Perché Il Popolo sammaritano fa imbestialire il sindaco ? E' un giornale come tutti gli altri . Eppoi siamo in un paese democratico , dove si può scrivere di tutti e di tutto poiché c'è la giustizia italiana che ci pensa . Ma a quanto pare anche la città di Santa Maria Capua Vetere si divide in gomorristi ed antigomorristi.
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venerdì 31 ottobre 2008
Nella notte di Hallowen, il sindaco perde le staffe e ferma Mario Tudisco. Dolcetto o scherzetto ?
Perché Il Popolo sammaritano fa imbestialire il sindaco ? E' un giornale come tutti gli altri . Eppoi siamo in un paese democratico , dove si può scrivere di tutti e di tutto poiché c'è la giustizia italiana che ci pensa . Ma a quanto pare anche la città di Santa Maria Capua Vetere si divide in gomorristi ed antigomorristi.
giovedì 30 ottobre 2008
in tutto sono 50 indagati ,il bar la tazza d'oro il locale degli appuntamenti
Santa Maria Capua Vetere. Truffa alle assicurazioni c’è ancora una nuova trance dove addirittura figurano Giudici di Pace ed altri personaggi legati all’associazione a delinquere finalizzati a falsi incidenti . Non si fermano qui le indagini relative alle truffe all’assicurazioni . Infatti la seconda indagine che è sempre curata dal pubblico ministero Maurizio Giordano della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere avrà i suoi risvolti quando presumibilmente Saranno conclusi gli interrogatori di garanzia. In tutto gli indagati sono 50. Ventisette che sono elencati nella prima ed altre 23 persone che sono ancora in osservazione. L’intera truffa si svolgeva soprattutto attraverso giudizi civili davanti ai tribunali di Caserta e Santa Maria Capua Vetere davanti ai giudici di pace i quali avrebbero avuto anche contatti con alcuni degli indagati. Ciò è ancora al vaglio della magistratura la quale ci vuole vedere chiaro e quindi aspetta le dichiarazioni di garanzia davanti al gip Giuseppe Meccariello , il giudice che ebbe il coraggio di firmare una delle ordinanze di custodia cautelare più rappresentative dal punto di vista politico , l’inchiesta del provincia gate. I falsi incidenti, invece, che sono stati contestati si consumavano attraverso appuntamenti anche fuori i locali pubblici con atti di corruzione . Quanto al reato di corruzione in atti giudiziari ed a quello di falsa testimonianza che sono strettamente connessi tra loro, si deve sottolineare che essi traggono origine dalle dichiarazioni rese in sede di interrogatorio da Nicola De Santis il quale ammetteva in pieno le proprie responsabilità e chiamava in causa, quali determinatori ed istigatori delle condotte illecite, lo Iodice ed il Casella . Riferiva, in particolare, il De Santis che si era incontrato con Nicola Iodice davanti 'al bar "Tazza d'oro" di Santa Maria C.V; che consegnò, in cambio di 500 euro, all'amico i propri documenti di identità
e la documentazione relativa all'assicurazione ed alla vettura che lo IODICE assicurò che si sarebbe occupato interamente lui della pratica; che dopo qualche mese, ricevuta la lettera dall'assicurazione, contattò lo IODICE, il quale gli disse di recarsi dall'avv. CASELLA; che il suddetto legale gli consegnò una dichiarazione datata 15.3.2007 da
portare alla compagnia assicuratrice; che non seppe più niente della pratica, essendo stato pagato a monte dallo IODICE per 500 euro in occasione del primo incontro;
Richiesto di spiegare le ragioni della conoscenza con lo IODICE, il DE SANTIS affermava che da quando aveva chiuso la rosticceria "
Ecco il capo di imputazione dell'associazione
In particolare, per aver apportato il proprio contributo alle finalità della associazione per delinquere secondo i seguenti ruoli:
IODICE Nicola: promotore ed organizzatore della associazione, con il ruolo di tenere i collegamenti con i vari compartecipi della associazione, di distribuirne i profitti, di procacciare attività e guadagni illeciti, di organizzare le modalità della condotta di ciascun partecipe della associazione;
CASELLA Antonio, CHILLEMI Stefano, PUGLIESE Michele, in qualità di avvocati, con il ruolo di patrocinatori nelle controversie giudiziarie legate ai falsi sinistri ideati e realizzati dai componenti della associazione;
ALBERICO Alfonso,VENTRE Luigi, /OSSA Giovanni, DI CAPRIO Prisco,
LISI Carmine, in qualità di medico legale, incaricato di redigere perizie medico-legali sulle lesioni riportate dai soggetti coinvolti nei falsi sinistri ideati e realizzati dai componenti della associazione, nonché di soggetto chiamato dai componenti della associazione ad assicurare protezione agli stessi mediante tentativi di condizionare l'operato della magistratura requirente nonché delle forze dell'ordine chiamate a svolgere le indagini sulle condotte criminose;
MELE Assunta, in qualità di segretaria dello studio legale del Casella, con il compito di tenuta delle pratiche dei falsi sinistri nonché di indicazione dei falsi testimoni da segnalare nelle presentazione delle liste ai Giudici di Pace di SMCV nelle controversie relative ai falsi sinistri realizzati dagli altri componenti della associazione;
TIGLIO Mario, GALASSO Grazio, FERRARO Angelina, GRANDINETTI Tommaso, BARBATO Giuseppe, RIENZO Domenico, IOIME Mario, VILLANO Franco, COPPOLA Danilo, RIELETTI Vincenzo, PICCOLO Antonio, DE SANTIS Nicola VERRILLO Simmaco, MELILLO Vittorio, GAMBARDELLA Giuseppe,
tutti con compiti di falsi autori dei sinistri stradali realizzati dai componenti della associazione.
Con il ruolo di promotore e di organizzatore per IODICE Nicola e CASELLA Antonio. Con l'aggravante del numero di associati superiore a dieci..
Truffa due. Ecco i nomi di tutti gli indagati
TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE
Ufficio del giudice per le indagini preliminari
Ordinanza applicativa di misura cautelare
II G.I.P, dott. Giuseppe Meccariello,
vista la richiesta di applicazione di misura cautelare avanzata dal PM Maurizio Giordano nei confronti di:
