VEDERE PER CREDERE CLICCA QUI

Pagine

venerdì 30 aprile 2010

SPARTACUS 1 STRALCIO . LA VICENDA DEL DUPLICE OMICIDIO DI ALBERTO BENEDUCE E ARMANDO MIRAGLIA RIVISSUTA NEL RACCONTO DEL PM dI MAURO

Duplice omicidio di Alberto Beneduce e di Armando Miraglia , c’è la requisitoria del pm. Non c’è dubbio che il misfatto accaduto agli inizi di agosto del 1990 circa venti anni fa ancora non è chiaro del tutto ne si pensa che il 21 aprile 2007 sono state notificate altre ordinanze in carcere ai presunti colpevoli da parte della Direzione distrettuale antimafia di Napoli.- Quel duplice omicidio infatti aveva fatto scattare l’inchiesta Spartacus perché la lingua di sabbia della provincia di Caserta a quei tempi era contesa fra opposte fazione , da un aprte i latorre e dall’altra chi aveva a che fare con il clan degli Zagaria. L'inchiesta sull'uccisione di Alberto Beneduce e Armando Miraglia, ammazzati in un agguato nell'agosto del 1990, è stata comunque u pezzo di storia derlla camorra casertana . Ieri mattina davanti alla seconda corte di assise dio Santa Maria Capua Vetere presidente Alaia e giudice a latere Rossi, il pubblico ministero della direzione distrettuale antimafia di Napoli Maria Di mauro ha formulato le pene per gli imputati . Per Tiberio Francesco La torre sono stati chiesti 21 anni di reclusione , mentre per i collaboratori di giustizia Jimmy Rozzera e Valente sono stati concessi le attuanti di cui alla normativa che prevede una minore richiesta di condanna , la pena infatti richiesta è stata di 14 anni di reclusione ad ognuno di loro . Richiesta di assoluzione per Luigi Zuccheroso che nell’aprile del 2007 fu raggiunto dalla ordinanza di custodia cautelare della Direzione distrettuale antimafia di Napoli . il processo è stato aggiornato al 28 maggio 2010 per le arringhe e la sentenza del processo. L'uccisione di Alberto Beneduce, ritenuto capo dell'omonimo clan ,operante a Baia Domizia, e del suo guardaspalle, Armando Miraglia, secondo le risultanze delle indagini rientrò nell'ambito della lotta tra organizzazioni in lotta per il predominio dei traffici illeciti, in particolare della droga, tra Mondragone ed il basso Lazio. I due furono attirati in un tranello, uccisi con colpi di pistola ed i loro cadaveri dati alle fiamme all'interno del bagagliaio di una vettura, trovata nella zona di Piedimonte di Sessa Aurunca. Alberto Beneduce, napoletano trapiantato a Baia Domizia, secondo quanto dichiarato anche da collaboratori di giustizia , fu ucciso perché, grazie anche all'amicizia di Michele Zagaria, elemento di vertice del clan dei ' casalesi', attualmente inserito tra i dieci latitanti più pericolosi in Italia, aveva esteso la propria attività e invaso le zone di influenza dei ' La Torre' e dei 'muzzone'.