C’era una volta il piano regolatore generale quello del 1983
che guarda caso fu stilato dal compianto e s stimato Ingegnere Geppino Merola, che guarda caso è anche parente di famiglia
testimoniando la mia storia familiare antica con la città di Santa Maria Capua
Vetere che non ha niente a che fare con i
nuovi farinielli che oggi si sentono i cumanna scopp’l di turno che tutto
fanno tranne gli amministratori di Santa Maria Capua Vetere . Questi farinielli
, dicevamo, si sono messi in testa di
cambiare , anzi sono stati i fautori di quella variante al piano regolatore che già anni addietro fu
avanzata dalle giunta pregresse per far inserire quà e là aree di terreno per fare in modo da renderle
appetibili per qualche speculatore in modo da costruire ancora palazzi mega
galattici. Proprio per questi motivi dopo l’approvazione del piano regolatore generale stilato dall’ingegnere
Merola , ne il professor Forte in un primo tempo e ne il compianto professore
Piemontese in una fase successive ha
cercato di attuare il nuovo piano regolatore, perché erano troppi gli interessi
dei farinielli i quali , dopo le lezioni del nuovo sindaco , sono partiti alla
carica con riunioni serali dove con mappe
territoriali della città di Santa Maria Capua Vetere individuano lotti ,
terreni e quant’altro di proprietà di qualche sapientone sammaritano che
intende realizzare in una città che addirittura è diventata da molti anni la
puttumiera della Regione Campania , svalorizzando quello che è il patrimonio
artistico , quello imprenditoriale e soprattutto culturale cancellando una
storica e importante manifestazione come “ la citta sotto la citta’ “ di cui il
compianto assessore Mario Tudisco ne fu l’ideatore insieme ad alcuni
amici.