IODICE Nicola nato a S. Maria Capua Vetere il 16/03/1956 ivi residente
alla Via kennedy I Traversa; detenzione carceraria
CASELLA Antonio, nato a S. Maria Capua Vetere il 21.08.1965, ivi
residente alla Via Mazzocchi 130, detenzione carceraria
CHILLEMI Stefano, nato a Capua il 06.08.1968, residente in capua alla Via
riviera casilina 77;detenzione carceraria
ALBERICO Alfonso, nato a Marcianise il 15.11.1965, ivi residente alla via
Alfieri nr.29; detenzione carceraria
TIGLIO Mario, nato a S. Maria capua Vetere il 31.01.1956, residente in
capua alla Via Roma 71; detenzione domiciliare
FERRARO Angelina, nata a Caserta il 03.12.1972, residente in Portico di
Caserta alla Via Silvio Pellico; obbligo di dimora
COPPOLA Danilo nato a S. Maria .Capua Vetere il 26.03^1985, rtsicteutein
S. Maria Capua Vetere alla Via Martiri Cristiani II Traversa.
detenzione domiciliare
LISI Carmine, nato a Roma il 06/07/1951 residente in Caserta alla Via
Amalfi palazzo Someco; detenzione domiciliare
VILLANO Franco, nato a S. Maria Capua Vetere il 02.09.1962, residente in
San Tammaro alla Via del fanciullo 7; indagato
PICCOLO Antonio, nato a S. maria Capua Vetere il 24.10.1975, ivi
residente alla Via Gran Bretagna ; indagato
GRANDINETTI Tommaso, nato ad Angri il 24/11/1965, residente a
Caserta Via Falluti P.co Giuliano; detenzione domiciliare
BARBATO Giuseppe, nato a SMCV il 9.4.1967, ivi residente alla via Fosse
Ardeatine parco Soprana; detenzione domiciliare
MELE Assunta, nata a S. Maria Capua Vetere il 9.04.1981, ivi residente
alla Via Galatina pa. Addeo; detenzione domiciliare
PUGLIESE Michele, nato a Santa Maria Capuia Vetere il 22.03.1958, ivi
residente al Corso Aldo Moro nr.95;detenzione domiciliare
MELILLO Vittorio, nato a Napoli il 18.04.1948, residente in Castel
Morrone alla Via delle Pietre 15; detenzione domiciliare
RIENZO Domenico, nato a Caserta il 05.09.1973, residente in S. Maria
Capua Vetere alla Via Saraceni 8; detenzione domiciliare
IOIME Mario, nato a Napoli il 20,12.1966, residente in S. Nicola la Strada
alla Via S. Maria la Scala; detenzione domiciliare
GAMBARDELLA Giuseppe, nato a Caserta il 08/09/1981, residente in San
prisco alla Via Massari 7;detenzione domicilaire
DE SANTIS Nicola, nato a S. Maria Capua Vetere il 14/03/1977, ivi
residente al V.le Consiglio d'Europa 15; indagato
RILLETTI Vincenzo, nato a S. Maria Capua Vetere il 15/01/1958, ivi
residente alla Via Salzillo 8;indagato
VENTRE Luigi, nato a Napoli il 05.02.1965, residente a Casalnuovo di
Napoli al C.so Umberto nr.530;
VERRILLO Simmaco, nato a Monaco di Baviera (Germania) il 16/05/1977,
residente in S. Maria Capua Vetere alla Via Paisiello 24;indagato
GALASSO Grazio, nato a Taurianova il 07/08/1949, residente in S. Maria
Capua Vetere al C.so De Carolis 33, ivi dom.to in Via De Gasperi presso la
sorella;detenzione domiciliare
IOSSA Giovanni, nato a Castello di Cisterna il 01.01.1950, residente in
Marigliano al C.so Umberto I 381; detenzione domiciliare
DI CAPRIO Prisco, nato a Casapulla il 19/07/1953, residente in Capodrisé -
alla Via G. Moranti 16; detenzione domiciliare TARTAGLIONE Giuseppe, nato a S. Maria Capua Vetere il 25/10/1965,
ivi residente alla Via Amendola 9;detenzione domiciliare
MARINO Pasquale nato a Caserta il 20.08.1968 ivi residente via M.Ruta
nr.68;obblighi di dimora
Arrestati quattro avvocati e medici per truffa alle assicurazioni
Dalle prime ore dell’alba, in varie località della provincia di Caserta, i Carabinieri di Santa Maria Capua Vetere stanno eseguendo 20 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti appartenenti ad un un’organizzazione specializzata in truffe ai danni di società assicuratrici. I malviventi inventavano letteralmente dei sinistri stradali, con gravi lesioni personali, riscuotendo i risarcimenti, grazie alla complicità di medici ed avvocati.
Coinvolto anche il Dirigente dell’Istituto di Medicina Legale dell’Ospedale Civile di Caserta.
I sinistri falsi accertati sono più di 50 ed hanno comportato un illecito guadagno di oltre mezzo milione di Euro. Agli arresti domiciliari sono finiti il dirigente dell'Istituto di Medicina Legale di Caserta Carmine Lisi e 4 avvocati. Sono Stefano Chillemi, di Capua; Antonio Casella, di Santa Maria Capua Vetere; l'infermiere sammaritano Nicola Iodice; il medico dell'ospedale di Teano Alfonso Alberico la segretaria di Casella divenuta poi avvocato Assunta Mele, i medici dell'ospedale di Santa Maria Capua Vetere Giuseppe Tartaglione, Luigi Ventre dell'ospedale di Capua, Iossa, dell'ospedale di Maddaloni e Prisco Di Caprio, altro medico. Due gli obblighi di dimora.
mercoledì 29 ottobre 2008
Beni dissequestrati al figlio di Mario Natale , ma non quelli dello zio .
