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mercoledì 10 aprile 2019

SANTA MARIA CAPUA VETERE E DINTORNI - ARIA INSALUBRE CIRCONDAVA LA CITTA' - ALCUNI CITTADINI SI SONO BARRATI IN CASA -


C’era una volta Santa Maria Capua Vetere quella dove Matilde Serao veniva a svernare nei mesi estivi perché graziosa e costruita in stile liberty. Alla scrittrice e primo direttore donna del giornale Corriere di Napoli  sposata con Eduardo Scarfoglio piaceva molto Santa Maria Capua Vetere. Oggi invece nella città romana ed ancor più etrusca non giungono più personalità del mondo della cultura e dell’imprenditoria, giungono soltanto rifiuti di tutti i tipi tali da far sprigionare nell’aria una fonte presunta di un lieve ma toccante veleno che guarda caso viene ingerito inconsciamente da cittadini di Santa Maria Capua Vetere  i quali, ignari di quanto sta accadendo in uno Stir nella notta del 4 novembre sprigionò attraverso un incendio miasmi e nube tossica che per molti giorni è stata al centro di numerose polemiche. Quello che accaduto ieri sera a Santa Maria Capua Vetere conferma ancora una volta che la città, nonostante qualcuno abbia dato garanzie positive dall’Ato, soffre attraverso aria insalubre che addirittura genera malanni otorinolaingoiatrici non fa respirare bene i cittadini di Santa Maria Capua Vetere. Ieri sera sono stato raggiunto telefonicamente da alcuni amici, autorevoli professionisti e cittadini  della città che mi hanno fatto notare che una aria insalubre circondava Santa Maria Capua Vetere, ma più tardi giungeva anche nella centro cittadino. Certamente non desideriamo spezzare una lancia contro chi deve amministrare un territorio, ma ciò che è stato segnalato significa che nei centri industriali a ridosso del piccolo centro di Sant’Andrea dei lagni non c’è controllo anche dopo l’incendio dello Stir e soprattutto dopo che la procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere , ma questo fa da coronamento della brutta vicenda giudiziaria dei rifiuti di caserta nell’area ex Saint Gobain, abbia intensificato una serie di atti giudiziari  verso gli enti pubblici  non solo cittadini e provinciali ma  soprattutto regionali i quali hanno dato il via libera a sversare i rifiuti  da quasi tutti i comuni della campania.
 Che peccato che la città di santa Maria Capua Vetere deve sopportare tutto questo, morendo in una lenta agonia senza che nessuno ha pensato di salvarla !!!    
      


mercoledì 3 aprile 2019

SCANDALO FARMACIE - PER LA SECONDA VOLTA IL TAR BOCCIA E CONGELA LA NUOVA PIANTA ORGANICA DELLE FARMACIE A CASERTA

Non una ma due ordinanze contro il Comune di Caserta per sospendere la delibera n. 256 del 28 dicembre 2018 della pianta organica delle farmacie del comune di Terra di Lavoro. In meno di un mese i farmacisti casertani mettono in ginocchio l'iter procedurale amministrativo . Il primo caso venne alla luce ai primi di marzo e più precisamente il 6 marzo, mentre il secondo è vento alla luce ieri con la pubblicazione della seconda ordinanza .  Guarda caso è stata sempre la quinta sessione del tribunale amministrativo regionale di Napoli presidente Santino Scudeller e giudici Diana Caminiti e Maria Grazia D'alterio, a dare ragione  dopo il provvedimento eseguito nei confronti della farmacia di Sergio Barca stavolta alla Farmacia Fugaro di Donatella ed Angelo Laudati. I giudici partenopei della quinta sezione hanno “congelato” il provvedimento amministrativo sospendendolo e fissando la trattazione all’udienza del 3 dicembre 2019 insieme al ricorso presenatato dal farmacista casertano Sergio Barca  con una ordinanza pubblicata ieri mattina.
In sostanza i giudici hanno accolto le tesi dell’avvocato Paolo Mancini che ha assistito per la seconda volta davanti al Tar di Napoli stavolta  i farmacisti casertani Donatella e Angelo laudati  ed  ha evidenziato come la revisione della pianta organica delle farmacie nel territorio di Caserta non può essere attuta secondo un vademecum amministrativo dell’amministrazione comunale di Caserta senza tener conto dei pareri, anche se consultivi, ma obbligatori, degli enti dotati ad esprimere tale indirizzo come l’Ordine dei Farmacisti  Provinciale e l’Azienda Sanitaria.  

