenza da parte delle forze dell’ordine. Altro capitolo importante la Stazione Unica Appaltante. Il Presidente della Provincia ha invocato la necessità della realizzazione di un processo di informatizzazione che snellisca le procedure e faciliti il funzionamento di tale struttura. Ciò in virtù del fatto che, gradualmente, i Comuni e gli altri enti locali stanno aderendo tutti alla Stazione Unica Appaltante, e che quindi il lavoro sarà sempre più intenso. Nel corso dell’incontro l’On. Zinzi ha fatto presente ai Ministri Maroni e Alfano lo stato di grave crisi occupazionale che vive la provincia di Caserta, con particolare riferimento alla vertenza della Ixfin e al ritardo nella firma del decreto per la cig in deroga per i lavoratori. Si è discusso, poi, anche dell’accordo di programma per la reindustrializzazione delle aree comprese tra Marcianise, San Marco Evangelista e Santa Maria Capua Vetere. Altri due argomenti cruciali per il territorio provinciale, sottoposti da Zinzi all’attenzione di Maroni e Alfano, sono stati le bonifiche, con particolare riferimento alla depurazione delle acque nella zona del litorale domizio, e i rifiuti. In questo caso Zinzi ha ribadito la volontà della Provincia di Caserta di staccarsi da Napoli, sottolineando la confusione creata dalla legge 26 del 26 febbraio 2010, conversione del dl 195 del 30/12/2009. Nella parte conclusiva del vertice, il Presidente Zinzi ha fatto presente al Ministro della Giustizia Alfano le problematiche esistenti nell’organizzazione giudiziaria. In particolare, Zinzi ha ricordato al Ministro le difficoltà che sussistono al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per quel che riguarda l’organico dei giudici e l’aspetto logistico delle sedi. Dopo il vertice, Zinzi ha incontrato una delegazione di lavoratori della Ixfin assieme al Presidente della Regione, Stefano Caldoro, anche lui presente alla riunione in Prefettura.
Un silenzio assordante. Di Gaetano Rauso.-
Questi giorni in cui si sono susseguite dichiarazioni, , illazioni, conferme e smentite in merito al ventilato spostamento verso il centro destra dell’asse su cui poggia l’attuale amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere, sono stati prodighi di congetture, le più svariate, riguardo le ragioni che giustificavano questo eventuale, ennesimo ribaltone e l’opportunità o le ragioni per le quali esso si portasse a compimento. La smentita del Sindaco è arrivata dopo le insistenze di chi scrive a fare chiarezza e le rimostranze della professoressa Chirico e di altri componenti della maggioranza che possono essere definiti, ancora benpensanti (a dire la verità sono molto pochi).Smentire categoricamente, come ha fatto il Sindaco, l’eventualità di un suo passaggio con il centro destra è veramente assurdo, dato che le trattative che si sono svolte sono reali e conclamate. Solo le proteste di tante persone perbene che hanno esternato il loro rifiuto, a priori, a che l’ennesimo pateracchio si determinasse, ne hanno rimandato la conclusione. Rimandato, perchè è solo di un rinvio che ha parlato il Sindaco con me e con altri quando gli esternato il suo rammarico per questo modo squallido di agire e di far politica. Solo di un rinvio, così ha rassicurato Campochiaro il quale aveva avuto il placet di alcuni consiglieri del P.d.L. che già si sentivano assessori e dei vertici del partito ( chissà perché) , ma non aveva garantito al Sindaco i numeri per l’approvazione del bilancio, se non sulla carta. Quello che mi dispiace è che si consenta a questi personaggi di prendere in giro le stesse persone che hanno garantito l’appoggio incondizionato, nonostante avessero dimostrato, ampiamente, la loro inaffidabilità quando non hanno disdegnato di rinnegare il programma presentato agli elettori e le assicurazioni date alla popolazione di Santa Maria vessata da tanti anni di mal governo di centro sinistra. Ma il silenzio di tanti consiglieri e dei rappresentanti cittadini del P.d.L. e di altri partito del centro destra è stato assolutamente assordante. Dopo i proclami e la lotta su tutti i fronti ingaggiata o almeno proclamata contro questa amministrazione ed i loro amici affaristi,nessuno benché sollecitato, salvo chi come me ha a cuore le sorti della città, ha levato, chiara, la sua voce per contrapporsi a questo diabolico disegno. Tutto ciò è strano ed è squallido;non ci si può trincerare, a scusante, di seguire le direttive o essere uomini di partito. Contro il male si combatte sempre e comunque, non ci allea con esso.
Mi fanno specie quei componenti della maggioranza che, nonostante queste prese in giro, sono ancora disponibili ad appoggiare questo Sindaco, denotando una mancanza totale di amor proprio e dimostrando solo interessi a mantenere il possesso di quell’orticello che hanno coltivato con malizia, senza mostrare alcun interesse verso i veri problemi della città che più volte ho denunciato ed ho difeso, anche a costo di mettere a repentaglio la mia incolumità personale.
Gaetano Rauso
MARCIANISE :CHIUSO MOMENTANEAMENTE IL PARCHEGGIO IN VIA MUSONE
Marcianise. L’amministrazione comunale rende noto di aver provveduto, nella giornata di lunedì 26 aprile, alla chiusura momentanea del parcheggio di via Raffaele Musone, dopo il crollo di alcune delle lastre di marmo apposte sul monumento ornamentale lì insistente.
La disposizione è stata consequenziale ad un sopralluogo effettuato dal sindaco Antonio Tartaglione e dal suo vice, nonché assessore ai lavori pubblici, Paride Amoroso, ambedue accompagnati dai volontari della protezione civile. La pattuglia ha rilevato lo stato di pericolo del manufatto, e dunque della zona ad esso circostante.
Per tale ragione, dopo l’ispezione, il primo cittadino ha firmato un’ordinanza attraverso la quale ha immediatamente chiuso l’area parking, mentre il suo vice ha supervisionato le operazioni in via Musone.
Tempestivamente si è provveduto altresì ad informare dell’accaduto gli uffici comunali competenti, e la ditta realizzatrice del parcheggio, affinché in tempi brevi mettano in sicurezza la zona, ripristinandone l’agibilità