Dissequestrati i beni al figlio di Mario Natale Enrico Maria. Le sorprese non finiscono nel procedimento che ha visto coinvolta la famiglia Natale. A sorpresa c’è un’altra decisione da parte della sezione del tribunale del riesame di Napoli che ha accolto la richiesta di dissequestro dei bini di Enrico Maria Natale presentata dall’avvocato Vittorio Gianquinto che era codifensore anche per la vicenda legale dell’impreditore Mario Natale, anche con Alessandro Diana. Invece c’è il rigetto da parte dei magistrati della richiesta di dissequestro presentata dai legali di Enzo Natale. Questa importante decisione potrebbe aggravare in certi sensi la posizione di Enzo Natale poiché il sequestro si riferisce non solo alle quote del Bingo di Santa Maria Capua Vetere, ma ad altre quote di società che gestisce l’impreditore ed ex vice presidente del consorzio Asi di Caserta . Una brutta mazzata quella eseguita dai giudici napoletani i quali non hanno riservato lo stesso trattamento al fratello . Ciò potrebbe anche aggravare una situazione politica abbastanza pesante che si respira nella città. Adesso la città del foro rischia per davvero, ma non attraverso i magistrati di Santa Maria Capua Vetere , ma quelli della direzione distrettuale antimafia di Napoli che oramai sono entrati nella città e controllano tutto in lungo e in largo. Due giorni fa furono dissequestrati i beni di Mario Natale. La relazione consulente tecnico chiesto dalla difesa è stata basilare per il provvedimento emesso sia per Mario Natale che per il figlio Enrico Maria . Il dissequestro è stata disposto dalla dodicesima sezione del tribunale del riesame di Napoli che ha accolto la richiesta dell’avvocato Carlo Taormina e dell’avvocato Vittorio Giaquinto che per l’occasione era difensore di Mario Natale e di tutta la sua famiglia. Quote di società , macchine di grossa cilindrata fra cui una Ferrari, terreni , società agricole comprate nel corso del 2007 che sono state al vaglio non solo dei magistrati napoletani ma anche del consulente tecnico, sono tornati ai legittimi proprietari e cioè non solo al Mario Natale, ma anche alla moglie ed ai figli che ora sono più tranquilli . I giudici napoletani hanno avuto bisogno di due udienze per capire ciò che avevano davanti In ogni caso hanno rimandato il dispositivo a ieri mattina quando la relazione del consulente tecnico è stata chiarificatrice . L’operazione fu eseguita il 30 settembre 2008 nella maxi operazione coordinata dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia, del Servizio Centrale Anticrimine e del Servizio Centrale Territoriale, che aveva dato esecuzione a 107 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Napoli su richiesta della DDA con 107 ordinanze, di cui 77 sono state notificate in varie carceri italiane ad altrettante persone ritenute capi o gregari del clan dei casalesi. L'operazione fu condotta da circa 500 agenti della squadra mobile di Caserta, Napoli, Benevento, Avellino, Salerno, Latina, Campobasso, Isernia, Frosinone e dei reparti prevenzione della Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Aosta, Lucania, Salento, Sicilia, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Calabria.