PER CONTINUARE A LEGGERE LA VICENDA GIA' TRATTATA

https://prosperocecere.blogspot.com/2019/03/farmacisti-e-comune-di-caserta-il-tar.html  

lunedì 1 aprile 2019

IMPRONTE DIGITALI E CONTROLLO DELL'IRIDE - I SINDACATI TACCIONO SUL DL CONCRETEZZA MA ELIO STICCO INVENTO' IL CONTROLLO ALLA FEST


Se c’è una cosa che nessun sindacato dei lavoratori ha denunciato e il nuovo modo di essere presente negli uffici della pubblica amministrazione. Ma una domanda sorge spontanea per dirla alla Lubrano –
Perché i sindacati non hanno espresso parere favorevole o contrario sul dl concretezza che stabilisce che dal prossimo anno non vi sara’ più il cartellino presenze ma sarà sostituito dalle impronte digitale o controllo dell’iride ?  Siamo diventati tutti carcerati ??
Forse perché qualche sindacalista nazionale non poteva stuzzicare qualche dirigente  che è all’interno del ministero della pubblica amministrazione che ha la  tessera di qualche sindacato della triplice?  Certamente i senatori e deputati non hanno scoperto l’acqua fresca approvando il decreto concretezza,  anzi a Santa Maria Capua Vetere, cari parlamentari della provincia di Caserta e di Napoli, ci fu un caso ma nessuno se lo ricorda.
Correva l’anno 2011 e il presidente dell’ordine degli avvocati Avvocato  Elio Sticco nella scuola forense che ha sede a Santa Maria Capua Vetere installò, per la frequentazioni dei corsi per praticanti avvocato, in modo da farli frequentare di persona,  dei badge con l’impronte digitali. I corsi servivano per i crediti formativi. Ebbene ci fu una protesta degli avvocati che arrivò addirittura con ricorsi all’Autorithy Forense dove addirittura il presidente emerito Elio Sticco si è dovuto difendere da ricorsi presentati da avvocati contro il badge con l’impronte digitale che si è soltanto concluso qualche giorno fa con un nulla di fatto.
 Ma i nuovi parlamentari ma soprattutto i dirigenti che hanno stilato il decreto  approvato  avranno preso spunto dall’idea del presidente Sticco. E proprio vero che chi ha gettato le sue basi  nella prima repubblica ha molto da insegnare !!!    Ma i sindacati forse erano troppo impegnati a far fare cassa al governo. Già perché se per i 40 mila impiegati e stiamo parlando di “ ciurma” ( perché gli impiegati e dipendenti sono considerati in questo modo), oggi se  ci sarà una astensione dal lavoro del 40 per cento allora lo stato avrà fatto soldi nei confronti degli statali, che si vedranno, visto che  la dirigenza  ha le tessera della triplice CGIL  Cisl e Uil in tasca e si è servita dei sindacati per arrivare nei posti chiave, vedi anche  il servizio di dataroom  di Milena Gabanelli di ieri sera a  la7, approvasse i compensi accessori 2016 per gli statali dell’Agenzia delle Entrate ,  gli impiegati  si sarebbero  autofinanziati il compenso accessorio.
Questa è una vera e propria presa per il culo elevata all’ennesima potenza. Il mio pensiero non va rivolto ai rappresentanti  che  con passione e dedizione hanno  creduto  nel sindacato facendo parte delle Rsu negli Uffici e i provinciali che sono la base negli Uffici della nostra provincia , ma ai rappresentanti  regionale e ai nazionali  delle sigle sindacali della triplice i quali non hanno mai sentito o fanno finta di non sentire creando delle vere e proprie lobbie facendo entrare soltanto chi interessava e lasciando sul marciapiede a chiedere l’elemosina  perché non gradito.
In tutta questa preparazione dell’astensione di stamattina che si profila un grande bluff non arriverà o sfiorerà il 40 per cento con delle punte  che potranno toccare anche il 45 se non fare capolino al 50 per cento ma è difficile . Non è escluso anche che in periodo di magra del pd, lo sciopero degli statali di oggi serve anche ad avvicinare qualche impiegato al partito democratico servendosi dei sindacati della triplice.