Conto alla rovescia per la resa nel partito democratico .Per
la verità dopo, e pensiamo di fare questa riflessione nel nostro pieno consenso delle facoltà che ancora oggi
possiamo gridare a gran voce e senza che
qualcuno ci possa smentire, che ciò che avvenuto nel week end appena concluso
ripercorre per certi versi quel soggetto di un film che si è aggiudicato ben
cinque premi oscar , quel Kramer contro Kramer che sembra calzare a pennello
per un partito quello del pd.
La resa non vi è soltanto a livello centrale , ma è anche
a livello comunale , provinciale e regionale .
Manco a farlo apposta, anche se la chiarificazione avverrà a Roma , la
stessa potrebbe avere serie ripercussioni anche a livello comunale e
provinciale. Guarda caso anche Caserta e Santa Maria Capua Vetere sono inserite
nell’agenda di partiti , movimenti ed associazionismo che hanno quel confronto
attraverso i cittadini , confronto mancato per colpa di amministratori e
rappresentati politici, i quali sono saliti su un piedistallo, potevano
soltanto scendere.
Abbiamo fatto questa
riflessione perché all’interno del partito democratico in questi giorni si è
consumata una vera e propria guerra
politica astratta, dove tutti i componenti ed in particolar modo quelli che si
erano schierati con il presidente del consiglio Matteo Renzi, desiderano oggi riaprire di nuovi le porte di un partito
dopo che le hanno chiuse ai cittadini normali e le hanno aperte alle lobbie
delle banche delle associazioni che
guarda caso non hanno portato il risultato desiderato .
Ma una prima domanda
sorge spontanea ma i politici perdenti
del pd ( quelli che hanno perso il referendum) hanno fatto come i suonatori del Titanic che
quando la nave stava affondando, continuarono
a suonare per non destare sospetti su ciò che stava accadendo ?
Per la verità c’è ancora una domanda da fare . Ma è vero che
una parte del pd ( quelli che si schieravano con il presidente del consiglio
Matteo Renzi – ducetto di Firenze )stava per compiere un vero e proprio colpo
di stato all’interno del partito con l’isolamento della base del partito da
parte di chi non godeva credibilità del
presidente del consiglio ?
Ciò che è accaduto a Caserta e Santa Maria Capua Vetere ma
anche in Campania è senza precedenti con uno schieramento di cittadini contro
una linea di governo con un quasi 70 per cento dei consensi del no alla riforma
costituzionale dove i sindaci di queste due città sono stati messi in minoranza
dalla popolazione.
In sostanza i vertici del partito, che guarda caso si erano
schierati con il presidente del consiglio, dovrebbero fare un esame di
coscienza e dimettersi in toto dalle segreterie nazionali , provinciali e
regionali , ma anche dalle segreterie
comunali perché quello che è
accaduto e senz’altro senza precedenti .
Nel caso di Caserta i consiglieri di maggioranza , quelli schierati con il si
alla riforma hanno completamente perso
la loro credibilità , ma nel caso di Santa Maria Capua Vetere hanno contribuito ad una vera presa per il
naso a danno di cittadini, che hanno comunque
espresso un no, ma che attraverso un
disegno politico macchiavellico hanno fatto in modo da isolare quella parte di
simpatizzanti e tesserati del pd che increduli sono stati testimoni di una decable
. Ma non finisce qui perché addirittura nel consiglio comunale dove il sindaco di Santa Maria Capua Vetere ( che
guarda caso era presente al Day’s Matteo al comunale di Caserta ) gode anche dell’appoggio di un centrodestra
sammaritano che ha visto vincitore lo schieramento con circa 11 mila voti
contro i 4600 espressioni dei consiglieri
renziani e dell’intero consiglio dove i loro consiglieri sono sia nella
maggioranza che nella minoranza, proprio come il film Kramer contro Kramer
Vogliamo continuare a prendere per il naso i cittadini delle città interessate soltanto
perché alcune lobbie affaristiche e speculatrici sono interessati solo a
chiudere business che nuoce soltanto alla citta ?