Il senatore Pompeo Rendina ha ricordato l'avvocato Alfonso Martucci
Santa Maria Capua Vetere. Non si sono parole che tengano per ricordare quello che è stato l’erede della avvocatura samaritana . La frase più emblematica è stata quella del procuratore della repubblica Corrado Lembo che ha ricordato gli anni cinquanta e sessanta quando appena laureato iniziava il suo percorso formativo all’interno del vecchio tribunale di Santa Maria Capua Vetere in via mazzocchi . “ Lo ricordo in doppio petto e con il modo sempre classico ed elegante” . Ma alla fine il ricordo più bello . “Quando giungerai in paradiso troverai anche dei pubblici ministeri ,che non alzeranno il dito per una requisitoria ma insieme vi accingere a pregare. Ma l’elogio funebre del senatore a vita Pompeo Rendina non ha precedenti. “ Alfonso Martucci come tutti i grandi avvocati aveva una sua personalità a volte tormentata, da spinte opposte, con una visione tragica della vita collegato all’attività professionale che lo poneva in contatto con i grandi drammi della vita sia individuali che familiari” . Questo il concetto dell’avvocato e amico di sempre . La funzione religiosa è stata di quelle che non discorderanno mai nella storia della città del foro. I funerali dell' avv. Martucci sono stati concelebrati dall'arcivescovo Bruno Schettino di Capua da don Primo della chiesa di S. Lucia di Caserta e Don Salvatore Iodice della Chiesa degli angeli dove il feretro è stato picchettato per tutta la giornata dalla polizia municipale di Santa Maria Capua Vetere essendo l’avvocato e professore un personaggio politico . Ieri mattina la salma è giunta nelle prime ore mattutine e già gli amici e conoscenti erano già li in prima fila a firmare sul registro la loro testimonianza. Sia Enzo Iodice che Giancarlo Giudicianni hanno reso in ogni caso omaggio alla salma con la loro presenza durante il rito funebre, ma anche personaggi politico come L’onorevole Mimì Zinzi ha reso omaggio all’avvocato più prestigioso. La santa messa officiata nella piccola cappella della chiesa di Santa Maria degli Angeli era stracolma di persone che alcuni di loro hanno preso posto fuori ascoltando le parole della sorella degli che ricordava in maniera semplice e raccolta il suo fratello di sempre. Poi la funzione è passata all’interno del tribunale con la magistrale organizzazione del presidente del consiglio dell’ordine degli avvocato Elio Sticco che ha dato la parola dopo un breve intervento al presidente del tribunale Andrea Della Selva ha ricordato il lungo passato trascorso insieme all’avvocato ed amico di sempre . Poi la scena più toccante quella di Alberto “ caro zio tu ci insegnavi che il cliente al centro dell’universo dei problemi giornalieri e hai sempre dato una mano a chi ne aveva bisogno ”. Poi in sequenza gli interventi di dell’avvocato Alberto Zaza d’aulsio, l’avvocato siniscalchi e il presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Napoli . Poi il vero elogio funebre al senatore a vita avvocato ed amico di sempre di Pompeo Rendina ha concluso la manifestazione nel cortile del tribunale dove anche i magistrati del tribunale e della procura hanno partecipato.
martedì 28 ottobre 2008
Funerali Martucci , Ci sarà anche il vescovo Bruno Schettino Don Primo e don Salvatore
lunedì 27 ottobre 2008
