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giovedì 14 marzo 2013

GUARDIA DI FINANZA NAPOLI: INDEBITA EROGAZIONE DI CONTRIBUTI PUBBLICI AD EMITTENTI TELEVISIVE IN CAMPANIA. DANNO ALL’ERARIO DI 1,4 MILIONI DI EURO ACCERTATO DAL CORPO E DALLA CORTE DEI CONTI.


E’ di circa 1.435.000 euro il danno patrimoniale patito dal Ministero dello Sviluppo Economico a causa dell’indebita percezione di fondi pubblici previsti dalla legge n. 488/1998 a sostegno dell’emittenza televisiva.

Le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno consentito di scoprire un meccanismo fraudolento posto in essere da due emittenti televisive campane, grazie al quale le stesse hanno conseguito l’indebita corresponsione di contributi statali, per gli anni 2006 e 2007, ammontanti ad oltre 1,4 milioni di euro.

I militari delle Fiamme Gialle, coordinati dal Sostituto Procuratore Generale della Corte dei Conti per la Campania dott. Ferruccio CAPALBO, hanno attivato una prima serie di accertamenti presso le società SO.PRO.DI.MEC S.p.a. e JULIE ITALIA S.r.l., proprietarie, rispettivamente, delle emittenti televisive locali “TELELIBERA 63” e “JULIE ITALIA”, finalizzate a verificare l’effettivo possesso dei requisiti stabiliti dalla normativa di settore per ottenere i previsti benefici economici. I dati e le informazioni acquisiti presso le due società sono stati poi incrociati con le risultanze dei controlli eseguiti sia presso il CO.RE.COM. Campania (Comitato Regionale per le Comunicazioni) - organo deputato al controllo sulla effettiva esistenza dei requisiti per beneficiare dei contributi ed alla predisposizione delle graduatorie dei soggetti richiedenti le provvidenze - sia presso gli Istituti previdenziali ed assistenziali di categoria (INPGI, INPS ed ENPALS).

Dalle verifiche effettuate dagli investigatori del citato Nucleo di Polizia Tributaria (Gruppo Tutela Spesa Pubblica) è emerso come, al fine di aggirare le disposizioni normative previste per l’attribuzione dei punteggi utili alla elaborazione della graduatoria regionale, gli amministratori delle due società, nelle relative domande (e certificazioni allegate) presentate per accedere ai benefici economici, abbiano falsamente autocertificato di avere in servizio alle proprie dipendenze, con contratto a tempo indeterminato, un numero di giornalisti superiori a quelli effettivi, spacciando talvolta per giornalisti meri “dipendenti dello spettacolo”, ed attestato una regolarità contributiva verso gli istituti previdenziali non sussistente.

Gli accertamenti condotti dal Nucleo di Polizia Tributaria partenopeo, d’intesa con la Procura Contabile, hanno appurato che una della società/emittenti ha attestato, per l’anno 2007, la presenza, tra i propri dipendenti, di 15 giornalisti a tempo indeterminato, mentre l’lNPGI ne certificava solo 4.

Oltre alle responsabilità emerse a carico degli amministratori della SO.PRO.DI.MEC S.p.a. e della JULIE ITALIA S.r.l., i Finanzieri hanno anche raccolto, attraverso l’accurato esame documentale delle varie fasi istruttorie per il riconoscimento dei contributi pubblici, importanti elementi a carico dello stesso CO.RE.COM. Campania.

E’ stato, infatti, accertato che tale organo, nell’esercizio dei propri compiti di verifica e controllo delle domande prodotte dalle varie emittenti, pur avendo effettuato i necessari riscontri presso gli uffici pubblici interessati (INPGI, INPS ed ENPALS) finalizzati a rilevare l’effettivo numero di giornalisti e di altre figure professionali impiegate, nonché la regolarità contributiva all’atto di presentazione delle istanze, assegnava comunque alle due società il punteggio sulla base delle rispettive false autocertificazioni, anziché procedere - come, invece, avrebbe dovuto secondo la specifica normativa in vigore - ad escluderle dalla graduatoria o a revocare il contributo eventualmente concesso in conseguenza delle false attestazioni e dell’irregolarità contributiva.

Sulla base dei suesposti elementi investigativi forniti dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli, la Procura della Corte dei Conti ha recentemente contestato, a titolo di dolo e/o colpa grave, alle 2 società, ai suoi 2 amministratori pro-tempore, a 6 membri del CO.RE.COM. Campania pro-tempore e a 2 funzionari dello stesso un danno erariale di circa 1.435.000 euro, in conseguenza dell’indebita erogazione di contributi pubblici all’emittenza televisiva per gli anni 2006 e 2007.
Alle 2 società e ai 2 amministratori è stato anche notificato il sequestro conservativo di beni e valori sino a concorrenza dell’intero danno erariale accertato