Sono stato fin troppo in silenzio sulla vicenda rifiuti
tossici a Santa Maria Capua Vetere, perché ritenevo la cosa già vecchia,essendo
le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Luigi Guida detto o drink , già
note perché nei provvedimenti notificati a chi era stato indagato nel processo
Eco 4 a Santa Maria Capua Vetere su indagini eseguite dalla Direzione distrettuale
antimafia di Napoli . Ma siccome , evidentemente,
non ci si ricorda che ci fu già una
battaglia da parte di cittadini contro i
rifiuti dove oggi c’è , come la definisce il collaboratore di giustizia Luigi
Guida , una palazzina verde chiamata all’epoca dei fatti Cdr di Santa Maria
Capua Vetere. In quel posto fra il 2001 e il 2004, l’attuale sindaco non era con una situazione personale da affrontare in grado così come anche Don Nicola di essere un perno fondamentale della vita politica amministrativa cittadina , furono scaricati nel sottosuolo rifiuti
tossici proveniente dal nord: In quel periodo, dopo aver vinto da parte del centro sinistra una grande
campagna elettorale regionale e cittadina , i diessini e la grande coalizioni di
governo che sosteneva l’allora Governatore
Antonio Bassolino e il sindaco di Santa
Maria Capua Vetere Enzo Iodice , con un Giovanni Campochiaro assessore all’ambiente di Santa
Maria Capua Vetere ed udite udite quel galantuono dell’avvocato Federico Simoncelli assessore all’ambiente alla
Regione Campania , faceva anche capolino anche l’ex sindaco Giancarlo Giudicianni
per un breve periodo all’interno della giunta municipale di Santa Maria Capua
Vetere, e tutti gli assessori comunali che si sono susseguiti , tutti e nessuno escluso tanto decantarono un progetto quello della costruzione di una Centro derivato dei
rifiuti CDR, così si chiamava all’epoca, da una azienda la Fibe e dal gruppo
Romiti per fare un salto di qualità dal punto di vista ambientale , perché in
quel periodo e dal 2000 al 2004 bisognava dare una risposta a Napoli che era
invasa di rifiuti e si pensò di costruirlo in un posto per “ cumigliare qualche illecito”. Certamente con questo post non vogliamo
colpevolizzare nessuno , anzi quello che affermiamo è custodito negli archivi
storici del comune e della Regione Campania, con tanto di comunicati stampa
dove le agenzie di comunicazione facevano
a gara per prendersi il loro quantum e scriverlo sul loro quotidiano. Ma,
per dirla alla Lubrano, una domanda sorge spontanea . Di Guida che ne sapeva
che li sotto vi era rifiuti tossici interrati ? La risposta era una sola, a
Santa Maria Capua Vetere, non avendo più un faro politico eccellente , la
camorra era entrata in città rovinando sotto l’aspetto sanitario un territorio
ed un luogo, comprandosi tutto ciò che gli dava fastidio. Mi ricordo che
addirittura scrissi una volta su un quotidiano , ma anche sul mio blog che
Santa Maria non era più Capua Vetere , ma di Casal di Principe . Presi un cazziatone dal direttore del giornale , ma
ebbi il coraggio di scriverlo. Avevo visto giusto. Ma quale era
il filone politico a cui si era adagiata per compire il più grande business
miliardiario della storia della provincia di Caserta? Qualcuno afferma che la dicitura “ Lei non
poteva non sapere “ non è stata applicata a tutti gli amministratori regionali
e cittadini che in quel periodo si erano schierati con il centro sinistra
usando anche quella parte della magistratura regionale che credeva di avere a
che fare con persone serie e coscienziose. Molti colletti bianchi dell’epoca
giungevano a Santa Maria Capua Vetere dall’agro aversano in cerca di affari e uno di
questi era Nicola Ferraro che con Ecocampania risolveva piaceri a destra e
sinistra con lauti ricompense anche a giornalisti e ai giornali. In quel
periodo ci fu anche un omicidio eclatante . Molti degli amministratori che si
sono susseguiti in città, addirittura per mascherare la conoscenza dei traffici illeciti, hanno
inscenato una protesta nel 2009 contro chi li aveva purificati , chiamandolo
camorrista, iniziando, per effetto di quelle dichiarazioni, quel
lento declino politico. Ed adesso? Si vuole far ricadere la responsabilità
sanitaria ed ambientale sull’attuale sindaco ?? Tutti corrono ai ripari. Chi
chiede lo scavo , chi chiede il registro dei tumori , ma non hanno capito che a
Santa Maria Capua Vetere si sono comprati tutto, calpestando la dignità cittadini, dove gli amministratori attuali e regressi si sono specializzati "nel salto della quaglia" solo per
fare business, ma a me no.