Eclatante : Il tribunale del riesame di Napaoli dissequestra i beni a Mario Natale e tutta la sua famiglia.
Il senatore Pompeo Rendina ricorderà l'avvocato Alfonso Martucci
Santa Maria Capua Vetere. Adesso non si potrà più recare presso la chiesa di Sant’Antonio a Caserta, ma in compenso avrà quel riconoscimento cristiano nella chiesa dove sono custoditi i suoi ricordi giovanili . Incredulità, sgomento ma soprattutto costernazione si respirava ieri mattina nel tribunale di santa Maria Capua Vetere per la scomparsa dell’avvocato Alfonso Martucci. Nella tarda mattinata di ieri invece a Milano dove si è spento l’avvocato , la sorella Marina e il nipote l’avvocato Alberto insieme con tutta la famiglia hanno concluso l’iter burocratico per rilasciare la salma dall’ospedale san Rafhael di Milano dove era ricoverato . Il feretro giungerà nella tarda serata di oggi e non si sa se giungerà nella casa di Corso Giannone , cosa più prevedibile , o giungerà già presso il cimitero o la chiesa . Rimane comunque un enigma poichè la famiglia ha chiesto che il primo contatto sia in forma privata . Invece i funerali si svolgeranno nella giornata di mercoledì nella chiesa di Santa Maria degli Angeli in corso Garibaldi alle ore 15, ma la salma dell'avvocato Alfonso Martucci giungerà già nelle prime ore della mattina alle ore 7.30. La camera penale dove era iscritto e il consiglio dell’ordine faranno l’elogio funebre al compianto avvocato che nella giornata di domenica si è spento . Sarà il senatore ed avvocato nonché amico di sempre Pompeo Rendina che avrà il compito di ricordare la figura dell’avvocato e professore, cosi come l’ha fatto anche per l’avvocato Borgia. Alafonso martucci per molti anni è stato considerato dai giovani avvocati come un erede dell’avvocatura sammaritana ma anche regionale e nazionale. Toccherà poi per il consiglio dell’ordine al presidente Elio Sticco , ma anche all’avvocato Alberto Zaza d’Aulisio ricordare Alfonso Martucci. Non si contano gli attestati di stima giunti presso il suo studio in Piazza Gramsci. “ Alfonso Martucci, amico e collega, - spiega il consigliere regionale Giuseppe Stellato- è stato di certo uno dei maggiori avvocati che ha espresso il foro di Santa Maria Capua Vetere, e uno di quegli avvocati la cui capacità oratoria è andata ben al di là del foro sammaritano, divenendo infatti tra i più affermati professionisti del foro napoletano, fino ad arrivare in Cassazione, essendo stato impegnato in alcuni dei più grandi processi penali ma anche in quelli di ordinaria amministrazione, dimostrando una incredibile conoscenza della materia. Si tratta di una professione che si è sviluppata in circa mezzo secolo: sia Martucci padre che Martucci figlio hanno dato lustro alla professione e alla città di Santa Maria. Ma Alfonso è stato anche un cittadino attivo e partecipativo, consigliere comunale a Santa Maria, sedeva nei banchi dell’opposizione essendo stato candidato sindaco nell’Udc; parlamentare della Repubblica Italiana, è stato segretario in Commissione Giustizia. Ho lavorato in molti processi con lui, al suo fianco e quale suo contendente, ed ha sempre fornito al processo un forte contributo e connotato personale, nella difesa e nel diritto, non lasciando mai il campo ad altri, dimostrando maestria ed una enorme esperienza e spiccata umanità. Di Alfonso Martucci non possiamo non ricordare il suo impegno nel diritto che ha attraversato, fino ai giorni nostri, tutte le fasi dell’avvocatura, lavorando accanto a giganti e diventando infine egli stesso un gigante".
