Di Prospero Cecere
Aversa. Malasanità in provincia di Caserta. Dopo il rinvio a giudizio del medico pediatra di Melito per omicidio colposo , adesso rischiano anche i dieci medici . Un caso che capita una volta su 500 mila. Il misfatto è accaduto prima in una clinica di Aversa e successivamente presso il presidio ospedaliero di Caserta . Protagonista della vicenda un bimbo appena nato di soli 5 giorni R.F.B. a cui i genitori non hanno potuto far altro che accudirlo in questo periodo di vita . Martedì mattina l’epilogo . Davanti al Giudice di indagini preliminari del tribunale di santa Maria Capua Vetere Francesco Chiaromonte in camera di consiglio si svolgerà l’attesa udienza a carico di Raffaele Coppola di 48 anni di Aversa, Domenico Vetringlia di 53 anni di Lusciano, Salvatore Lamberti di 30 anni di Melito, Paola Sarnelli 41 anni di Salerno, Carolina Grassia di 42 anni di Caserta, Italo Bernardo di 44 anni di Caserta, Gaetano Ausanio di 47 anni di Caserta, Gemma Vitolo di 27 ani di Aversa, Lucia De Biase di Sant’Antimo . Tutti sono stati chiamato in giudizio dal pubblico ministero della procura di Santa Maria Capua Vetere Carlo Fucci su richiesta dei genitori Giovanni Barbato e Liwia Ozga che si sono costituiti parte civile assistiti dagli avvocati Camillo Irace e Luigi Iannettone i quali si sono opposti al decreto di archiviazione del pm . L’accusa per la quale sono chiamati a rispondere è stata quella di omicidio colposo perché secondo i giudici avrebbe avuto una condotta omissiva in quanto non avrebbe diagnosticato preventivamente la malattia di una sepsi neonatale. Il bimbo nato il 19 gennaio 2007 presso la clinica San Paolo di Aversa è deceduto il 25 gennaio dopo un trasporto in TIN ( trasporto intesivo neonatale) presso l’ospedale San Sebastiano di Caserta anche per una complicazione respiratoria inseguito alla sepsi. Durante l’udienza del medico pediatra che è stato rinviato a giudizio è stato ascoltato dalle parti in causa anche il perito- consulente nominato dal pubblico ministero Carlo Fucci Professor Filippo Ciccimorra. Il procedimento inizialmente ha interessato 13 medici di cui anche il Dottor Curzio, ma successivamente stesso il pm dottor Fucci aveva stralciato la posizioni dei sanitari dei presidi ospedalieri di Caserta e di Aversa perchè aveva chiesto l’archiviazione . La stessa però è stata impugnata dalla parti offese e il procedimento è fissato davanti al giudice di indagini preliminari il dottor Francesco Chiaromonte, firmatario della misura restrittiva della libertà personale del presidente del consiglio della Regione Campania Sandra lonardo, per il prossimo 22 ottobre 2008.