Alfonso Martucci 3 : i funerali mercoledi alle ore 15.00
domenica 26 ottobre 2008
Martucci 2 : I ricordi di Camillo Irace -Elio Sticco e Giuseppe Garofalo
Caserta. Stavolta l'udienza si è chiusa e per sempre . E’ ancora vivo il ricordo di quel cortometraggio andato in onda qualche anno su Rai 3 scritto e diretto da Vincenzo Marra, che alla notizia del suo decesso è stato rivissuto per l'ennesima volta . Una interpretazione magistrale quella del professore samaritano insieme a tanti avvocati fra cui il vice presidente della camera penale Camillo Irace, l'avvocato Alfonso Baldascino, Girolamo Casella, Angelo Raucci, Michele Santonastaso,Gigi Monaco, Carmine D'Aniello, Giovanni Cantelli ma anche con il presidente della prima corte di assise di appello Pietro Lignola insieme ad una giudice casertana Elena Giordano . Sullo sfondo, ed è qui la finezza , il teatro della camorra dove addirittura veniva contestato un omicidio quello di Luigi Petrella al super latitante Giuseppe Setola che per un cavillo giudiziario venne assolto insieme a Giuseppe dell’Aversana. Tale episodio faceva parte dello stralcio del processo Spartacus 1. La notizia è giunta ieri mattina intorno alle 10.30 che ha susseguito anche un messaggio telegrafico via sms mandato dai più affezionati collaboratori di Alfonso Martucci che è stato pure presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere negli anni settanta. “ E’ l’erede della grande avvocatura meridionale , ma soprattutto regionale . Lui e de Marsico sono stati coloro che hanno formato la classe forense nel dopoguerra . Con Alfonso Martucci abbiamo condiviso battaglie giudiziarie . Non vi era soltanto il rapporto professionale poiché con Alfonso Martucci, gli stessi andavano al di la delle semplici cordialità, perché lui era un grande avvocato, autorevole ma anche invincibile”. Raggiunto telefonicamente anche il presidente dell’ordine degli avvocati Elio Sticco che conosce molto bene Alfonso Martucci essendo quasi coetano . Alfonso Martucci – ha dichiarato il presidente Sticco - è stata la certezza dell’avvocatura samaritana nella proiezione a livello nazionale . Non caso Alfonso sarà ricordato con un elogio funebre non solo in chiesa ma anche nei pressi del tribunale, poiché d’accordo con il presidente del tribunale desideriamo dare un ultimo saluto così come si sa per i più autorevoli personaggi della classe forense che hanno portato il consiglio e l’avvocatura a livello consolo nazionali anche europei”. Toccante la dichiarazione dell’avvocato Giuseppe Garofalo ex presidente della camera penale . “Ho iniziato la mia carriera di avvocato frequentando lo studio del padre - ha dichiarato emozionato al telefono . “Ero procuratore nello studio del padre Alberto . L’ho visto nascere dal punto di vista professionale . E’ senz’altro una grave perdita per l’avvocatura samaritana poiché era sempre disponibile un vero avvocato da sempre “. Alfonso Martucci era anche consigliere comunale nell’assise della città foro. Dopo la sua scomparsa ad entrare al suo posto sarà l’avvocato samaritano Antonio Russo.
Chi era l'avvocato e professore Alfonso Martucci
Nato a S.Maria C.V. il 19 novembre
Ha frequentato l’asilo infantile all’Istituto Santa Teresa del Bambino Gesù e le scuole elementari statali ed il Liceo Classico a S. Maria C.V..
Dopo la maturità classica Alfonso Martucci si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli dove ebbe come docente universitario Giovanni Leone che gli diede la tesi in procedura penale: “Fatto notorio e massimo di esperienza nel processo penale”, ma poiché Giovanni Leone diventò Presidente della Camera egli dovette discutere la tesi con il suo allievo il professore Carlo Massi.
Dopo la laurea con 110 e lode, Alfonso Martucci iniziò l’esercizio della professione dove ebbe il primo dei maestri eccelsi che lo guidarono: suo padre. Nonostante i processi di cui fu indimenticabile protagonista lo portassero in tutta Italia, e che lo accreditarono come uno dei più insigni avvocati ed oratori del nostro Paese, e nonostante le lusinghiere proposte di trasferimento, non lasciò
Iscritto al Consiglio dell’Ordine fin dal luglio 1955 come praticante, come Procuratore Avvocato dal settembre 1957 e nell’Albo dei Cassazionisti dal
Tra i numerosi processi di cui fu protagonista si ricordano: il triplice omicidio di via Michelangelo da Caravaggio a Napoli, di oltre trenta anni fa, dove difendeva l’avvocato Mario Zarrelli; quello a carico di Giuseppe Misso, di oltre venti anni fa, indiziato della strage del treno Italicus presso Firenze; quello celebratosi a Reggio Calabria per la sommossa della città verificatasi circa 30 anni fa; quello per le manifestazioni violenti di protesta che sconvolsero la città di Caserta per la retrocessione di ufficio della squadra di calcio della Casertana, quello inerente l’omicidio dell’On. Dott. Russo, primario dell’ospedale di Capua; quello a carico di Rita Squaglia per l’omicidio dell’imprenditore Acconcia avvenuto nella villa di quest’ultimo a Sorrento; quello inerente la strage alla Canottieri Napoli; quello per la strage di S. Antonio Abate; inoltre difensore storico di Raffaele Tutolo, Antonio Bardellino, Francesco Schiavone detto “Sandokan”, Michele D’Alessandro, Valentino Gionta, delle famiglie Moccia e Magliulo.
Per numerosi bienni è stato eletto Consigliere dell’Ordine e per un biennio Presidente del Consiglio. E’ stato presidente di varie commissioni degli esami di Procuratore e Avvocato in particolare negli anni 1990/1991.
Relatore in numerose conferenze nazionali, in particolare sul Nuovo Codice di Procedura Penale del 1989 sull’oratoria forense e sulla deontologia professionale (rilievi critici e proposte). Si ricordano in particolare Congressi Nazionali Catanzaro (Presidente), Congresso nazionale Roma 1993, Venezia sulle norme di deontologia relative al Nuovo Codice di Procedura Penale indetto dalla Camera Penale e dal Consiglio dell’Ordine anno 1996 e 1999, Camera Penale del Tribunale di Siena.
E’ stato conferenziere in vari argomenti culturali anche in materie non prettamente giuridiche: tra le orazioni di maggior pregio si ricordano quelle su Sant’Alfonso Maria dè Liguori, su Alfredo De Marsico, su Del Cogliano, su Pirandello autore e su varie opere pirandelliane, su “La donna in magistratura ed in avvocatura”.
Una impegnativa attività culturale è stata svolta dall’avvocato Alfonso Martucci anche nell’ambito del Lions Club di Caserta Host, cui è iscritto fin dal 1961 e di cui è stato peraltro presidente e Premio Belvon Jones.
Dal 1992 al 1994 è stato Presidente Vicario della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati alla cui composizione fu eletto quale “indipendente cattolico”, nelle file del P.L.I.. Attualmente Presidente onorario provinciale dell’U.D.C. e Commissione Bilancio.
Negli ultimi anni si è dedicato quasi esclusivamente alla professione, lasciando quale testimone della tradizione familiare forense, il nipote Alberto Martucci, avvocato del Foro sammaritano.
Muore Alfonso Martucci, maestro per i giovani avvocati
sabato 25 ottobre 2008
San Tammaro un paese in crisi per i giovani. Molti espatriano.
S.Maria C.V : Il comandante della polizia municipale deve ancora soldi al suo avvocato
Stellato contro Mattucci. La querelle politica sul nome della moglie giunge davanti ai giudici.
Santa Maria Capua Vetere . Lo studio legale di Giuseppe Stellato annuncia querele nei confronti del consigliere Dario Mattucci che avrebbe tirato in ballo la moglie del consigliere come una presunta responsabile della neo costituita società patrimoniale del comune di Santa Maria Capua Vetere . Per questi motivi ieri mattina una accesa discussione verbale si è consumata tra uno degli avvocati e due giornalisti che erano in compagnia di un altro professionista. Tra i quattro infatti la discussione era iniziata in maniera pacata , ma poi perché sono sopraggiunte risentimenti personali è sfociata in una più accesa tanto è che i toni che erano alquanto animate hanno attirato alcune persone che passavano per caso hanno notato la discussione . La vicenda politica, perché di quello si tratta, per certi versi potrebbe anche finire con la risposta pubblicata nei giorni scorsi sia del consigliere regionale e della sua consorte Camilla Sgambato, ma l’alterco consumato in Piazza Mazzini, la dice lunga di come la città sia affondata in un sorta di giustizialismo che può soltanto danneggiare sia la politica che quella umana. Tutti gli uomini che si adoperano a Santa Maria Capua Vetere per essere al centro di vicende politiche hanno nel loro armadio scheletri e vecchi risentimenti che oggi sono al centro di dispute personali nella conduzione amministrativa della città, ma c’è anche un altro punto da tener presente in questa particolare vicenda che potrebbe sfociare in quella giudiziaria. Nessuno può zittire un politico di posizione avversa a meno che questi non offenda la persona e il suo pudore. D’altro canto il politico chiamato in causa può avere lo stesso diritto dell’altro anche quando si tratta di persone di famiglie che sono state chiamate in causa, purchè si tratta di dichiarazioni che sono state confermate . Ciò lo conferma anche una sentenza di cassazione a sezione unite che ha assolto molti ò politici e giornalisti .
Clan Belforte. Pen drive gate: chiesto il rito abbreviato per Trombetta, Musone e Petruolo
Marcianise. Pen-drive gate c’è l’udienza preliminare per il clan belforte. Vittorio musone , Luigi Trombetta e Filippo Petruolo assistiti dall’avvocato Angelo Raucci chiedono di essere giudicati con il rito abbreviato. Ieri mattina davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Napoli Dottor Ciampa si è svolta l’attesa udienza a carico dei 15 indagati del clan Belforte . Estorsioni, associazione a delinquere questi i reati a cui